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venerdì, ottobre 16, 2009

Turismo sociale: le nuove sfide del Centro Turistico Acli CTA.



Una grande organizzazione di turismo sociale ( il CTA delle ACLI) sceglie di impegnarsi per il turismo di tutti, con tutti e per tutti con due indicazioni centrali: l'accesso pieno delle persone con bisogni speciali al turismo e la proposta di iniziative per il turismo familiare tese a garantire il diritto alla vacanza in una fase di grave crisi economica.
Tre giorni di lavoro e approfondimento organizzate dal Centro Turistico ACLI ad Ischia con una stringente metodologia orientata ai risultati.
Il primo giorno con una straordinaria partecipazione, confronto esterno per perfezionare la comune strategia con istituzioni e mercato, poi le decisioni associative con la conferenza organizzativa nazionale del CTA infine due sessioni di intensa formazione per mettere in campo risorse umane idonee alla sida.
"Abbiamo preso impegni difficili- ha detto Pino Vitale, presidente Nazionale del CTA- ma stiamo allestendo progetti e programmi per affrontare e vincere le nuove sfide!"
Sostegni alla nuova linea associativa del CTA sono venuti dal presiidente nazionale delle ACLI Andrea Olivero e dal Vescovo di Ischia mons. Filippo Strofaldi che hanno irrobustito un intenso confronto animato da Pasquale Orlando presidente di Napoli e responsabile mezzogiorno delle ACLI.
Una strategia assunta anche dall'assessore al turismo della provincia di Napoli Valeria Casizzone e dai massimi rappresentati di importanti aziende turistiche come Grimaldi Lines e Alilauro e corroborata da presenza accademiche della federico II e dell'università di Perugia ( Valentina Della Corte e Fabiola Sfodera)
Lo stesso Ministero del Turismo attraverso il consulente giuridico Renato Acanfora ha peraltro confermato l'attenzione pubblica verso il turismo delle persone disabili.
Il CTA ha poi delineato i passi da compiere con una conferenza organizzativa conclusa dal vice presidente delle ACLI Miche Rizzi corroborata dai dirigenti di tutto il sistema Aclista.

(nella foto i delegati della FAP ACLI (federazione anziani e pensionati) di Napoli che hanno chiesto una forte attenzione al turismo per gli anziani).


domenica, gennaio 06, 2008

Diocesi di Pozzuoli sulla discarica a Pianura: Definire delle linee-guida per la risoluzione definitiva del problema rifiuti, ascoltare gli abitanti.



Una nota del vescovo di Pozzuoli e dei responsabili dei vari settori pastorali diocesani, insieme al vicario della forania di Pianura.

Definire delle linee-guida per la risoluzione definitiva del problema rifiuti, ascoltare la voce degli abitanti.

