

A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
L’Assemblea ha deciso l’ampliamento del numero dei membri del Coordinamento Nazionale, che sono passati da quattordici a venti. A farne parte sono stati eletti Lucio Babolin (CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità d'Accoglienza), Franco Bagnarol (MOVI), Pietro Barbieri (FISH- Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), Rita Battaglia (Federconsumatori), Paolo Beni (ARCI), Fausto Casini (ANPAS - Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), Irma Casula (MODAVI - Movimento delle Associazioni di Volontariato Italiano, Protezione Civile, Servizi Sociali), Antonio Di Matteo (MCL - Movimento Cristiano Lavoratori), Filippo Fossati(UISP), Alessandro Geria (ANOLF - Associazione Nazionale Oltre le Frontiere), Giampaolo Gualaccini (CDO - Compagnia delle Opere - Opere Sociali), Maurizio Gubbiotti (Legambiente), Michele Mangano (Auser), Sergio Marelli (FOCSIV - Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato), Paola Menetti (Lega Coopsociali), Bruno Molea (AICS - Associazione Italiana Cultura e Sport), Nirvana Nisi(ADA - Associazione dei Diritti degli Anziani), Juri Pertichini (ARCIRagazzi), Leonardo Sacco (Misericordie) ed Elide Tisi (Federsolidarietà).
Maurizio Mumolo e Domenico Iannello sono stati riconfermati in qualità rispettivamente di direttore e tesoriere.
Da segnalare anche I tre ordini del giorno votati per l'occasione, riguardanti:
- uno l'adesione alle manifestazioni pubbliche del prossimo 13 febbraio, a tutela della dignità della donna;
- uno il decadimento dell’etica pubblica e il costante scavalcamento delle regole istituzionali;
- uno di solidarietà alle popolazioni di Egitto e Tunisia che lottano per l’affermazione della democrazia e alle associazioni impegnate in quei Paesi. (Paola Scarsi)
Caro Pasquale, cari amici delle ACLI di Napoli,
era mia ferma intenzione prendere parte almeno alla fase iniziale del vostro Congresso, ma impegni connessi al mio ruolo di Portavoce del Forum del Terzo Settore e alla complessa situazione sociale e politica mi impediscono di essere oggi con voi. Voglio, però, farvi giungere il mio saluto ed il mio incoraggiamento, ben sapendo che avremo altri momenti nei quali confrontarci direttamente.
In primo luogo desidero attestare a voi tutti la stima e la gratitudine – mia e delle ACLI nazionali – al presidente Pasquale Orlando, che conclude oggi il suo mandato. Pasquale, che ha assunto responsabilità rilevanti a livello nazionale, ha condotto le ACLI di Napoli con saggezza e dedizione, accrescendo la loro autorevolezza sia rafforzandone la struttura organizzativa e dei servizi, sia rinsaldando proficue relazioni con l’associazionismo, la Chiesa, le Istituzioni.
Le ACLI di Napoli sono oggi più salde di otto anni or sono e, per questo, anche maggiormente chiamate ad assumersi responsabilità nel contesto sociale in cui sono inserite.
Mai come in questo momento la società civile è chiamata a dare motivi di speranza e occasioni di concreto impegno per il bene comune.
La spazzatura, che riempie strade e ammorba l’aria, è immagine di una crisi civile che è ancora più velenosa, perché travolge politica, istituzioni, coesione sociale e legalità. Napoli è oggi in prima linea e a voi, che credete nel valore dell’impegno personale per cambiare la società, è richiesto coraggio e dedizione.
Dovrete, infatti, offrire “Pane e Speranza”, concrete risposte ai bisogni e motivi per continuare ad impegnarsi. Sono certo che questo Congresso potrà essere un ulteriore stimolo in questa direzione, nella prospettiva del bene comune.
Augurandovi di poter agire forti di “un nuovo slancio del pensiero” – come ci ha chiesto Papa Benedetto – vi saluto con viva amicizia.
Con un emendamento alla “Manovra finanziaria”, presentato a nome della maggioranza di governo dal Presidente della Commissione bilancio del Senato, Antonio Azzollini, è stato disposto il taglio del 22% del finanziamento ai Patronati.
Il Presidente delle Acli, Andrea Olivero ha osservato che si tratta di “un segnale contraddittorio” da parte del Governo che nei mesi scorsi ha attribuito ai Patronati nuove competenze, soprattutto in materia di immigrazione.
