Visualizzazione post con etichetta Rosy Bindi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Rosy Bindi. Mostra tutti i post

mercoledì, settembre 17, 2008

Il futuro del PD e la sfida del Mezzogiorno: Legalità, Sicurezza e Solidarietà sociale

Sabato 20 settembre ore 18.30


Mostra d'Oltremare Napoli

Introduce

Pasquale Orlando Presidente ACLI - Napoli

Partecipano

Rosy Bindi Vice-Presidente Camera dei Deputati

Anna Finocchiaro Presidente Gruppo PD Senato della Repubblica

Coordina
Ottavio Ragone Vice Redattore Capo de La Repubblica – Napoli

mercoledì, marzo 12, 2008

politiche familiari: il messaggio di Napolitano alle acli campania

Giorgio Napolitano: “L'impegno a favorire e sostenere la piena affermazione dei valori e delle risorse presenti nel mondo familiare impone l'adozione concreta di politiche pubbliche di tutela.”

Il Capo dello Stato ha inviato un messaggio alle Acli della Campania in occasione della firma del “Patto Campano per la Famiglia”


Napoli, 12 marzo 2008 – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio alla presidente regionale delle Acli della Campania Eleonora Cavallaro per sostenere il “Patto campano per la famiglia” che sarà presentato venerdì mattina a partire dalle 9.30 all’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris, a Napoli.

Ecco il testo della lettera: “La cerimonia della firma del 'Patto Campano della Famiglia' conclude un lungo e significativo cammino di riflessione che le Acli della Campania hanno avviato per individuare le misure più idonee a sostenere la famiglia. L'impegno a favorire e sostenere la piena affermazione dei valori e delle risorse presenti nel mondo familiare sancito nella nostra Costituzione, impone l'adozione concreta di politiche pubbliche di tutela, rendendo possibile la combinazione di vita lavorativa e vita familiare nella parità tra i coniugi e, in particolare, assistendo i nuclei familiari più deboli, spesso minacciati da situazioni di grave disagio.
Con l'auspicio che il confronto costruttivo su questi temi possa contribuire alla ricerca di soluzioni efficaci e largamente condivise, il presidente della Repubblica rivolge alle autorità presenti e a tutti i convenuti un saluto cordiale.”

Saranno presenti alla manifestazione, in cui sarà presentato un documento programmatico realizzato “dal basso” e che ha l’obiettivo di “conciliare sostegno alla famiglia e sviluppo socio-economico della società”, il ministro della Famiglia Rosy Bindi, l’arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe, il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, il presidente del Polo delle Scienze Umane dell’università Federico II Massimo Marrelli. Con loro anche Luca Jahier, membro del Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, Marie Panayotopolous-Cassiotou, presidente dell’integruppo Famiglia e Protezione dell’Infanzia del Parlamento Europeo, Rosa Russo Jervolino, sindaco di Napoli. Introdurranno Pasquale Orlando, presidente provinciale delle Acli di Napoli ed Eleonora Cavallaro, presidente regionale delle Acli della Campania.

A seguire la presentazione del Patto si svolgerà il Congresso Regionale delle Acli della Campania, chiamato ad eleggere i nuovi organismi in vista del Congresso Nazionale che si terrà a Roma dal primo al 4 maggio 2008. Sarà l’occasione per fare il bilancio del quadriennio appena trascorso sotto la guida di Eleonora Cavallaro.



