domenica, settembre 30, 2007

Torre del Greco. Grande successo per l'iniziativa delle Acli e del Patronato Acli di Napoli 'Diritti in Piazza'



Torre del Greco. Grande successo per l'iniziativa delle Acli e del Patronato Acli di Napoli 'Diritti in Piazza', giunta quest'anno alla terza edizione dedicata al tema del 'lavoro sicuro'. Guanti da lavoro e da cucina sono stati distribuiti ai cittadini per ricordare loro che «la salute e la sicurezza passano - ha spiegato il presidente acli Pasquale Orlando- attraverso il rispetto delle regole da parte delle aziende e i datori di lavoro, ma anche attraverso la prevenzione personale, anche dentro casa». Operatori e volontari hanno offerto informazioni utili e consulenze sulle questioni riguardanti la tutela del lavoro e della salute, «perché - ha dichiarato il direttore provinciale del Patronato ACLI Pasquale De Dilectis- troppi ancora non sanno che di fronte ad infortuni sul lavoro, malattie professionali, questioni legate all'invalidità possono trovare un sostegno e un accompagnamento gratuito, previsto per legge, da parte degli Istituti di Patronato».

Vodafone, corteo e manifesto-choc: addetti in vendita


In attesa dello sciopero generale proclamato per venerdì prossimo, ieri mattina un centinaio di dipendenti della sede di Pozzuoli della Vodafone hanno sfilato lungo via Chiatamone. L’astensione dal lavoro è stata proclamata nei giorni scorsi dal segretario nazionale dell'Ugl Telecomunicazioni, Gianni Fortunato, quando il tavolo delle trattative si è rotto «di fronte alla totale chiusura dell'azienda», come aveva dichiarato il sindacalista. Ieri mattina i lavoratori Vodafone di Pozzuoli hanno messo al collo dei cartelli con la scritta «Vendesi 914 lavoratori» e hanno organizzato un corteo. A farsi portavoce dei dipendenti napoletani della Vodafone è Bartolomeo Matarazzo secondo il quale cento lavoratori in servizio nella sede di Pozzuoli, tutti con contratto a tempo indeterminato, rischiano il posto. Secondo il rappresentante dei lavoratori, la Vodafone avrebbe confermato l'intenzione di cedere 914 dipendenti (un centinaio in servizio a Napoli) e avrebbe respinto la richiesta del sindacato di inserire almeno una clausola di salvaguardia per il loro eventuale rientro in caso di problemi. La Vodafone avrebbe intrapreso una operazione con il gruppo Comdata per cedere parte delle attività del customer care. «Vodafone Italia ribadisce che il sindacato rimane l'interlocutore con il quale poter costruire una intesa per il mantenimento delle condizioni e dei trattamenti economici e normativi delle persone interessate al trasferimento di ramo d’azienda a Comdata» precisa l'azienda in una nota diramata ieri, esprimendo «rammarico» per il fatto che «i ripetuti inviti a avviare concretamente il dialogo vengano interpretati come campagna di disinformazione». m.l.p.

Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla: verso il partito democratico.


Carissimi,

il 14 ottobre voteremo per avviare la costituzione del Partito Democratico. Ogni territorio darà il suo contributo per far avanzare un'ipotesi politica nuova, aperta e partecipata.
In questo senso è necessario valorizzare le esperienze di partecipazione sociale e civile capaci di introdurre elementi di programma e riflessione in grado di evitare la sola fusione fredda di Ds e Margherita. Sul tronco solido dei partiti va fatta germogliare una nuova opportunità di dialogo e confronto.
Nessuno può sottovalutare il ruolo del sociale, dell'associazionismo, della cooperazione sociale, del volontariato, nelle dinamiche di coesione e tenuta democratica delle nostre zone e dell'intero paese. Per questo abbiamo ritenuto di contribuire direttamente a questa fase costituente del partito democratico con le nostre idee e con la nostra partecipazione diretta.
Uno stile aperto, collaborativo che può trovare consenso soprattutto per costruire dal 14 ottobre un partito NUOVO non solo un nuovo partito.
E' un impegno importante che serve a tutti anche agli amici che saranno impegnati nelle altre liste che concorrono alla scelta dei delegati alle assemblee costituenti regionali e nazionali nonchè all'elezione dei segretari nazionale e regionale.
Dopo il 14 saremo tutti nel partito nuovo dove sarà utile avere la voce delle formazioni sociali.
Confidando in un sereno impegno comune vi saluto segnalando un link del mio blog con le liste che sostengono Enrico Letta ed Eugenio Mazzarella alle primarie.
A presto.
Pasquale Orlando
www.pasqualeorlando.it


LISTA Democratici con Enrico LETTA

Collegio 25
Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla

NAZIONALE 6
1) Pasquale Orlando
Scrivimi

2) Anna Principe
3) Maurizio Duca
4) Isabella Bonfiglio
5) Antonio Pietro Ariani
6) Eugenia Napolitano

REGIONALE 11
1) Giuseppe Ferrara g.ferrara@uilcampania.it
2) Marta Lanzara
3) Sergio Spetrino
4) Ileana Correale
5) Dario Scopino
6) Esterita Irollo
7) Alfredo Mormone
8) Maria Rosaria Capasso
9)
10)

nel frattempo ci scrive ENRICO LETTA:

Carissimi,

vi scrivo questa lettera per esprimervi un sentito, sincero, forte ringraziamento.

Un grazie detto con il cuore per l’enorme sforzo che avete fatto in questi mesi. Grazie per la costanza. Grazie per averci creduto fin da subito insieme a me. Grazie perché solo con il vostro aiuto siamo riusciti a ottenere un risultato che solo un mese e mezzo fa sembrava impossibile, a causa soprattutto di un sistema di regole che non ci ha certamente favoriti.

Oggi la notizia è ufficiale: abbiamo presentato in ciascuno dei 475 collegi la lista de «I democratici per Enrico Letta»: 2.405 candidati, 61.880 firme. Oltre a tutti i candidati nelle liste regionali, sia quelle completamente composte di candidati nostri, sia quelle che, per ragioni di specificità territoriale, abbiamo deciso di presentare insieme ai sostenitori di altri candidati alla segreteria nazionale. In tutto 6.100 candidati!

La nostra lista è l’unica che ha raggiunto una copertura al cento per cento di tutto il territorio nazionale. Nessuna altra lista ci è riuscita. È un risultato eccezionale. E la nostra prima battaglia è stata vinta.

Abbiamo, contando solo sulle nostre forze, messo in moto una macchina logistico-organizzativa gigantesca. Per il Partito democratico. Per il nostro Paese. Per tutti coloro che ci chiedono aria nuova, rinnovamento, ringiovanimento. Per tutti quelli che vogliono davvero una politica diversa.

È stato questo l’obiettivo prioritario della prima fase della campagna elettorale: non raggiungerlo avrebbe comportato uno svantaggio oggettivo difficilmente colmabile. Basti pensare che per il meccanismo elettorale scelto, quando in un collegio non c’è la lista collegata, il candidato alla segreteria non può raccogliere nemmeno un voto.

Fin qui gran parte delle nostre energie sono state rivolte all’organizzazione territoriale di liste e firme. Da adesso in poi – stanchi, ma forti del nostro primo successo – entriamo nell’ultima fase della campagna elettorale, che vedrà tutti i candidati ed io stesso, in prima persona, completamente concentrati sulla diffusione della nostra idea di Partito democratico. Perché, oggi più che mai, siamo convinti che la nostra battaglia per dare alla politica nuova dignità e freschezza sia più che necessaria, sia una nostra responsabilità. Ci concentreremo quindi sulla comunicazione e cercheremo di garantire in tutte le città italiane incontri e dibattiti con me e con i nostri candidati.

Una responsabilità personale di ciascuno di noi, ma soprattutto collettiva: perché la politica si fa solo se rappresenta la realizzazione di un progetto collettivo. E 6.100 candidati sono una grande collettività.

Ci manca l’ultimo miglio: e allora avanti fino al traguardo, con la testa alta e correndo fortissimo!

Cinque per mille, Bobba e Ferrante: "Che fine hanno fatto i pagamenti?"

'Che fine ha fatto il contributo destinato alle Ong e alle associazioni dai cittadini attraverso il 5 per mille dell'imposta sul reddito e incassati dallo Stato oltre un anno fa? Quanto tempo ancora dovranno aspettare le associazioni creditrici per ottenere quei fondi? Che iter avra' il contributo del 2007"? Sono queste le domande che i senatori della Margherita Francesco Ferrante e Luigi Bobba hanno rivolto oggi in una interrogazione al ministro dell'Economia e delle Finanze, per sapere quando e come verra' risolta l'assurda situazione che vede le associazioni e le fondazioni, le Onlus e le Ong creditrici nei confronti dello Stato che, a distanza di oltre un anno, non ha ancora provveduto a distribuire i contributi ottenuti attraverso il meccanismo del 5 per mille dell'imposta sul reddito del 2006. ''Questo assurdo ritardo -si legge nell'interrogazione- rischia di produrre un effetto negativo sulle future donazioni. Quasi 16 milioni di cittadini hanno scelto di destinare quella quota alle organizzazioni che si occupano di ricerca, di volontariato, di assistenza e che, grazie a quel contributo, possono incentivare le proprie attivita' indispensabili per tutti''. Moltissimi cittadini infatti, hanno scelto di destinare quella percentuale alla ricerca contro il cancro (700mila preferenze), molti alle Onlus, dall'Unicef (235.311), alle Acli (228.829), da Emergency alla Croce Rossa fino alla lotta alla sclerosi multipla o alla Lega del filo d'oro come ad altre organizzazioni di volontariato o di protezione ambientale. ''Bisogna risolvere al piu' presto questa situazione -concludono Ferrante e Bobba- quindi chiediamo al ministro di conoscere i motivi di questo gravissimo ritardo e se non ritenga utile mettere in atto provvedimenti che in futuro evitino di riproporre una situazione paradossale quale quella alla quale stiamo assistendo oggi''.

sabato, settembre 29, 2007

Patto Campano per la Famiglia Laboratorio ACLI Salerno


Famiglia e Generazioni: “Giovani ed Anziani uniti per una società migliore”
29.IX.2007 ore 15.30 – Palazzo della Provincia - Sala “G. Bottiglieri”

Comitato Tecnico Scientifico costituito da:

1. Pasquale STANZIONE (Preside Facoltà Giurisprudenza UniSa)
2. Gabriella AUTORINO (Ordinario Diritto Comparato - Facoltà Giurisprudenza UniSa; Componente Commissione ministeriale per la Famiglia - Direttrice del Laboratorio “Persone e Famiglia”);
3. Salvatore SICA (Ordinario Diritto Privato Comparato - UniSa);
4. Giuseppe ACOCELLA (v. Presidente CNEL);
5. Amato LAMBERTI (Ord. Storia del Giornalismo - Facoltà di Sociologia UniNa – Presidente Osservatorio sulla Povertà)

Ore 15.30 – Saluti

- Emilio Fusco jr. (Presidente ACLI Salerno)
- Mons. Gerardo Pierro (Arcivescovo Metropolita Salerno Campagna Acerno);
- On. Vincenzo De Luca (Sindaco Salerno)
- Angelo Villani (Presidente Provincia di Salerno)
- Antonio Valiante (v. Presidente Giunta Regionale Campania)
- On. Alfonso Andria (Europarlamentare)

Ore 16.45 – Presiede

- Emilio Fusco Sr. (Segretario FAP ACLI Campania)

Introduce

- Eleonora Cavallaro (Presidente ACLI Campania)

Intervengono

- Pasquale Stanzione (Preside Facoltà di Giurisprudenza - UniSA)
Evoluzione del Diritto di Famiglia
On. Marie Panayotopoulos Cassiotou (Europarl. – (Rappr. Conferenza Greca delle Famiglie)
L’esperienza della Grecia
- On. Mimmo Lucà (Pres. Commissione Affari Sociali - Camera Deputati)
Le Condizioni sociali delle famiglie in Italia
- On. Silvio Lai (Commissione Politiche Sociali Regione Sardegna)
L’esperienza della Regione Sardegna
- Lidia Borzì (Resp. Nazionale ACLI – Area Progetti)
Le Progettualità delle ACLI sul tema della Famiglia
- Giuseppe Acocella (v. Presidente CNEL)
Politiche familiari e relazioni tra generazioni
- Intervento conclusivo dell’On. Clemente Mastella (Ministro Giustizia)

Segreteria Organizzativa
ACLI SALERNO
c.so V. Emanuele,127 84122 Salerno
089/226979 – 252706 fax 089/251948
e.mail: salerno@acli.it

CONCORSO 283 POSTI MINISTERO DELLE FINANZE

MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE FISCALI - CONCORSO

Scadenza presentazione domande: 11 Ottobre 2007

Avviso relativo alla pubblicazione dell’avvio della procedura per l’attribuzione di n. 281 posti nella posizione economica B3 super, per le segreterie delle Commissioni tributarie, ivi compreso il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria, indetta con decreto n. 38373 del 5 luglio 2007.

