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giovedì, settembre 15, 2011

Parte il meeting Risorsa Mezzogiorno a Telese Terme.



Da oggi a domenica 18 settembre saremo a Telese Terme, presso il suggestivo parco dello stabilimento termale Minieri, per quattro giorni di dialogo e studio sul mezzogiorno che cambia Saranno giornate di studio e incontro ma anche in contemporanea offriremo mostre e degustazioni. Al centro le eccellenze agroalimentari e turistiche del nostro Mezzogiorno d’Italia. Il bello e il buono del Sud è il titolo, la nota dominante di questo appuntamento. Non per dire che siamo belli e bravi e che tutto va bene ma per affermare che dalle nostre risorse dobbiamo partire per la sfida dello sviluppo e della crescita.
Ringrazio le autorità locali che condividono questa sfida, gli illustri relatori che si succederanno nei giorni a venire. Abbiamo un ricco parterre di ospiti e cercheremo di impostare un confronto corretto e stimolante.
In genere a settembre ci sono tante feste di partito e molte si stanno svolgendo in contemporanea. Il rischio è che ognuno parli a se stesso. Noi abbiamo provato a tenere insieme governo e opposizione, società civile e parti sociali per costruire un terreno costruttivo.
Il mezzogiorno ha molte sfaccettature. Avremmo potuto parlare di tutto ma abbiamo scelto di concentrarci su alcune questioni su cui possiamo dare un originale contributo: dall’agricoltura al turismo, alle regole del mercato del lavoro al ruolo della società civile nella costruzione di una infrastrutturazione sociale insieme a quella materiale nel mezzogiorno. Altre verranno e con gli amici delle ACLI meridionali, tenendo fermo questo appuntamento settembrino a Telese nei prossimi anni, promuoveremo un vero e proprio tout nelle nostre regioni per valorizzare la Risorsa Mezzogiorno.

Una nuova stagione di consapevolezza che faccia sentire alle popolazioni del Mezzogiorno i prodotti e le risorse naturali e culturali come proprie. Volano di una nuova stagione di sviluppo e occupazione ed elemento indispensabile per la qualità della vita.
Nella concorrenza acerrima sull’agroalimentare e sul turismo per esempio, è necessario dotare il Mezzogiorno di un supplemento d’anima, far pesare cioè nella competizione territoriale il senso della sfida collettiva.
Del resto il principale limite delle campagne sulla tipicità è quello di restare confinate nei territori d’origine. Pubblicità ed eventi importanti rivolti essenzialmente alle popolazioni che già li conoscono.
La nostra idea è agire sulla macroregione mezzogiorno coinvolgendo con informazione, formazione, tutela e promozione la società civile, i soggetti economici, gli enti locali in una rete virtuosa più forte capace di produrre sviluppo e occupazione.
Vogliamo costruire il valore aggiunto del capitale sociale meridionale a partire dalle risorse territoriali. La risorsa mezzogiorno: capitale umano, territorio e legami sociali.
Gli strumenti di questo lavoro sono tanti noi abbiamo prodotto un portale web, una rivista, una guida delle eccellenze nascoste, seminari regionali, convegni ed eventi di massa. Da Telese in conclusione vogliamo far partire un percorso virtuoso e chiediamo a tutti di partecipare con innovazione e coraggio. Anche per il Sud vale la lezione dell’indimenticato papa Giovanni paolo II: Non abbiate paura. Osate il futuro!”

mercoledì, giugno 15, 2011

A BOLOGNA ASSEMBLEA NAZIONALE UNIONE SPORTIVA ACLI. OLIVERO: “SPORT STRAORDINARIA POSSIBILITÀ EDUCATIVA”







“L’unica scommessa che fa bene allo sport è la sfida educativa”. Prende il via domani a Bologna l’Assemblea nazionale dell’Unione sportiva Acli, presentata questa mattina in conferenza stampa a Roma, presso il Salone d’Onore del Coni, alla presenza del numero uno del comitato olimpico nazionale, Gianni Petrucci, del segretario generale Raffaele Pagnozzi, del vicepresidente vicario della Figc, Carlo Tavecchio, dei presidenti dell’Us Acli, Marco Galdiolo, e delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, Andrea Olivero.