Per comunicazioni: Michele M. Ippolito (Portavoce Acli Campania) - 3403008340

martedì, marzo 11, 2008

“Patto campano per la famiglia” alla presenza del ministro Rosy Bindi e del cardinale Sepe

Le Acli presenteranno venerdì mattina a Napoli il “Patto campano per la famiglia” alla presenza del ministro Rosy Bindi e del cardinale Sepe

Appuntamento alle 9.30 presso l’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris.
A seguire, il congresso regionale delle Acli campane


Napoli, 11 marzo 2008 - Il ministro della Famiglia Rosy Bindi, l’arcivescovo di Napoli cardinale Crescenzio Sepe ed il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero saranno presenti alla presentazione del Patto campano per la famiglia, un documento programmatico realizzato “dal basso” che ha l’obiettivo di “conciliare sostegno alla famiglia e sviluppo socio-economico della società”. La manifestazione si terrà venerdì mattina, a partire dalle 9.30, presso l’Hotel Ramada di via Galileo Ferraris. Saranno presenti anche Massimo Marrelli, presidente del Polo delle Scienze Umane dell’università Federico II, Luca Jahier, membro del Comitato Economico e Sociale dell’Unione Europea, Marie Panayotopolous-Cassiotou, presidente dell’integruppo Famiglia e Protezione dell’Infanzia del Parlamento Europeo, Rosa Russo Jervolino, sindaco di Napoli. Introdurranno Pasquale Orlando, presidente provinciale delle Acli di Napoli ed Eleonora Cavallaro, presidente regionale delle Acli della Campania.
Sette mesi di lavoro; ventisette seminari territoriali svolti nelle cinque province campane; decine di amministratori pubblici, esponenti del terzo settore, religiosi, sindacalisti, rappresentanti di altre regioni italiane e nazioni europee coinvolti per la stesura del Patto. Sono questi i numeri della partecipazione ad un progetto di ampio respiro che mira a proporre alla politica un percorso per sostenere la famiglia anche in Campania.



“L’idea – continua la Cavallaro - nasce dalla nostra attenzione per le famiglie, investite da problemi e responsabilità di fronte alle quali sono lasciate sempre più sole, al punto da rappresentare il soggetto debole della società. Nella nostra regione, ai “normali” problemi quali invecchiamento della popolazione, famiglie sempre più piccole, maternità ritardata, allungamento della permanenza nella famiglia d’origine, si aggiungono delle aggravanti: un tasso di occupazione che non cresce; una crescente rinuncia da parte delle donne a presentarsi sul mercato del lavoro a causa di una bassa domanda ma anche a causa delle forti carenze nell’offerta di taluni servizi di pubblica utilità, come i servizi di asili nido e quelli dell’assistenza domiciliare per gli anziani; una povertà al 27%, che riguarda soprattutto le famiglie con minori; una dispersione scolastica altissima ed un livello di apprendimento e grado di istruzione della popolazione giovanile inferiori alla media nazionale; una carenza di abitazioni per le giovani coppie; un aumento dell’immigrazione su territori già problematici.”

A seguire la presentazione del Patto si svolgerà il Congresso Regionale delle Acli della Campania, chiamato ad eleggere i nuovi organismi in vista del Congresso Nazionale che si terrà a Roma dal primo al 4 maggio 2008.

