mercoledì, ottobre 31, 2007

Rapporto Caritas-Migrantes sull'immigrazione in Italia. Ecco le cifre. Il caso campano.

È stato pubblicato il 17esimo rapporto della Caritas e della Fondazioni Migrantes relativo all’immigrazione in Italia. Vediamo nel dettaglio le cifre.

Rapporto Migrantes 2007

QUANTI SONO – Gli immigrati regolari in Italia sono 3 milioni 700 mila. Rispetto all’anno scorso l’incremento è del 21,6% - pari al 6,2% sulla popolazione complessiva (nell'Ue e' il 5,6%) – e colloca l'Italia al vertice europeo in termini di ritmo di crescita, al vertice europeo. Nel 2006 il trend di crescita (700 mila in un anno) e' stato tale che, se sara' confermato, fara' arrivare fra 20-30 anni gli stranieri a 10 milioni ed oltre.

DA DOVE VENGONO – Ogni 10 immigrati, 5 sono europei (di cui la metà comunitari); 4 suddivisi fra africani e asiatici, 1 americano. Quella rumena, con il 15,1% di presenza, è la comunità più numerosa; segue quella marocchina (10,5%), albanese (10,3%), ucraina (5,3%). %. In 6 anni, dal 2000 al 2006, gli immigrati dall’Est sono saliti di 14 punti mentre l’Africa ne ha persi 5 e l’America 2.

DOVE VIVONO – 6 immigrati su 10 si trovano al Nord; al centro si raccoglie un 26,7%, al Sud il 10,2% e nelle isole il 3,6.

UOMINI, DONNE E BAMBINI – Quest’anno la presenza delle donne eguaglia e spesso supera quella degli uomini (che restano al 49,9%), eccezion fatta per Lombardia e Puglia, che conservano una maggioranza maschile. I minori sfiorano le 700 mila unita' (18,4% del totale).

IMMIGRATI E LAVORO – Gli occupati stranieri (i 2/3 sono al Nord) sono 1.348.000 (più della metà nei servizi e più di 1/3 nell'industria), mentre i disoccupati sono 127mila. L’aumento annuale dell’occupazione è stato di poco inferiore alle 200mila unità'; il tasso di attività si attesta al 73,7% (superiore di circa 12 punti a quello degli italiani), quello dell’ occupazione dell’8,6%.
Gli stranieri incidono sul Pil per il 6,1%; pagano quasi 1,87miliardi di euro di tasse attraverso 2 milioni 300 mila dichiarazioni dei redditi. Più della metà delle donne (circa 700mila) è impiegata nel lavoro domestico e di cura (molte, purtroppo, lavorano in nero). Più di ¼ degli stranieri lavora in orari disagiati: il 19% la sera (dalle 20 alle 23), il 12% la notte (dopo le 23) e il 15% la domenica.
L’85% lavora come dipendente. Gli imprenditori sono aumentati dell'8% (sono 141.393); per il 70% operano nel commercio e nelle costruzioni.
Gli immigrati guadagnano in media 10.042 euro l'anno; nel 2006 le rimesse inviate dall'Italia hanno superato i 4,3 milioni di euro per una crescita annua dell'11,6%. La Romania, con 777 milioni di euro, e' la prima destinazione dei flussi in uscita.
Il rapporto segnala che negli ultimi due anni, la crescita "e' stata fortissima" anche in assenza di regolarizzazioni ma facendo leva sulle quote di ingresso. Ad avere impresso questo ritmo sono il fabbisogno delle industrie e delle famiglie di manodopera aggiuntiva (540 mila domande), i ricongiungimenti familiari (poco meno di 100 mila) e le nuove nascite tra gli immigrati (quasi 60 mila).

IMMIGRATI E ABITAZIONI – La difficoltà più grande riguarda trovare un affitto (57%).
Aumenta il numero degli immigrati proprietari di un'abitazione. Nel 2006 - come rileva il rapporto - sono stati un sesto tra quanti hanno acquistato una casa e tendenzialmente stanno diventando la metà di quanti hanno bisogno della prima casa. Gli immobili che preferiscono sono quelli da ristrutturare, vicino alle reti di trasporto ed alle scuole dei figli. Gli stranieri coprono tuttavia il segmento più basso del mercato: 117 mila euro per una casa di 50 metri quadrati, "che costringe al sovraffollamento", il volume di affari annuo complessivo è di 1,5 miliardi di euro.

INTEGRAZIONE E DISCRIMINAZIONE – Metà degli italiani continua ad essere contrario all'immigrazione anche se non è la prima loro preoccupazione, superata dalla precarietà del lavoro.
L'Ufficio nazionale antidiscriminazioni ha riscontrato lo scorso anno 218 casi di discriminazione razziale su 10 mila segnalazioni.
L’atteggiamento degli immigrati nei confronti degli italiani è definito dal rapporto “benevolo”: la maggioranza afferma di stare bene in Italia.

MATRIMONIO – 1 matrimonio su 8 coinvolge ormai un cittadino straniero (solo nel 20% dei matrimoni misti sono protagoniste le donne italiane rispetto ai maschi); le coppie miste sono oltre 200 mila. Gli alunni stranieri sono oltre mezzo milione, il 5,6% della popolazione scolastica.

IRREGOLARITÀ E RIMPATRIO – “Per quanto riguarda gli irregolari aiuta il ragionamento e non la paura”, dice il rapporto. Servono”norme più agili e politiche di contenimento che insistano sulla virtualità dei rimpatri assistiti”.
Gli stranieri incidono per quasi ¼ sulle denunce penali ed altrettanto per presenze in carcere. I maggiori protagonisti a livello penale sono gli irregolari (4 casi su 5) per lo più per reati legati allo sfruttamento della prostituzione, all'estorsione, al contrabbando e alla ricettazione. L'acquisizione della cittadinanza nel 2005 ha avuto un vero e proprio boom (19.266 casi) se si considera gli 11.945 del 2004.Il 40% dei casi sono cittadini dell'est europeo. Nel periodo 1995-2005 sono state presentate 213.047 domande per ottenere la cittadinanza, delle quali 125.535 definite positivamente. Nella maggior parte si è trattato di matrimoni (80% da cittadini dell'est) mentre si sono ridotti i casi di naturalizzazione (20.731).
Nel 2006, su 124.383 stranieri in posizione irregolare individuati dalle forze dell'ordine, solo il 36,5% (45.449) e' stato effettivamente rimpatriato: nel ‘99 fu rimpatriato il 64,1%. Ma se si tiene conto dell'ultimo allargamento dell'Ue e si tolgono dal conteggio bulgari e rumeni, il numero degli intercettati in posizione irregolare scende per la prima volta dopo tanti anni sotto quota 100 mila (per l'esattezza, 84.245).

FEDE - Gli immigrati di fede ortodossa hanno superato quelli di fede cattolica. Importante la presenza di musulmani, che, aumentati di 103 mila unità, in gran parte a causa dei ricongiungimenti familiari e delle nuove nascite, sono ora oltre un milione 200 mila e costituiscono il secondo gruppo religioso del paese fra gli stranieri.
Nell’ultimo anno, i cristiani sono rimasti stabili (circa 1.800.000), ma per effetto della crescita degli ortodossi (aumentati di 259.000 unità), che hanno così superato i cattolici (685 mila) e arrivando a quota 918 mila.
Secondo le stime del rapporto, a scuola le fedi sono così suddivise: 236 mila cristiani (tra i quali 117 mila ortodossi e 99 mila cattolici), 185 mila musulmani, 16 mila fra induisti e buddisti. Chiudono la lista le religioni tradizionali africane (6 mila) e la religione ebraica (mille). Da rilevare, fra gli studenti la diminuzione di 1,3 punti percentuale per i cristiani e l'aumento di 4,5 per i musulmani.



La Campania che cambia

La Campania si conferma regione di immigrati: sono 168.285 quelli censiti nel "Dossier Immigrazione 2007" curato dalla Caritas e dalla Fondazione Migrantes presentato ieri.

Cresce sempre più il numero di immigrati in Campania. "Una presenza - ha spiegato Giancamillo Trani, responsabile del settore Immigrazione della Caritas Campania - che rappresenta il 4,5% del totale nazionale e il 44,7% delle presenze nelle regioni del Sud Italia collocando la Campania al settimo posto".
Tutti a Napoli
L'esperto spiega: "Registriamo una presenza di immigrati forte nelle zone costiere e più modesta nelle zone interne del Salernitano, dell'Irpinia e del Sannio mentre Napoli assorbe la quota più alta: in città vive il 51,8% degli immigrati regolari pari a 87.065 persone".
Ucraini in testa
Le comunità più numerose, evidenzia il rapporto, sono quelle di Ucraina, Polonia, Marocco, Albania, Cina, Sri Lanka, Romania e Nigeria. I permessi di soggiorno per motivi di lavoro sono il 68,5% del totale e crescono rispetto agli anni scorsi le presenze di bambini e minori (14.920) e rappresentano l'8,9% sul totale della popolazione straniera residente.
Abitazioni e risorse
Un pacchetto di misure per reperire più case per gli immigrati. Lo ha detto ieri l'assessore regionale all'Immigrazione, Rosa D'Amelio, alla presentazione del dossier della Caritas. "Nella programmazione dei fondi europei 2007-2013 - ha spiegato - abbiamo previsto che nella ristrutturazione di appartamenti nei centri storici una quota sarà destinata ai cittadini stranieri e risorse saranno riservate alla costruzione di nuovi alloggi. E ancora - ha concluso - costituiremo un fondo di rotazione".

martedì, ottobre 30, 2007

“ADIÓS” E “PROFESSIONE PEACEKEEPER” DUE LIBRI DI SUCCESSO A BENEVENTO

vitasociale: “ADIÓS” E “PROFESSIONE PEACEKEEPER” DUE LIBRI DI SUCCESSO A BENEVENTO

Servizio civile riconosciuto ai fini previdenziali

Il periodo di servizio civile può essere riconosciuto valido - ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato – nei limiti e con le modalità con le quali la legge riconosce il servizio militare obbligatorio.
L’Inps, con una nota pubblicata il 23 ottobre, chiarisce che il riconoscimento è effettuato con modalità diverse in relazione alla collocazione temporale del servizio prestato. Per i periodi di servizio successivi al 1° gennaio 2006, l’obbligo dei versamenti contributivi è a totale carico del Fondo Nazionale per il Servizio Civile, per cui il riconoscimento avviene con la costituzione di una posizione assicurativa (legge 322/1958). Per i periodi precedenti, invece, il servizio civile è accreditato come contribuzione figurativa, nei limiti e con le modalità previste per il servizio di leva.

Cittadini Ue Quasi 30€ per iscriversi all'anagrafe

Doppio bollo, sia per la domanda che per l'attestato. L'Agenzia delle Entrate: "Nessuna esenzione"

ROMA - Avranno anche più diritti degli extracomunitari, ma i cittadini dell'Unione Europea che vogliono rimanere per più di tre mesi in Italia devono sborsare quasi 30 euro in tasse.

Un bollo da 14,62 serve per chiedere al Comune l'iscrizione anagrafica, un altro dello stesso valore per farsi consegnare il relativo attestato. Nessuno sconto anche per chi, in Italia regolarmente da almeno cinque anni, ha maturato il diritto per chiedere un attestato di soggiorno permanente.

La cattiva notizia arriva dal Ministero dell'Interno, che pure aveva chiesto all'Agenzia delle Entrare se non fosse possibile esentare dall'imposta di bollo i comunitari che si iscrivono al Comune secondo la legge entrata in vigore lo scorso aprile. Il Viminale faceva ad esempio notare che per i familiari extracomunitari dei cittadini Ue è già previsto dal testo il rilascio gratuito della carta di soggiorno.

L'Agenzia della Entrate ha scelto però un'interpretazione rigida (che porterà nelle casse dello Stato diversi milioni di euro, in buon parte sborsati da cittadini romeni…), spiegando che un'eventuale esenzione dalla tassa andava specificata nella legge. Quanto poi ai familiari extraue, il fatto che il rilascio della carta sia "gratuito" vuol dire solo che non devono pagare il servizio, ma anche in questo caso il bollo è necessario.

Al ministero dell'Interno non è rimasto che prenderne atto e informare con una circolare i Comuni che quando arrivano cittadini Ue agli sportelli devono chiedere loro di mettere mano al portafoglio.