Si da’ avviso che sul supplemento straordinario n. 1 al Bollettino Ufficiale del Ministero dell’economia e delle finanze - Dipartimento per le politiche fiscali - in data 3 settembre 2007, e’ stato pubblicato il decreto n. 38373 del 5 luglio 2007, con cui e’ stata indetta la procedura per l’attribuzione di n. 281 posti nella posizione economica B3 super, per le segreterie delle Commissioni tributarie, ivi compreso il Consiglio di presidenza della giustizia tributaria.
Le domande di partecipazione dovranno essere compilate utilizzando esclusivamente lo schema allegato al decreto n. 38373 del 5 luglio 2007 (all. a) e presentate all’ufficio presso il quale si presta servizio, che ne curera’ l’inoltro al Dipartimento per le politiche fiscali - Ufficio amministrazione delle risorse - Area III - Reparto X - Via Mario Carucci n. 131 - 00143 Roma, oppure al medesimo ufficio del Dipartimento per le politiche fiscali, direttamente o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento.

venerdì, settembre 28, 2007

WELFARE - Un po' di sociale nella finanziaria 2008, nel frattempo a napoli...

WELFARE - Un po' di sociale nella finanziaria 2008
Tra le misure previste nella bozza "non definitiva" della manovra finanziaria oggi in Consiglio, un taglio del 25% alle spese militari dal 2008 (nel 2007 era del 15%), la soppressione di 6 tribunali militari e più risorse per le forze dell’ordine. Per la scuola si punta a un risparmio di 840 milioni in 4 anni; 1,25 milioni per promuovere la responsabilità d’impresa; sgravi sull'Irap per le imprese del sud che assumono donne.

- Cooperazione allo sviluppo: oggi il provvedimento che salda gli impegni, dice il sottosegretario Letta con una polemica sui saldi dei "pagherò" del governo Berlusconi. E che annuncia anche risorse per 5 per mille e servizio civile.


nel frattempo a Napoli.....

Il portavoce del forum terzo settore della Campania scrive:

Carissimi,
le difficoltà sempre maggiori dei continui ritardi di pagamenti, per tutte le organizzazioni sociali, non sono più sopportabili e stanno mettendo a rischio le esperienze che in questi anni hanno contribuito alla realizzazione di molti servizi e risposte sociali per decine di migliaia di famiglie in difficoltà e rendendo precario il lavoro di tanti operatori sociali.
Uno dei punti più critici e drammatici di queste difficoltà che abbiamo oramai con quasi tutti gli enti locali e le Asl della Regione è quello con il Comune di Napoli
(circa 16 mesi di ritardo). Abbiamo chiesto, in due distinte occasioni, di incontrare il Sindaco e gli Assessori alle Politiche Sociali e al Bilancio, Riccio e Cardillo, ma poiché solo di recente c’è stata una risposta da parte delle rispettive segreterie che hanno garantito un incontro, si è deciso di tenere la conferenza stampa di denuncia, già stabilita nell’ultima nostra riunione.
La conferenza è prevista per giovedì 4 ottobre 2007 alle ore 12.00 presso l’hotel Mediterraneo, Sala Enea, in via Ponte di Tappia 25 Napoli.

Napoli, 28 settembre 2007

Sergio D’Angelo


BRUCE SPRINGSTEEN


BRUCE SPRINGSTEEN - Magic - Rca/Columbia - 2007
Migliaia di fans in giro per il globo, concerti ovunque sold out mesi prima della date, (come la prossima calata italica il 28 novembre a Milano, “tutto esaurito” dopo soli 10 minuti dall'inizio della vendita dei biglietti!!!) centinaia di hit memorabili, insomma si chiamera' mica “Boss” per niente no?

Lui, Bruce Springsteen, di andare in pensione non ne vuole proprio sapere e dopo la stupenda parentesi dello scorso anno, con la Seeger Session Band, eccolo tornare alla sua amata E Street Band e al grande rock; “Magic” e' questo; onesto, grande e maestoso Bruce Springsteen della migliore tradizione, ovvero la potenza di “Born In The Usa”, la classe di “Lucky Town” e la poesia di “The Rising”. Ho esagerato? Neanche tanto credetemi, perche' il primo singolo (e opener di “Magic”) “Radio Nowhere” e' uno dei pezzi piu' “radio oriented”, (bel gioco di parole..) che il Boss abbia scritto da un bel po' di tempo a questa parte. Un brano veloce, melodico, corto quanto basta per “ruffianare” ogni fan del pianeta e con una prestazione vocale di Bruce, sofferta e sensazionale; in poche parole gia' un classico, senza dubbio.

Track numero due, “You'll Be Comin' Down” e altro centro perfetto; un brano sulla scia di “Lucky Town”, “Lonesome Day” e “Human Touch” dal coro spensierato e perfetto per una “gita” in macchina lungo gli States! Brividi lungo la schiena se penso a una versione live di questo brano, con Bruce appoggiato schiena a schiena con il “fido” Steven Van Zandt. Si prosegue con la bellissima “Livin' In The Future”, condotta dal sax di Clarence Clemons in un brano che non fatichera' ad imprimersi nelle vostre menti, al pari di “Dancing In The Dark”; che ritmo ragazzi..irresistibile, cosi' come la delicata “Your Own Worst Enemy”, di diritto uno degli apici di questo “Magic. Un brano semplice nella struttura ma condotto da mano sapiente da una band in stato di grazia e dotato di un coro introverso e malinconico, da applausi infiniti.

Tre pezzi e la “carne al fuoco” e' di ottima qualita' ma continuiamo il nostro viaggio dentro “Magic”; “Gypsy Biker” e' un tuffo indietro nel tempo almeno al periodo “Nebraska” o “The River” per quella armonica e chitarra, a contendersi i soli in un tripudio di emozioni, cosi' come la soffusa e intima “Girls In Their Summer Clothes”, giocata tutta sulla voce di Bruce trasportata con grazia da una E Sreet Band a livelli incredibili. Un'altra song che fara' presto parte dei vostri classici porta il nome di “I'll Work For Your Love”, un brano superlativo in cui il Boss sfodera tutta la sua vena cantautoriale “della classe operaia”, regalandoci uno spaccato di vita americana di incredibile spessore; forse non saranno i testi “post 11 settembre” impegnati di “The Risng” e “Devils And Dust” ma cio' che Bruce canta col cuore in mano e' la vita quotidiana di tutti i giorni, con gli alti, i bassi, i dolori e le vittorie, le fatiche ma anche le soddisfazioni di questa “magica” avventura, chiamata vita.

“Magic” la title track e' una soffusa ballad introspettiva e cantata in punta di piedi da uno Springsteen in forma strepitosa accompagnato dalle tastiere a creare un tappeto melodico in pieno stile “cowboy”. (da un brano come questo ci accorgiamo da dove i vari Bon Jovi, Kenny Chesney, Brad Paisley, Keith Urban ecc...hanno preso i loro spunti country...) Una cavalcata sulle Montagne Rocciose e' “Last To Die”, un brano nella miglior tradizione di “Human Tiuch” o “The River”, perfetto per ogni cuore ribelle in viaggio verso “l'altra parte” del mondo, cosi' come la “selvaggia” ( e in linea col periodo “Better Days” “Lucky Town”) “Long Walk Home”.

Un finale da podio con la malinconica ballad “Devil's Arcade” (ovvero la nuova “If I Should Fall Behind”, mischiata con “Into The Fire”) e con la conclusiva “Terry's Song”, ballata per piano e voce che, come un sipario, lentamente ma in trionfo, chiude un album, “Magic”, che ancora una volta porta il nome del Boss alto nel cielo...d'altra parte si sa'..le leggende sono dure a morire...e lui, chitarra in mano e fisarmonica in bocca, di strada ne ha ancora tanta davanti a se...We All Born To Run Boss...


MOMENTO D'ESTASI: davvero devo scegliere un solo momento d'estasi? Mamma mia se e' dura..ve ne porgo quattro...”Radio Nowhere” “You're Own Worst Enemy” “You'll Be Comin' Down” e “Terry's Song”..ma intendiamoci bene..ogni singola nota di questo “Magic”, e' pura poesia...
COLPO DI SONNO: non conosco questa parola scusatemi....

Fonte: Massimo Agliardi

giovedì, settembre 27, 2007

FISCO . IN ARRIVO UN MILIONE DI RIMBORSI (anzi 600)


In arrivo oltre un milione di rimborsi fiscali Irpef per un importo di circa 600 milioni di euro. Nelle prossime settimane, infatti, oltre un milione di contribuenti riceverà le somme che aveva versato in eccesso all'erario. E proprio per rendere più celeri e sicuri i rimborsi fiscali l'Agenzia delle Entrate ha predisposto un nuovo modello col quale si possono fornire le coordinate bancarie o postali e ottenere l'accredito direttamente sul conto evitando ogni rischio e senza doversi recare alle Poste o in altri uffici. I contribuenti da qualsiasi postazione internet possono connettersi al sito dell'Agenzia delle Entrate e, se in possesso del Pin code, comunicare i dati del proprio conto. Chi non ha ancora il Pin lo può chiedere sempre tramite il sito dell'Agenzia. Chi non è collegato alla rete può compilare e presentare il modulo in un qualsiasi ufficio dell'Agenzia. Il contribuente dovrà indicare, oltre ai dati anagrafici obbligatori, i codici Cin, Abi, Cab e il numero di conto.

mercoledì, settembre 26, 2007

Diritti in piazza: «Un lavoro sicuro è possibile»

Il 28 e 29 settembre la terza edizione di 'Diritti in Piazza' delle Acli e del Patronato Acli. Per sensibilizzare alla prevenzione e al rispetto delle regole. 100mila guanti da lavoro e da cucina distribuiti in piu' di 200 piazze italiane

Saranno più di 200 le piazze italiane interessate i prossimi venerdì 28 e sabato 29 settembre dall'iniziativa delle Acli e del Patronato Acli 'Diritti in Piazza', giunta quest'anno alla terza edizione dedicata al tema del 'lavoro sicuro'. 100mila guanti da lavoro e da cucina verranno distribuiti ai cittadini per ricordare loro che «la salute e la sicurezza passano attraverso il rispetto delle regole da parte delle aziende e i datori di lavoro, ma anche attraverso la prevenzione personale, anche dentro casa». Oltre 2000 tra operatori e volontari offriranno informazioni utili e consulenze sulle questioni riguardanti la tutela del lavoro e della salute, «perché troppi ancora non sanno che di fronte ad infortuni sul lavoro, malattie professionali, questioni legate all'invalidità possono trovare un sostegno e un accompagnamento gratuito, previsto per legge, da parte degli Istituti di Patronato».

«Un lavoro sicuro è possibile»

Per il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, che ha presentato in conferenza stampa l'iniziativa, «un lavoro sicuro è possibile». «In un'epoca di forte precarizzazione del lavoro e del suo stesso significato - spiega -, con il fenomeno delle morti bianche tornato a salire nel corso del 2006 (+2%) ed un numero di incidenti che rimane impressionante, abbiamo il dovere - come Associazioni cristiane dei lavoratori italiani - di dire alla gente, e alle istituzioni, che 'un altro lavoro è possibile', 'un lavoro sicuro è possibile'. Sicuro in primo luogo perché non uccide, non offende, non espone a pericoli imprevisti e fatali. Ma sicuro anche perché consente alle persone di costruire progetti di futuro. Non si tratta di tornare alla mentalità del 'posto fisso', ma di vivere il lavoro in condizioni di sicurezza fisica e psicologica. La flessibilità lavorativa non può tradursi in precarietà della vita. Un lavoro 'altro', insomma, perché punta sulla crescita e la responsabilità del lavoratore, sulla sua affezione al lavoro, sulla sua volontà e capacità di fare bene. Perché un lavoro fatto male non fa crescere un uomo, né tanto meno una comunità».