lunedì, gennaio 14, 2008

FAMIGLIA: BINDI, RILANCIARE I CONSULTORI


(ASCA) - Roma, 12 gen - Rilanciare i consultori familiari per potenziare la loro vocazione socio-assistenziale e rispondere con interventi sempre piu' capillari e tempestivi alla maggiore complessita' sociale, valorizzando le migliori esperienze del nostro Paese e promuovendo un modello multidisciplinare, in grado di rispondere ai diversi bisogni della famiglia. Questo uno degli obiettivi degli accordi voluti e promossi dal Ministro delle politiche per la famiglia, Rosy Bindi, che le amministrazioni regionali italiane stanno firmando in queste settimane con il Dipartimento per le politiche familiari. Sette quelli sottoscritti dalla fine di novembre a oggi, con la Provincia autonoma di Trento e le Regioni Liguria, Sardegna, Sicilia, Lazio, Toscana e Veneto. Le intese raggiunte finora comportano per la riorganizzazione del ruolo dei consultori a favore delle famiglie l'erogazione di oltre 20 milioni di euro. Ai 15 a carico del Fondo nazionale per la famiglia, pari al 75 per cento del finanziamento, si sommano gli stanziamenti messi a disposizione dalle regioni, che per i consultori ammontano a circa cinque milioni di euro. I fondi sono immediatamente disponibili e saranno impiegati per potenziare e riorganizzare i servizi forniti dai consultori, con criteri di qualita', efficienza e produttivita'.
Il Ministro Bindi e' convinto che, ''in un contesto in cui le relazioni parentali sono piu' fragili e in cui cresce la solitudine sociale delle famiglie, il consultorio debba diventare un punto di riferimento, trasformandosi da ambulatorio ostetrico e ginecologico in un servizio percepito dalla famiglia come una struttura amica, sulla quale si puo' sempre contare. Dagli psicologi agli educatori, dal mediatore familiare all'assistente sociale, c'e' bisogno di un'equipe formata da diverse figure professionali in grado di aiutare i genitori nel percorso di crescita e formazione dei figli, per affrontare insieme i conflitti generazionali e le crisi di coppia, per promuovere la capacita' di essere coniugi e genitori''. Da qui la decisione di dedicare un'attenzione particolare, nell'ambito degli accordi siglati con le Regioni, agli interventi finalizzati a: promuovere spazi di ascolto per la famiglia; contrastare l'abbandono dei minori; prevenire la violenza in famiglia contro bambini, donne e anziani, rafforzando la collaborazione con scuole e forze dell'ordine; educare alla genitorialita' e preparare al parto; creare ''spazi neutri'' di incontro per i figli di genitori sperati; promuovere azioni di supporto per i nuclei con persone disabili, tossicodipendenti o non autosufficienti; favorire l'integrazione degli immigrati. Senza trascurare l'aiuto delle gestanti e delle madri in difficolta', per applicare in modo sempre piu' efficace il compito di promozione e tutela della maternita', che la legge 194 del 1978 assegna proprio ai consultori familiari. L'obiettivo e' creare una rete di servizi vicini alla famiglia nella sua vita quotidiana e capace di mettere in comunicazione le diverse realta' che se ne occupano: oltre ai consultori, i centri per la famiglia, le associazioni e i numeri utili che assistono le persone in difficolta'. red-cam/cam/ss

lunedì, luglio 16, 2007

Pd,Rosy Bindi ( foto ) si candida alla segreteria,per "competizione vera"



Il ministro per la Famiglia Rosy Bindi ha deciso di candidarsi alla segreteria del Partito democratico, "per una nuova competizione" e per dare un'opportunità alle donne, come si legge in una nota.
"Anch'io, come tanti, sento la responsabilità di un impegno in prima persona. Ho riflettuto a lungo sul contributo che avrei potuto dare a questa straordinaria opportunità per la politica e il Paese. Sono ormai convinta che la scelta più giusta e più utile sia quella di presentare la mia autonoma candidatura alla segreteria del nuovo partito", dice Bindi in una nota diffusa nel pomeriggio.
Tra le motivazioni della decisione, la necessità di "una competizione vera ... che favorisca il confronto delle idee e porti alla luce le differenze e la ricchezza culturale del partito nuovo", ma anche la convinzione "che le donne non possano più aspettare... E' il momento di far contare il peso e l'autorevolezza di straordinarie energie femminili presenti nella vita sociale, economica, culturale del Paese".
Il ministro sottolinea poi il "bisogno di dar vita ad un bipolarismo finalmente maturo, senza ambiguità e tatticismi nella politica delle alleanze (e di) cogliere fino in fondo la sfida di una nuova laicità".
Bindi chiede "un'Italia più ricca ma anche più libera e più giusta", e si aspetta che "in tantissimi, donne e uomini e soprattutto giovani e giovanissimi, che già si sentono democratici pur non militando nei partiti esistenti o sentendosi estranei ai loro apparati organizzativi, si aspettano e vogliono essere protagonisti di questa nuova stagione".
La candidatura al Pd sarà "un percorso che richiederà molte energie, passione e dedizione. Sarà un impegno quotidiano, a tempo pieno. E se sarò eletta rinuncerò a qualunque altro incarico", aggiunge Bindi.
La settimana scorsa, il presidente del Consiglio Romano Prodi in una lettera ha detto che c'è spazio per nuove candidature alla leadership del partito democratico, dopo quella del sindaco di Roma Walter Veltroni, che alla fine di giugno ha sciolto le riserve e si è proposto per la segreteria.
Il ministro dello Sviluppo economico Pierluigi Bersani lunedì scorso ha invece annunciato che non si candiderà alla guida del partito per evitare di disorientare i simpatizzanti della nuova forza di centrosinistra.