Il Governo “ci ripensi”, ha concluso Olivero, rammentando che i raggruppamenti di tutti i Patronati hanno chiesto esplicitamente il ritiro dell’emendamento, redigendo un documento unitario nel quale si osserva, tra l’altro, che “il finanziamento previsto per i Patronati, le cui attività vengono prestate gratuitamente, non incide sul bilancio dello Stato, essendo prelevato dal gettito dei contributi previdenziali obbligatori”.
In una dichiarazione pubblicata sul sito www.vita.it, il direttore generale del Patronato Acli, Damiano Bettoni, afferma che il taglio blocca l’attività dei Patronati, che oltre a prestare un servizio gratuito ai cittadini, sono anche uno strumento di innovazione e di collaborazione attiva con la Pubblica amministrazione.
Per leggere la dichiarazione del Presidente Olivero clicca qui
Per leggere la dichiarazione del Direttore Generale Bettoni clicca qui
Per leggere il "Documento unitario" dei Raggruppamenti dei Patronaticlicca qui
L'obiettivo del Centro turistico Acli è finanziare l'acquisto di un fuoristrada per una scuola professionale del Mozambico
E' stata presentata oggi martedì 13 marzo in Campidoglio la campagna 'Cta for Africa,, promossa dal Centro Turistico Acli e mirata all’acquisto di un fuoristrada per la scuola professionale Estrela do Mare ad Inasshoro in Mozambico.
All’appuntamento in Campidoglio, preceduto dalla presentazione dei fuoristrada che gireranno venti città italiane per sensibilizzare la popolazione sulla campagna 'Cta for Africa', sono intervenuti con il Presidente Nazionale del Cta Pino Vitale, l’assessore comunale romano Davide Bordoni, il presidente nazionale del patronato Acli Michele Rizzi, l’onorevole Luigi Bobba già presidente delle Acli e vice presidente della commissione lavoro della Camera.
Importante il contributo dell’Ambasciatore del Mozambico in Italia Carla Luis Mucavi che ha ringraziato le Acli per il suo impegno nel difficile territorio di Inasshoro illustrato in sala da Michele Lepora di Ipsia con un toccante video. Il tour italiano dei fuoristrada è stato illustrato dal vice presidente nazionale del Cta Matteo Altavilla.
“Il Cta vuole proporre un’azione concreta", ha dichiarato il presidente Vitale, "realizzare educazione allo sviluppo del sud del mondo e sperimentare turismo responsabile e sostenibile”.
L’incontro moderato da Pasquale Orlando, responsabile delle Acli del Sud e direttore di Risorsa Mezzogiorno è stato concluso dal presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero che ha inquadrato la lodevole iniziativa del Cta nel contesto delle scelte associative di partecipazione e solidarietà delle Acli.
Ora tour in venti città italiane da Catania a Milano, da Ascoli a porto Torres, da Napoli a Brescia, passando per altri venti luoghi in cui il CTA parlerà con la popolazione dell’Africa e della sua voglia di partecipare e crescere.
La mobilitazione a favore del 5 per mille e contro le vessazioni previste dall'art. 30 del decreto anticrisi
La manifestazione è fissata per GIOVEDì 1 OTTOBRE a ROMA in PIAZZA MONTECITORIO, ore 11,30
IMMIGRATI: ACLI, BENE LEGGE BIPARTISAN PER LA CITTADINANZA |
(ASCA) - Roma, 23 set - Le Associazioni cristiane dei lavoratori cristiani esprimono il loro ''apprezzamento'' per la proposta di legge bipartisan sulla cittadinanza presentata oggi alla Camera dai deputati Andrea Sarubbi e Fabio Granata, accompagnata dalle firme di 50 parlamentari di maggioranza e opposizione. |
03/09/2009 Si terra' sabato prossimo il Pellegrinaggio Nazionale delle Famiglie per la Famiglia, promosso dal Rinnovamento nello Spirito Santo, movimento ecclesiale che in Italia conta piu' di 200 mila aderenti, raggruppati in oltre 1.900 gruppi e comunita', in collaborazione con la Prelatura Pontificia di Pompei, il Pontificio Consiglio per la Famiglia, l'Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei, e con il patrocinio delle Province di Salerno e di Napoli e dei Comuni di Scafati e di Pompei. Accompagneranno il pellegrinaggio Salvatore Martinez, presidente nazionale RnS; don Giovanni D'Ercole, capo ufficio nella sezione Affari Generali della Santa Sede; lo scrittore Vittorio Messori,; il presidente delle Acli, Andrea Olivero; il giornalista Paolo Brosio e l'attrice Claudia Koll. Si tratta della seconda edizione di un'iniziativa che, sottolinea una nota, ''vuole essere un corale gesto di preghiera nel quale genitori e figli, nonni e nipoti, anziani e giovani si mettono in cammino per testimoniare la bellezza e l'originalita' della famiglia e della vita cristiana''. Durante il percorso da Scafati a Pompei, di circa 4 Km, i 10 mila pellegrini previsti reciteranno uno speciale Rosario della Famiglia, in 'sette misteri', tra canti, testimonianze, preghiere e silenzi. | |