Convegni, seminari, workshop e attività sportive, dal 16 al 19 giugno (al palazzo “Re Enzo” di Bologna) per mettere al centro il tema della “sfida educativa attraverso lo sport”: dal contrasto alla violenza alla lotta contro il doping, dal razzismo all'inclusione degli immigrati tramite lo sport. Due eventi tra i tanti: il triangolare di calcio “Against the Violence”, la consegna del premio Enzo Bearzot al ct della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli ( nella foto).

«Il calcio – ha ammesso Gianni Petrucci, con riferimento agli scandali delle ultime settimane – si deve ricordare più spesso di parlare di etica, deve riuscire a farne il suo cavallo di battaglia». «Le Acli – ha spiegato il presidente Olivero – scommettono sullo sport per tutti, lo sport di cittadinanza, perché rappresenta una straordinaria possibilità educativa, soprattutto in questo momento drammatico, in cui diventa indispensabile far crescere i valori autentici dello sport». Una sfida educativa ormai “improcrastinabile”, secondo il presidente dell’Unione sportiva Acli, Marco Galdiolo. «Chi fa sport deve anche puntare a trasmettere valori educativi importanti – ha spiegato – Il tema della sfida educativa interessa tutti e non è più rimandabile».

Gli appuntamenti. Sarà una quattro giorni densa di appuntamenti quella organizzata dall’Us Acli a Bologna, a partire dal pomeriggio di domani, giovedì 16 giugno, con l’apertura ufficiale dell’Assemblea organizzativa e programmatica, un’occasione «per ripercorrere il cammino fatto e tracciare cammini nuovi».

Alla manifestazione prendono parte anche esponenti della Federazione delle Associazioni acliste all'estero.

Venerdì mattina, dalle ore 10.00, il primo convegno dedicato alla “Sfida educativa. Buone pratiche di cittadinanza attiva”. Con il direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio; il presidente della Commissione “Cultura e comunicazione sociale” della Cei, mons. Claudio Giuliodori; il direttore dell’ufficio nazionale Cei per la pastorale del tempo libero, turismo e sport, don Mario Lusek; il presidente nazionale del Csi,Massimo Achini; il presidente del premio Bancarella-Sport Paolo Francia.

La sera di venerdì, alle 20.30, allo Stadio di Castenaso, il triangolare di calcio – a scopo benefico – “Against the violence”, tra la Nazionale Italiana Parlamentari, la rappresentativa dei tifosi del Bologna, la selezione della Questura di Pesaro e Urbino. L'intento è quello di promuovere il dialogo tra le diverse componenti che possono contribuire ad un passo in avanti verso la sicurezza, il rispetto delle regole e la funzione educativa dello sport.

Sabato 18 giugno, alle 12.30, la consegna del premio Enzo Bearzot al commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli, preceduta dal convegno “Sport e violenza”, cui parteciperanno tra gli altri il presidente del Coni, Gianni Petrucci, il numero 1 della Fic,Giancarlo Abete, don Luigi Ciotti di Libera.

Nel pomeriggio, confronto tra gli enti di promozione sportiva e il Forum del Terzo Settore. «Le società di promozione sportiva – ha detto Andrea Olivero, presidente delle Acli e portavoce del Forum – fanno parte della società civile a tutti gli effetti, così come fanno parte a pieno titolo del mondo dello sport. Lo sviluppo e la diffusione dello sport per tutti, fa bene allo sport e fa bene alla società intera».

L’Assemblea nazionale dell’Us Acli sarà l’occasione per lo svolgimento di numerosi appuntamenti di carattere associativo. Da “Lo sport nel sistema Acli come leva di sviluppo associativo”, all’assemblea generale della Fai, la Federazione delle Acli internazionali, che promuove anche un incontro dedicato al “Lavoro nelle sfide globali: identità, mobilità e radicamento”. Dai percorsi formativi delle Acli, per i giovani delle Acli in Europa, alla sfida dell’integrazione degli stranieri tramite lo sport. La quattro giorni si conclude domenica 19 giugno con l’approvazione della mozione conclusiva dell’Assemblea organizzativa e programmatica dell’Us Acli.