Come Diocesi di Pozzuoli, non possiamo non intervenire dinanzi al problema dei rifiuti e della riapertura della discarica di Pianura, mossi dalla preoccupazione circa la tutela e il rispetto del territorio, nonché della salute delle persone.
Ci lasciamo illuminare a questo proposito da quanto già è emerso nel cammino che la nostra Chiesa ha vissuto nel Sinodo diocesano (cfr. Libro del Sinodo, nn. 52. 54):
- l’atteggiamento interiore fondamentale per poter rispondere alle “nuove sfide sociali” è il dialogo, anche quando esso è più difficile. Nel dialogo, inoltre, non è possibile scindere l’amore dalla verità che rende liberi gli uomini (cfr. Gv 8,32);
- circa il problema dei rifiuti, “questi ultimi vanno adeguatamente differenziati, smaltiti, trattati, ri-usati e riqualificati, secondo le innovazioni suggerite dalla scienza e dalla tecnica”;
- in questo contesto i fedeli sono invitati a “promuovere opportune azioni di vigilanza e di denuncia rispetto a situazioni di offesa perpetrate all’ambiente, alla costa, alla geologia del territorio”.
Alla luce di queste indicazioni sinodali, è indispensabile:
- definire al più presto delle linee-guida che puntino ad una risoluzione definitiva del problema dei rifiuti, che offende la dignità delle nostre popolazioni, che ferisce in maniera grave il nostro territorio, influenzandone in maniera negativa lo sviluppo socio-economico e le attività connesse (in primo luogo, quelle turistiche). Occorre uscire dall’emergenza e puntare alla riqualificazione del territorio non solo dei Campi Flegrei, ma di tutta la Campania. E’ intollerabile che a tutt’oggi non si riescano ad intravedere vie di uscita da una situazione che altre Regioni hanno già brillantemente risolto, magari con impianti – come per esempio quello di Mestre – che rendono possibile lo smaltimento dei rifiuti anche in assenza di una seria e adeguata raccolta differenziata. Ciò implica responsabilità istituzionali a tutti i livelli, non soltanto per quello che non si è riusciti a fare fino ad oggi, ma anche per l’incapacità di proporre in tempi brevi una soluzione seria e radicale al problema;
- che venga ascoltata la voce degli abitanti del territorio, cercando di rispondere alle richieste di sicurezza per la salute e di chiarezza circa la reale durata della riapertura, nonché di controllo circa quello che realmente verrà sversato nella discarica, in modo che sia impedita ogni possibile forma di infiltrazione da parte di organizzazioni malavitose e camorristiche; procedendo nel contempo all’elaborazione di un progetto complessivo di sviluppo per la zona.
Inoltre, non è possibile accettare il ricorso, da parte di nessuno, alla violenza o a provocazioni che facciano ulteriormente salire la tensione. È fondamentale da parte di tutti cercare il modo per avviare un reale dialogo tra cittadini e istituzioni.
Ci rendiamo conto che la situazione non è semplice. Cerchiamo tuttavia, in questo momento così drammatico per il nostro territorio, di far prevalere ancora una volta la voce della ragione e del dialogo, nella convinzione che solo in questo modo si possono individuare tutti insieme delle possibili soluzioni. Siamo consapevoli dei gravi rischi per la salute delle persone – in primo luogo delle fasce più deboli, dei bambini e degli anziani - a causa dei cumuli d’immondizia presenti per le strade e dei pericoli derivanti dalla loro combustione. Allo stesso tempo, non vogliamo far mancare il nostro sostegno a coloro che temono per la riapertura della discarica di Pianura: comprendiamo e condividiamo tutte le loro paure, e per questo chiediamo precise garanzie alle Autorità che hanno preso tal decisione.
Non possiamo però tacere che è urgente e necessaria un’opera di educazione della popolazione sul tema dei rifiuti, in modo da evitare comportamenti che aggravano la situazione (come incendiare o gettare i rifiuti per strada, non fare la raccolta differenziata, non avere stili di vita adeguati alla drammaticità della situazione).
Ci sembra giunto il momento di porre in essere da parte di tutti segni precisi di speranza che facciano guardare con fiducia al futuro, aprano nuove vie lì dove sembra che non ce ne siano, in modo che possa risultare vero anche per noi quanto il Natale ci ha donato in questi giorni: “Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce; su quelli che dimoravano in terra e ombra di morte una luce si è levata” (Mt 4,16).

martedì, dicembre 11, 2007

"Mille Italie: Napoli e Campania tra emigrazione e immigrazione"