La caponata antimafia e la cioccolata solidale: «Un lavoro è sicuro quando è dignitoso»

«Un lavoro è sicuro quando è dignitoso», aggiunge il vicepresidente del Patronato Acli Michele Consiglio, che illustra l'iniziativa spiegando perché verranno anche distribuiti nelle piazze 10mila barattoli di 'caponata' siciliana della cooperativa 'NoE' (No Emarginazione) di Partinico (Pa), cha avvicina al lavoro soggetti svantaggiati in un terreno confiscato alla mafia, e 10mila tavolette di cioccolata dal Consorio Ctm Altromercato. «Vogliamo comunicare alla gente l'idea che sicurezza, legalità e solidarietà possono stare insieme e migliorare il lavoro di tutti».

Un libro e uno spettacolo per raccontare il lavoro, i suoi rischi, le storie di vita invisibili

Le iniziative delle Acli e del Patronato Acli per promuovere tra i cittadini la cultura della sicurezza non si fermeranno alle piazze di venerdì e sabato. In conferenza stampa è stato infatti presentato in anteprima un volume dell'Iref, l'Istituto di Ricerca delle Acli, che raccoglie e racconta nove «storie di vita invisibili», esperienze di infortunio sui luoghi di lavoro. Il titolo: 'Bastava poco...' traduce il messaggio stesso del volume, l'invito cioè alla prevenzione e alla responsabilità sul lavoro. Il testo sarà diffuso e presentato nei mesi prossimi in giro per l'Italia con iniziative territoriali, a partire dalle scuole, in particolare quelle tecniche industriali e agrarie, che formano i futuri lavoratori più esposti ai rischi di infortuni.

Infine lo spettacolo teatrale 'Lavoro(in)Sicurezza', la prima al Teatro Ambra Jovinelli subito dopo la conferenza stampa, realizzato in coproduzione Patronato Acli e Compagnia delle Acque di Gualtiero Bertelli, con la partecipazione di Francesca Reggiani. Un montaggio di suoni, immagini e canzoni per raccontare il lavoro di ieri e quello di oggi, con finestre sulla cronaca drammatica degli infortuni e delle morti bianche. Lo spettacolo verrà portato nelle piazze e nei teatri d'Italia ma anche nelle scuole e nelle stesse fabbriche, nei luoghi di lavoro «per risvegliare il senso di responsabilità dei datori di lavoro e la consapevolezza nei lavoratori - afferma il direttore generale del patronato Damiano Bettoni -, perché sulle morti bianche e sugli incidenti non si abbassi l'attenzione, non si cali il sipario».

Pd, il pasticcio delle primarie De Mita escluso ad Avellino

Quote rosa non rispettate. Interviene Roma De Mita ad Avellino. Andria a Salerno. Tutti i nomi del ministro Nicolais ad Avellino, Salerno, Caserta e Benevento. Le loro candidature non sono conformi alle norme delle primarie del Pd. Così è per l´Ufficio tecnico amministrativo regionale (Utar) che giudica inammissibili le liste "Campania democratica" e "Ambiente, innovazione e lavoro", a sostegno di Veltroni e di Iannuzzi. Fuori dunque per ora dai 22 collegi della circoscrizione Campania 2. Le prossime 48 ore saranno dedicate ai ricorsi, con Roma che segue da vicino la vicenda sin dall´attimo della sua esplosione.
Uno sconquasso figlio di un pasticcio. Non è stato rispettato il criterio di alternanza di genere dei capolista fissato dall´articolo 7 comma 1 del regolamento. Così, all´esame di ammissibilità dell´Utar, le due liste cadono. "Campania democratica" ha 13 uomini capolista e 9 donne; "Ambiente, innovazione e lavoro" ha 10 uomini e 7 donne nei 17 collegi in cui si candida. C´è dell´altro. Secondo le liste così come sono state diffuse, nei 25 collegi di Napoli (Campania 1) Nicolais avrebbe 15 uomini e 10 donne. Rischia pure lì? Il lavoro dell´Utar non è finito.
Tensione e nervosismo, ecco la sede di via Santa Brigida alle 4 del pomeriggio. Per congelare le liste, si va al voto. L´Utar è presieduto da Nicola Tremante, esponente della Margherita, uomo di fiducia di De Mita. Ma intorno al tavolo finisce per scoprirsi in minoranza. Si vota, e la decisione passa a maggioranza. La stessa nota ufficiale diventa un piccolo caso. La versione delle 48 ore di tempo chieste all´Utar dai rappresentanti di lista (e negate) per sistemare ogni cosa, non viene condivisa da tutti. Tant´è che la nota resta senza firma. Le 48 ore esistono di sicuro per presentare ricorso. Il regolamento prevede che i candidati firmino pure una dichiarazione su un modulo con cui accettano l´ordine in lista che gli viene attribuito. Ora i numeri 1 devono accettare di diventare 2, i 3 di diventare 4, eccetera. I disguidi più grossi sono nella provincia di Caserta. Avanti coi ricorsi. Le liste escluse si rivolgeranno al collegio regionale dei garanti, cinque nomi coi quali già fecero polemica l´area Letta e l´area Bindi al momento della nomina, nell´agosto scorso, giudicandoli troppo vicini a Veltroni: si tratta di Teresa Granato, Paolo Persico, Angela Principe, Pasquale Stanzione e Armando Calogero.
Resta la leggerezza, spiegata con la grande tensione degli ultimi minuti dell´ultimo giorno utile per consegnare le candidature. Minuti in cui a Santa Brigida non si smette di cambiare idea su nomi e posizioni, tanto che i rappresentanti della lista "A sinistra per Veltroni" fanno mettere a verbale una loro dichiarazione con cui registrano la presenza di persone nelle stanze della Margherita a compilare elenchi dopo l´una di notte. A termini scaduti. Sono momenti, quelli, in cui si consumano esclusioni illustri. Quella di Costantino Boffa, il deputato di Benevento già capo di gabinetto di Bassolino, che non va allo scontro con Nardone. Quella di Ennio Cascetta, l´assessore regionale che aveva preso la tessera ds per entrare nel Pd. Quella del vicesindaco Tino Santangelo. Quella dell´ex segretario provinciale della Quercia, Diego Belliazzi. Quella di Samuele Ciambriello, uno dei nomi che alla vigilia Veltroni aveva caldeggiato di persona. Ancora ieri Mimmo Lucà, coordinatore dei cristiano sociali in Campania, ha scritto al sindaco di Roma: «L´esclusione è avvenuta nel più classico dei modi, tipico di un´altra stagione della politica, pochi minuti prima della presentazione delle liste. Nessuno pubblicamente si è assunto la responsabilità di questa scelta, nessuno ha ritenuto di doverla almeno comunicare al diretto interessato».
Angelo Carotenuto da Repubblica

martedì, settembre 25, 2007

Partito democratico Napoli: Tutte le liste dei candidati.

Partito democratico, le liste alle primarie per la costituente nei 25 collegi di Napoli e provincia
Assemblea nazionale, ecco i candidati

Partito democratico, sono 657 - 219 per il nazionale e 438 per il regionale - i delegati da eleggere il 14 ottobre nei 47 collegi regionali (25 a Napoli e in provincia) utilizzati per la quota maggioritaria della Camera dei deputati nelle elezioni tra il ’94 e il 2001. Ottocento sono i seggi in allestimento in tutta la regione, per una previsione stimata di circa 100mila elettori. A chi andrà alle urne saranno consegnate due schede: una per l’elezione nazionale e una per quella regionale. In Campania per l’assemblea regionale sono quattro gli schieramenti, riuniti intorno al candidato segretario per l’area-Letta Eugenio Mazzarella e ai tre candidati dell’area-Veltroni: Sandro De Franciscis, Tino Iannuzzi e Salvatore Piccolo. Per l’assemblea nazionale vengono espresse sette liste: promosse da De Franciscis (Riformisti coraggiosi), da Luigi Nicolais (Con Veltroni, ambiente, innovazione e lavoro), da Iannuzzi (Campania democratica per Veltroni), da Salvatore Piccolo (Un nuovo inizio per l’Italia), da Giuseppe Russo (A sinistra per Veltroni); quindi da Mazzarella (I democratici per Enrico Letta) e dai bindiani (Con Rosy Bindi democratici, davvero). Il candidato alla segreteria regionale che avrà raggiunto più del 50 per cento dei voti sarà proclamato segretario: se nessuno dei candidati avrà raggiunto il quorum, si andrà al ballottaggio. Pubblichiamo di seguito i candidati all’Assemblea costituente nazionale nei 25 collegi di Napoli e provincia.
Oltre il tono asettico dell'informazione vi ricordo che sono candidato anch'io a Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla per l'assemblea nazionale con la lista I democratici con Enrico Letta.