Presente anche la Fap ACLI ( federazione Anziani e Pensionati) con un intervento del segretario nazionale Pasquale Orlando accompagnato da una ampia delegazione.

giovedì, marzo 03, 2011

Fap Acli: Campagna associativa 2011: nuovo programma tesseramento e tanta progettualità!

(l'incontro di Roma 3/3/2011)


Oltre cento tra dirigenti ed operatori della Fap ACLI hanno partecipato alle due giornate di presentazione del nuovo programma tesseramento della federazione. A Bologna per il centro nord e a Roma per il centro sud e isole, è stato presentato il nuovo programma informatico che innova profondamente la procedura di adesione alla Fap consentendo notevole risparmio di tempo e grande versatilità nell'uso dei dati. Gli incontri, introdotti dal segretario nazionale Pasquale Orlando, hanno visto la partecipazione di Pier Paolo Napoletano, responsabile nazionale acli dello sviluppo associativo che ha fortemente voluto questa importante innovazione investendo le professionalità dell'organizzazione. Elisabetta Russo e Micaela Ricci hanno presentato dettagliatamente il programma e le sue funzionalità raccogliendo contestualmente impressioni e consigli degli operatori. Soddisfazione tra i partecipanti per questo importante passo e presa in carico entusiasta delle nuove procedure.
Il segretario nazionale Pasquale Orlando ha voluto sottolineare che le nuove procedure favoriscono la maggiore integrazione del sistema aclista e sostengono la campagna "Il tuo talento per il nuovo lavoro" che caratterizza l'impegno della FAP.
Questa campagna di adesioni accende tre fuochi: il lavoro, il volontariato e il dialogo tra le generazioni.
"La Fap ACLI fa una proposta associativa di qualità per la vita attiva degli anziani- ha concluso Orlando- clicca il link generazionale e da un segno di innovazione all'anno europeo del volontariato e della cittadinanza attiva"

giovedì, dicembre 16, 2010

la Fap al Comitato Nazionale di Terni lancia la campagna: "Il tuo talento per il nuovo lavoro"




La FAP è un sindacato. La Federazione anziani e pensionati delle ACLI è un sindacato e ormai un sindacato non minore. L’obiettivo fissato negli anni scorsi di arrivare ai 100.000 iscritti al Congresso è stato raggiunto e oggi dobbiamo assumere la coscienza di essere entrati in una fase adulta della nostra federazione. Il recente congresso ha confermato il ruolo di rappresentanza sindacale e politica dei pensionati e degli anziani, consapevoli dell’urgenza di incrementare incisività ed efficacia del nostro pensare ed operare. Oggi la Fap vuole aprire un confronto con i suoi iscritti e con l’intero mondo aclista in una fase in cui siamo chiamati alla definizione di un programma di crescita e sviluppo mentre consolidiamo l’identità appena definita in questi anni tumultuosi e proficui. Non siamo chiamati a contrattare i rapporti e le condizioni di lavoro come i sindacati dei lavoratori in produzione ma a rivendicare la realizzazione e la tutela dei diritti esigibili di anziani e pensionati, nel quadro delll’obiettivo del Movimento teso alla promozione dei diritti di cittadinanza. Ci guida in questo compito la Carta Costituzionale che ci spinge alla giustizia sociale e alla partecipazione. I diritti sociali non sono più scontati. Le compatibilità di bilancio li fanno indicare come ostacolo ad una presunta ‘modernizzazione’ del paese e dello stato sociale. Basti pensare al diritto alla salute e alla protezione sociale proclamato dalla Costituzione e da realizzarsi con le leggi che rimandano alla definizione dei livelli essenziali di assistenza sanitaria (LEA) e dei livelli essenziali delle prestazioni sociali (LIVEAS). I ritardi, la povertà di risorse messe a disposizione, le difformità territoriali con le quali si procede all’attuazione concreta di questi diritti e di queste tutele, vanno giudicati e denunciati come una vera e propria violazione della legge. Dobbiamo ritrovare la voce per gridare che ogni diritto è veramente tale quando è esigibile, anche attraverso la tutela giudiziaria, anche introducendo nell’ordinamento la possibilità di ricorso da parte delle organizzazioni di rappresentanza come la nostra. Si delinea in questo modo un impegno ampio, ma anche estremamente pesante, per il nostro sindacato: agire affinchè i diritti sociali non diventino una variabile soggetta alla volontà della maggioranza di governo del momento, ma siano costantemente rispettati come un principio giuridico vincolante per le forze politiche, alle quali resta l’obbligo di individuare i modi per realizzarlo.