Scarica
  • Min. dell'Interno: "Applicazione dell'imposta di bollo sulle attestazioni rilasciate ai cittadini dell'Unione europea ai sensi del decreto legislativo n. 30/2007"



  • I chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate


  • (24 ottobre 2007) Elvio Pasca

    Halloween festa del demonio. Paupisi: il parroco invita i fedeli a recitare il rosario in cimitero a mezzanotte tra il 31 ottobre e Ognissanti

    Per don Raffaele Pettenuzzo,parroco di Paupisi, «Halloween è la festa del demonio». Il sacerdote ha affidato a questa breve ma incisiva espressione la sua battaglia nei confronti della festa di origini americane.
    Lo ha fatto domenica scorsa, non a caso durante la Santa Messa dei fanciulli. Ai fedeli ha rivolto l’invito di recitare il rosario nella notte tra 31 ottobre e Ognissanti.

    Quale dolcetto o scherzetto! La frase originale- afferma il parroco- è trick or treat, che significa letteralmente trucco e divertimento ma il significato originale è maledizione o sacrificio!

    lunedì, ottobre 29, 2007

    Napoli: Pd, battaglia di numeri per il leader provinciale. Veltroni cambia ruolo alle assemblee che diventano seggi elettorali....

    Il 24 novembre, saranno eletti i segretari provinciali. Sabato, a Milano, Walter Veltroni ha indicato il metodo: gli eletti nelle assemblee nazionale e regionale eleggono, a maggioranza assoluta dei presenti e con eventuale ballottaggio tra i primi due, il coordinatore provinciale.
    ( è una regola nuova inventata sabato, aspettiamo di scoprire le prossime....)

    È inutile dire che in Campania il percorso sarà complesso e condizionato dalle polemiche che hanno accompagnato le primarie. Mentre a Benevento e (soprattutto) ad Avellino l’area Iannuzzi può contare su una larga maggioranza (in Irpinia strada in discesa per Giuseppe De Mita, nipote di Ciriaco) nelle altre province il quadro è più incerto. A Napoli, la partita si gioca sul filo dei delegati. L’area Iannuzzi, tra delegati al nazionale (66) e al regionale (136) può contare su 202 grandi elettori. La minoranza Piccolo-De Franciscis-Mazzarella tocca quota 198: 75 i delegati al nazionale, 123 al regionale. Poi, c’è da aggiungere l’unico eletto dell’area Bindi. Detto che i dati per il regionale non sono stati ancora pubblicati (l’attribuzione dei seggi potrebbe varare di qualche unità), appare evidente che con quattro delegati di differenza la ricerca di un dialogo si rende quasi obbligata. Piccolo, De Franciscis e Mazzarella potrebbero proporre un candidato comune, ma molto dipende dai nomi che proporrà l’area Iannuzzi. Nella quale c’è più di un’aspettativa. Dell’area Nicolais, per esempio, che potrebbe proporre un giovane come Fabio Santoro o Francesco Dinacci o una donna come Luisa Bossa. O dei bassolinani che, accettato il demitiano Iannuzzi, potrebbero chiedere la segreteria provinciale per uno dei loro: nelle ultime ore è circolato il nome di Antonio Marciano. Tra i Ds, inoltre, potrebbe spuntare Enzo Amendola, considerato da molti un nome che possa mettere tutti d’accordo. La terza scadenza all’orizzonte è quella dei gruppi unici. Veltroni ha indicato nel 30 novembre la scadenza. In Regione c’è stata una prima riunione dei venti consiglieri di Ds e Margherita e il favorito per la carica di capogruppo è Mario Sena. Su Napoli, c’è da registrare l’allarme di Roberto De Masi. «C’è ancora confusione intorno al Pd. Questo vale anche per il gruppo unico al Comune che deve garantire stabilità e rilanciare l’attività amministrativa. È bene quindi - dice De Masi - programmare al più presto un incontro dei consiglieri aderenti al Pd, non per avviare un valzer di poltrone, ma per impegnarci su un progetto di rilancio». Un altro socialista entrato nel Pd, Felice Iossa, esprime invece solidarietà a De Mita, fischiato all’assemblea costituente del Pd. «A Milano - dice Iossa - ho avvertito un clima nuovo ed una tensione ideale che da molto tempo non si respirava. Unica nota stonata i fischi ingenerosi e fuori posto a De Mita, un uomo che rappresenta un pezzo di storia del cattolicesimo democratico, che si è battuto alle primarie in maniera straordinaria, e la cui esperienza ed analisi politica sono necessarie per radicare un grande Pd»

    Il Mattino di Napoli

    EDILIZIA POPOLARE. APPROVATO EMENDAMENTO A FAVORE DELLE GIOVANI COPPIE A BASSO REDDITO.

    E’ stato approvato l’emendamento, presentato dal Sen. Luigi BOBBA, all’art. 21 del Decreto legge “Interventi urgenti in materia economico-finanziaria, per lo sviluppo e l’equità sociale” che estende le misure ivi previste anche alle giovani coppie a basso reddito. “L’art. 21 riguarda il programma straordinario di edilizia residenziale pubblica-spiega Luigi BOBBA-e prevede un piano triennale destinato ai conduttori con reddito annuo lordo complessivo familiare inferiore a 27.000 euro, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare persone ultrasessantacinquenni, malati terminali o portatrici di handicap, con invalidità superiore al 66%, purché non siano in possesso di altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza, sottoposti a procedure esecutive per finita locazione e non per morosità.
    Attraverso l’emendamento che è stato approvato si amplia il dispositivo dell’articolo e si estende tale programma anche alle giovani coppie, che abbiano un basso reddito, in modo da favorire i giovani che vogliono far famiglia e che purtroppo non riescono per ragioni economiche a locare un immobile staccandosi dal nucleo familiare d’origine”.

    MIGRANTI: FERRERO, LA BOSSI-FINI PRODUCE CLANDESTINITA'

    (AGI) - Napoli, 26 ott. - La legge Bossi-Fini "e' un meccanismo che produce clandestinita' per persone che stanno in Italia e lavorano regolarmente". Lo ha detto Paolo Ferrero, ministro della Solidarieta' Sociale, ospite questa mattina a Napoli della conferenza nazionale sull'immigrazione, organizzata dalla Cgil. "Io auspico - ha aggiunto il ministro - una regolarizzazione di tutti gli immigrati che lavorano nel nostro Paese, altrimenti rischiano di permanere in una situazione assurda in cui ci sono migliaia di persone che pur lavorando e pur facendo richiesta di ingresso nei flussi non concludono poi l'iter di regolarizzazione perche' rischiano, uscendo dall'Italia, di beccarsi un decreto di espulsione di dieci anni e, dunque, di non potervi piu' rientrare legalmente". (AGI)

    Comune di Napoli. Bando di sostegno all'affitto.


    IL COMUNE DI NAPOLI PUBBLICHERA' IL BANDO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI PER IL SOSTEGNO ALLA LOCAZIONE DEGLI INQUILINI NON DI ALLOGGI POPOLARI PER LE ANNUALITA’ 2004, 2005 E 2006. IL SUNIA STIPULA UNA CONVENZIONE CON IL COMUNE DI NAPOLI CON LA QUALE OFFRE, PRESSO LE PROPRIE SEDI, ASSISTENZA ALLA COMPILAZIONE, AL RITIRO E ALLA CONSEGNA DELLE DOMANDE DI PARTECIPAZIONE. COLORO CHE SONO INTERESSATI A PARTECIPARE AL BANDO POTRANNO RITIRARE I MODELLI, QUANDO SARANNO DISPONIBILI, PRESSO GLI UFFICI DEL SUNIA DI NAPOLI SITI IN PIAZZA GARIBALDI N. 39 OPPURE PRESSO LE MUNICIPALITA’ O, ANCORA, PRESSO L’UFFICIO CASA DEL COMUNE DI NAPOLI.

    domenica, ottobre 28, 2007

    Radioamatori in campo per la protezione civile

    Lunedì 29 ottobre ’07 alle ore 20.30 i radioamatori di molte città italiane saranno in comunicazione con le relative Prefetture e con i capomaglia della rete Nazionale di Protezione Civile, al fine di stabilire collegamenti radio in caso di calamità naturali. Le stazioni radio istituite presso le sedi comunali e nelle relative Prefetture, saranno in ascolto sulla frequenza 3643.5.

    Questa esercitazione, pone all’evidenza dell’opinione pubblica il modus operandi delle stazioni radio amatoriali, nonché la stretta collaborazione con l’operatività degli organi istituzionali sempre presenti sul territorio.

    L’associazione radioamatori italiana (ARI) è fortemente impegnata in progetti avente come scopo primario la sensibilizzazione e la conoscenza del Pianeta RADIO. Prossimamente l’ARI sarà impegnata nelle scuole primarie e secondare in un programma che vede protagonista “la radio nel terzo millennio” come comunicare cosa comunicare.

    Ufficio stampa ARI Castellammare di Stabia Carmine Cascone. Tel 338/8686022

    “L’ASSOCIAZIONISMO IN EMIGRAZIONE: RAPPRESENTANZA E NUOVE GENERAZIONI”


    NAPOLI 29 ottobre 2007
    Presso la sala di Smile Campania via Nuova Poggioreale Centro Polifunzionale Edificio 13, Napoli

    La Consulta Nazionale dell'Emigrazione terrà a Napoli il 29 ottobre 2007, con il patrocinio della Regione Campania , il secondo Seminario Interregionale sul tema : "L'Associazionismo in Emigrazione:Rappresentanza e nuove generazioni". I lavori, con inizio alle ore 10,00 , si terranno presso la Sala Smile Campania in via Nuova Poggioreale Centro Polifunzionale- edificio 13.
    “Il Seminario - spiega Rino Giuliani, Presidente della CN.E. - dopo quello di Bologna svoltosi a giugno per le regioni del Nord, affronta il nodo della rappresentanza delle Associazioni con l'intento di porre nel necessario rilievo l'attualità della funzione di promozione sociale che associazioni locali, regionali e nazionali svolgono in emigrazione.
    La Conusulta – continua Giuliani – alla luce dell’evoluzione del quadro istituzionale e politico e alla ricerca di una grande intesa operativa tra il mondo dell’associazionismo e quello politico ed istituzionale, vuole rilanciare un dibattito vivace e concreto su temi fondamentale quali:Pluralismo delle presenze ed articolazione della rappresentanza, distinzione di ruolo rispetto al mondo della politica e dei patronati, rapporti con le istituzioni, dinamiche di rinnovamento attraverso un protagonismo né effimero né di facciata delle nuove generazioni integrate nei paesi d'accoglienza e soluzioni concrete per un loro legame stabile con l'Italia di oggi.”
    L’appuntamento di Napoli sarà anche l’occasione per discutere per la prima volta sul territorio la nuova proposta di legge, depositata il 18 ottobre scorso, finalizzata all’estensione dei benefici derivanti dalla 383/2000 anche per le associazioni operanti all’estero per gli italiani ivi residenti.
    “Per oltre un secolo – fa notare l’On Franco Narducci, relatore a Napoli e promotore della proposta di legge che reca la firma anche degli on. Lucà, Bucchino, Fedi e Merlo - l’associazionismo italiano all’estero ha supplito sovente all’assenza dello Stato, assumendo di volta in volta il ruolo di punto di aggregazione e partecipazione, di promotore della nostra cultura e della nostra lingua, di società di mutuo soccorso e di ispiratore di opere sociali e di solidarietà di cui restano segni tangibili come, per esempio, gli ospedali italiani, oltre che di cinta di trasmissione di valori e di tradizioni".
    “E’ particolarmente importante – aggiunge Eleonora Cavallaro, Presidente ACLI CAMPANIA e componente del direttivo della Consulta Regionale dell’Emigrazione - che l’incontro di tenga a Napoli e coinvolga tutte le regioni meridionali. Ancora una volta il confronto Nord Sud è negativo per quest’ultimo, infatti mentre alcune regioni del nord si ritrovano con risorse in eccesso rispetto alle esigenze dei loro corregionali all’estero, quelle meridionali non riescono a rispettare i loro impegni.
    Si pensi alla Regione Campania che per il 2007 ha messo in bilancio solo €.380.000 a fronte di linee guida scritte in modo esemplare che rischiano di rimanere solo un esercizio retorico e non uno strumento di governo e questo nonostante la disponibilità dell’Assessora D’Amelio.
    In questi giorni si discute il bilancio per il prossimo anno è allora opportuno ricordare che nella riunione del 6 luglio scorso il direttivo della Consulta Regionale dell’Emigrazione ha verbalizzato di essere pronto alle dimissioni in caso di ulteriore e grave negligenza nei confronti dei nostri corregionali all’estero.
    E’ necessario allora una razionalizzazione che parta dal Governo Centrale per evitare duplicazioni di interventi come il finanziamento di manifestazioni all’estero che arrivi alle regioni e all’interno delle regioni agli assessorati per individuare maggiori risorse e realizzare interventi efficaci

    sabato, ottobre 27, 2007

    La Mantovani nel salotto di Fazio: «Le polemiche mi hanno spiazzato» OLtre la privacy e il gossip il tema della malattia.