lunedì, giugno 25, 2007

Le Acli della Campania propongono un “Patto regionale per la famiglia”


Lunedì prossimo l’associazione dei Lavoratori cristiani lancerà a Napoli un laboratorio sul tema “La famiglia: soggetto sociale ed attore di sviluppo” alla presenza del ministro Rosy Bindi


Napoli, 30 giugno 2007 – Le Acli della Campania lanceranno ufficialmente l’idea della stesura di un “Patto regionale per la Famiglia” lunedì 2 luglio a Napoli, a partire dalle ore 16.30 presso Castel dell’Ovo nel corso di una manifestazione dal titolo “La famiglia: Soggetto sociale e Attore di sviluppo”

“Dopo il Family Day e la Conferenza Nazionale sulla Famiglia – afferma la presidente regionale delle Acli Eleonora Cavallaro – intendiamo dare un contributo concreto alla costruzione di un clima di dialogo e di propositività alla ricerca di una “via campana per conciliare sostegno alla famiglia e sviluppo economico e sociale della nostra comunità”.

Il 2 luglio sarà quindi dato avvio ad un laboratorio di confronto interregionale ed internazionale aperto a tutti gli attori del territorio: istituzioni religiose e civili, società civile, parti economiche e sociali, partiti, per costruire una proposta tutta campana. Il laboratorio sarà strutturato come un viaggio in 27 tappe che si svolgerà da luglio 2007 a gennaio 2008 e toccherà tutte le province campane in ognuna delle quali sarà approfondito un tema specifico.


Ad introdurre l’incontro di lunedì ci sarà Francesco Paolo Casavola, presidente emerito della Corte Costituzionale e presidente di uno speciale Comitato Tecnico Scientifico composto da professori universitari di chiara fama, che avranno il compito di supportare la stesura del “Patto”. Interverranno: Rosa Russo Jervolino, sindaco di Napoli; Dino Di Palma, presidente della Provincia, Antonio Bassolino, presidente della Regione Campania; Sandra Lonardo, presidente del Consiglio Regionale; Stéphane Buffetaut, relatore del parere « La famiglia e l’evoluzione demografica in Europa” presentato dal Comitato Economico e Sociale Europeo; Alfonso Andria, parlamentare europeo; Mimmo Lucà, Presidente della Commissione Affari sociali della Camera; Federico Gelli, vicepresidente della Regione Toscana. Le conclusioni dell’incontro saranno affidate al presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero e al ministro delle Politiche per la Famiglia Rosy Bindi.