Resta però forte l’esigenza di caratterizzare in modo forte la nostra identità e la nostra specificità. Credo che dovremmo farlo già avviando la Campagna di adesioni per il 2011.
Pensiamo alla realizzazione di una campagna nazionale di volontariato dei pensionati, “IL TUO TALENTO PER IL NUOVO LAVORO”.
Si tratta di creare una “banca dei mestieri” per conoscere le precedenti attività lavorative dei pensionati FAP e indirizzarle alla costruzione di nuovo lavoro, tentando di avviare nei prossimi 4 anni, la costituzione di almeno una impresa/sociale/cooperativa per l’inserimento dei giovani al lavoro. In tutte le regioni.
Il progetto va oltre la suggestione di rivalutare e scoprire i vecchi mestieri ed i lavori antichi che man mano stanno sparendo, si tratta di organizzare percorsi di formazione con il volontariato dei pensionati pronto a dare assistenza “diretta” ai giovani per costruire nuovo lavoro. L’idea è di mettere il dito nella piaga dell’incomunicabilità tra le generazioni. L’idea è quella di rispondere con i fatti a chi vuole togliere agli uni per non dare a nessuno. Vogliamo immettere un link generazionale in una società chiusa che ne ha sempre più bisogno se vuole tornare a crescere.

Pasquale Orlando

martedì, novembre 30, 2010

Pompei non merita questi progressivi disastri

Le ACLI Provinciali di Napoli e ABC Acli Beni Culturali sono nuovamente rattristate dal crollo a Pompei del muro perimetrale del giardino retrostante la Casa del Moralista, dopo quello già drammatico della Schola Armaturarum.

“Pompei non merita questi progressivi disastri, ma richiede- afferma Pasquale Orlando, presidente delle ACLI- al contrario la più pronta iniziativa di responsabilità e competenza per arrestare questi fenomeni di degrado.

E’ certamente paradossale che per incuria o incapacità si mortifichi un patrimonio da tutti invidiato, con affermazioni minimizzanti per non creare allarmismi.

Ancora una volta chiediamo che di fronte ad un disastro scatti in ognuno il principio etico dell’assunzione conseguente delle proprie responsabilità, ponendo immediatamente rimedio a tale incombente situazione..

Le ACLI Provinciali di Napoli e ABC Acli Beni Culturali si dichiarano nuovamente pronte a rendere disponibili le proprie risorse territoriali del volontariato e le capacità professionali di architetti, ingegneri, archeologi, esperti in conservazione di beni culturali, manager e specialisti che operano costantemente all’interno delle Associazioni del volontariato.

sabato, ottobre 02, 2010

Acli Potenza: nuovo impegno per il Mezzogiorno

Acli Pz: nuovo impegno per il Mezzogiorno


BAS“Le Acli sono e saranno in prima fila per progettare e costruire un nuovo modo di essere Mezzogiorno”. È quanto dichiara il presidente provinciale delle Acli di Potenza, Gennaro Napodano, commentando il successo della manifestazione nazionale promossa dal Forum delle associazioni cattoliche per il lavoro che si è tenuta nei giorni scorsi a Napoli, Bari, Reggio Calabria e Palermo. “La sintonia e sinergia d'azione tra le grandi associazioni del lavoro e dell'impresa che fanno riferimento alla dottrina sociale della Chiesa – sostiene Napodano – rappresenta per le Acli una straordinaria opportunità per rilanciare e dare più forza e visibilità all'impegno e alle istanze dei cattolici impegnati nel sociale. Si tratta di una sfida che è insieme politica e culturale e che si propone di cogliere i ripetuti appelli di Benedetto XVI alla classe dirigente che si ispira alla pastorale sociale della Chiesa al fine di una rinascita morale, economica e sociale del paese”.