    La vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, ha la sclerosi multipla. Dopo i gossip degli ultimi giorni è lei stessa a confermarlo durante un’emozionata intervista su Raitre a «Che tempo che fa».

    Anzi, al conduttore Fabio Fazio rivela: «Io ho scoperto di essere malata all’inizio della nostra storia con Luciano, quindi 13 anni e mezzo fa e a quel punto era sei mesi che eravamo insieme e gli ho detto: torno indietro, in Italia, eravamo sempre in viaggio, mi farò curare, non voglio essere un peso per te, lui mi disse ieri sera ti amavo oggi ti adoro».

    «Quello che è stato sempre fondamentale per me - aggiunge Nicoletta - è stata l’accettazione da parte di Luciano: la tua malattia fa parte di te, è come una parte del tuo carattere, mi diceva». E, sottolinea commossa la giovane vedova di Pavarotti: «Essere accettati è molto importante, non ti fa sentire una persona malata».

    «Credevo che il silenzio prima fosse una forma di rispetto proprio verso Luciano. "Un bel tacere non fu mai scritto", era uno dei suoi motti principale. Lui ha sempre voluto il silenzio, ma non ha mai voluto le polemiche. Tutte queste cose mi hanno lasciata totalmente spiazzata».

    «Era una persona - ha aggiunto - che non avrebbe mai criticato qualcun altro, era molto onesto, schietto. Amava talmente tanto gli altri che mai nella vita si sarebbe sognato di fare una così disdicevole».

    PAVAROTTI: NICOLETTA DA FAZIO, NESSUN DISACCORDO CON FIGLIE

    dall'Ansa
    ROMA - "Fra me e le figlie grandi di Luciano non c'é nessun disaccordo". E' una Nicoletta commossa ma serena, quella che parla per la prima volta in pubblico dopo la morte di Luciano Pavarotti , intervistata in tv da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa. Una donna con la voce incrinata dal pianto che subito spiega di aver accettato di parlare, "per Luciano e Alice".

    A Fazio conferma di essere malata di sclerosi multipla "da 13 anni e mezzo". E rivela l'intenzione di far vedere fra qualche anno alla figlia la registrazione dell'intervista. "Le altre figlie di Luciano sono le sorelle di Alice e la sua volontà era che tutti andassimo d'accordo e noi vogliamo rispettarla. Non c'é nessun dissapore ed sono la stampa e la tv che tentano di incrinare il nostro rapporto". A questo proposito, Nicoletta rivela anche di aver avuto una lettera di solidarietà da Yoko Ono La decisione di parlare, spiega, nasce anche dal pensare che un giorno Alice , che oggi ha quattro anni e mezzo, "vorrà ricostruire chi era suo padre e troverà tanto materiale, purtroppo di questo periodo anche tante cose brutte.

    E così di sua madre: mi dipingono come una persona che ha plagiato il padre e non credo che sarebbe una cosa bella per una figlia da leggere, tanto più che sono cose totalmente infondate". La registrazione della puntata di Che tempo che fa le servirà quindi anche per testimoniare alla figlia come stanno le cose. Un passaggio anche per la "questione testamentaria": "L'accordo tra noi è totale, si è parlato molto del trust americano. ma con questo Luciano voleva solo indicare che la casa di New York che è stata la nostra casa di sempre era destinata a me. Il suo valore sarà scontato nella divisione dell'eredità". Pieno "outing" sulla malattia: "la sclerosi multipla non é una cosa di cui ci si debba vergognare", dice Nicoletta.

    Poi rivela di aver scoperto la malattia all'inizio della sua storia con Luciano: 'stavamo insieme da sei mesi. Gli dissi che siccome eravamo sempre in giro, si poteva tornare indietro. Non voglio essere un peso per te. Lui mi rispose 'ieri ti amavo, oggi ti adoro', questo per farvi capire com'era Luciano". Nicoletta racconta poi del rapporto, lungo 14 anni, con il grande tenore: "avevamo un dialogo estremo, si parlava di tutto, si litigava tantissimo e ci si amava tantissimo. Non avere più il suo supporto per la mia malattia per me è devastante". Pavarotti, sottolinea più volte la vedova, "amava tanto la vita e amava tantissimo la gente. Gli amici veri erano gli amici di infanzia, il team della briscola, un'istituzione che lo ha seguito finalmente fino all'ultimo giorno".

    Fazio la spinge a commentare il gossip degli ultimi tempi: "Luciano si preoccupava di tutti in tutti sensi - risponde lei - affettivo e materiale". Mai il grande tenore, sostiene Nicoletta, si sarebbe aspettato tutte le cose brutte che sono state scritte dopo la sua morte. "Un bel tacer non fu mai scritto" era uno dei suoi motti, ricorda Fazio e Nicoletta aggiunge: "ha sempre voluto il silenzio, non ha mai voluto le polemiche. Era molto onesto e schietto, mai avrebbe delegato ad altri di dire qualcosa, lo avrebbe detto lui in due secondi". Insomma, di questo gossip, dice Nicoletta, Pavarotti " avrebbe sofferto moltissimo". In chiusura dell'incontro con Fazio, che di Nicoletta è amico da lungo tempo, l'annuncio di un "progetto molto importante per la prossima estate", "per il quale Luciano aveva pensato al suo grande amico Franco: solo lui lo può realizzare così bene, diceva. Adesso -conclude - andrà collegato ad una mostra importante che magari porteremo in giro".

    INTERVENTO DI WALTER VELTRONI alla Costituente del PD


    “Siamo giunti fin qui, si è aperta una porta di speranza”. Sono parole che vengono dalla rivoluzione democratica inglese, e mi paiono particolarmente adatte a una giornata straordinaria come questa.

    Siamo giunti fin qui: finalmente i democratici, i riformisti italiani, hanno un partito. Una casa comune, grande e nuova. Il sogno che insieme a Romano Prodi abbiamo coltivato per così tanto tempo è diventato realtà. Con lui abbiamo camminato a lungo. Sono stati anni di lavoro e di impegno, che hanno messo alla prova la nostra fiducia e la nostra tenacia.

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  • PD: SU INTERNET DIRETTA AUDIOVIDEO ASSEMBLEA COSTITUENTE


    Oggi, sabato 27 ottobre, a partire dalle ore 10.30, presso il padiglione 16 del Nuovo polo fieristico Rho-Pero (Milano) si terrà la prima riunione dell'Assemblea Costituente del Partito Democratico. La diretta dei lavori e i contributi audio video realizzati nel corso della giornata saranno disponibili su questo sito. La diretta sarà trasmessa inoltre su www.dsonline.tv e su www.margheritaonline.it.


    PD, I NUMERI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE

    Sono 2.853 gli eletti all'Assemblea costituente nazionale del Partito Democratico che si insedierà domani a Milano, la metà dell'Assemblea è composta da donne. E' la prima volta che i rappresentanti di un partito sono scelti direttamente dal voto popolare. I dati definitivi parlano di 3.554.169 voti validi. L'età media degli eletti è di 46 anni. Il 24% ha meno di 40 anni, il 10% meno di 30. I minorenni sono 5. Nel voto del 14 ottobre, Walter Veltroni ha ottenuto complessivamente il 75,82% dei voti, Rosy Bindi il 12,93%, Enrico Letta l'11,02, Mario Adinolfi lo 0,17% e Piergiorgio Gawronski lo 0,07%. Entrano nell'assemblea costituente 2321 eletti nelle liste collegate a Walter Veltroni, pari all'81,33% del totale, 312 gli eletti nelle liste di Rosy Bindi (il 10,93%) e 220 i seggi delle liste di Enrico Letta (il 7,71%). Entrano di diritto nell'Assemblea Costituente i cinque candidati alla segreteria nazionale, Mario Adinolfi, Rosy Bindi, Piergiorgio Gawronski, Enrico Letta e Walter Veltroni. Il voto del 14 ottobre è così suddiviso: 1.285.700 gli elettori del Nord, pari al 36,2%, 839.660 i votanti del Centro, il 23,6%, 1.115.884 i voti espressi al Sud, il 31,4% , 295.193 gli elettori delle Isole, pari all'8,3%, 17.732 i votanti nella circoscrizione estero, lo 0,5% del totale.

    "Salari bassi la vera emergenza".


    I sindacati rispondono a Draghi
    "Salari bassi la vera emergenza"


    ROMA - Le dichiarazioni del governatore di Banca d'Italia, Mario Draghi (nella Foto), sui salari troppo bassi e sulla necessità di aumentare redditi e consumi puntando sull'istruzione dei giovani che, da parte loro, non devono pagare il prezzo della flessibilità del lavoro, ha scatenato le reazioni del mondo economico e dei sindacati, che proprio oggi erano in piazza con gli statali e che stanno già lavorando alla prossima manifestazione nazionale su fisco e salari.

    Secondo il ministro della Solidarietà, Paolo Ferrero, la precarietà è la causa principale degli stipendi troppo bassi. Per Ferrero, è "giusta" la notazione di Draghi ma "perché non sia una affermazione propagandistica, si deve coniugare con una drastica riduzione della precarietà che togliendo potere contrattuale a chi lavora rappresenta la causa fondamentale degli stessi bassi salari. Il problema - spiega Ferrero - non è perciò la scoperta della flessibilità creativa, ma dare ai giovani i diritti necessari al fine di difendere i propri legittimi interessi salariali".

    "I problemi esposti oggi da Mario Draghi sono condivisibili" ha commentato il sottosegretario all'Economia, Paolo Cento, "ma occorre coerenza, riconoscendo il fallimento delle politiche liberiste e la necessità di aprire una nuova stagione di redistribuzione delle risorse, anche usando la leva fiscale, e di un intervento sui profitti". Secondo Cento "le scelte fatte dal governo e dalla maggioranza negli ultimi mesi sono improntate alla consapevolezza dei problemi esposti da Draghi ma resta ancora incomprensibile la scelta di non intervenire sulla tassazione delle rendite. Inoltre, l'aumento dei consumi non è affatto una ricetta perché i nodi restano quelli della qualità dello sviluppo ecocompatibile".

    "Tutti dicono le stesse cose, poi però dicono che i margini non ci sono" ha detto il leader della Cgil Guglielmo Epifani. "Bisogna invece che chi ha responsabilità, oltre a dire come noi che c'è un problema, dia anche delle indicazioni per risolverlo". "Noi chiediamo meno fisco per il lavoro dipendente, equità e rinnovi dei contratti nei tempi giusti. Non si può - ha continuato - non usare il fisco per il lavoro, rimandare i contratti e poi lamentarsi dei salari che sono troppo bassi. Questo - ha concluso - è inammissibile".

    "Le considerazioni del governatore della Banca d'Italia devono far riflettere ancora di più il governo Prodi sulla reale condizione dei lavoratori, dei giovani e dei pensionati italiani" ha affermato il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sottolineando che "il governatore Draghi ha colto ancora una volta con estrema lucidità la gravità del problema salariale oggi nel nostro Paese. Abbiamo stipendi bassi e oneri fiscali troppo alti che pesano come un macigno sul lavoro dipendente". Per Bonanni "questa è la vera emergenza sociale, che riguarda tutti: il lavoro pubblico e il lavoro privato,il nord e il sud. Il problema dei salari bassi vale oggi sia per il lavoro flessibile e poco pagato dei giovani, sia per i lavoratori ormai stabili. Per questo la nostra proposta è quella di ridurre la tassazione su tutti i prossimi rinnovi contrattuali, legando questi aumenti ad una maggiore produttività".

    Per la questione salariale lamentata dal governatore della Banca d'Italia, sostiene Renato Brunetta, vice coordinatore di Forza Italia, "la colpa è dei sindacati delle imprese e dei sindacati dei lavoratori", che "dagli anni ottanta si sono messi d'accordo per tenere bassi i salari". Per l'esponente di Forza Italia "i sindacati, e soprattutto la Cgil, per ragioni di mero scambio politico, e cioè la partecipazione al governo dell'economia del paese", hanno insistito con la moderazione salariale. Il risultato, osserva Brunetta è che, a differenza del pubblico impiego, "settore protetto per eccellenza" i lavoratori dei settori esposti alla concorrenza sono stati "abbandonati al loro destino". "Buttiamo a mare dunque - è l'auspicio di Brunetta - la contrattazione centralizzata e la relativa moderazione salariale. Leghiamo, invece, le retribuzioni ai guadagni di produttività, spostando il baricentro delle relazioni sindacali in favore di più contrattazione decentrata, con il risultato inevitabile di liberarsi anche dell'intermediazione dei governi".

    venerdì, ottobre 26, 2007

    blog.sina.com.cn/xujinglei


    Il blog della giovane attrice Xu Jinglei è ormai il più cliccato del mondo. Un fenomeno unico per un paese dove Internet è oggetto di severa censura. Il segreto, secondo il Venerdì di Repubblica? Al bando il sesso e la politica.