NAPOLI-ISCHIA A sinistra per Veltroni Viola Di Pietro Giovanni Cristiano Rosanna Varriale Antonio Cirillo Un nuovo inizio per l’Italia Giuseppe Ferrandino Assunta Tartaglione Tommaso Stavola Maria Rosa Pilato Riformisti coraggiosi Ciro Gentile Elena Cammarata Mario Mennella Ambiente, innovazione, lavoro Nicoletta D’Arbitrio Campania Democratica Maria Teresa Ferrari Riccardo Marone Adele Nunziante Cesareo Regine Francesco Con Rosy Bindi democratici Anna Maria Carloni Giovan Battista Mundula Adriana D’Ambra Lucio Carlevalis I democratici per Letta Antonio Passaro Angela D’Anna Aldo Postiglione Eliana Mauro VOMERO A sinistra per Veltroni Giovanna Martano Benedetto Migliore Donatella Tramontano Vincenzo Iovinella Tiziana Aiello Un nuovo inizio per l’Italia Rosella Paliotto Graziano Mario Paola Vairano Maurizio Migiarra Maria Mattera Riformisti coraggiosi Arnaldo Sciarelli Silvana Cicillini Adriano Adriani Serena Albano Italo Tripoti Ambiente, innovazione, lavoro Fulvio Esposito Marilena Furia Emma Buondonno Campania Democratica Maria Fortuna Incostante Nicola Tremante Gabriella Fabbrocini Maurizio De Palma Angela Penza Con Rosy Bindi democratici Antonella Pezzullo Giuseppe Comella Ester Basile Pier Luigi Giordano Maria Rosaria Rubulotta I democratici per Letta Amedeo Lepore Marianella De Nigris Francesco Morra Valeria Alinovi Gilberto Antonio Marselli FUORIGROTTA A sinistra per Veltroni Fortuna Caccavale Giuseppe Esposito Raffaella Izzo Salvatore Del Gaudio Cristina Vano Riformisti coraggiosi Barbara Esposito Giuseppe Mastrolilli Paolo Avitabile Nicola Piccolo Maria Savarese Un nuovo inizio per l’Italia Graziella Pagano Matteo Laringe Giuseppina Esposito Oreste Di Maio Antonella Galano Campania Democratica Antonio Bassolino Clotilde Paisio Antonio Amato Uaglione Daniela Piccolo Giorgio Con Rosy Bindi democratici Osvaldo Cammarota Gabriella Meligrana Charles Herrison Velia Piccolo Nicola Giorgio I democratici per Letta Clelia Modesti Antonio Vitale Luisa Lucignano Luciano Calemme Vera Sorvillo PIANURA Riformisti coraggiosi Sissi Ruggi Barrak Abdullah Giuseppina Di Guida Franco Ruongo Carmela Esposito Enrico Pellino Un nuovo inizio per l’Italia Massimo Paolucci Filomena Di Fusco Emilio Di Marzio Carla Del Vecchio Salvatore Sanges Paola De Felice Campania Democratica Giuseppe Ossorio Marianna Fragna Augusto Santojanni Rosa Bruni Arduini Giovanni Capuano Giovanna Lo Giudice Con Rosy Bindi democratici Antonio Chiantera Rita Turo Giampaolo De Lorenzo Tiziana Spinosa Giuseppe De Lorenzo Vanna Vanni I democratici per Letta Valentina Forte Aldo Miceli Grazia Doppietto Luigi Mercogliano Hilda Modesti Saverio Stornaiuolo ARENELLA A sinistra per Veltroni Alessandra Nappo Marco De Sciciolo Rosina Maffei Antonio Sellerio Wilia Pellecchia Un nuovo inizio per l’Italia Elisabetta Gambardella Pio Messuri Immacolata Lombardi Francesco Liberti Antonella D’Aria Riformisti coraggiosi Andrea Losco Liliana Capuozzo Giovanni Lettieri Flavia Campoli Anos Kasum Campania Democratica Valeria Valente Felice Laudadio Mariolina Coppola Nicola Tozzi Gelsomina Marotta Con Rosy Bindi democratici Marco Rossi Doria Lidia Del Gaudio Antonello Esposito Marisa Parisi Biagio Terracciano I democratici per Letta Giuliana Di Fiore Gianfranco Pane Luciana Del Fico Pio Colonnello Monica Palumbo SAN LORENZO A sinistra per Veltroni Luigi Pallotta Anna Scuotto Alberto Scuotto Maria Grazia Assentato Un nuovo inizio per l’Italia Leonardo Impegno Loredana De Cenzo Vincenzo Calamucci Daniela Loiacono Riformisti coraggiosi Immacolata Sarnacchiaro Umberto Salvatore Paola Fioritti Gabriele Carrino Campania Democratica Enrico Cardillo Maria Gabriella Marino Giuseppe Gambale Armida Filippelli Con Rosy Bindi democratici Maria Rosaria Guidotti Talal Hamzelh Maria Carla Palermo Gaetano Barone I democratici per Letta Rosaria Galiero Carmine Simeone Assunta Russo Luigi Inversi SAN CARLO ARENA A sinistra per Veltroni Luigi Caramiello Maria Grazia Giordano Vincenzo Puggillo Anna Russo Un nuovo inizio per l’Italia Angela Cecere Massimo Capaccioli Annamaria Orso Giuseppe Fera Rossella Starace Mottola Riformisti coraggiosi Antonio Polito Luisa Susio Gaetano Bocchetti Floriana Carbone Carmine Tomeo Campania Democratica Angfela Cortese Giuseppe Sarnataro Valeria De Gennaro Alberto Borriello Silvana Caruso Con Rosy Bindi democratici Annamaria Scanu Raffaele Grieco Antonietta Bozzaotra Biagio Roscignio Giuseppa Cefalo I democratici per Letta Giorgia Simeone Salvatore Galiero Pia Sogaro Gennaro Punzetti Maria Ammendola SECONDIGLIANO Un nuovo inizio per l’Italia Alessandra Macci Claudio Esposito Maria Capasso Giuseppe Esposito Riformisti coraggiosi Donato Mosella Pina Colosimo Giovanni Palladino Alessia Marfella Stefano Di Vaio Campania Democratica Teresa Armato Andrea Cozzolino Anna Cipollaro Mario Maffei Con Rosy Bindi democratici Maria Russo Francesco Palumbo Roberta Arsieri Antonio Della Volpe I democratici per Letta Umberto Ranieri Paola Guglielmi Ernesto Mostardi Maria Chiara Ferrajolo PONTICELLI A sinistra per Veltroni Giuseppe Russo Concettina Russo Vincenzo D’Anna Maria Marzatico Camillo Speltra Rosaria Napolitano Un nuovo inizio per l’Italia Gina Asquini Francesco Nappo Lena Granillo Vincenzo De Rosa Stefania Alterio Luigi Capuano Riformisti coraggiosi Rosanna Verde Pasquale Salvio Michelina Scognamiglio Emilio Meli Valentina Crea Francesco Sansone Campania Democratica Rosa Russo Iervolino Michele Gravano Flora Lipardi Antonio Russo Enza Urano Gennaro Cierro Con Rosy Bindi democratici Raffaele Langella De Simone Fortunata Antonio Marfella Rosa Riccardi Raffaele Principe Maria Ferraro I democratici per Letta Vincenzo Sica Rosaria Borriello Carmine De Falco Eugenia Volpe Antonio Centore Annalisa De Michele POZZUOLI Un nuovo inizio per l’Italia Antonio Coppola Marianna Corcione Paolo Ismeno Livia Conti Pasquale Guarracino Stefania Capasso Riformisti coraggiosi Carmela Petillo Ciro Mancino Angela Cacciuttolo Vincenzo Imperatore Emanueala Terracciano Enrico Scuotto Campania Democratica Anna Guarino Procolo Artiaco Con Rosy Bindi democratici Angela Schiavone Domenico Fedele Giuseppina Morrone Renato Piccolo Tiziana De Novellis Andrea Maresca I democratici per Letta Maria Clotilde Sciaudone Giovanni Gaudino Annamaria Fazzari Scipione Friguglietti Chiara Muoio Antonio Maione GIUGLIANO A sinistra per Veltroni Francesco Tagliatela Maria Antonietta Santopaolo Vincenzo Micillo Ilaria D’Alterio Ghourdal Ahmed Un nuovo inizio per l’Italia Francesco Taglialatela Maria Antonietta Santopaolo Vincenzo Micillo Ilaria D’Alterio Anmed Ghourbal Riformisti coraggiosi Vincenzo Comune Rosaria Errichiello Giovanni Santoro Giuseppina Santoro Campania Democratica Aniello Palumbo Antonella Sannino Giacomo Gerlini Caterina Pianese Carmine Mele Con Rosy Bindi democratici Giovanni Di Lauro Adriana Palma Enrico Fiore Valentina Calvanese Giorgio Felsani MARANO DI NAPOLI A sinistra per Veltroni Ciro Cacciola Rita Petta Rosario Guida Un nuovo inizio per l’Italia Berardo Impegno Stefania Artiaco Raffaella Del Giudice Antonietta Chianese Carlo Albanese Maria Chianese Campania Democratica Salvatore Perrotta Stella Viola Conte Raffaele Pirozzi Annalisa Ciaramella Luigi Ruggiero Anna Schettino Con Rosy Bindi democratici Marina Tesorone Gianpaolo Delle Donne Anna Ferretti Michele Sferra Concetta Gallotti Nicola Ladogana ARZANO Un nuovo inizio per l’Italia Grazia Chiacco Salvatore Zanfardino Carmela Bruno Giuseppe Maisto Campania Democratica Felice Iossa Portinaio Mariangela Gennaro De Mare Giuseppina Lorena Perrotta Riformisti coraggiosi Luigi Ferraiuolo Anna Galdieri Carmine D’Angelo Barbara Liguori Con Rosy Bindi democratici Geraldina Speranza Giuseppe Maisto Nunzia Pedata Ivano Falciatori CASORIA Un nuovo inizio per l’Italia Francesco Russo Maria Acconcia Ciro Migliore Mena Damiano Campania Democratica Alessandro Salzano Maria Orefice Vincenzo Cirillo Annamaria Valerio Riformisti coraggiosi Grazioso Salvatore Carmela Sica Luigi Lupoli Monica Limatola Con Rosy Bindi democratici Concetta Mazzocca Angelo Della Corte Gilda Chiacchio Ciro Parrella AFRAGOLA Un nuovo inizio per l’Italia Domenico Tuccillo Angela Di Micco Pasquale Scafuto Elvira Verlingieri Gennaro Guadagno Campania Democratica Riccardo Villari Alessandra Bocchino Riformisti coraggiosi Monica Kucharska Emanuele Cameri Cosimina Loscialzo Luigi Minichini Bianca Nappo Con Rosy Bindi democratici Elia Abbandate Franca Cioffi Tommaso Barra Imma Migliore Pasquale Violetti ACERRA Un nuovo inizio per l’Italia Esposito Carlo Costanza Parrella Gaetano Sposito Anna Velotti Riformisti Coraggiosi Carmela Cardiello Giovanni Caccia Emanuela Artiaco Alfonso Tacconi Ambiente, innovazione, lavoro Luigi Montano I democratici per Letta Sonia Morra Carmine Lettieri Raffaella Pascarella Vitale Andrea Montesarchio Campania Democratica Domenico Semplice Rosa Migliaccio Mariano Fusco Immacolata Verone Con Rosy Bindi democratici Albanese Sergio Rosaria Senatore Vincenzo Del Prete Maria Muzzico POMIGLIANO Un nuovo inizio per l’Italia Giuseppe Esposito Annamaria Romano Umberto Maione Maria Tufano Enrico Romano Riformisti Coraggiosi Afrodite Montano Giosa Nocerino Marisa Postiglione Ambiente, innovazione, lavoro Luigi Cimmino I democratici per Letta Anna Rea Feliciano Sposito Eugenia Russo Vincenzo Rea Daniela Rega Campania Democratica Rosa Maiello Michele Caiazzo Con Rosy Bindi democratici Gennaro Scialò Maria Maione Fabio Bifulco Elena Serino Giovanni Antonio Esposito SAVIANO Un nuovo inizio per l’Italia Franca Aprile Antonio Vivenzio Tanzillo Teresina Giovanni Ciccone Riformisti Coraggiosi Roberto Conte Anna Di Domenico Antonio Sepe Iolanda Fuschillo Ambiente, innovazione, lavoro Lucia Sibilla Rosario Romano I democratici per Letta Biagio Ciccone Rosa Vaia Luca Melles Maria Grasso Campania Democratica Pasquale Sommesse Carmela Scala Andrea America Giuseppina Iossa Con Rosy Bindi democratici Salvatore Cioffi Giuseppina Allocca Paolino D’alia Lucia Mele SAN GIUSEPPE VES. Un nuovo inizio per l’Italia Luigi Napolitano Antonella Miranda Luigi Sorrentino Riformisti Coraggiosi Maria Ottaviano Giuseppe Ottaviano Maria Grazia Sabella Ambiente, innovazione, lavoro Domenico Moccia I democratici per Letta Rossella Aliberti Giuseppe Migliarino Francesca Gambardella Campania Democratica Carmela Addeo Virginio Ferrara Rosa Catapano in Alterio Con Rosy Bindi democratici Giuseppe Frasci Annarita Ranieri Sergio Rinaldi TORRE ANNUNZIATA Un nuovo inizio per l’Italia Filomena Langella Franco Matrone Maria Longobardi Luigi Ammendola Riformisti Coraggiosi Diomira Tucci Giacomo Tafuro Virginia Rodriguez Federico Aniello Maria Russomanno Ambiente, innovazione, lavoro Maria Lionelli I democratici per Letta Maria Rusciano Marcella Monzo Francesco Antonio Ganguzza Filomena Monaco Campania Democratica Agnese Borrelli Annunziata Pantaleone Samuele Ciambrello Angela Muoio Con Rosy Bindi democratici Vincenzo Celone Pasqualina Correale Alfonso Lavorante Antonietta Loreti C.MARE DI STABIA A sinistra per Veltroni Geppino D’Alo Virginia Esposito Stefano Orazzo Marcella Corvino Claudio Fusaro Un nuovo inizio per l’Italia Alberto Irace Coppola Maria Gennaro Sabatino Anna Del Sorbo Angelo De Stefano Riformisti Coraggiosi Gianluigi Di Ruocco Rosa Cannavacciuolo Francesco Castellano Annamaria Sorrentino Francesco Armeno Ambiente, innovazione, lavoro Arturo Fomez I democratici per Letta Nicola Cuomo Silvana Boschi Antonio D’Orsi Vanessa Estero Pasquale Longobardi Campania Democratica Nicola Corrado Maria Rosaria Longobardi Carmine Losapio Maria Coppola Gennaro Cozzolino Con Rosy Bindi democratici Alessio D’Auria Laura Somma Aniello Arpaia Tania Radice Raffaele Perfetto SORRENTO Un nuovo inizio per l’Italia Pietro Sagristani Claudia Scaramellino Claudia Luigi Ponticorvo Teresa Donnarumma Riformisti Coraggiosi Filomena Romeo Agostino De Angelis Rosa Troncone Ambiente, innovazione, lavoro Michele Inserra I democratici per Letta Alfredo Budillon Ginette Honorè Fermariello Gianvincenzo Esposito Chiara Guadagnuolo Campania Democratica Marinella Gargiulo Giuseppe Tito Anna Cavaliere Carlo Sassi Con Rosy Bindi democratici Franca Chiaromonte Nicola Mozzillo Katia Buonopane Ferdinando Imperati TORRE DEL GRECO Un nuovo inizio per l’Italia Anna Carmela Farinaro Antonio Cutolo Sara Polese Riformisti Coraggiosi Alfonso Ascione Annunziata Celentano Salvatore Borriello Ambiente, innovazione, lavoro Giovanna Izzo I democratici per Letta Massimiliano Cesare Patrizia Porzio Massimiliano Vitale Campania Democratica Giuseppina Orpello Giovanni Nicoletti Margherita Tordino Con Rosy Bindi democratici Alfonso Santangelo Antonella Pacilio Ciro Gentile PORTICI Un nuovo inizio per l’Italia Vincenzo Strazzullo Loredana Caso Liberato Sannino Teresa Bonadies Luca Del Gaudio Riformisti Coraggiosi Geremia Gaudino Monica Iasiello Luigi Nocerino Eleonora Vollaro Giuseppe Gallo Ambiente, innovazione, lavoro Luigi Nicolais I democratici per Letta Giulia Minervini Aniello Formisano Rita Busti Vincenzo Cilvani Onda Balzano Olivares Campania Democratica Vincenzo Cuomo Giovanna Tavani Ciro Bibiano Maria Rosaria Cucia Gennaro Cozzolino Con Rosy Bindi democratici Anna De Vizio Michele Gherardelli Gabriella Festa Celsi Antonio Vacca Amgela Improta

