La vedova di Luciano Pavarotti, Nicoletta Mantovani, ha la sclerosi multipla. Dopo i gossip degli ultimi giorni è lei stessa a confermarlo durante un’emozionata intervista su Raitre a «Che tempo che fa».
Anzi, al conduttore Fabio Fazio rivela: «Io ho scoperto di essere malata all’inizio della nostra storia con Luciano, quindi 13 anni e mezzo fa e a quel punto era sei mesi che eravamo insieme e gli ho detto: torno indietro, in Italia, eravamo sempre in viaggio, mi farò curare, non voglio essere un peso per te, lui mi disse ieri sera ti amavo oggi ti adoro».
«Quello che è stato sempre fondamentale per me - aggiunge Nicoletta - è stata l’accettazione da parte di Luciano: la tua malattia fa parte di te, è come una parte del tuo carattere, mi diceva». E, sottolinea commossa la giovane vedova di Pavarotti: «Essere accettati è molto importante, non ti fa sentire una persona malata».
«Credevo che il silenzio prima fosse una forma di rispetto proprio verso Luciano. "Un bel tacere non fu mai scritto", era uno dei suoi motti principale. Lui ha sempre voluto il silenzio, ma non ha mai voluto le polemiche. Tutte queste cose mi hanno lasciata totalmente spiazzata».
«Era una persona - ha aggiunto - che non avrebbe mai criticato qualcun altro, era molto onesto, schietto. Amava talmente tanto gli altri che mai nella vita si sarebbe sognato di fare una così disdicevole».
PAVAROTTI: NICOLETTA DA FAZIO, NESSUN DISACCORDO CON FIGLIE
dall'Ansa
ROMA - "Fra me e le figlie grandi di Luciano non c'é nessun disaccordo". E' una Nicoletta commossa ma serena, quella che parla per la prima volta in pubblico dopo la morte di Luciano Pavarotti , intervistata in tv da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa. Una donna con la voce incrinata dal pianto che subito spiega di aver accettato di parlare, "per Luciano e Alice".
A Fazio conferma di essere malata di sclerosi multipla "da 13 anni e mezzo". E rivela l'intenzione di far vedere fra qualche anno alla figlia la registrazione dell'intervista. "Le altre figlie di Luciano sono le sorelle di Alice e la sua volontà era che tutti andassimo d'accordo e noi vogliamo rispettarla. Non c'é nessun dissapore ed sono la stampa e la tv che tentano di incrinare il nostro rapporto". A questo proposito, Nicoletta rivela anche di aver avuto una lettera di solidarietà da Yoko Ono La decisione di parlare, spiega, nasce anche dal pensare che un giorno Alice , che oggi ha quattro anni e mezzo, "vorrà ricostruire chi era suo padre e troverà tanto materiale, purtroppo di questo periodo anche tante cose brutte.
E così di sua madre: mi dipingono come una persona che ha plagiato il padre e non credo che sarebbe una cosa bella per una figlia da leggere, tanto più che sono cose totalmente infondate". La registrazione della puntata di Che tempo che fa le servirà quindi anche per testimoniare alla figlia come stanno le cose. Un passaggio anche per la "questione testamentaria": "L'accordo tra noi è totale, si è parlato molto del trust americano. ma con questo Luciano voleva solo indicare che la casa di New York che è stata la nostra casa di sempre era destinata a me. Il suo valore sarà scontato nella divisione dell'eredità". Pieno "outing" sulla malattia: "la sclerosi multipla non é una cosa di cui ci si debba vergognare", dice Nicoletta.
Poi rivela di aver scoperto la malattia all'inizio della sua storia con Luciano: 'stavamo insieme da sei mesi. Gli dissi che siccome eravamo sempre in giro, si poteva tornare indietro. Non voglio essere un peso per te. Lui mi rispose 'ieri ti amavo, oggi ti adoro', questo per farvi capire com'era Luciano". Nicoletta racconta poi del rapporto, lungo 14 anni, con il grande tenore: "avevamo un dialogo estremo, si parlava di tutto, si litigava tantissimo e ci si amava tantissimo. Non avere più il suo supporto per la mia malattia per me è devastante". Pavarotti, sottolinea più volte la vedova, "amava tanto la vita e amava tantissimo la gente. Gli amici veri erano gli amici di infanzia, il team della briscola, un'istituzione che lo ha seguito finalmente fino all'ultimo giorno".
Fazio la spinge a commentare il gossip degli ultimi tempi: "Luciano si preoccupava di tutti in tutti sensi - risponde lei - affettivo e materiale". Mai il grande tenore, sostiene Nicoletta, si sarebbe aspettato tutte le cose brutte che sono state scritte dopo la sua morte. "Un bel tacer non fu mai scritto" era uno dei suoi motti, ricorda Fazio e Nicoletta aggiunge: "ha sempre voluto il silenzio, non ha mai voluto le polemiche. Era molto onesto e schietto, mai avrebbe delegato ad altri di dire qualcosa, lo avrebbe detto lui in due secondi". Insomma, di questo gossip, dice Nicoletta, Pavarotti " avrebbe sofferto moltissimo". In chiusura dell'incontro con Fazio, che di Nicoletta è amico da lungo tempo, l'annuncio di un "progetto molto importante per la prossima estate", "per il quale Luciano aveva pensato al suo grande amico Franco: solo lui lo può realizzare così bene, diceva. Adesso -conclude - andrà collegato ad una mostra importante che magari porteremo in giro".