    “Il pastore della meraviglia” è l’ultimo romanzo di Don Gennaro Matino


    “Il pastore della meraviglia” è l’ultimo romanzo di Don Gennaro Matino. Edito da “Edizioni San Paolo”, il volume in libreria da martedì, ha come sottotitolo “Il romanzo del presepe”. Don Gennaro Matino, parroco a Napoli e docente di teologia pastorale nella sua città, affida al genere del romanzo una riflessione che ha il sapore antico di un ricordo da fanciullo. La magia del Natale, i pensieri di un anziano che si rammarica di non poterlo trascorrere in famiglia, e la rievocazione del presepe.

    Campania: Patti formativi locali: al via 4.500 nuovi posti

    Quattromila e cinquecento nuovi posti di lavoro: è questo il risultato del progetto relativo ai Patti formativi locali promosso dall’assessore regionale al Lavoro e alla Formazione, Corrado Gabriele d’intesa con Andrea Cozzolino, assessore regionale all’Agricoltura e alle Attività produttive. Il progetto è stato illustrato ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Palazzo Santa Lucia.
    Le proposte risultate ammissibili sono 27, su 34 ricevute, di cui 25 con un punteggio sufficiente per ottenere il finanziamento. Gli stanziamenti complessivi per la formazione sono pari a circa 60 milioni di euro, di cui 54 milioni di finanziamento pubblico, “che produrranno a regime 4.500 nuove occasioni di lavoro”, si legge in una nota. Per la fase istruttoria, la Regione Campania si è avvalsa esclusivamente del supporto e assistenza tecnica del ministero del Lavoro, gruppo Progetto Focus.
    “A circa un anno dall’apertura del bando - ha detto Gabriele - sono stati stanziati quasi 11 milioni di euro destinati alla formazione per l’accrescimento del capitale sociale e l’inclusione sociale, oltre 32 milioni per la formazione dell’inserimento lavorativo nelle imprese aderenti ai Patti formativi locali, 16 milioni e 200 mila di formazione continua. Oltre 11mila e 600 i beneficiari, di cui quasi la metà per la formazione per l’inserimento lavorativo. L’impatto occupazionale atteso è di 4.500 nuovi addetti”.
    I 25 Patti formativi locali ammissibili a finanziamento comprendono 14 patti di filiera (turismo, agroindustria, aerospazio, trasporti e logistica, distribuzione, Ict, moda e oreficeria) e 11 patti territoriali (4 in provincia di Napoli, 2 in provincia di Caserta, 2 nel Beneventano, 2 interprovinciali e uno in provincia di Avellino). “I Patti formativi locali — ricorda Cozzolino - sono strumenti concepiti per innalzare la qualità dell’offerta formativa e favorire la concentrazione di risorse e azioni su aree territoriali e su filiere produttive, prevenendo la frammentazione e accompagnando le politiche di integrazione e valorizzazione delle risorse locali”.

    CAMPANIA/TURISMO: DAL QCS 1,4 MLD PER SVILUPPO DEI PROSSIMI 6 ANNI

    (ASCA) - Napoli, 25 ott - Un miliardo e quattrocento milioni per i prossimi sei anni sono previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno per colmare il gap infrastrutturale e favorire lo sviluppo turistico della Campania. Lo ha annunciato l'assessore regionale al Turismo Marco Di Lello inaugurando gli Stati Generali del Turismo a Sorrento. La novita' prevista dal Quadro nel periodo 2007/2013 riguarda gli attrattori culturali che, ha spiegato Di Lello ''sono i cardini della strategia attraverso cui determinare le condizioni per aumentare l'attrattivita' dei territori e creare opportunita' di crescita e di occupazione nelle regioni del Mezzogiorno. In prospettiva si guarda agli 'infopoint', piani di informazione ed accoglienza turistica di Napoli che, novita' prevista dal bando in pubblicazione il prossimo 9 novembre, saranno estesi in tutta la regione. Continueranno anche i cosiddetti 'fam trip', organizzati per far conoscere a giornalisti di tutto il mondo le bellezze della Campania. Dqu-com/mcc/sr

    E' morto lo storico cattolico Pietro Scoppola


    E’ morto a Roma in nottata il prof. Pietro Scoppola alle soglie degli 81 anni, essendo nato il 14 dicembre del 1926. Era professore ordinario di Storia contemporanea nella Facoltà di scienze politiche dell’Università di Roma La Sapienza (dopo aver insegnato Storia del Risorgimento, Storia dei partiti e Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa). Accanto al lavoro di storico, Scoppola ha sempre vissuto un intenso impegno civile, fino ad essere eletto senatore nella IX legislatura (1983-1987). Ha fatto parte della commissione di 12 saggi che hanno redatto il Manifesto del Partito Democratico. Ambiti della sua ricerca, il rapporto fra coscienza religiosa e coscienza civile, fra Chiesa e Stato, la vita della democrazia in Italia. Nelle sue opere ha approfondito in particolare la storia del movimento cattolico italiano e della Democrazia cristiana. (Fra le sue opere maggiori: “Chiesa e Stato nella storia d'Italia”; “'La Chiesa e il fascismo”; “La Repubblica dei partiti”; "Profilo storico della democrazia in Italia”, il saggio “Parlamento e governo da De Gasperi a Moro” e la recentissima “La coscienza e il potere”). Unanime il cordoglio per la sua morte nel mondo politico e culturale italiano: “L’Italia deve molto al suo lavoro e alla sua fedeltà ai principi della nostra Costituzione – ha affermato tra l’altro il presidente del consiglio, Romano Prodi - sempre alla ricerca di forme di partecipazione per una democrazia più compiuta”. “Il vuoto della sua scomparsa – scrive in una nota il vice presidente della Camera, Pierluigi Castagnetti – sarà difficilmente colmabile per tutta una generazione di storici e per i cattolici democratici impegnati in politica”. Scoppola ha collaborato a lungo anche con la nostra emittente in qualità di commentatore storico e politico. Ma per un ritratto della sua figura leggiamo l'ex presidente delle ACLI Domenico Rosati, intervistato da Adriana Masotti:


    R. – Io lo ricordo innanzitutto come cristiano. Frequentavamo insieme un gruppo di riflessione biblica ed egli dava sempre un contributo di competenza e di fede. E poi, c’è la sua opera di storico: è uno storico del Movimento cattolico ma anche della società italiana, nell’intreccio tra il ruolo dei cattolici e lo sviluppo della società e sotto il profilo della conquista della democrazia da parte anche dei cattolici, per cui i cattolici dalla opposizione allo Stato unitario, passano progressivamente a comprendere il valore della democrazia politica, fino a farsene costruttori con la Costituzione, poi difensori e poi impegnati nel suo sviluppo. E infine, uno Scoppola politico: immaginava di guidare i processi politici secondo una sua visione che da molti fu discussa, ma sempre intrecciando la visione cristiana che aveva con le esigenze della politica. Poi cercò di piegare l’asprezza della politica ad una visione più esigente, più moralmente coerente.


    Il commento di padre Giovanni Sale, storico della rivista dei gesuiti, “Civiltà Cattolica” che ha intessuto rapporti di lavoro personali con Pietro Scoppola. Scoppola, infatti, ha scritto la prefazione a diverse opere di padre Sale:


    R. – Il prof. Pietro Scoppola è stato uno dei maggiori intellettuali cattolici del Novecento, esponente di primo piano di quel cattolicesimo democratico che ha avuto in Murri, Sturzo, De Gasperi e Moro i suoi punti di riferimento più propri. Il suo lavoro è stato fondamentale per capire meglio il senso del cattolicesimo democratico, il suo impegno nella società al servizio del bene comune. La sua attività di studioso, ma anche poi di uomo impegnato nella politica orientata proprio per conciliare questi due aspetti: l’impegno cattolico e l’impegno civile. Per lui questo rappresentava quasi un dogma ideologico – diciamo così – che i cattolici dovessero assumere in primo piano, come peso proprio, il senso della responsabilità politica e quindi della loro attività a servizio del bene pubblico.


    Morto lo storico Scoppola, Prodi: «Un padre della Costituzione»

    È morto lo storico Pietro Scoppola, senatore indipendente eletto nelle liste della Dc dal 1983 al 1987. La notizia è stata data nell'Aula del Senato dal senatore Giorgio Tonini che lo ha brevemente ricordato. Scoppola era professore ordinario di storia contemporanea della Sapienza di Roma. Studioso di De Gasperi e del sistema politico italiano con particolare attenzione al ruolo dei Partiti. Un ricordo e un commiato è stato espresso anche dal presidente del Consiglio, Romano Prodi durante la conferenza stampa di presentazione delle iniziative del governo per il 60' anniversario della Costituzione. «È un ricordo molto triste - ha affermato il premier - Scoppola non è stato solo un grande storico dell'Italia moderna e contemporanea ma aveva fatto della Costituzione il suo punto di riferimento fondamentale, ai valori costituzionali si era sempre ispirato. Dedicherei a lui questo nostro incontro che vuole ricordare con forza questa Carta che costituisce il fondamento della nostra Repubblica».

    mercoledì, ottobre 24, 2007

    www.liberidaogm.org


    Italia ed Europa libere da Ogm

    Nasce la Coalizione Italia Europa liberi da Ogm. Tra i promotori le Acli, le maggiori organizzazioni degli agricoltori, del commercio, dell’artigianato, dei consumatori, dell’ambientalismo, della piccola e media impresa, della distribuzione, della cooperazione internazionale, della scienza, della cultura.

    La prima azione della coalizione è quella di promuovere, dal 15 settembre al 15 novembre 2007, una Consultazione Nazionale sul tema “Vuoi che l’agroalimentare, il cibo e la sua genuinità, siano il cuore dello sviluppo, fatto di persone e territori, salute e qualità, sostenibile e innovativo, fondato sulla biodiversità, libero da Ogm?”.

    La consultazione vuole aprire un dibattito con le istituzioni, nazionali e comunitarie, circa il modello di sviluppo dell’Italia – e dell’Europa – nell’ambito dei rapporti internazionali.

    Tramite manifestazioni e iniziative diffuse su tutto il territorio nazionale i cittadini potranno votare per un modello agroalimentare di qualità, sicuro per la s alute, rispettoso dell’ambiente e del clima e soprattutto libero da ogm. L’obiettivo delle votazioni è raccogliere 3 milioni di firme da presentare al mondo politico.


    Mario Capanna ospite a STRISCIA LA NOTIZIA - 24 ottobre ore 20.30
    Nel corso della trasmissione si potrà votare per un AGROALIMENTARE LIBERO DA OGM, inviando un SMS con scritto Sì ad uno dei seguenti numeri:
    TIM: 334.5758895 - VODAFONE: 349.1186257
    WIND: 389.4723919 - TRE: 392.0219307



    www.liberidaogm.org



    Vota on line



    Andrea Olivero sugli OGM




    Ogm a Palazzo Marino



    Focus sugli ogm da Aesse 11-12/2007

    Escursione al vulcano Solfatara. Bradi-sisma. Percorso multisensoriale tra i fumi sulfurei senza l'uso della vista

    Sabato 27 (ore 9,30 ): Escursione al vulcano Solfatara. Bradi-sisma. Percorso multisensoriale tra i fumi sulfurei senza l'uso della vista

    Continuano "I Campi in movimento", programma di iniziative culturali dell'Associazione Le ali di Dedalo onlus, sabato 27 ottobre iniziativa sperimentale in collaborazione con il Vulcano Solfatara. Sabato 27 ottobre ore 9:30 Vulcano Solfatara. Bradi-sisma. Percorso multisensoriale tra i fumi sulfurei senza l'uso della vista. Attività sperimentale di interpretazione naturalistica che prevede l'uso di tutti i sensi eccetto la vista (per i vedenti il percorso viene realizzato bendati). Per ascoltare la nostra terra che bolle, camminare nel vuoto, sentire il caldo del "Forum Vulcani" sul volto e perdersi negli odori dei Campi che si muovono.. Questa iniziativa viene realizzata grazie alla disponibilità, all'ospitalità e alla collaborazione la Direzione del Vulcano Solfatara e delle guide della Solfatara. La scelta della Solfatara nasce non solo dalla eccezionalità dei luoghi, ma anche per la cura e l'amore con cui questi luoghi sono conservati. Iniziativa gratuita, posti limitati, necessaria la prenotazione al numero tel: 3349072795 - e-mail: lealididedalo@libero.it (lasciare un recapito telefonico e attendere conferma). In caso di condizioni meteo sfavorevoli l'iniziativa sarà rimandata.