S. GIORGIO
A sinistra per Veltroni Veneranda Tummillo Guglielmo Rispoli Elena Battista Gennaro Casella Giuseppina Esposito Faraona Silvano Rocco Un nuovo inizio per l’Italia Silvana Spedaliere Ciro Scognamiglio Clara Luce Vincenzo Viscovo Carmela Panariello Pietro Diffidente Riformisti Coraggiosi Ciro Sarno Immacolata Caiazzo Francesco Sarno Ida Lanzi Giovanni Stefanelli Ambiente, innovazione, lavoro Angela Viola I democratici per Letta Pasquale Orlando (nella foto) Anna Principe Maurizio Duca Isabella Bonfiglio Antonio Pietro Ariani Eugenia Napolitano Campania Democratica Bruno Cesario Luigia Lucia Di Ruberto Agostino Maione Maria Battaglia Ciro Russo Brunella Piccolo Con Rosy Bindi democratici Paola Bruno Nicola Normanno Simona Martino Giovanni Marino Rosalia Tammaro Massimiliano Violetti

Servizio Civile: "Bando Speciale per Napoli" presentazione delle domande di partecipazione

Come annunciato, è stato pubblicato sulla G.U.R.I. - 4^ Serie Speciale Concorsi ed Esami - n° 76 di oggi 25 settembre 2007, il Bando straordinario per Napoli e provincia. Si tratta di 1.425 posti in progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi nella città di Napoli e di 569 nei comuni della Provincia di Napoli, per un totale di 1.994 volontari. Di questi, il 20% è riservato ai giovani in possesso del solo diploma di scuola media inferiore. Per candidarsi, secondo le consuete modalità, c’è tempo fino alle ore 14.00 del 15 ottobre 2007.


Immagine con il Simbolo del Servizio Civile Nazionale

"Bando Speciale per Napoli" presentazione delle domande di partecipazione

A seguito del protocollo d'intesa stipulato l'11 giugno u.s. tra Comune di Napoli, Ministero della Solidarietà Sociale, Regione Campania e Provincia di Napoli e del "Bando Speciale" per la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale da realizzarsi nel Comune e nella Provincia di Napoli, con Decreto del Direttore Generale dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile del 20 settembre 2007 sono state approvate le graduatorie finali di merito dei progetti presentati dagli Enti accreditati.
Le predette graduatorie ed ogni utile notizia relativa ai progetti approvati sono reperibili sul sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, www.serviziocivile.it



I progetti in parola interesseranno 2000 giovani volontari, di cui 1500 saranno selezionati ed impegnati in quelli da realizzarsi nella città di Napoli e 500 in quelli della Provincia.
Potranno presentare domanda di partecipazione tutti i giovani, senza distinzioni di sesso, che alla data di presentazione della domanda (dal 1 al 15 ottobre 2007) abbiano compiuto il 18° anno di età e non superato il 28° anno di età e siano in possesso dei seguenti requisiti:



  • essere cittadini italiani;


  • non essere stati condannati con sentenza di primo grado per delitti non colposi commessi mediante violenza contro persone o per delitti riguardanti l'appartenenza a gruppi eversivi o di criminalità organizzata;

  • essere in possesso di idoneità fisica, certificata dagli organi del servizio sanitario nazionale, con riferimento allo specifico settore d'impiego per cui si intende concorrere;

  • non appartenere ai corpi militari o alle forze di polizia.



I giovani interessati dovranno presentare domanda direttamente agli Enti accreditati, scegliendo solo ed unicamente 1 (uno) progetto ed un solo Ente, compilando gli appositi modelli (allegati al bando e riportati in allegato) in cui inserire i propri dati personali ed il proprio curriculum vitae.
La domanda dovrà essere corredata, ove possibile, di titoli di studio, titoli professionali, documenti che attestino le altre esperienze realizzate. L'Ente individuato comunicherà le date della selezione dei giovani candidati, pubblicando la relativa graduatoria con contestuale trasmissione all'UNSC.
La durata del servizio è di dodici mesi. Il periodo di servizio civile prestato è riconosciuto ai fini del diritto e della determinazione dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti. Ai volontari in servizio civile spetta un assegno mensile di 433,80 euro





Partito Democratico: domande e risposte

Le domande:

1 – Cosa succede il 14 ottobre 2007?
2 – Quando e come il Partito Democratico si costituirà a livello nazionale?
3 - Quando e come il Partito Democratico si articolerà sul territorio?
4 - Chi potrà votare il 14 ottobre?
5 – Come fare per votare?

Le risposte:


1 – Cosa succede il 14 ottobre 2007?
Inizia la costituzione del Partito Democratico. In circa 10.000 seggi sparsi su tutto il territorio italiano, si voterà per eleggere il Segretario politico nazionale, i 2.400 componenti dell’Assemblea Costituente nazionale, i Segretari politici regionali e i 4.800 componenti delle Assemblee Costituenti regionali. I componenti da eleggere saranno ripartiti fra i 475 collegi utilizzati per la quota maggioritaria della Camera dei Deputati nelle elezioni tra il 1994 e il 2001. La ripartizione avverrà in proporzione alla popolazione attualmente residente ed ai voti conseguiti dall’Ulivo alle elezioni Camera 2006, con un minimo per collegio di tre seggi nazionali e sei regionali. Ai collegi ove la partecipazione supererà il 20% dei voti ottenuti dall’Ulivo nel 2006, sarà attribuito un seggio aggiuntivo. Gli italiani all’estero voteranno, con modalità che saranno stabilite in un Regolamento apposito, per eleggere ulteriori 60 componenti dell’Assemblea nazionale.


2 – Quando e come il Partito Democratico si costituirà a livello nazionale?
Il 27 ottobre, convocata e presieduta da Romano Prodi, si riunirà per la prima volta l’Assemblea nazionale nella composizione eletta il 14 ottobre.
Se il 14 ottobre un candidato a Segretario avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea Costituente nazionale, Romano Prodi lo proclamerà Segretario nazionale. Diversamente, indirà in quella stessa seduta un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati e proclamerà Segretario nazionale il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti validi da parte dell’Assemblea stessa.
L’Assemblea approverà quindi il Manifesto e lo Statuto nazionale del Partito Democratico.


3 - Quando e come il Partito Democratico si articolerà sul territorio?
La prima seduta delle Assemblee Costituenti regionali è convocata da Romano Prodi entro 30 giorni dallo svolgimento delle elezioni ed è presieduta dal Presidente del Collegio regionale dei garanti. Come primo adempimento, le Assemblee regionali eleggeranno, a scrutinio segreto, il proprio Presidente. Qualora il 14 ottobre un candidato a Segretario avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea regionale, il Presidente lo proclamerà Segretario regionale. Diversamente, indirà in quella stessa seduta un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati e proclamerà Segretario regionale il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti validi da parte dell’Assemblea stessa.
Nel rispetto dei princîpi stabiliti dallo Statuto nazionale, le Assemblee regionali approveranno quindi i rispettivi Statuti regionali.
Le elezioni degli altri organismi, provinciali e comunali, si terranno entro il 31 dicembre 2007, nel rispetto dei principi stabiliti negli Statuti regionali.


4 - Chi potrà votare il 14 ottobre?
Tutti coloro che abbiano compiuto 16 anni alla data del 14 ottobre 2007 e che siano:
- cittadini italiani;
- cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia;
- cittadini di altri paesi purché in possesso di regolare carta o permesso di soggiorno o documento equiparato (es: ricevuta rilasciata dagli Uffici postali attestante la regolare presentazione della richiesta di permesso o di suo rinnovo).


5 – Come fare per votare?
Occorre presentarsi al seggio territoriale di competenza fra le ore 7 e le ore 20 di domenica 14 ottobre con la carta di identità o documento equipollente e con la tessera elettorale (non è richiesta ai minorenni ed ai cittadini stranieri), dichiarare di voler partecipare alla costituzione del Partito Democratico, versare almeno 1 euro a testa quale contributo alle spese. Gli studenti universitari e i lavoratori fuori sede potranno votare nella città dove studiano o lavorano.
Agli elettori saranno consegnate due schede: una per l’elezione nazionale e una per quella regionale. Ogni scheda presenterà tanti riquadri quanti saranno le liste presentate nel collegio. Ogni riquadro conterrà nell’ordine: l nome o logo della lista, il nome del candidato Segretario nazionale o regionale sostenuto dalla lista, i nomi dei rispettivi candidati all’Assemblea Costituente nazionale o regionale.
Il voto si esprime apponendo un unico segno in un qualsiasi punto di uno dei riquadri.
La dislocazione territoriale dei seggi sarà adeguatamente pubblicizzata.

Prodi: all'Onu per proseguire la battaglia contro la pena di morte

Nel giorno in cui si appresta ad intervenire alla 62esima sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, Romano Prodi ricorda la sua recente lettera aperta ai 55 Premi Nobel - dal Dalai Lama a Mikhail Gorbachev, da Desmond Tutu a Lech Walesa - e rilancia dalle colonne di Repubblica il progetto di risoluzione Onu sulla moratoria universale della pena di morte, in vista della sua abolizione. "Una risoluzione delle Nazioni Unite contro la pena di morte potrebbe dimostrare che l'uomo di oggi è migliore di quello di ieri. Sarebbe un risultato enorme, destinato ad incidere sulla nozione stessa di progresso. Un risultato che aprirebbe le porte ad un futuro piu' giusto", scrive il premier.
Il presidente del Consiglio ricorda quanto sta facendo l'Italia contro la pena di morte e sottolinea l'importanza dell'appuntamento di questi giorni a New York con l'assemblea generale dell'Onu. Durante l'assemblea "l'Unione Europea e vari paesi in rappresentanza di ogni regione del mondo presenteranno una risoluzione per la moratoria universale. L'obiettivo è giungere al più presto alla sua approvazione. L'Italia -scrive Prodi- è da sempre impegnata in questa battaglia e ha svolto in questi mesi un ruolo decisivo perché si formasse il più ampio consenso possibile in Europa e nel mondo".
"La pena di morte è un atto estremo, contrario ai più elementari principi di convivenza civile, che si e' alimentato nei secoli grazie alla logica della violenza che chiama violenza in una catena senza fine. Oggi abbiamo un'occasione unica per affrancarci, per provare a spezzare questa catena", conclude Prodi.

lunedì, settembre 24, 2007

Abbatte un tabù o sfrutta i malati? Toscani choc sull’anoressia


L'immagine della campagna pubblicitaria di Oliviero Toscani per il marchio Nolita, con la modella Isabelle Caro vittima dell'anoressia.
Oliviero Toscani colpisce ancora e torna a far discutere con la sua foto choc sull’anoressia: la modella francese Isabelle Caro ha posato per la campagna pubblicitaria realizzata per Nolita, fashion brand del gruppo Flash&Partners.
La ragazza, scheletrica e completamente nuda (pesa appena 31 chili), ha scelto di esporsi- come ha detto a Vanity Fair - ‘’perché la gente sappia e veda davvero a che cosa può portare l’anoressia'’.