Andrea Olivero |
"Constatiamo che oggi alcuni soggetti, come i migranti, le donne e i giovani, anche se non formalmente esclusi dalla cittadinanza, sono in grave difficoltà - spiega il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero - e non riescono a vivere pienamente i propri diritti. Crediamo che si debba introdurre lo ius soli accanto allo ius sanguinis: quanti nascono sul nostro territorio devono essere italiani, anche se i genitori non lo sono e sono magari appena arrivati in Italia. Proponiamo poi che siano dimezzati i tempi di concessione della cittadinanza da 10 a 5 anni e che i minori che non sono nati nel nostro paese ma hanno compiuto un ciclo completo di studi possano accedere al termine della scuola alla cittadinanza".
Le Acli propongono poi di introdurre delle regole precise per poter accedere alla cittadinanza: parlare la lingua italiana, concoscere la cultura e le norme del nostro paese, avere un reddito da lavoro e una residenza. Secondo l'associazinoe dovranno essere poi le organizzazioni sociali stesse, attraverso investimenti pubblici, o le pubbliche amministrazioni, a promuovere corsi per acquisire la conoscenza della lingua italiana e degli elementi culturali. E al termine dei corsi ci dovrà essere una certificazione pubblica, cioè una prova che accerti il raggiungimento di queste conoscenze.
"Quando parliamo di allargamento della cittadinanza - aggiunge Olivero - non parliamo mai di svendita: si possono trovare criteri di buon senso che non siano vessatori. Tutti gli stranieri devono essere in grado di avere un minimo di conoscenze per comunicare con gli altri. Non chiediamo di sapere la Costituzione a memoria ma di conoscere quali sono alcuni elementi fondanti della nostra legge. E' un modo per essere titolari di diritti e non solo di doveri e per mettere le persone nella condizione di essere pienamente cittadini". "E l'impegno sociale può essere un criterio aggiuntivo - continua -. In molti casi c'è una forte propensione negli stranieri a essere cittadini attivi, cioè a far parte di associazioni del loro paese ma anche del nostro. Questo però è interpretato dalla pubblica sicurezza come un elemento di pericolo potenziale e quindi motivo di respingimento della richiesta della cittadinanza. Abbiamo intuito che a volte le persone impegnate in associazioni sociali, politiche o religiose sono state discriminate, dovrebbe essere invece il contrario, cioè considerare l'impegno come un motivo in più per valutare che una persona è attiva anche in un'ottica sociale".
Per le Acli è importante poi anche avere un reddito da lavoro e un luogo di residenza, ma non è indispensabile né avere una casa di proprietà né abitare in edifici perfettamente a norma di legge perché questo "sarebbe vessatorio". E per chi commette reati penali "si deve escludere la possibilità di ottenere la cittadinanza, mentre per i reati amministrativi non ci deve essere questa conseguenza".
Infine il manifesto delle Acli sulle nuove cittadinanze si allarga anche ad altri diritti. "Riguardo alla famiglia - sottolinea Olivero - proporremo l'introduzione del quoziente familiare per quanto riguarda l'imposizione fiscale, per far pagare meno tasse alle famiglie con più figli, per i giovani precari chiederemo di mantenere determinati diritti anche quando si cambia lavoro frequentemente e sul welfare l'istituzione di un vero fondo per la non autosufficienza in modo da fornire più risorse per l'assistenza domiciliare". "Presenteremo il manifesto al governo a anche ai parlamentari di maggioranza e opposizione - conclude -. Speriamo che sia approvata una legge bipartisan sulla cittadinanza e che la Lega faccia una profonda riflessione sul rifiuto dello ius soli perché così si rischia di avere dei cittadini senza diritti".