    Il progetto "I Campi in movimento" si riferisce a tre tipi di"movimenti".
    Il primo movimento è il bradisismo, che identifica la natura geologica e la storia dei luoghi e degli abitanti di Pozzuoli.
    Il secondo movimento è il cambiamento che, mai come in questo momento, ci sembra possa avvenire sul territorio. I cantieri del PIT e del Parco in corso ed in fase di avvio sono per noi un segno forte di questa opportunità dato dalle istituzioni, che deve concretizzarsi con l'individuazione di opportune forme di gestione capaci di coinvolgere in primis gli attori locali attraverso processi partecipati e procedure trasparenti..
    Il terzo movimento è il movimento fisico con diverse abilità, movimento delle persone che camminano, di chi si sposta in carrozzina e di chi usa solo parzialmente i sensi. Questo movimento nasce dall'esigenza di iniziare a pensare ai Campi Fleegrei per tutti.

    Il mercante d'acqua a Procida con Francesco Gesualdi


    Il prossimo venerdì 26 ottobre presso l'aula consiliare del comune di Procida, l'Associazione Maia e il Gruppo di Lettura Procida presenteranno il libro di Francesco Gesualdi "Il mercante d'acqua" edizioni feltrinelli.
    L'autore, che sarà presente all'incontro, è un ex allievo di don Milani, del quale si può dire che sia l'erede morale di quella straordinaria stagione di formazione che è rappresentata dal noto priore di Barbiana.
    La sua testimonianza, il suo pensiero racchiusi in decine di libri ( tra i quali ricordiamo "Sobrietà" , "manuale per un consumo responsabile" ediz. feltrinelli, "Acqua con guistizia e sobrietà" ,"Nuovi padroni del mondo""Consumatori del nord lavoratori del sud","Lettere di Don Lorenzo Milani..." edizioni Emi)la sua vita, il suo agire quotidiano, il suo messaggio che fa giungenge in ogni luogo dove gli è data la possibilità di parlare, sono tutti la dimostrazione che un' altro mondo è possibile ora.
    Occorrono alcune cose fondamentali: prestare attenzione a di ciò che ci circonda, senza mai fermarsi alle sole apparenze, l'applicazione costante nello studio e nella conoscenza, il confronto dialettico e pacifico nelle relazioni con gli altri, la ricerca strenua degli elementi che ci uniscono e non di quelli che ci dividono, per poter affrontare assieme e compatti le sfide di questo ns mondo "globalizzato", non restare nell'attesa di chissà che cosa, di chissà quale salvatore, ma agire da subito perchè il contributo di ognuno di noi, di ogni singolo assurga a comportamento collettivo, da minoranza a maggioranza.
    Questi sono solo alcuni dei temi che il libro affronta e dei quali parleremo con l'autore il prossino 26 ottobre.


    Il mercante d'acqua
    Francesco Gesualdi


    Collana: Super Universale Economica Pagine: 168 Prezzo: Euro 8


    In breve
    Una storia, un apologo che con sobrietà ricostruisce la parabola del “progresso” per lasciar intravedere una possibilità diversa di produrre e lavorare per il bene comune.



    Il libro
    Un giovane, che gira il mondo zaino in spalla e si guadagna da vivere con piccoli lavori che gli consentono di continuare a viaggiare, si imbarca un giorno con dei pescatori di coralli e approda su un’isola semideserta. Lì decide di fermarsi. In realtà sull’isola un villaggio c’è e il giovane si trova di fronte una comunità a suo modo felice, che lo accoglie e lo integra velocemente. La vita prosegue serena fino a quando l’acqua nei pozzi comincia a scarseggiare e poi si esaurisce completamente.
    Nell’isola di Terrasecca – questo è il suo nome – c’è anche un padrone: Melebù. Vive in una villa al centro dell’isola circondata da bodyguard e soldati in divisa. Il suo pozzo è l’unico ancora pieno. Per ottenere l’acqua della sopravvivenza, il villaggio decide di vendere tutti i pozzi vuoti a Melebù, che ha già organizzato una stazione di rifornimento d’acqua per le navi in transito.
    Melebù ha tutte le caratteristiche di un imprenditore ottocentesco, è un “capitalista classico” e vede nei lavoratori soltanto manodopera da sfruttare per ricavarne il massimo profitto. Alla sua morte subentra il nipote, che decide di prendere in considerazione le richieste salariali e sociali del villaggio. La vita sull’isola sembra così migliorare. Anche perché il nuovo padrone permette agli operai di diventare consumatori dei propri prodotti e crea in questo modo nuove esigenze di consumo. Fioriscono nuovi stabilimenti, la pubblicità e i primi fast food: la rincorsa ai consumi disgrega però la comunità-villaggio e i pozzi sono ormai in buona parte avvelenati dalla plastica e dai pesticidi. Un gruppo di ribelli convince allora gli abitanti a boicottare i prodotti industriali e a procurarsi da soli ciò di cui hanno bisogno.
    Ce la faranno. A Terrasecca ormai le sicurezze personali sono garantite dall’economia del bene comune, che riesce a garantire diritti in cambio di tempo.

    Oggi si festeggia Don Guanella, un santo sociale. Opere importanti anche a Napoli.


    Beato Luigi Guanella Sacerdote

    24 ottobre - Comune

    Fraciscio di Campodolcino, 19 dicembre 1842 - Como, 24 ottobre 1915

    Luigi Guanella nacque a Fraciscio di Campodolcino (Sondrio) nel 1842. Nel 1866 divenne sacerdote. Nella sua attività pastorale avvicinò le esperienze del Cottolengo e di don Bosco, che incontrò a Torino e con il quale trascorse tre anni. Nel 1881 fondò i Servi della Carità e le Figlie di Santa Maria della Provvidenza. Presto da Como si diffusero in Italia e anche in America, Asia e Africa. A Roma, con l'aiuto di Pio X, sorse la basilica del Transito di San Giuseppe. Guanella intervenne con don Orione nel terremoto della Marsica: gennaio 1915. Si spense pochi mesi dopo. È beato dal 1964. (Avvenire)

    Etimologia: Luigi = derivato da Clodoveo

    E' presente nel Martirologio Romano. A Como, beato Luigi Guanella, sacerdote, che fondò la Congregazione dei Servi della Carità e delle Figlie di Santa Maria della Provvidenza per prendersi cura delle necessità dei più poveri e degli afflitti e provvedere alla loro salvezza.

    1. Biografia

    Luigi Guanella nacque a Fraciscio di Campodolcino in Val San Giacomo (Sondrio) il 19 dicembre 1842. Morì a Como il 24 ottobre 1915.
    La sua valle e il paese (m. 1350 sul mare) sono nelle Alpi Retiche. Fin dall'antichità vi si stabilirono delle comunità vissute, con fatica e stento, di agricoltura alpina e di allevamento e la cui storia, economia e struttura sociale fino al 1800 sono segnate dalla posizione geografica della valle chiusa sui due lati da due catene di monti altissimi, ma soggetta a invasioni di transito. La valle segna la via più breve di comunicazione tra il sud e il nord delle Alpi centrali, conferendo qualche vantaggio, soprattutto i privilegi di una certa libertà comunale concessa perché gli abitanti non ostacolassero le comunicazioni commerciali o militari. Fieri di questa libertà, fervidamente attaccati alla religione cattolica in contrasto col confinante canton Grigioni riformato, vivevano in povertà, dediti ai più duri lavori per garantirsi il minimo di sopravvivenza. Le qualità che ne riportò il G. furono l'abitudine al sacrificio e al lavoro, l'autonomia, la pazienza e la fermezza nelle decisioni, insieme a grande fede.
    Queste qualità si rafforzarono nella famiglia: il padre Lorenzo, per 24 anni sindaco di Campodolcino sotto il governo austriaco e dopo l'unificazione (1859), severo e autoritario, la madre Maria Bianchi, dolce e paziente, e 13 figli quasi tutti arrivati all'età adulta.
    A dodici anni ottenne un posto gratuito nel collegio Gallio di Como e proseguì poi gli studi nei seminari diocesani (1854-1866). La sua formazione culturale e spirituale è quella comune ai seminari nel Lombardo-Veneto, per lungo periodo sotto il controllo dei governanti austriaci; il corso teologico era povero di contenuto culturale, ma attento agli aspetti pastorali e pratici: teologia morale, riti, predicazione e, di più, alla formazione personale: pietà, santità, fedeltà. La vita cristiana e sacerdotale si alimentava alla devozione comune fra la popolazione cristiana. Questa impostazione concreta pose il giovane seminarista e sacerdote assai vicino al popolo e a contatto con la vita che esso conduceva. Quando tornava al paese per le vacanze autunnali si immergeva nella povertà delle valli alpine; si interessava dei bambini e degli anziani e ammalati del paese, passando i mesi nella cura di questi, e nei ritagli si appassionava alla questione sociale (Taparelli), raccoglieva e studiava erbe medicinali (Mattioli), si infervorava leggendo la storia della Chiesa (Rohrbacher). In seminario teologico entrò in familiarità col vescovo di Foggia, Bernardino Frascolla, rinchiuso nel carcere di Como, poi a domicilio coatto in seminario (1864-66), e si rese conto della ostilità che dominava le relazioni dello stato unitario verso la Chiesa. Questo vescovo ordinò G. sacerdote il 26 maggio 1866.
    Entrò con entusiasmo nella vita pastorale in Valchiavenna (Prosto, 1866 e Savogno, 1867-1875) e, dopo un triennio salesiano, fu di nuovo in parrocchia in Valtellina (Traona, 1878-1881), per pochi mesi a Olmo e infine a Pianello Lario (Como, 1881-1890).
    Fin dagli inizi a Savogno rivelò i suoi interessi pastorali: l'istruzione dei ragazzi e degli adulti, l'elevazione religiosa, morale e sociale dei suoi parrocchiani, con la difesa del popolo dagli assalti del liberalismo e con l'attenzione privilegiata ai più poveri. Non disdegnava interventi battaglieri, quando si vedeva ingiustamente frenato o contraddetto dalle autorità civili nel suo ministero, così che venne presto segnato fra i soggetti pericolosi ("legge dei sospetti"), specialmente dal momento che pubblicò un libretto polemico. Nel frattempo a Savogno approfondiva la conoscenza di don Bosco e dell'opera del Cottolengo; invitò don Bosco ad aprire un collegio in valle; ma, non potendo realizzare il progetto, il G. ottenne di andare per un certo periodo da don Bosco.
    Richiamato in diocesi dal Vescovo, aprì in Traona un collegio di tipo salesiano; ma anche qui venne ostacolato; si andò a rimestare le controversie di Savogno e gli fu imposto di chiudere il collegio. Si mise a disposizione del vescovo con obbedienza eroica. Mandato a Pianello poté dedicarsi all'attività di assistenza ai poveri, rilevando l'Ospizio fondato dal predecessore don Carlo Coppini, con alcune orsoline che organizzò in congregazione religiosa (Figlie di S. Maria della Provvidenza) e con queste avviò la Casa della Divina Provvidenza in Como (1886), con la collaborazione di suor Marcellina Bosatta e della sorella Beata Chiara. La Casa ebbe subito un rapido sviluppo, allargando l'assistenza dal ramo femminile a quello maschile (congregazione dei Servi della Carità), benedetta e sostenuta dal Vescovo B. Andrea Ferrari. L'opera si estese ben presto anche fuori città: nelle province di Milano (1891), Pavia, Sondrio, Rovigo, Roma (1903), a Cosenza e altrove, in Svizzera e negli Stati Uniti d'America (1912), sotto la protezione e l'amicizia di S. Pio X. Nell'opera maschile ebbe come collaboratori esimi don Aurelio Bacciarini, poi vescovo di Lugano, e don Leonardo Mazzucchi.
    Le opere e gli scopi che cadono sotto l'attenzione del G. (e gli impedirono di fermarsi con don Bosco) sono quelli tipici della sua terra di origine. Molti i bisognos: bambini e giovani, anziani lasciati soli, emarginati, handicappati psichici (ma anche ciechi, sordomuti, storpi): tutta la fascia intermedia tra i giovani di don Bosco e gli inabili del Cottolengo, persone ancora capaci di una ripresa: terreno duro e arido come la sua terra natale, ma che, lavorato con amore (nelle scuole, laboratori, colonie agricole) può dare frutti insperati.