‘’L'anoressia è un tema tabù per la moda” ha dichiarato il fotografo “Come l’Aids ai tempi: nessuno nel giro della moda aveva l’Aids…. Adesso invece l’argomento tabù è l’anoressia. Io non credo che la moda abbia grandi responsabilità nel problema dell’anoressia, è una cosa molto più ampia che riguarda tutti i media e in particolare la televisione, che propone alle ragazze modelli di successo assurdi'’.
Fatto sta che mentre l’immagine campeggia a doppia pagina sui quotidiani e sui manifesti pubblicitari lungo le strade delle città, sono esplose le polemiche: ‘’Esageratamente cruda'’ è il primo commento di Fabiola De Clercq, presidente dell’Aba, (associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia), e autrice di molti testi sull’argomento.
‘’Credo che queste campagne con immagini così dure e crude siano giuste, opportune'’ ha commentato invece Giorgio Armani. In sintonia con Stefano Dolce e Domenico Gabbana: ‘’Finalmente qualcuno dice la verità sull’anoressia, cioè che non un problema della moda ma un problema psichiatrico”. ‘’Il problema più grande, e perfino evidente, è ormai quello dell’obesità, ma sono entrambi, fenomeni contro cui lottare” concludono gli stilisti “ma non sono problemi strettamente della moda. Nella moda le donne sono sempre state molto sottili, anche negli Anni 50 e 60′’.
Se il ministro della Salute plaude alla campagna di Toscani, un altro esperto è in completo disaccordo con l’utilizzo di una malata per fini pubblicitari ed economici: “Il messaggio che passa è che l’anoressia è una scelta che si può evitare: stiamo parlando di un fenomeno molto più complesso che ha varie origini, genetiche, psicologiche” sostiene Riccardo Dalle Grave, presidente dell’Aidap (associazione italiana disturbi dell’alimentazione e del peso). Anche dal mondo dei pubblicitari c’è perplessita: ‘’Mi auguro molto caldamente che gli effetti di questa pubblicazione siano stati prima testati con grande attenzione e che i risultati siano stati incoraggianti” è l’auspicio di Annamaria Testa.
Toscani chiosa: “Il paradosso è che ci si sconvolge davanti all’immagine e non di fronte alla realtà. Io ho fatto, come sempre, un lavoro da reporter: ho testimoniato il mio tempo'’.

liste primarie partito democratico napoli

Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla

in questo collegio sono candidato io con la lista : "Democratici con Enrico Letta".

domenica, settembre 23, 2007

NAPOLI: CARDINALE SEPE PRESENTA NUOVO PARROCO DI 'FRONTIERA' A FORCELLA

Napoli, 23 set. - (Adnkronos) - E' don Angelo Berselli, il nuovo parroco di Forcella, zona di camorra. Lo ha presentato stamattina ai fedeli, nell'affollata chiese di San Giorgio Maggiore, l'arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe. Don Berselli prende il posto di don Luigi Merola, il giovane parroco anticamorra, costretto a lasciare Napoli per le minacce dei clan. Don Angelo Berselli e' gia' un parroco di 'frontiera': proviene dalla parrocchia di Sant'Anna di Palazzo, ai Quartieri Spagnoli, altra zona del centro storico di Napoli dominata dalla camorra.
Proprio la zona di Sant'Anna di Palazzo, fu teatro negli anni '90 di stragi e faide tra i clan dei quartieri spagnoli. Ma quelli furono anche gli anni in cui i camorristi finivano a centinaia in carcere, raccogliendo poi ergastoli nei successivi processi. La gente di Forcella ha accolto con calore il nuovo parroco, un uomo semplice e gia' apparso disponibili verso il suo 'nuovo' popolo. Il cardinal Sepe, che ha mantenuto la promessa di nominare entro settembre il nuovo parroco a San Giorgio Maggiore, ha poi offerto un fuori programma: ha visitato la gente che vive nel degrado e nei bassi di Forcella ricevendo abbracci, baci e carezze.
(Iam/Pn/Adnkronos)

Il Papa condanna la logica del profitto e il capitalismo selvaggio.

CITTA' DEL VATICANO - "La logica del profitto, se prevalente, - ammonisce il Papa - incrementa la sproporzione tra poveri e ricchi, come pure un rovinoso sfruttamento del pianeta". "Quando invece - commenta - prevale la logica della condivisione e della solidarieta', e' possibile correggere la rotta e orientarla verso uno sviluppo equo, per il bene comune di tutti". "In fondo - per il Papa - si tratta della decisione tra egoismo e amore, tra giustizia e disonesta', in definitiva tra Dio e Satana". Benedetto XVI lo ha detto nell'omelia della messa celebrata a Velletri, sua sede titolare prima di essere eletto Papa, dove si trova per una breve visita. "Mi sento a casa tra voi - ha detto prima di cominciare la messa".

"Se amare Cristo e i fratelli non va considerato come qualcosa di accessorio e di superficiale, ma piuttosto lo scopo vero e ultimo di tutta la nostra esistenza, - ha aggiunto - occorre saper operare scelte di fondo, essere disposti a radicali rinunce, se necessario al martirio. Oggi, come ieri, la vita del cristiano esige il coraggio di andare contro corrente, di amare come Gesu'". E se d'altra parte "si trova gente pronta ad ogni tipo di disonesta' pur di assicurarsi un benessere materiale pur sempre aleatorio quanto piu' noi cristiani dovremmo preoccuparci di provvedere alla nostra eterna felicita' con i beni di questa terra" ha osservato ancora papa Ratzinger, rilevando che "l'unica maniera di far fruttificare per l'eternita' le nostre doti e capacita' personali come pure le ricchezze che possediamo é di condividerle con i fratelli".

Il Papa ha poi ricordato che la Bibbia "stigmatizza uno stile di vita tipico di chi si lascia assorbire da una egoistica ricerca del profitto in tutti i modi possibili e che si traduce in una sete di guadagno, in un disprezzo dei poveri e in uno sfruttamento della loro situazione a proprio vantaggio". "Il cristiano - ha rimarcato - deve respingere con energia tutto questo, aprendo il cuore, al contrario, a sentimenti di autentica generosita'". Per giungere a questo, il Papa ha invitato alla preghiera e ha ricordato che gia' san Paolo nella prima lettera a Timoteo "invita in primo luogo a pregare per quelli che rivestono compiti di responsabilita' nella comunita' civile, perché, egli spiega, dalle loro decisioni, se tese al bene comune, derivano conseguenze positive, assicurando la pace e 'una vita calma e tranquilla con tutta pieta' e dignita" per tutti".(ANSA)

sabato, settembre 22, 2007

www.tiseiconnesso.it



Questo sito del Ministero delle Comunicazioni nasce in collaborazione con Save the Children Italia come frutto dell’interesse comune verso i giovani internauti.

Considerando l’ampio uso che i giovani fanno di internet e cellulari, il Ministero delle Comunicazioni, nell’ambito delle proprie politiche rivolte alla tutela dei minori, intende avvicinarsi alla quotidianità dei ragazzi con uno strumento pratico ed utile.

Queste pagine si rivolgono a tutti i ragazzi, agli adulti coinvolti nella loro tutela ( genitori ed insegnanti) e a tutti quelli che desiderano esplorare le potenzialità delle nuove tecnologie in sicurezza evitando di incorrere in sgradevoli inconvenienti.

Il sito offre spunti di riflessione e informazioni necessarie ad una navigazione sicura, che non poggi solo sugli strumenti tecnici per proteggere i computer, ma anche e soprattutto sulla consapevolezza di chi usa le nuove tecnologie rispetto alle proprie modalità e motivazioni di utilizzo.

Save the Children Italia ha curato tutti i contenuti del sito in base al suo impegno e alla sua esperienza pluriennale sul campo con i ragazzi in materia di minori e nuove tecnologie.

Save the Children è la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dei bambini. Esiste dal 1919 e opera in oltre 120 paesi del mondo con una rete di 28 organizzazioni nazionali e un ufficio di coordinamento internazionale: la International Save the Children Alliance, con status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite.

Save the Children sviluppa progetti di educazione, di risposta alle emergenze, di contrasto all’Aids e di lotta allo sfruttamento e abuso. Fa pressione inoltre sui governi affinché mettano al centro delle proprie politiche i diritti dei bambini sanciti nella Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’ Adolescenza.

Save the Children è presente in Italia come Onlus (organizzazione non lucrativa di utilità sociale) dal 1998. Tra i principali ambiti di lavoro e intervento in Italia: la tutela e promozione dei diritti dei minori migranti, la protezione dei minori vittime di tratta, l’educazione allo sviluppo, attività di advocacy e monitoraggio sull’attuazione della Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.

Da anni Save the Children è impegnata in progetti di sensibilizzazione dei minori ad un utilizzo delle Nuove Tecnologie adatto ai loro bisogni e desideri e di contrasto alla diffusione di pratiche illecite on-line a danno dei minori stessi. In particolare con il sostegno della Commissione Europea lavoriamo su due progetti EASY in collaborazione con Adiconsum – e Stop-It, implementando attività di sensibilizzazione sull’utilizzo delle NT nei confronti di minori, genitori e insegnanti attraverso interventi nelle scuole, seminari, convegni. Coinvolgendo gli attori chiave, istituzioni, industria, associazioni di genitori ed insegnanti, magistrati, forze di polizia nel dibattito relativo all’identificazione di buone prassi. Attraverso attività di consulenza per il Ministero delle Comunicazioni, la raccolta e gestione delle segnalazioni di materiale pedo-pornografico segnalate al sito www.stop-it.org ed infine attività di advocacy con le istituzioni, relative in particolare al problema dell’Identificazione delle Vittime di pedo-pornografia.

FINANZIARIA 2008: PRESENTATE LE PROPOSTE DEL FORUM DEL TERZO SETTORE

Le portavoce Maria Guidotti e Vilma Mazzocco hanno presentato oggi le proposte del Forum del Terzo Settore per la Finanziaria 2008.

Imprescindibile -si legge nel documento – la questione dello sviluppo capace di coniugare dimensione sociale e crescita economica


Otto sono le aree tematiche individuate dal Forum del Terzo Settore come prioritarie:
  • politiche sociali,

  • politiche attive del lavoro,

  • politiche fiscali,

  • politiche per l’educazione permanente, la formazione e la cultura,

  • servizio civile volontario,

  • politiche per il tempo libero, turismo e sport per tutti,

  • ambiente ed energia,


  • cooperazione internazionale.


  • Su queste occorre agire con specifici interventi, quelli che sono stati illustrati in dettaglio nella conferenza stampa (scaricabili dal link in appendice).


    Link alle proposte del Forum del Terzo Settore per la Finanziaria 2008

    Come hanno ricordato le portavoce: “I sistemi e le organizzazioni di welfare sono fattori di sviluppo importanti. E’ anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini che si esprimono non solo bisogni ma anche risposte, che si garantisce l’esigibilità dei diritti, avviando percorsi concreti di sussidiarietà sociale. In tal senso va anche la nostra partecipazione alla lotta all’evasione fiscale. Pagare le tasse è un atto irrinunciabile di giustizia sociale: chi non le paga deve sapere che toglie qualcosa ai più poveri. Noi, attraverso le nostre organizzazioni, dichiariamo il nostro impegno in tal senso".

    "Le organizzazioni di terzo settorehanno concluso Mazzocco e Guidotti - sono produttori e non gestori di servizi, promotrici di relazioni e legami sociali, di cittadinanza attiva e noi vogliamo rilanciare questo nostro essere sociale. Il Forum del Terzo Settore è parte sociale riconosciuta e intende agire questa responsabilità”.

    Il Documento presentato alla conferenza stampa è integrato dalle Schede di Approfondimento delle proposte del Forum del Terzo Settore scaricabili da questo link

    23 settembre San Pio da Pietrelcina (Francesco Forgione)


    San Pio da Pietrelcina (Francesco Forgione)

    23 settembre

    Pietrelcina, Benevento, 25 maggio 1887 - San Giovanni Rotondo, Foggia, 23 settembre 1968

    Francesco Forgione nasce a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Il 20 settembre 1918 il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Muore il 23 settembre 1968, a 81 anni. Dichiarato venerabile nel 1997 e beatificato nel 1999, è canonizzato nel 2002.

    Etimologia: Pio = devoto, religioso, pietoso (signif. Intuitivo)

    E' presente nel Martirologio Romano. San Pio da Pietrelcina (Francesco) Forgione, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che nel convento di San Giovanni Rotondo in Puglia si impegnò molto nella direzione spirituale dei fedeli e nella riconciliazione dei penitenti ed ebbe tanta provvidente cura verso i bisognosi e i poveri da concludere in questo giorno il suo pellegrinaggio terreno pienamente configurato a Cristo crocifisso.