Anzi, al conduttore Fabio Fazio rivela: «Io ho scoperto di essere malata all’inizio della nostra storia con Luciano, quindi 13 anni e mezzo fa e a quel punto era sei mesi che eravamo insieme e gli ho detto: torno indietro, in Italia, eravamo sempre in viaggio, mi farò curare, non voglio essere un peso per te, lui mi disse ieri sera ti amavo oggi ti adoro».
«Quello che è stato sempre fondamentale per me - aggiunge Nicoletta - è stata l’accettazione da parte di Luciano: la tua malattia fa parte di te, è come una parte del tuo carattere, mi diceva». E, sottolinea commossa la giovane vedova di Pavarotti: «Essere accettati è molto importante, non ti fa sentire una persona malata».
«Credevo che il silenzio prima fosse una forma di rispetto proprio verso Luciano. "Un bel tacere non fu mai scritto", era uno dei suoi motti principale. Lui ha sempre voluto il silenzio, ma non ha mai voluto le polemiche. Tutte queste cose mi hanno lasciata totalmente spiazzata».
«Era una persona - ha aggiunto - che non avrebbe mai criticato qualcun altro, era molto onesto, schietto. Amava talmente tanto gli altri che mai nella vita si sarebbe sognato di fare una così disdicevole».
PAVAROTTI: NICOLETTA DA FAZIO, NESSUN DISACCORDO CON FIGLIE
dall'Ansa
ROMA - "Fra me e le figlie grandi di Luciano non c'é nessun disaccordo". E' una Nicoletta commossa ma serena, quella che parla per la prima volta in pubblico dopo la morte di Luciano Pavarotti , intervistata in tv da Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa. Una donna con la voce incrinata dal pianto che subito spiega di aver accettato di parlare, "per Luciano e Alice".
A Fazio conferma di essere malata di sclerosi multipla "da 13 anni e mezzo". E rivela l'intenzione di far vedere fra qualche anno alla figlia la registrazione dell'intervista. "Le altre figlie di Luciano sono le sorelle di Alice e la sua volontà era che tutti andassimo d'accordo e noi vogliamo rispettarla. Non c'é nessun dissapore ed sono la stampa e la tv che tentano di incrinare il nostro rapporto". A questo proposito, Nicoletta rivela anche di aver avuto una lettera di solidarietà da Yoko Ono La decisione di parlare, spiega, nasce anche dal pensare che un giorno Alice , che oggi ha quattro anni e mezzo, "vorrà ricostruire chi era suo padre e troverà tanto materiale, purtroppo di questo periodo anche tante cose brutte.
E così di sua madre: mi dipingono come una persona che ha plagiato il padre e non credo che sarebbe una cosa bella per una figlia da leggere, tanto più che sono cose totalmente infondate". La registrazione della puntata di Che tempo che fa le servirà quindi anche per testimoniare alla figlia come stanno le cose. Un passaggio anche per la "questione testamentaria": "L'accordo tra noi è totale, si è parlato molto del trust americano. ma con questo Luciano voleva solo indicare che la casa di New York che è stata la nostra casa di sempre era destinata a me. Il suo valore sarà scontato nella divisione dell'eredità". Pieno "outing" sulla malattia: "la sclerosi multipla non é una cosa di cui ci si debba vergognare", dice Nicoletta.
Poi rivela di aver scoperto la malattia all'inizio della sua storia con Luciano: 'stavamo insieme da sei mesi. Gli dissi che siccome eravamo sempre in giro, si poteva tornare indietro. Non voglio essere un peso per te. Lui mi rispose 'ieri ti amavo, oggi ti adoro', questo per farvi capire com'era Luciano". Nicoletta racconta poi del rapporto, lungo 14 anni, con il grande tenore: "avevamo un dialogo estremo, si parlava di tutto, si litigava tantissimo e ci si amava tantissimo. Non avere più il suo supporto per la mia malattia per me è devastante". Pavarotti, sottolinea più volte la vedova, "amava tanto la vita e amava tantissimo la gente. Gli amici veri erano gli amici di infanzia, il team della briscola, un'istituzione che lo ha seguito finalmente fino all'ultimo giorno".
Fazio la spinge a commentare il gossip degli ultimi tempi: "Luciano si preoccupava di tutti in tutti sensi - risponde lei - affettivo e materiale". Mai il grande tenore, sostiene Nicoletta, si sarebbe aspettato tutte le cose brutte che sono state scritte dopo la sua morte. "Un bel tacer non fu mai scritto" era uno dei suoi motti, ricorda Fazio e Nicoletta aggiunge: "ha sempre voluto il silenzio, non ha mai voluto le polemiche. Era molto onesto e schietto, mai avrebbe delegato ad altri di dire qualcosa, lo avrebbe detto lui in due secondi". Insomma, di questo gossip, dice Nicoletta, Pavarotti " avrebbe sofferto moltissimo". In chiusura dell'incontro con Fazio, che di Nicoletta è amico da lungo tempo, l'annuncio di un "progetto molto importante per la prossima estate", "per il quale Luciano aveva pensato al suo grande amico Franco: solo lui lo può realizzare così bene, diceva. Adesso -conclude - andrà collegato ad una mostra importante che magari porteremo in giro".
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