    2. Il carisma e messaggio - la santità

    Il carisma suo è l'annuncio biblico della paternità di Dio che per il G. costituisce un'esperienza personale profonda, di carattere mistico e profetico, e dà alla sua santità e missione una dimensione tipica e qualificata; esperienza che vuole partecipare specialmente ai più poveri e abbandonati: Dio è padre di tutti e non dimentica né emargina i suoi figli. Notevoli i suoi due scritti: Andiamo al Padre (1880) e Il Fondamento (1885). Le sue case si organizzano coerentemente in strutture a misura d'uomo, con spirito di famiglia e adattano un proprio metodo preventivo (cf. Regolamento dei Servi della Carità, l905), affidate alla paternità di Dio. La guida e la conduzione di tutto sono affidate a lui: "è Dio che fa".
    La santità di L.G. sta nella perfezione non solo morale, ma ontologica, conforme alla sua esperienza della paternità di Dio. Cercò sempre, fin dalla giovinezza, una coerenza tra il pensare, credere e agire; lo nota fin dal ginnasio il suo insegnante di religione: “Cerca con singolare diligenza di approfondire tutte le parti dell'insegnamento, sente ed ama quel che impara e ne informa la vita”. Come sacerdote, ministro di Dio, il suo incontro con Dio Padre fu partecipazione alla sua carità immensa, alla onnipotenza creatrice e provvidente, alla misericordia incarnata e redentrice e divenne crocevia di incontro degli uomini con Dio, attraverso e mediante la carità del santo verso i fratelli bisognosi.
    Si aggiungano le forme proprie del tempo: le devozioni al S. Cuore, alla Vergine Immacolata e un'ascetica austera di penitenze, di preghiere, di severità e osservanza, di lavoro e sacrificio per la missione della carità; in uno stile di semplicità, tolleranza, misericordia, speranza gioiosa, quasi in contrasto col suo carattere energico, volitivo, fatto per rompere gli indugi, qualche volta impulsivo e irascibile. Univa una volontà indomabile. Su questa via verso la santità guidò la discepola beata suor Chiara Bosatta, capolavoro della sua arte di educatore e di direttore spirituale.
    Il G. è stato proclamato beato da Paolo VI il 25 ottobre 1964 (Processi diocesani: 1923-1930, introduzione della causa: 15 marzo 1939). Il suo corpo è venerato nel Santuario del S. Cuore in Como.

    martedì, ottobre 23, 2007

    Partito Democratico: UFFICIO DI PRESIDENZA PROCLAMA RISULTATI CAMPANIA


    L’Ufficio di Presidenza, in seguito al Commissariamento dell’Utar della Campania dovuto alle difficoltà ad ottenere in tempi ragionevoli i risultati delle elezioni primarie del Partito Democratico nonostante le difficoltà registrate nel reperire i materiali elettorali, visti i dati, proclama i risultati per l’Assemblea Costituente nazionale e regionale per le circoscrizioni di Campania1 e Campania2.

    Contestualmente in ragione di quanto premesso, l’Ufficio di Presidenza acquisisce tutto il materiale elettorale di Campania1 e Campania2 a partire dalle schede elettorali.

    In base ai citati risultati sono eletti all’Assemblea Costituente nazionale e regionale come da tabella pubblicata sul sito www.partitodemocratico.it.

    Si ricorda che avverso a questa decisione è possibile ricorrere al Collegio dei Garanti.

    Ecco la tabella premendo voti, seggi ed eletti si aprono altre schede con numeri e nomi, ma in Campania no.

    IN ATTESA DELL'APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI UTAR APPROVATI DAGLI UTAR
    Circoscrizione Voti definitivi Seggi assegnati Voti Seggi assegnati Eletti
    PIEMONTE 1 Voti Seggi Eletti
    PIEMONTE 2 Voti Seggi Eletti
    LOMBARDIA 1 Voti Seggi Eletti
    LOMBARDIA 2 Voti Seggi Eletti
    LOMBARDIA 3 Voti Seggi Eletti
    TRENTINO ALTO ADIGE Voti Seggi Eletti
    VENETO 1 Voti Seggi Eletti
    VENETO 2 Voti Seggi Eletti
    FRIULI VENEZIA GIULIA Voti Seggi Eletti
    LIGURIA Voti Seggi Eletti
    EMILIA ROMAGNA Voti Seggi Eletti
    TOSCANA Voti Seggi Eletti
    UMBRIA Voti Seggi Eletti
    MARCHE Voti Seggi Eletti
    LAZIO 1 Voti Seggi Eletti
    LAZIO 2 Voti Seggi Eletti
    ABRUZZO Voti Seggi Eletti
    MOLISE Voti Seggi Eletti
    CAMPANIA 1 Voti Seggi comunque ancora non c'è scritto eletti alle 23,02
    CAMPANIA 2 Voti Seggi comunque ancora non c'è scritto eletti alle 23,02
    PUGLIA Voti Seggi Eletti
    BASILICATA Voti Seggi Eletti
    CALABRIA Voti Seggi Eletti
    SICILIA 1 Voti Seggi Eletti
    SICILIA 2 Voti Seggi Eletti
    SARDEGNA Voti Seggi Eletti
    VALLE D'AOSTA Voti Seggi Eletti
    CIRCOSCRIZIONE ESTERO Voti Seggi Eletti

    Partito Democratico Campania: Ricorsi e sospetti, a pochi giorni dall’Assemblea nazionale di Milano nessuna certezza sui nomi dei delegati

    CORRADO CASTIGLIONE Mancano quattro giorni all’assemblea nazionale del Pd e da Roma c’è ancora un rinvio sulla soluzione del caso Campania, per le primarie. Slitta la proclamazione del segretario regionale e degli eletti alle assemblee nazionale e regionale. Troppe ombre sul risultato elettorale: l’ufficio di presidenza del Comitato 14 ottobre (composto dai tre coordinatori Mario Barbi, Maurizio Migliavacca e Antonello Soro, e da Vittoria Franco, Lella Massari, Patrizia Toia) ha deciso di convocare per stamane i componenti dell’ufficio tecnico amministrativo nazionale «per un supplemento di informazioni». E per il momento non scioglie il nodo. Hanno pesato, dunque, i ricorsi presentati da ben 5 membri (su 9) dell’Utan in rappresentanza delle aree di Enrico Letta, Rosy Bindi, Francesco Rutelli e Marco Follini. Le motivazioni: irregolarità nel voto e discrasie fra i dati regionali parziali raccolti dagli schieramenti e quelli ufficiali diffusi dall’Utan. In particolare dall’area Letta era giunta la richiesta di Gianni Dal Moro per sospendere la proclamazione degli eletti, al fine di andare ad una verifica delle schede e, in subordine, a nuove elezioni. Il riconteggio è stato sollecitato anche dall’area Bindi, con Margherita Miotto e Fausto Recchia, che mettono in discussione anche il dato nazionale. «Dalle prime verifiche effettuate - scrivono Miotto e Recchia - sono stati riscontrati scostamenti macroscopici e ingiustificati fra i votanti all’assemblea nazionale e quelli all’assemblea regionale. Tali discrasie si sommano alle gravi irregolarità che già erano state evidenziate in sede locale e che avevano indotto l’ufficio di presidenza ad affiancare all’ufficio tecnico regionale quello nazionale. Le verifiche già effettuate a campione appaiono insufficienti per poter proclamare gli eletti con assoluta trasparenza e linearità». Utilizzano le stesse affermazioni i rappresentanti di Rutelli e di Follini Pino Bicchielli e Stefano Graziano, i quali pure chiedono il riconteggio delle schede, nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ricorsi erano arrivati anche dallo schieramento di Sandro De Franciscis: in particolare dal collegio di Ariano Irpino, dove la differenza delle schede scrutinate fra la competizione nazionale (circa 10mila) e quella regionale (circa 5mila) fa sorgere qualche interrogativo. Stessa musica sul fronte di Salvatore Piccolo: il rappresentante di lista aveva presentato un ricorso per la vicenda dei dati relativi alle 20 sezioni mancanti, sottolineando che il mancato computo sottrae allo schieramento un numero consistente di voti e finisce per incidere sull’assegnazione al primo turno della segreteria regionale. Inoltre, dai centri della provincia arrivano altri ricorsi: la lista Democratici flegrei con Piccolo a Pozzuoli e quella denominata Territori protagonisti per Piccolo, in campo a Gragnano, a Torre Annunziata e a Pompei, sollevano il caso di centinaia di voti che possono consentire alle liste di vedere riconosciuto il quoziente pieno e dunque un seggio all’assemblea regionale. A proposito di Piccolo. L’ex coordinatore provinciale Dl replica a Ciriaco De Mita: «È priva di fondamento la sua dichiarazione: non è vero che il sindaco di Salerno Enzo De Luca mi abbia scaricato. Quanto poi all’analisi del voto, l’ex premier finge di non cogliere che il dato elettorale descrive un partito diviso in due: ignorare questa situazione significa voler lasciare le cose come stanno, senza voltare pagina. Ma siamo tutti all’interno dello stesso partito e ora il dialogo fra aree diverse diventa fondamentale».

    lunedì, ottobre 22, 2007

    FERROVIE: DAL 1* NOVEMBRE CAMBIANO TARIFFE PER TRENI INTERREGIONALI

    (ASCA) - Roma, 22 ott - Dal 1* novembre prossimo cambieranno le tariffe dei treni che attraversano piu' regioni. Lo rende noto il Gruppo Fs, specificando che saranno applicati i nuovi criteri stabiliti su indicazione della Conferenza Stato-Regioni e che quindi il prezzo del biglietto sara' determinato applicando, in proporzione per le tratte di competenza, le tariffe previste dalle relative Regioni. Per tale motivo,avvertono le Ferrovie, per i viaggi da una regione all'altra, i biglietti e gli abbonamenti dei treni Espressi non saranno piu' validi sui treni regionali. Il provvedimento, affermano le Fs, ''che colma un vuoto normativo e che generera' un maggiore introito destinato a finanziare programmi regionali di miglioramento del servizio, interessera' meno dell' 8% dei pendolari. Per tutti gli altri (oltre un milione), che si muovono quotidianamente all'interno di ogni singola regione, non e' previsto alcun cambiamento''. Dal primo novembre non sara' quindi piu' consentito utilizzare i biglietti e gli abbonamenti a tariffa nazionale per viaggiare da una regione ad un'altra sui treni regionali, ma occorrera' dotarsi dello specifico abbonamento o biglietto che si potra' acquistare direttamente su internet, alle biglietterie di Trenitalia, alle macchine self service, nelle agenzie di viaggio e nei punti vendita convenzionati (edicole, bar, tabaccai). Gli abbonamenti saranno in vendita dal 25 ottobre e i biglietti dal primo novembre. com-sen/mcc/sr

    Stati generali del Turismo Di Lello: Turismo, la parola d’ordine è fare sistema

    Campania - Turismo: a Sorrento, il 25 e 26 ottobre, il terzo appuntamento degli Stati generali
    L'assessore Di Lello: "rinnovata la scelta di una riflessione aperta su progetti in corso e su quelli da attuare"

    Il 25 e il 26 ottobre prossimi, presso il teatro Tasso, si terrà a Sorrento la III edizione degli Stati Generali del Turismo. Al centro della discussione, i cambiamenti dell'offerta turistica regionale, attraverso l'utilizzo dei fondi europei, il riposizionamento del "prodotto Campania", l' organizzazione dei sistemi di promozione e di comunicazione. Due giorni di confronto con il sistema turistico regionale e nazionale, con la partecipazione dei vertici delle associazioni di categoria che si confronteranno con il mondo dell'Università e della ricerca applicata alla promozione del turismo. L'apertura dei lavori, in programma alle 15,30 di giovedí prossimo, prevede, dopo i saluti del sindaco di Sorrento Marco Fiorentino, dell'assessore al Turismo della Provincia di Napoli Giovanna Martano e del Presidente della Commissione Turismo del Consiglio regionale della Campania Francesco Casillo, la relazione introduttiva di Marco Di Lello, assessore al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania. Nel pomeriggio, la prima sessione di lavoro su "II programma operativo interregionale" dedicata ai fondi europei e quelli previsti per le aree sottoutilizzate, con gli interventi, di Alessandro Porzio, coordinatore del Pon Ambiente Cultura e Turismo, Costanzo Iaccarino, responsabile Mezzogiorno di Confturismo, Vincenzo Lombardi, responsabile Mezzogiorno di Federturismo e le conclusioni di Enrico Paolini, coordinatore nazionale degli assessori regionali al Turismo e vicepresidente dell'Agenzia ENIT