“Il Mezzogiorno – aggiunge il presidente provinciale delle Acli – è un banco di prova fondamentale per ristabilire il primato delle persone sull'economia e recuperare quel senso del bene comune che resta il pilastro mancante dell'eterna transizione italiana e della mai risolta questione meridionale. La manifestazione organizzata dal Forum delle associazioni cattoliche è un invito all'unità, contro le lacerazioni di una classe politica inadeguata e arruffona che tiene ostaggio nei suoi bizantinismi un paese che ha voglia di crescere, ma è anche il richiamo a una rinnovata etica della responsabilità per dare al Sud la spinta morale necessaria a ricucire lo strappo con il resto del paese. L'Italia non crescerà – conclude Napodano – se non recuperando la coesione sociale e le ragioni dello stare insieme”.

sabato, settembre 25, 2010

“Le associazioni di ispirazione cristiana spingano per rimettere al centro del dibattito politico il tema del lavoro”

Pasquale Orlando: “Le associazioni di ispirazione cristiana spingano per rimettere al centro del dibattito politico il tema del lavoro”


Martedì le Acli di Napoli presenti alla Mostra d’Oltremare


Napoli, 25 settembre 2010 - Le associazioni italiane che si riconoscono nella Dottrina Sociale della Chiesa hanno il dovere morale di fare leva sulle Istituzioni e sul mondo politico per rimettere il tema del lavoro, del lavoro sicuro, del lavoro ben retribuito, del lavoro per tutti, al centro del dibattito. Ne avvertiamo l’esigenza in modo forte, in particolare, noi napoletani che viviamo ogni giorno nelle nostre città veri e propri drammi, come dimostra il caso Fincantieri.”

Lo afferma Pasquale Orlando, presidente delle Acli di Napoli, che sarà alla guida di una delegazione dell’associazione alla Mostra d’Oltremare di Napoli il prossimo 28 settembre in occasione della manifestazione nazionale dal titolo “Classe dirigente, Bene comune, Sviluppo” organizzata dal “Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro”, nato per volere di Cisl, Acli, Compagnia delle opere (Cdo), Confartigianato, Confcooperative e Movimento cristiano lavoratori (Mcl).

“E’ significativo che questa iniziativa si tenga in contemporanea in diverse città del Sud Italia, che soffrono particolarmente per la mancanza di sbocchi per i giovani e le donne e per la crisi che getta in mezzo ad una strada ogni anno decine di migliaia di lavoratori. La sfida più urgente è quella contro la povertà e la povertà si accresce con la mancanza di lavoro.”

Per comunicazioni: 340300840

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venerdì, settembre 24, 2010

Le Acli di Napoli al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia

Le Acli di Napoli al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia: “Gli armatori si impegnino a portare nuove commesse”


Napoli, 24 settembre 2010 – Le Acli di Napoli al fianco dei lavoratori della Fincantieri di Castellammare di Stabia che questa mattina, dopo aver proclamato uno sciopero di otto ore, scenderanno in strada con un corteo per difendere il loro sacrosanto diritto al mantenimento del lavoro.