    Quando muore, il 23 settembre 1968, a 81 anni, le stimmate scompaiono dal suo corpo e, davanti alle circa centomila persone venute da ogni dove ai suoi funerali, ha inizio quel processo di santificazione che ben prima che la Chiesa lo elevasse alla gloria degli altari lo colloca nella devozione dei fedeli di tutto il mondo come uno dei santi più amati dell’ultimo secolo.
    Francesco Forgione era nato a Pietrelcina, provincia di Benevento, il 25 maggio 1887. I suoi genitori, Grazio e Giuseppa, erano poveri contadini, ma assai devoti: in famiglia il rosario si pregava ogni sera in casa tutti insieme, in un clima di grande e filiale fiducia in Dio e nella Madonna. Il soprannaturale irrompe assai presto nella vita del futuro santo: fin da bambino egli riceveva visite frequenti di Gesù e Maria, vedeva demoni e angeli, ma poiché pensava che tutti avessero queste facoltà non ne faceva parola con nessuno. Il 22 gennaio 1903, a sedici anni, entra in convento e da francescano cappuccino prende il nome di fra Pio da Pietrelcina. Diventa sacerdote sette anni dopo, il 10 agosto 1910. Vuole partire missionario per terre lontane, ma Dio ha su di lui altri disegni, specialissimi.
    I primi anni di sacerdozio sono compromessi e resi amari dalle sue pessime condizioni di salute, tanto che i superiori lo rimandano più volte a Pietrelcina, nella casa paterna, dove il clima gli è più congeniale. Padre Pio è malato assai gravemente ai polmoni. I medici gli danno poco da vivere. Come se non bastasse, alla malattia si vanno ad aggiungere le terribili vessazioni a cui il demonio lo sottopone, che non lasciano mai in pace il povero frate, torturato nel corpo e nello spirito.
    Nel 1916 i superiori pensano di trasferirlo a San Giovanni Rotondo, sul Gargano, e qui, nel convento di S. Maria delle Grazie, ha inizio per Padre Pio una straordinaria avventura di taumaturgo e apostolo del confessionale. Un numero incalcolabile di uomini e donne, dal Gargano e da altre parti dell’Italia, cominciano ad accorrere al suo confessionale, dove egli trascorre anche quattordici-sedici ore al giorno, per lavare i peccati e ricondurre le anime a Dio. È il suo ministero, che attinge la propria forza dalla preghiera e dall’altare, e che Padre Pio realizza non senza grandi sofferenze fisiche e morali.
    Il 20 settembre 1918, infatti, il cappuccino riceve le stimmate della Passione di Cristo che resteranno aperte, dolorose e sanguinanti per ben cinquant’anni. Padre Pio viene visitato da un gran numero di medici, subendo incomprensioni e calunnie per le quali deve sottostare a infamanti ispezioni canoniche; il frate delle stimmate si dichiara “figlio dell’obbedienza” e sopporta tutto con serafica pazienza. Infine, viene anche sospeso a divinis e solo dopo diversi anni, prosciolto dalle accuse calunniose, può essere reintegrato nel suo ministero sacerdotale.
    La sua celletta, la numero 5, portava appeso alla porta un cartello con una celebre frase di S. Bernardo: “Maria è tutta la ragione della mia speranza”. Maria è il segreto della grandezza di Padre Pio, il segreto della sua santità. A Lei, nel maggio 1956, dedica la “Casa Sollievo della Sofferenza”, una delle strutture sanitarie oggi più qualificate a livello nazionale e internazionale, con 70.000 ricoveri l’anno, attrezzature modernissime e collegamenti con i principali istituti di ricerca nel mondo.
    Negli anni ‘40, per combattere con l’arma della preghiera la tremenda realtà della seconda guerra mondiale, Padre Pio diede avvio ai Gruppi di Preghiera, una delle realtà ecclesiali più diffuse attualmente nel mondo, con oltre duecentomila devoti sparsi in tutta la terra. Con la “Casa Sollievo della Sofferenza” essi costituiscono la sua eredità spirituale, il segno di una vita tutta dedicata alla preghiera e contrassegnata da una devozione ardente alla Vergine.
    Da Lei il frate si sentiva protetto nella sua lotta quotidiana col demonio, il “cosaccio” come lo chiamava, e per ben due volte la Vergine lo guarisce miracolosamente, nel 1911 e nel 1959. In quest’ultimo caso i medici lo avevano dato proprio per spacciato quando, dopo l’arrivo della Madonna pellegrina di Fatima a San Giovanni Rotondo, il 6 agosto 1959, Padre Pio fu risanato improvvisamente, tra lo stupore e la gioia dei suoi devoti.
    “Esiste una scorciatoia per il Paradiso?”, gli fu domandato una volta. “Sì”, lui rispose, “è la Madonna”. “Essa – diceva il frate di Pietrelcina – è il mare attraverso cui si raggiungono i lidi degli splendori eterni”. Esortava sempre i suoi figli spirituali a pregare il Rosario e a imitare la Madonna nelle sue virtù quotidiane quali l’umiltà,la pazienza, il silenzio,la purezza,la carità.“Vorrei avere una voce così forte – diceva - per invitare i peccatori di tutto il mondo ad amare la Madonna”.
    Lui stesso aveva sempre la corona del rosario in mano. Lo recitava incessantemente per intero, soprattutto nelle ore notturne. “Questa preghiera – diceva Padre Pio – è la nostra fede, il sostegno della nostra speranza, l’esplosione della nostra carità”.
    Il suo testamento spirituale, alla fine della sua vita, fu: “Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario”.
    Intorno alla sua figura in questi anni si sono scritti molti fiumi di inchiostro. Un incalcolabile numero di articoli e tantissimi libri; si conta che approssimativamente sono più di 200 le biografie a lui dedicate soltanto in italiano. “Farò più rumore da morto che da vivo”, aveva pronosticato lui con la sua solita arguzia. Quella di Padre Pio è veramente una “clientela” mondiale. Perché tanta devozione per questo san Francesco del sud?
    Padre Raniero Cantalamessa lo spiega così:“Se tutto il mondo corre dietro a Padre Pio – come un giorno correva dietro a Francesco d’Assisi - è perché intuisce vagamente che non sarà la tecnica con tutte le sue risorse, né la scienza con tutte le sue promesse a salvarci, ma solo la santità. Che è poi come dire l’amore”.
    Autore: Maria Di Lorenzo da Santi e Beati.

    Enrico Letta: «Sì, parliamo di come sarà il partito»


    «Queste primarie per la leadership del Partito democratico, avviate decisamente con il piede sbagliato, hanno recuperato, grazie alla competizione, molto del loro potenziale, ma non sono ancora, a mio avviso, completamente centrate: possiamo e dobbiamo “raddrizzarle”.
    Non ci stiamo confrontando per la “premiership”: le primarie per la guida della coalizione verranno, sul modello di quelle che hanno portato all’investitura di Prodi. Ci stiamo confrontando per la segreteria del partito: le indicazioni di programma, dunque, sono solo metà della proposta; l’altra metà deve riguardare la “forma” del partito che andiamo a costruire, e fin qui il dibattito è stato invece sbilanciato nella prima direzione». Leggi l'articolo di Enrico su "Europa" e lascia un tuo commento.
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    venerdì, settembre 21, 2007

    Canale5: torna “Striscia” il tg fatto dalla gente comune con Ricci che si candida come Sircana di Grillo.



    Roma, 21 set (Velino) - Lunedì 24 settembre torna alle 20.30 su Canale5 Striscia la notizia col sottotitolo La voce della persistenza. Alla sua ventesima edizione il programma “avrà contenuti innovativi, ma il gruppo di lavoro sarà sempre lo stesso” dichiara Antonio Ricci, ideatore del tg satirico. A riprendere il timone della conduzione la coppia storica Enzo Iacchetti e Ezio Greggio. “A fare Striscia mi diverto un mondo – dichiara Iacchetti -. È come essere a scuola: io e Greggio ci passiamo i bigliettini sotto la scrivania”. Per la terza volta saranno veline Melissa Satta e Thais Wiggers; mentre tra i personaggi di Striscia c’è una new entry: Michela Vittoria Brambilla, la presidente dei Circoli delle Libertà, interpretata dal comico-trasformista Dario Ballantini. La prima puntata di Striscia mostrerà il sopralluogo del Gabibbo al Policlinico Umberto I di Roma dove dalla precedente denuncia di malasanità del tg satirico non è cambiato nulla. “Finché ci sono dei disastri in Italia – osserva Iacchetti -, Striscia ha il suo bel da fare. Ormai è il pubblico che fa la trasmissione. Il 90 per cento delle tematiche viene dalla gente comune”. In redazione arriva una media di 1500 chiamate al giorno, attraverso il numero del SOS Gabibbo (800055077), così come numerose sono le email indirizzate a gabibbo@mediaset.it.

    “Comincerò io con una domanda che sono sicuro nessuno di voi avrebbe mai voluto farmi. Cosa ne penso di Beppe Grillo? – così rompe il ghiaccio nella conferenza stampa meneghina Antonio Ricci, amico del comico oltre che conterraneo, liguri entrambi. E si risponde -. È un provocatore che sa quello che sta facendo, anche se è rimasto un po’ stupito da cosa ha innescato. Non pensava che in tanti ci credessero… Beppe lo conosco bene, è un attaccante solitario, un monologhista, non è capace di argomentare, di fare dialettica. Per questo non lo vedo in politica. Lui deve restare nell’ambito dov’è adesso altrimenti diventa un fenomeno da baraccone”.
    (onp)

    Mastella difende l'indulto e annuncia nuove carceri

    Napoli, 21 set (Velino) - ''Un provvedimento eccezionale adottato per far fronte a una situazione altrettanto eccezionale'', è stato questo l'indulto secondo il ministro della Giustizia Clemente Mastella. Lo ha detto nel corso del suo intervento a Napoli dove si celebra il 190esimo anniversario della fondazione della polizia penitenziaria, e dove ha difeso gli 800 parlamentari - poi si sono ''mimetizzati'' perché "impauriti", secondo Mastella - che l'hanno votato e ringraziato il presidente del Consiglio Romano Prodi, che "sull'indulto ha speso parole di verità; ma anche il leader dell'opposizione, Silvio Berlusconi, che anche di recente, ha detto apertamente che lo avrebbe rivotato''. Quanto al sistema carcerario il ministro ha sostenuto che "la sola segregazione non basta a garantire la sicurezza dei cittadini, l'esclusione fisica ha infatti comunque un termine" e "il carcere deve essere insieme il luogo di severità, dignità e recupero". Sono necessarie però altre carceri e sono in corso di realizzazione nuovi edifici che potranno ospitare altri 5.886 detenuti.

    Mastella ha criticato la "campagna mediatica di rara virulenza e spregiudicatezza fatta solo per guadagnarsi gli applausi delle curve" e ha fornito i dati su recidivi e nuovi carcerati: "È il caso di dire basta alle polemiche strumentali perché da un'analisi fatta dal Dap non risulta che la presenza di soggetti recidivi in carcere non è aumentata. Anzi se la percentuale di recidivi si assestava al 48 per cento della popolazione carceraria prima dell'indulto, un anno dopo la presenza di recidivi in carcere è pari al 42 per cento del totale" e il dato "include anche quel 22,7 per cento dei detenuti usciti per il provvedimento votato dalla stragrande maggioranza del Parlamento che hanno varcato le porte del carcere".

    A Napoli ha parlato anche il direttore del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria. Ettore Ferrara ha chiesto una ''piena armonizzazione'' del trattamento economico delle carriere dei 42 mila poliziotti per la ''complessità dei compiti affidati alla polizia penitenziaria'' e la ''professionalità richiesta per il loro svolgimento''. È "incomprensibile - ha aggiunto Ferrara - il diverso trattamento di carriera a essa riservato rispetto ad altri corpi di polizia ... e improcrastinabili quegli interventi ordinamentali indispensabili per l'armonizzazione delle rispettive carriere''. In Italia ci sono 42 mila poliziotti penitenziari - tremila e 500 sono donne - garantiscono la sicurezza nei 231 istituti penitenziari, a hanno compiti importanti nella rieducazione dei detenuti, nella vigilanza di 500 detenuti al 41 bis, il servizio di traduzione e piantonamento. Il direttore del Dp ha anche rivelato che è in fase di pre-sperimentazione l'impiego di agenti penitenziari al di fuori delle carceri nell'ambito dell'esecuzione penale esterna.

    napoli: Ambientalismo e senso civico record di teppisti


    Presentato a Napoli il rapporto annuale sul senso civico degli italiani, uno studio promosso dal Comieco, il consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi, e realizzato dalla Ipsos. E, segno dei tempi, sono Beppe Grillo e Fiorello i simboli del nuovo senso civico, in un Paese in cui gli italiani pensano di più alla collettività e sono meno individualisti. Interessante anche il focus napoletano, presentato da Paolo Natale, con cinque dati che lo studio ha evidenziato. In primo luogo a Napoli cresce l’individualismo (+3%) rispetto al 2006; in seconda battuta viene manifestata una disaffezione rispetto al senso di appartenenza locale e (terzo aspetto) la «napoletanità» non viene ritenuta sempre una fonte d’orgoglio. Sorpresa per il quarto punto: il disordine dà fastidio ai napoletani che considerano «la tradizionale e simpatica anarchia» come elemento penalizzante del senso civico. In netta diminuzione è la percezione del rispetto delle regole, con la richiesta di più sanzioni. Infine un primato negativo. Napoli è la città, secondo Legambiente, dove più alta è la percentuale di atti vandalici contro l’ambiente. Il 67 dei reati vandalici riguardano danni a cassonetti, campane per la differenziata e cestini per i rifiuti. Nel corso della manifestazione il sindaco ha consegnato il premio per il «Senso civico» agli studenti della scuola Angiulli della Sanità, all’istituto «Virgilio IV», al Comitato Mamme della città e alla giovanissima Jasminn, alunna di una scuola di Ponticelli. sa. sa.