    A Napoli la prima residenza di giovani artisti europei organizzata da Exposito e dalla Provincia di Napoli

    Falbo (Provincia di Napoli): La residenza è una grande opportunità per promuovere turisticamente i nostri territori. Un’opportunità che tutte le amministrazioni, gli enti per il turismo e le sovrintendenze dovrebbero cogliere

    Napoli, lunedì 22 ottobre 2007. È stata presentata questa mattina, nella sala “Mariella Cirillo” del Palazzo della Provincia di Napoli, la prima residenza napoletana per giovani artisti internazionali, ideata ed organizzata da Exposito - Osservatorio Giovani Artisti Napoli (www.exposito.na.it) dell’Associazione Culturale Arteteca, con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Napoli.
    Alla conferenza stampa hanno preso parte l’Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Napoli Maria Falbo, il Presidente di “Arteteca” Luca Borriello, l’Art Director di “Exposito - Osservatorio Giovani Artisti Napoli” Luigi Giovinazzo e la curatrice della Galleria dell’Accademia di Belle Arti di Napoli Aurora Spinosa.
    Sono stati presentati al pubblico i tre artisti che parteciperanno alla residenza, provenienti da Inghilterra, Cipro e Grecia, selezionati dai curatori di Exposito Francesca Boenzi e Luigi Giovinazzo, con la collaborazione di Form/Content (Londra) e 1:1 Projects (Roma). Obiettivo principale della residenza, che durerà due mesi, è la realizzazione di opere inedite che gli artisti stranieri produrranno in relazione ai luoghi con cui entreranno in contatto. Per sviluppare e realizzare i progetti, gli artisti disporranno di un’aula-laboratorio presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli, uno spazio messo a disposizione dalla Fondazione Morra e l’officina di BAD - Bunker Art Division. I materiali di documentazione video prodotti durante la residenza saranno raccolti nella sezione “Videoarte” di Mediaterraneum, la Mediateca del Mediterraneo di Castellammare di Stabia, nell’Archivio del Centro di Documentazione del PAN di Napoli e nell’Archivio del C/O Careof di Milano.
    “Nel periodo di residenza, questi giovani artisti avranno la possibilità di conoscere il territorio, di confrontarsi con le sue specificità socio-culturali, di entrare in contatto con il sistema dell’arte contemporanea locale e con altri giovani, nonché di sviluppare un’indagine sull’identità del luogo, un progetto di ricerca inedito e un lavoro artistico specifico. La residenza è una grande opportunità per promuovere turisticamente i nostri territori. Un’opportunità che tutte le amministrazioni, gli enti per il turismo e le sovrintendenze dovrebbero cogliere” ha dichiarato Maria Falbo, Assessore alle Politiche Giovanili della Provincia di Napoli.
    “Durante questa esperienza si svolgeranno workshops e talks presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli” ha dichiarato Luca Borriello, Presidente di Arteteca e Project Manager di Exposito “ una tavola rotonda sull’Europa dell’arte organizzata dal CEICC Napoli e dalla Gioventù Federalista Europea, lo studio visit di artisti operanti sul territorio e la visita alle principali gallerie e spazi indipendenti napoletani ed una conferenza al 1:1 Projects (Roma). Ci sarà l’attivazione di un International Art Residency Diary: un diario di ricerca on line che permetterà di seguire costantemente l’esperienza dei tre artisti e gli sviluppi delle loro ricerche sul territorio. Il diario di ricerca sarà aggiornato dagli stessi artisti con testi, immagini, video. È davvero la prima volta che si svolge tutto ciò, contemporaneamente”
    Sono state infine presentate altre attività di Arteteca in programma, tra cui Artworks, una rete intercomunale che supporterà artisti locali emergenti nella realizzazione di lavori site specific, prevedendo anche l’attivazione di inediti Sportelli locali per l’Arte Contemporanea, e la Residenza internazionale dei Monti Lattari e Penisola Sorrentina, in fase di progettazione e prevista per la primavera del 2008. L’intero piano ha lo scopo di creare e di coordinare una fitta rete di scambi con centri e piattaforme internazionali che operano per la promozione della creatività giovanile, nonché la futura gestione, come destinazione finale, di un esteso “atlante delle residenze d’arte”.

    Ufficio stampa:
    Arteteca Relazioni Esterne e Comunicazione 3290738871

    Seguono i profili degli artisti.

    Michael Dean, 1977, Brisbane, Australia. Vive e lavora a Londra, dove ha frequentato il Goldsmith College. La sua pratica artistica si sviluppa attraverso la produzione di libri, installazioni e performance, come quella da poco realizzata nello spazio Guestroom di Londra. I suoi libri sono stati presentati alla Kunsthalle Basel, alla Kunsthaus Zurich e all’Hamburger Bahnhof Berlin. Ha esposto alla galleria E:vent di Londra.


    Maria Brigita Karantzi, 1981, Atene, Grecia. Vive e lavora a Londra, dove ha terminato l’MFA al Goldmisth College. Ha esposto i suoi lavori in Grecia, Gran Bretagna, New York e Istanbul nella mostra collettiva Multiple Intimacy. Il suo lavoro si pone come una sfida alla gravità, alla razionalità, alla funzionalità. Le sue installazioni si divertono a interagire con l’ambiente circostante al fine di manipolarlo. I materiali utilizzati dall’artista sono poveri e flessibili.


    Christodoulos Panayiotou, 1978, Limassol, Cipro, dove vive e lavora. Ha vinto il DESTE Prize nel 2005. I suoi lavori sono stati esposti al Museum of Modern Art di Oxford, presso il centro Platform Garanti di Istanbul ed al Den Frei di Copenaghen. La sua opera si sviluppa anzitutto attraverso performance legate alla danza e al teatro, di cui approfondisce il portato sociologico legato all’interazione. Scopo del suo lavoro è creare spazi di interazione e connessione tra i nostri desideri più profondi ed innati e le loro proiezioni culturali.

    “L’ASSOCIAZIONISMO IN EMIGRAZIONE: RAPPRESENTANZA E NUOVE GENERAZIONI”

    II SEMINARIO SU:
    “L’ASSOCIAZIONISMO IN EMIGRAZIONE: RAPPRESENTANZA E NUOVE GENERAZIONI”
    NAPOLI 29 ottobre 2007
    Presso la sala di Smile Campania
    via Nuova Poggioreale
    Centro Polifunzionale - edificio 13, Napoli

    Ore 10,00 apertura dei lavori
    Presiede: Eleonora Cavallaro (Consulta Regionale Emigrazione
    della Campania)
    Saluti di: Rosa D’Amelio - Assessore ai Servizi Sociali e all’Emigrazione della
    Regione Campania
    Ore 10,30 Introduzione: “Insieme per una rinnovata rappresentanza sociale delle
    associazioni”
    Rino Giuliani - Presidente della CNE
    Ore 11,00 Dibattito: “Attualità dell’associazionismo in emigrazione nel nostro tempo”
    Coordina: Rino Giuliani - Presidente della CNE
    Intervengono: I Responsabili delle Politiche migratorie delle Regioni meridionali
    Ore 12,00 Interventi Programmati dei Rappresentanti delle associazioni nazionali, regionali e locali
    Elio Carozza - Segretario Generale del CGIE
    Sen. Claudio Micheloni - Presidente della Commissione Italiani all’estero del Senato
    On. le Franco Narducci - Presidente del Comitato permanente italiani all’estero della Camera
    Ore 13,00 Colazione di lavoro
    Ore 14,00 Dibattito e Interventi Programmati
    Ore 17,00 Conclusioni dei lavori

    SONO STATI INVITATI I PARLAMENTARE ELETTI ALL’ESTERO, I COMPONENTI DEL CGIE, I COMPONENTI DELLE CONSULTE REGIONALI DELL’EMIGRAZIONE DELLE REGIONI DEL CENTRO-SUD, IL COORDINATORE DELL’EMIGRAZIONE DELLA CONFERENZA STATO REGIONI.

    ACLI l AIE l AITEF l ANFE l AZZURRI NEL MONDO l CSER l CTIM l FILEF l ISTITUTO F. SANTI
    UIM l MIGRANTES l MCL l UCEMI l UNAIE l con la partecipazione di FUSIE
    CONSULTA NAZIONALE DELL’ EMIGRAZIONE
    Via XX settembre, 49 – 00187 Roma
    Tel. e Fax +39.06.4828335; email: presidenza@consultanazionaleemigrazione.it

    domenica, ottobre 21, 2007

    gli uomini veri dell'amaro montenegro: tanti anni fa veterinai in sidecar, oggi archeologi (o tombaroli) in aereo.....

    Oggi guardando la Tv ( tra la Ferrari vincente e messa in discussione dai controlli serali in Brasile, il Papa a Napoli, il campionato, il governo prodi e Mastella, la sinistra radicale) mi sono imbattuto nello spot dell'amaro Montenegro.
    Guardavo e pensavo a quelli passati, in particolare quello in cui il veterinario andava a visitare un povero pastore tedesco che si era ammalato.
    Oggi ci sono diversi spot in cui un gruppo di amici porta a temine grandi imprese (ritrovare in mare una campana, salvare dei cavalli, ricostruire un vecchio Biplano...) La musica di Ennio Morricone "Once upon a time in America" tratta dalla colonna sonora di “C'era una volta in America” (1984)è bella. Io però pensavao... Se allora i veterinai protestarono oggi quelli della campana (archeologi, tombaroli??, pastori senza campana) non protestano più?

    INFORMAZIONI PER L’INTERVENTO DI ”CHERATECTOMIA CON LASER AD ECCIMERI (PRK e LASIK)”



    in famiglia se neè parlato (e agito) quindi socializzo le news.....
    INFORMAZIONI PER L’INTERVENTO DI ”CHERATECTOMIA CON LASER AD ECCIMERI (PRK e LASIK)”
    * PRK
    * Lasik
    * Consigli
    * Indirizzi per vederci meglio

    I difetti di vista che hanno sino ad oggi trovato soluzioni negli occhiali e nelle lenti a contatto, possono ora avere un’alternativa terapeutica attraverso un trattamento effettuato con il ”laser ad eccimeri”. Tale chirurgia refrattiva trova le applicazioni pi� vantaggiose quando, escluso il semplice desiderio estetico di non portare una correzione ottica, vi siano caratteristiche dei parametri oculari e dell’ambiente che impediscano al paziente la capacita di utilizzo della vista al meglio. Tale intendimento e pi� evidente nei forti difetti di vista che legano indissolubilmente il paziente all’occhiale, nelle elevate differenze di refrazione tra un occhio e 1’altro, specie dove non vi e tolleranza alle lenti a contatto, ed in alcuni tipi di attivit� lavorative in cui i sussidi ottici creano innegabili svantaggi. Va rilevato che ogni atto di chirurgia refrattiva, quale che sia la tecnica adoperata, si rivolge alla risoluzione dei soli difetti di refrazione, ma non modifica quelle patologie che possono essere associate al difetto di vista. In altre parole, ad esempio, un miope con alterazioni retiniche che cornpromettono parte della sua funzionalit� visiva non pu� sperare di vedere risolto questo problema da un intervento chirurgico a scopo refrattivo, ne questo pu� costituire una ”assicurazione” verso eventuali, possibili, successive complicanza retiniche. L’intervento mira invece ad una riduzione del potere dell’occhiale o, nei casi pi� favorevoli, alla sua completa eliminazione con diminuzione dei fastidi e delle distorsioni che ad esso si accompagnano. Vengono utilizzate, a discrezione del chirurgo, due tecniche di intervento: la cheratectomia refrattiva (PRK) e lacheratectornia intrastromale (LASIK) con laser ad eccimeri.
    PRK