“Da decenni la nostra associazione è al fianco delle battaglie dei lavoratori della Fincantieri e non intendiamo lasciarli soli in questo buio momento – spiega il presidente provinciale dell’associazione dei lavoratori cristiani Pasquale Orlando – Insieme al circolo di Castellammare, presieduto da Carmine Raimo, le Acli provinciali chiedono che siano salvaguardati i livelli occupazionali in uno stabilimento che ha sempre prodotto ricchezza per la società e che oggi non può essere cancellato con un semplice colpo di spugna, come se nulla fosse: mandare sul lastrico centinaia di famiglie sarebbe un atto irresponsabile ed inumano. Ci appelliamo, con il sindaco Bobbio, agli armatori privati, in particolare a quelli campani, affinché portino nuove commesse allo stabilimento stabiese in modo da garantirne non solo una decorosa sussistenza ma anche un pieno rilancio.”

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Per comunicazioni: 3403008340

giovedì, luglio 29, 2010

La nuova stagione della FAP ACLI






La FAP accentuerà il suo
impegno sindacale a livello centrale nella tutela delle pensioni e del welfare. Vogliamo evitare che le politiche sociali siano il target del tiro a segno degli strali delle ricorrenti finanziarie. Crediamo che le politiche sociali siano indispensabili alla tenuta della necessaria coesione sociale del paese e che senza tutela delle fasce deboli l'Italia non potrà garantirsi i presupposti dello sviluppo possibile. In primo luogo saremo insieme a tutta la complessa rappresentanza degli anziani e dei pensionati per garantire i livelli essenziali di assistenza alle tantissimepersone non autosufficienti che subiscono una drammatica emarginazione. L'anziano è davvero una grande risorsa sociale in una fase in cui le giovani generazioni si vedono chiuse le porte del mercato del lavoro ma la loro difesa è ancora più necessaria quando la risorsa si esaurisce e la società emargina le persone anziane.

Questo lavoro non può svolgersi solo a livello centrale ma deve percorrere i territori comunità per comunità. A livello locale bisogna garantire l'impegno della FAP ACLI nelle difficili vertenze per la salute rese drammatiche dai tagli alle strutture sanitarie ed ospedaliere mentre in tanta parte del paese non decollano i servizi territoriali di prevenzione e cura, la nuova stagione di crisi finanziaria degli enti locali mette in dubbio le conquiste sul piano dei trasporti mentre la qualità della vita delle persone anziane e delle fasce deboli della società non trova la giusta considerazione nell'elenco delle priorità dei piani sociali di zona costretti a dolorose selezioni. Lo snodo della programmazione regionale reso strategico dall'avvio del federalismo implica una forte accentuazione del nostro carattere di associazione plurale capace di dotarsi regione per regione di livelli autorevoli di rappresentanza e capacità di leggere la realtà partecipando con le altre parti sociali alla necessaria anche se negletta concertazione sociale. In questo senso sarà avviata una intensa stagione formativa per qualificare e socializzare i nuovi responsabili provinciali e regionali eletti dai recenti congressi.

La FAP ACLI per raggiungere gli importanti obiettivi che i suoi soci le assegnano deve accentuare il suo forte carattere associativo garantendo massima partecipazione, trasparenza e democrazia. Gli iscritti possono dare un maggiore contributo nell'ambito di una piena cittadinanza nella federazione. Mai utenti ma soggetti in grado di leggere i bisogni offrendo risposte personali e collettive. Si tratta di garantire
nuovi servizi agli associati a partire dai consumi e dall'accesso ai servizi, costruendo unaorganizzazione di qualità radicata capillarmente sul territorio nazionale valorizzando la forza della mutualità e l'enorme potenziale del lavoro volontario degli anziani e dei pensionati. Tutto ciò nell'ambito del sistema associativo delle ACLI di cui proprio gli anziani possono essere protagonisti di una nuova stagione di autogestione aperta e democratica. Tutti i segmenti della grande associazione dei lavoratori cristiani possono essere strade di risposta ai bisogni e luoghi di protagonismo sociale. Dal turismo allo sport, dall'agricoltura e gli orti sociali, dalle cooperative di consumo alle nuove esperienze di housing sociale, dalla formazione continua al volontariato internazionale fino ai grandi e forti servizi di assistenza previdenziale e fiscale, si tratta di piste consolidate su cui percorrere un cammino nuovo di solidarietà.


Pasquale Orlando - Segretario nazionale FAP ACLI