    SETTIMANE SOCIALI, ITALIA E BENE COMUNE

    Editoriale di Claudio Gentili, Direttore de “La Società”

    Nel 1907, in occasione della prima Settimana Sociale dei cattolici italiani, furono affrontati, sotto l’attenta regia di Giuseppe Toniolo, temi di grande attualità: la condizione di lavoro degli operai, i contratti di lavoro, la formazione, l’emigrazione.

    Pistoia fu scelta non a caso, ma come esempio di una fiorente attività cooperativa. Mons. Pottier, della Scuola Sociale Cattolica di Liegi fu invitato a trattare in modo specifico dei traguardi conquistati dalla cooperazione.

    La scelta di Pistoia e di Pisa per celebrare dal 18 al 21 ottobre 2007 il centenario delle Settimane Sociali non è solo una scelta celebrativa. L’auspicio è che si torni a parlare di temi forti, ad affrontare nuovamente la questione sociale, a parlare del lavoro (su cui da tempo si riflette poco), ad affrontare i grandi temi della questione antropologica, a dare ai laici uno spazio da protagonisti e non da spettatori, a ritrovare la capacità pragmatica di evidenziare non solo problemi ma anche soluzioni, a rinunciare al genericismo delle dichiarazioni e degli auspici.

    La 45ma Settimana Sociale dei cattolici, a cui la nostra Rivista ha dedicato tutti i numeri del 2007, è un’occasione per riflettere sul bene comune e sull’Italia.

    Il bene comune – diciamolo con chiarezza – è l’esatto contrario dei concorsi truccati, dei test di accesso all’università pagati, dei furbetti del quartierino, dell’evasione fiscale, del mancato utilizzo della riscossione fiscale per alleviare le povertà, dello spreco del denaro pubblico, della mancanza di capacità di decisione, delle varie mafie. Recentemente di fronte alla scoperta di un test per l’accesso alla facoltà di medicina che era stato pagato, un giovane ha candidamente risposto: “siamo in un paese di furbi e anch’io faccio il furbo”.

    E’ questo il punto da cui partire: il bene comune come vita retta per tutti.

    Il bene comune come elemento unificatore di una società pluralista.

    Il bene comune come orizzonte etico che precede la politica.



    Il nostro è un paese che da circa 20 anni vive in uno stato cronico di divisione profonda. Prima le vicende di Tangentopoli, poi l’emergere di un bipolarismo selvaggio in cui le coalizioni nascevano avendo come unico collante l’odio per l’avversario, infine la progressiva rottura del rapporto fra cittadini e politica, l’incapacità della politica a governare e a ottenere risultati.

    Ma soprattutto una crisi di reputazione della politica e una carenza di leader credibili.

    In talune forme il bipolarismo selvaggio non ha risparmiato neppure la comunità ecclesiale. Infine la perdita della passione per il bene integrale della persona e per il bene comune causata dalle diverse forme di individualismo e dal relativismo.

    Il successo del blog di un famoso comico italiano improvvisatosi capopopolo, che invoca la forca per la politica e i suoi rappresentanti eletti in Parlamento, è un segno della crisi dell’idea di bene comune.

    In forma sintetica si può dire che l’Italia ha bisogno di bene comune, ha bisogno di unità, ha bisogno dei cattolici. Far ritrovare all’Italia lo spirito dei padri costituenti è il primo compito della 45ma Settimana Sociale.

    In secondo luogo la settimana sociale è una grande occasione di unità e di comunione sinfonica dentro la Chiesa. Franco Garelli, in alcuni recenti e lucidi interventi, ha descritto una cattolicità italiana divisa tra credenti impegnati in esperienze kerigmatiche e spirituali ma privi di sensibilità sociale e i cattolici del volontariato e dell’impegno sociale in taluni casi in difficoltà di sintonia con i temi di fondo dell’insegnamento dei pastori.

    Come ha evidenziato la 58ma Settimana Liturgica nazionale, che si è svolta a Spoleto a fine agosto, è proprio la liturgia uno dei luoghi privilegiati per lo sviluppo di una coscienza sociale ispirata al Vangelo. Per vivere da cristiani occorre armonizzare la fedeltà a Cristo con la cittadinanza, cioè con l’impegno ad essere presenti nel mondo. Ogni celebrazione liturgica aiuta ad operare una lettura sapienziale della storia e un discernimento dei fatti e aiuta a scorgere la misteriosa presenza del Risorto nel quotidiano.

    E lo stesso Family day che nel maggio scorso ha visto scendere in piazza un milione di cattolici a difesa dell’idea comune di famiglia (quella sancita dall’art. 29 della nostra Carta Costituzionale) ha segnato una evidente discontinuità. Sono scesi in piazza cattolici che non avevano mai partecipato a una manifestazione politica. E’ sceso in piazza il popolo cattolico. Sono scesi in piazza i nuovi movimenti, quella che potrebbe essere definita la società civile della Chiesa.

    Per dirla in modo un po’ sbrigativo, accanto ai cattolici liberali, ai cattolici democratici e ai cattolici impegnati nel volontariato emerge una terza figura, che potremmo provvisoriamente definire dei “neo-cattolici”, che si affaccia all’impegno sociale e che a questo impegno è chiamata da una forte esperienza di Dio e da un cammino di conversione personale e comunitario.

    Sicuramente nei tanti volti e nelle tante storie presenti a Pisa-Pistoia, accanto ai cattolici impegnati tradizionalmente nel sociale ci saranno i volti dei “neo-cattolici”, con meno esperienza politica ma con una grande domanda di luoghi in cui i cattolici tornino sa far sentire la loro voce e a dare il loro contributo all’unificazione di un paese tanto diviso.

    Alla 44ma Settimana Sociale di Bologna il cardinale Carlo Caffarra ha affermato: “abbiamo bisogno di un luogo, creato da tutte le forze associate del laicato cattolico italiano dove sia possibile offrire un’alta formazione a chi intende impegnarsi nella costruzione di una polis nella quale l’ordine delle cose è subordinato all’ordine delle persone”.

    Nonostante numerosi e generosi tentativi, nonostante l’impegno di Retinopera, Scienza e Vita, Forum delle famiglie, Scuole diocesane di dottrina sociale, questa domanda è rimasta sostanzialmente inevasa. Ecco allora il terzo grande auspicio per le Settimane Sociali del centenario. Non ridursi ad un evento celebrativo, ma lanciare tre grandi sfide: l’unificazione del paese attorno al bene comune, il nuovo ruolo dei cattolici uniti sui valori non disponibili e alleati con tutti gli uomini di buona volontà, la formazione alla coscienza sociale.

    Negli incontri estivi di Bose, Vallombrosa e Subiaco, appuntamenti decisivi per ripensare il ruolo dei cattolici nella società italiana, fortunatamente con toni e sensibilità differenziate è emersa una domanda comune: valorizzare il ruolo dei cattolici come esperti di bene comune.

    Tre tratti essenziali sono stati richiamati come caratteristici della formazione alla coscienza sociale. In primo luogo la formazione deve abilitare ad una laicità per la quale il pluralismo è da viversi entro una comune cornice di valori.

    In secondo luogo i cattolici sono chiamati a partecipare al dibattito democratico proponendo principi valori e soluzioni, nell’ambito dell’idea della democrazia deliberativa e non meramente competitiva in termini razionali quindi condivisibili da ogni uomo di buona volontà.

    In sostanza si tratta di formare ad una idea di laicità intesa come casa comune le cui mura sono costituite dai valori non negoziabili dell’ecologia umana.

    In terzo luogo la formazione deve far leva su quel patrimonio dottrinale e sociale costituito dalla tradizione del movimento cattolico e dalla DSC.

    Evidentemente la formazione alla coscienza sociale deve evitare forme di moralismo e di velleitarismo e preparare persone competenti capaci di adottare soluzioni efficaci per il bene comune . Alla base di questa auspicata nuova stagione formativa per i cattolici vi è l’idea che l’Italia ha bisogno del contributo dei cattolici per la costruzione del bene comune.

    Occorre evitare sia precipitose fughe in avanti nella costruzione di un nuovo partito cattolico che altrettanto immotivate forme di assuefazione al relativismo e alla secolarizzazione e di conseguente programmatica rinuncia a quello che Guardini definiva il “distintivo cristiano”.

    Per rafforzare l’impegno sociale i laici cattolici,nella loro autonoma responsabilità di animare le realtà temporali, e soprattutto le loro Associazioni e Movimenti, hanno la necessità di rafforzare il “mettersi in rete” non solo per superare forme sterili di competizione ma soprattutto, come ricorda costantemente Savino Pezzotta, uno dei leader più credibili di questa nuova stagione del movimento cattolico, per evitare il rischio di un neocollateralismo bipolare, palese o occulto.

    Fatta salva l’autonomia del sociale come ricchezza e risorsa delle persone (che nessuna “statolatria” può soffocare) la presenza politica dei cattolici in Italia non può oggi che essere plurale. La domanda da porsi quindi è: mentre nasce il Partito democratico e si propone la formazione del Partito delle libertà nell’ottica di un rafforzamento del bipolarismo e di un superamento della frammentazione, come i cattolici possono dare un contributo alla democrazia attraverso la fecondità sociale del loro contributo al bene comune e la sperimentazione di nuove forme di partecipazione.

    Nessuno nega ovviamente il ruolo fondamentale dei partiti ma nessuno è obbligato a stare in un recinto. Accanto al nascituro bipartitismo possiamo immaginare espressioni di partecipazione più libere e aperte, in grado di far crescere una domanda politica dal basso, ridando peso e autonomia alla dimensione territoriale. Strumenti che siano capaci di intervenire nel dibattito politico con proposte, mobilitazioni, campagne in grado di generare pensiero politico e di favorire la partecipazione. Un po’ come avvenne in altre stagioni del movimento cattolico con l’Opera dei congressi, la Lega democratica di Donati e le ACLI.

    Come è stato nel passato, anche nel futuro il cattolicesimo rimane una risorsa per pensare l’Italia. Come non possiamo immaginare il nostro patrimonio culturale nazionale senza le Madonne di Raffaello e i Crocifissi di Giotto così ci è difficile immaginare il futuro dell’Italia senza un ruolo attivo e propositivo dei cattolici.

    L’identità italiana non è quella di una nazione cattolica ma tale identità non si può prospettare senza il cattolicesimo. Direi che scopo precipuo di tale formazione alla coscienza sociale è aiutare i cattolici a ripensare il proprio ruolo di laici impegnati per la costruzione della città dell’uomo.

    Il fulcro ispiratore e sintetico della formazione alla coscienza sociale è il concetto di bene comune che va reinterpretato alla luce dei cambiamenti storici. Si tratta quindi di appropriarsi del concetto già elaborato dalla Pacem in Terris di bene comune universale e di quella dimensione universalistica di bene comune che la Centesimus Annus individua nel tema della salvaguardia del creato.

    Si tratta infine di legare strettamente bene comune e questione antropologica. Facendo in modo che non vi siano più i cattolici della pace e quelli della famiglia con reciproche antipatie ideologiche ma che pace e famiglia, salvaguardia del creato e rifiuto delle manipolazioni genetiche, attenzione ai poveri e fisco equo, solidarietà con gli immigrati e rafforzamento della legalità, cultura del lavoro e passione educativa, camminino insieme.

    Vi sono due motivi dominanti del Magistero di Benedetto XVI che possono ispirare una ripresa di attenzione al ruolo sociale dei cattolici. Innanzitutto l’esigenza di conciliare fede e ragione. In secondo luogo l’idea che dove Dio è grande l’uomo non è mai piccolo e che chi crede non è mai solo.

    All’Agorà di Loreto Papa Ratzinger ha dato ai giovani una consegna che penso possa valere per tutti i partecipanti alla 45ma Settimana Sociale: “non abbiate paura di preferire le vie alternative indicate dall’amore vero: uno stile di vita sobrio e solidale, relazioni affettive sincere e pure, un impegno onesto nello studio e nel lavoro, l’interesse profondo per il bene comune”.

    Tornano alla memoria gli ambiti del Convegno ecclesiale di Verona: vita affettiva, fragilità umana, lavoro e festa, tradizione, cittadinanza. Tutti temi grandi da declinare attraverso la testimonianza personale, il pensiero sociale e l’azione comune. Per il bene dell’Italia.