Giovedì 13 (ore 17,30): Convegno della Caritas Diocesana di Pozzuoli e del Centro Studi per il Volontariato: "Mille Italie: Napoli e Campania tra emigrazione e immigrazione"
Giovedì 13 (ore 17.30) al Centro Ero Forestiero a Pozzuoli. Presentazione Dossier Immigrazione e Rapporto Italiani nel mondo. Interventi: don Fernando Carannante (direttore Caritas diocesana), Giancamillo Trani (referente regionale settore immigrazione Caritas) e Pasquale Orlando (presidente Acli provincia di Napoli).Il vescovo monsignor Gennaro Pascarella e il parroco di S. Maria Assunta in cielo di Monte di Procida, don Giovanni Illiano, presenteranno la loro esperienza vissuta negli USA con i Montesi d'America dal 23 novembre al 6 dicembre. Modera il dottor Carlo Lettieri responsabile del Centro Studi per il volontariato. Prevista la presenza dei sindaci e degli assessori alle politiche sociali dei comuni flegrei. Seguirà rinfresco etnico. Si può scaricare il programma nello spazio del progetto Ero Forestiero dell'Ambito territoriale N4 sul sito: www.centrostudivolontariato.it. Per informazioni: 081.303.34.08 - 081.853.06.26

venerdì, novembre 09, 2007

L' addio commosso a Locri di Mons. Bregantini


Giovedì a mezzogiorno l’annuncio della nomina ad Arcivescovo metropolita di Campobasso. Lacrime e proteste a Locri
LOCRI. Questa terra mi ha accolto come un figlio”. Commosso, nella Cattedrale di Locri, dove alle 12,10 di ieri il Pro Cancelliere della Diocesi di Locri-Gerace don Vincenzo Ruggiero, ha dato l’annuncio ufficiale della sua nomina ad Arcivescovo Metropolita di Campobasso-Boiano, mons. Giancarlo Maria Bregantini si è congedato dalla sua gente. Tantissimi i fedeli, le autorità ecclesiastiche civili e militari, presenti alla cerimonia di lettura del provvedimento di nomina di Papa Benedetto XVI. Una cerimonia intrisa di tanta tristezza per la comunità della Locride alla cui guida il presule era dal 7 maggio del 1994. Bregantini, il vescovo operaio, ha ricordato di essere stato accolto nella Locride come un figlio. “Con questa terra - ha detto - ho lottato, sofferto, gioito. Ringraziato tutti, nessuno escluso, e chiedo perdono laddove posso avere sbagliato. Concludendo, ha lasciato delle consegne ai giovani, alle scuole, ai preti, ai consacrati, alla politica, “ai fratelli deviati dalla mafia ed alle altre chiese della Calabria”, non senza aver prima sottolineato che dietro al suo trasferimento “non ci sono giochi occulti né della mafia, né della massoneria, né altre oscure pressioni”. Nello stesso momento in cui nella Cattedrale di Locri veniva letto il provvedimento pontificio di trasferimento del vescovo Bregantini, nella Diocesi di Campobasso-Boiano veniva data lettura del messaggio rivolto a quella Diocesi da Padre Giancarlo, suo nuovo presule. “La continuità pastorale - ha aggiunto - sarà il mio grande obiettivo, misto al mio carattere fatto sia della tenacia delle montagne trentine (che mi hanno generato), che dei colori vivacissimi della terra di Calabria, che per circa trent’anni, col suo mare ed i suoi profumi, ha inondato di luce e di speranza il mio cammino, di prete prima e di vescovo successivamente. Con l’apostolo Pietro vi dico: non possiedo né oro né argento, ma quello che ho ve lo dono con gioia”, un cuore grande che in Gesù Risorto già vi ama e che vuole camminare con voi”.