    Il laser ad ”eccimeri” e in grado di asportare tessuto in modo estremamente fine (frazioni di millesimi di millimetro) con un riproducibilit� non raggiungibile da nessun altro mezzo. La correzione della ametropia viene realizzata asportando gli strati superficiali della cornea (cheratectomia superficiale) in modo da modificarne la curvatura. L’astigmatisrno e 1’ipermetropia sono per il momento trattabili con minori possibilit� di successo. Fattori estranei alla mano del chirurgo e alla precisione del laser possono influenzare la guarigione e quindi il risultato, per cui non e possibile fare una previsione assoluta circa la correzione ottica raggiungibile. Modesti scostamenti dal risultato previsto sono pertanto possibili e non debbono essere considerati come insuccessi. Nelle prime settimane dopo 1’intervento, in alcuni pazienti si pu� manifestare una ipermetropia transitoria di durata variabile (uno o due mesi) che in particolare comporta una certa difficolt� nella messa a fuoco per vicino e quindi nella lettura;. Il recupero visivo si ottiene dopo un certo periodo di tempo (da uno a tre mesi, variabile a seconda dell’entit� della rniopia corretta) Come effetto secondario al trattamento laser possono insorgere, opacit� solitamente transitorie della cornea nell’ambito del processo di cicatrizzazione. Queste opacit�, che possono determinare iniziali riduzioni della efficienza visiva, regrediscono generalmente in un arco di tempo che oscilla intorno ai sei mesi, ma che pu� protrarsi anche oltre tale limite. Alcune opacit�, in genere non avvertite dal paziente, potranno essere rilevabili clinicamente cio� da uno specialista anche a distanza di anni dall’intervento. Allo stesso modo, nella prima fase post-operatoria pu� verificarsi la comparsa di irregolarit� della superficie corneale che possono determinare temporanee riduzioni dell’acuita visiva e tendono o a regredire con il tempo. Questo periodo pu� creare nel paziente una momentanea e giustificata disillusione. E’ bene che egli sappia che la cicatrice corneale e destinata generalmente a ridursi progressivamente e che non dovrebbe costituire alla fine, ostacolo al raggiungimento di un soddisfacente risultato. Altre difficolt� che accompagnano di frequente le primissime fasi post-operatorie sono rappresentate dal dolore; questo, unicamente alla sensazione di ”corpo estraneo” e di lacrimazione si manifesta subito dopo il trattamento (con intensit� variabile da persona a persona), si protrae per 24-48 ore, ed e trattabile con analgesici. La sensazione di abbagliamento che talora il paziente pu� avvertire, specie notturno, e un disturbo abbastanza frequente, ma di solito molto ben tollerato e generalmente regredisce in maniera pi� o meno completa nell’arco di alcuni mesi e dopo che il trattamento sia stato eseguito in entrambi gli occhi. La reattivit� post-operatoria e influenzabile in senso positivo dal trattamento medico locale; e pertanto di importanza basilare seguire alla lettera le prescrizioni del chirurgo che mirano appunto a guidare i processi di guarigione per ottenere il risultato pi� soddisfacente. Nelle persone nelle quali siano gia presenti le prime manifestazioni della presbiopia. 1’eliminazione completa del difetto rniopico comporter� la necessita di una correzione ottica per vicino. Nei casi in cui 1’esigenza dell’intervento fosse dettata dalla partecipazione a concorsi (carriere militari, brevetti di volo, ... ) sar� premura dell’interessato informarsi circa le caratteristiche visive richieste dal bando, non che della legittimit� dell’intervento stesso ai fini concorsuali. E’ bene infine che il paziente sappia che in una piccola percentuale di casi si pu� rendere necessario un ritrattamento laser o per ripulire la cornea dalle eventuali reazioni cicatriziali intervenute o per migliorare il risultato refrattivo.
    LASIK

    La Lasik e una metodica che permette di correggere difetti refrattivi quali la miopia ed anche 1’astigmatismo e 1’ipermetropia. Oltre a consentire un recupero visivo completo gia in seconda o terza giornata ed una prevedibilit� del risultato refrattivo ottimale, da luogo solo raramente a fenomeni di regressione. Il trattamento mediante laser ad eccimeri viene praticato sulla superficie stromale (struttura intermedia della cornea) allo scopo di rendere accessibile tale struttura e necessario praticare, preliminarmente al trattamento con il laser ad eccimeri una sottile incisione a lamella mediante uno strumento meccanico automatico: il microcheratomo. Possiamo paragonare questo intervento chirurgico alla apertura di un libro (azione di creazione della lamella corneale una parte del microcheratomo), e alla estrazione di alcuni fogli sottostanti alla copertina (azione del laser chiusura del libro (riposizionamento della lamella. In rari casi pu� rendersi necessario apporre alcuni punti di sutura temporanei. Durante alcune fasi dell’intervento e possibile che la visione, da parte del paziente, risulti temporaneamente offuscata questo e un aspetto del tutto normale che non deve preoccupare; la cooperazione del paziente che deve assecondare le indicazioni impartite sia prima che durante 1’intervento del chirurgo e indispensabile alla raggiungimento del risultato ottimale. Talvolta il taglio lamellare pu� essere ritenuto dal chirurgo qualitativamente non adeguato in questo caso e universalmente ritenuto pi� opportuno riapporre la lamella e differire 1’intervento di un tempo variabile a giudizio del chirurgo. La tecnica Lasik prevede la possibilit� di complicazioni specifiche dovute al malfunzionamento della strumentazione che effettua la incisione a lamella, in tale rara eventualit�, un taglio irregolare pu� provocare una visione offuscata o con distorsioni. A distanza di tempo e possibile che sia necessario un eventuale ritrattamento, a giudizio del chirurgo per tentare di ridurre eventuali residui refrattivi e o cicatriziali. Nella prima fase postoperatoria e sino a consiglio del chirurgo il paziente deve assolutamente astenersi da qualsiasi manipolazione della palpebra superiore ed inferiore e comunque attenersi alle indicazioni ricevute dal chirurgo evitando terapie autoprescritte. Fattori estranei alla mano del chirurgo e alla precisione del laser possono influenzare la guarigione e quindi il risultato, per cui non e possibile fare una previsione assoluta circa la correzione ottica raggiungibile. Modesti scostamenti dal risultato previsto sono pertanto possibili e non debbono essere considerati come insuccessi. Nella prima fase post-operatoria pu� verificarsi la comparsa di irregolarit� della superficie corneale che possono determinare temporanee riduzioni dell’acuita visiva e tendono a regredire con il tempo. Questo periodo pu� creare nel paziente una momentanea e giustificata disillusione. La sensazione di abbagliamento che talora il paziente pu� avvertire, specie notturno, e un disturbo abbastanza frequente, ma di solito molto ben tollerato e generalmente regredisce in maniera pi� o meno completa nell’arco di alcuni mesi. La reattivit� post-operatoria e influenzabile in senso positivo dal trattamento medico locale; e pertanto di importanza basilare seguire alla lettera le prescrizioni del chirurgo che mirano appunto a guidare i processi di guarigione per ottenere il risultato pi� soddisfacente. Nelle persone nelle quali siano gia presenti le prime manifestazioni della presbiopia. 1’eliminazione completa del difetto miopico comporter� la necessita di una correzione ottica per vicino. Nei casi in cui 1’esigenza dell’intervento fosse dettata dalla partecipazione a concorsi (carriere militari, brevetti di volo, ... ) sar� premura dell’interessato informarsi circa le caratteristiche visive richieste dal bando, non che della legittimit� dell’intervento stesso ai fini concorsuali.

    CONSIGLI

    Prima del trattamento

    Le lenti a contatto devono essere tolte 15 giorni prima del trattamento in caso di lenti morbide e 30 giorni prima del trattamento in caso di lenti rigide/semirigide gas-permeabili. Per le terapie oculistiche e mediche il chirurgo fornire le indicazioni necessarie.

    Il giorno del trattamento

    E’ preferibile anche se non indispensabile, presentarsi con un accompagnatore, in considerazione del fatto che dopo il trattamento l’occhio potr� essere bendato (con conseguenti difficolt� alla guida). Un intervento ambulatoriale ha una durata di circa 3 - 5 minuti per quanto riguarda l’intero trattamento (a seconda dell’entit� del difetto refrattivo da correggere) e si svolge nel seguente modo:

    *

    instillazione di alcune gocce di collirio
    *

    posizionamento del paziente su di un lettino o poltrona al di sotto dell�apparecchio laser
    *

    applicazione di un piccolo divaricatore palpebrale
    *

    il paziente viene invitato a fissare una mira luminosa
    *

    trattamento
    *

    controlli post-operatori
    *

    medicazione.

    Il Papa attacca la camorra: Scuola e lavoro per combatterla


    Pontefice celebra la messa in piazza del Plebiscito a Napoli sotto una pioggia battente e davanti a ventimila fedeli

    Il cardinale Sepe dice che "la violenza è contro Dio" e che la città "vuole guardare avanti"
    Ratzinger chiede "più impegno" dei cattolici sia in politica che nel sociale


    NAPOLI - "L'amore può vincere la violenza" e la violenza, purtroppo, "non è solo camorra ma anche una mentalità diffusa". Inizia con queste parole la visita di papa Benedetto XVI a Napoli. Il Pontefice è arrivato questa mattina intorno alle 9 nel capoluogo campano dopo un volo in elicottero da Roma. Ad accoglierlo c'erano il presidente del Consiglio Romano Prodi e il ministro della Giustizia Clemente Mastella. A quell'ora piazza del Plebiscito, la chiesa a cielo aperto di questa visita pontificia, era già affollata - almeno ventimila fedeli - malgrado la pioggia battente. Ma "il tempo brutto non ci scoraggia perché Napoli è sempre più bella" dirà poi il Pontefice durante l'omelia strappando applausi e sorrisi.

    Prima della messa, il cardinale Crescenzio Sepe ha salutato il Papa dicendo che "la violenza è contro Dio" e che "Napoli vuole guardare avanti, credere in se stessa, nei propri giovani, nelle proprie importanti risorse, testimoniate da una storia gloriosa e certificate dal timbro dell'ineguagliabile bellezza umana, culturale e religiosa che caratterizza la città e i suoi abitanti".

    Il Pontefice ha risposto entrando nel merito. Calando le sue parole nella realtà napoletana e parlando di camorra e violenza. "L'amore e la fede possono vincere la violenza" ha detto il Pontefice, così come "l'azione politica e la cultura possono essere l'antidoto contro il male" e la scuola e il lavoro "possono mettere i giovani in salvo dalla camorra". Ai cattolici, poi, Ratzinger ha chiesto "un maggiore impegno in politica e nel sociale".

    A Napoli "non mancano energie sane, gente buona, culturalmente preparata e con un senso vivo della famiglia" ha detto Benedetto XVI. "Di fronte a realtà sociali difficili e complesse, come sicuramente è anche la vostra, occorre - ha detto - rafforzare la speranza, che si fonda sulla fede e si esprime in una preghiera instancabile. E' la preghiera a tenere accesa la fiaccola della fede".

    Nella grande piazza, in una scenografia impressionante, hanno celebrato la messa con il Papa 77 tra vescovi e cardinali e 700 sacerdoti, 200 diaconi sono mobilitati per la distribuzione dell'Eucarestia e 400 orchestrali accompagnano i canti. C'erano presenti anche 42 esponenti di spicco di varie religioni: la funzione ha infatti inaugurato il Meeting interreligioso "Per un mondo senza violenza", organizzato dalla Comunità di Sant'Egidio.

    Vivere a Napoli così come in molte regioni del sud è sicuramente più difficile, ha aggiunto il Pontefice, "ma guai se la violenza tende a diventare una mentalità diffusa". Il Papa elenca "le situazioni di povertà, di carenza di alloggio, di disoccupazione o sottoccupazione, di mancanza di prospettive future". Comprende il disagio e le difficoltà. Ma questo non può giustificare "il triste fenomeno della violenza" che dilaga ormai non solo con episodi eclatanti: "Non si tratta - infatti - solo del deprecabile numero dei delitti della camorra, ma anche del fatto che la violenza tende purtroppo a farsi mentalità diffusa, insinuandosi nelle pieghe del vivere sociale, nei quartieri storici del centro e nelle periferie nuove e anonime, col rischio di attrarre specialmente la gioventù, che cresce in ambienti nei quali prospera l'illegalità, il sommerso e la cultura dell'arrangiarsi".

    Ratzinger ha un messaggio per "gli ultimi" e per "le persone rette e oneste che soffrono per le sopraffazioni". Cita il Vangelo: "Come potreste pensare che il vostro Padre celeste, buono e fedele, il quale desidera solo il bene dei suoi figli, non vi faccia a suo tempo giustizia? La fede ci assicura che Dio ascolta la nostra preghiera e ci esaudisce al momento opportuno, anche se l'esperienza quotidiana sembra smentire questa certezza".

    In effetti, ha continuato il Papa, "davanti a certi fatti di cronaca, o a tanti quotidiani disagi della vita di cui i giornali non parlano neppure, sale spontaneamente al cuore la supplica dell'antico profeta: 'Fino a quando, Signore, implorerò e non ascolti, a te alzerò il grido: violenza, e non soccorri?'". La risposta può essere solo la preghiera cristiana che "non è espressione di fatalismo o di inerzia anzi è l'opposto dell'evasione dalla realtà, dell'intimismo consolatorio: è forza di speranza, massima espressione della fede nella potenza di Dio che è Amore e non ci abbandona".