sabato, maggio 19, 2007

DOMANI VIII GIORNATA DELLA GIOVENTÙ A NAPOLI

Il vescovo Pascarella incontra i giovani della diocesi di Pozzuoli

Domani, domenica 20 maggio, dalle ore 10.00, nel Parco Robinson di Napoli a Fuorigrotta, si svolgerà la giornata della gioventù, organizzata dall'Ufficio per la pastorale giovanile della diocesi di Pozzuoli.
Il vescovo, monsignor Gennaro Pascarella, che celebrerà la S. Messa nel parco alle ore 12.30, nel suo episcopato ha sempre mostrato particolare attenzione al mondo giovanile. A loro ha rivolto un appello in occasione della Processione dei Santi Patroni del 13 maggio "affinché s'impegnino attivamente nel sociale e nel politico, superando pregiudizi e non lasciandosi condizionare da qualche esempio non sempre positivo".
«Durante la mattinata di domani - comunica il responsabile dell'Ufficio diocesano, don Gennaro Guardascione - ai giovani saranno presentate delle testimonianze e verranno organizzati dei momenti di riflessione, guidati dal gruppo "Nuova civiltà" di Reggio Emilia, attraverso la musica e il canto. Il tema della giornata è "Come io vi ho amato", per sottolineare che l'amore deve essere la scelta preferenziale dei giovani. Nel pomeriggio sarà possibile visitare gli stand della Fieragiovani e alle ore 17.00 appuntamento con l'animazione musicale di Radio Marte Stereo».

Addetto Stampa Carlo Lettieri cell. 349.12.55.840 Redazione giornale diocesano "segni dei tempi" - Ciro Biondi cell. 339.544.57.37 c/o Centro Studi per il Volontariato - Via N. Fasano, 9 - Pozzuoli (NA)
Tel. 081.853.06.26 - Fax 081.526.87.19 - e-mail: segnideitempi@hotmail.com
Siti web: www.diocesipozzuoli.org - www.segnideitempi.it



sabato, novembre 25, 2006

ASSEMBLEA FINALE DELL’VIII SINODO DELLA DIOCESI DI POZZUOLI

Domenica 26 novembre si chiude l’VIII Sinodo della Chiesa di Pozzuoli. Prevista la presenza di oltre 2.000 persone nel padiglione sei della Mostra d’Oltremare a Napoli, dove alle ore 19, si terrà la solenne Concelebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, dal Vescovo di Pozzuoli, monsignor Gennaro Pascarella, e dal Vescovo emerito di Pozzuoli, monsignor Silvio Padoin.
Il Sinodo di Pozzuoli è stato indetto il 7 giugno 2003, a distanza di 115 anni dall’ultimo (indetto nel 1888). Dopo ben tre anni di preparazione, a partire dal 14 gennaio 2006, si sono svolti nove incontri dei Circoli minori, tre sessioni della Congregazione generale e due giorni dell’Assemblea Generale. Hanno partecipato oltre 350 sinodali, in rappresentanza delle 68 comunità parrocchiali, degli ordini religiosi e dei movimenti flegrei; tutti insieme hanno lavorato sullo “Strumento di Lavoro” del Sinodo, per dare indicazioni sulle future linee pastorali della Chiesa locale.
Per far conoscere le idee-forza, le proposte e le priorità emerse, monsignor Gennaro Pascarella, consegnerà domenica 26 un messaggio conclusivo, affinché si possa acquisire uno “stile di vita sinodale”, a partire dall’esperienza concreta vissuta di compartecipazione, corresponsabilità, stima reciproca, dialogo, rispetto dei doni e dei compiti l’uno dell’altro. L’auspicio è che lo stile sinodale diventi la normalità del vivere della nostra Chiesa, delle associazioni e dei movimenti, delle famiglie, non solo nei momenti eccezionali, ma anche nella quotidianità.
Centralità della liturgia, nuova evangelizzazione, primo annuncio, missione, rilancio degli organismi di partecipazione, itinerari di formazione, famiglia, giovani, nuove sfide della scienza, ecologia, dialogo interreligioso: questi alcuni temi al centro del messaggio. «Vogliamo “ripartire” da Gesù Cristo – esorta monsignor Pascarella – E’ Lui la Via, la Verità e la Vita».

Addetto Stampa Carlo Lettieri cell. 349.12.55.840
Redazione giornale diocesano “segni dei tempi” – Ciro Biondi cell. 339.544.57.37
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