“L’idea – continua la Cavallaro - nasce dall’attenzione per le famiglie, investite da problemi e responsabilità di fronte alle quali sono lasciate sempre più sole, al punto da rappresentare il soggetto debole della società, soprattutto in Campania. Qui ai “normali” problemi quali invecchiamento della popolazione, famiglie sempre più piccole, maternità ritardata, allungamento della permanenza nella famiglia d’origine, si aggiungono le aggravanti di un tasso di occupazione che non cresce, come evidenziato dalla Banca d’Italia che pure ha notato dei segnali di ripresa anche nella nostra economia. Di una crescente rinuncia da parte delle donne a presentarsi sul mercato del lavoro a causa di una bassa domanda ma anche a causa delle forti carenze nell’offerta di taluni servizi di pubblica utilità, come i servizi di asili nido e quelli dell’assistenza domiciliare per gli anziani. Di una povertà al 27% che riguarda soprattutto le famiglie con minori, di una dispersione scolastica altissima ed un livello di apprendimento e grado di istruzione della popolazione giovanile inferiori alla media nazionale. Di una carenza di abitazioni per le giovani coppie, di un aumento dell’immigrazione su territori già problematici. Da qui la proposta di un “Patto Campano per la Famiglia” che preveda un mix – adeguato alla realtà campana appunto - di misure di politiche sociali, abitative, economiche, fiscali, ma anche educative, formative e nel campo della comunicazione.


Per comunicazioni: Michele M. Ippolito (Portavoce Acli Campania) - 3403008340

mercoledì, giugno 20, 2007

Il welfare fatto in casa

Indagine Acli sul mondo delle collaborazioni domestiche

Giovedì 21 giugno, a Roma, alle ore 12,00, presso la sede nazionale dell'Associazione (Via Marcora 18/20 - zona V.le Trastevere/P.zza Ippolito Nievo) le Acli presentano la ricerca "Il welfare fatto in casa", indagine nazionale sui collaboratori domestici stranieri che lavorano a sostegno delle famiglie italiane. Interverrà il ministro delle Politiche per la famiglia Rosy Bindi e il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero.

La ricerca è stata realizzata dall'Iref, l'istituto di ricerca delle Acli, che ha interrogato nei mesi di marzo e aprile un campione statistico di 1000 collaboratrici familiari straniere (66 nazionalità diverse), attraverso un questionario somministrato 'faccia a faccia'. L'indagine descrive e quantifica i principali aspetti della collaborazione domestica, restituendo la complessità del vissuto dei lavoratori immigrati e saggiando gli esiti dell'incontro di questi collaboratori con le famiglie italiane. Tra i temi affrontati, oltre al profilo socio-demografico degli intervistati, il progetto migratorio e le traiettorie d'ingresso, le condizioni di lavoro (mansioni, carichi, salari, accordi contrattuali, ecc.) e il legame sviluppato con le famiglie italiane.

domenica, maggio 13, 2007

www.acli.it . Olivero (Acli): “Continuità tra Family Day e Conferenza nazionale per la famiglia”

“Secondarie” le differenze di valutazione sui Dico, perché “sarà il Parlamento a trovare una soluzione il più possibile condivisa”. Il Governo chiamato a proporre politiche familiari “audaci e impegnative”

ROMA – “C'è una confortante continuità tra i contenuti della Conferenza nazionale della Famiglia illustrati oggi dal ministro Rosi Bindi e le questioni sollevate dal manifesto programmatico del Family Day”. Lo afferma il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, sottolineando positivamente la vicinanza tra due iniziative che pongono “finalmente al centro il tema della famiglia come mai, forse, era accaduto in passato”.

Il presidente delle Acli rileva come indicativa la consonanza degli slogan scelti per le due manifestazioni. “Ciò che è bene per la famiglia è bene per il Paese” affermano i promotori del Family Day. “Cresce la famiglia, cresce l'Italia” sembrano rispondere gli organizzatori della Conferenza nazionale di Firenze.

“La questione famiglia - spiega Andrea Olivero - è uscita dall'anonimato in cui era stata confinata da anni ed emerge oggi con tutta la sua rilevanza culturale, sociale e politica. L'idea di una Conferenza nazionale sulla famiglia aperta dal Presidente della Repubblica, che coinvolga le associazioni e le istituzioni da sempre impegnate su questo fronte, e che impegni direttamente il Governo del Paese, ci pare una novità particolarmente rilevante e carica di aspettative. Spetta a questo punto alla politica evitare che tutto si risolva in uno sterile esercizio di retorica proponendo e soprattutto realizzando quelle politiche familiari 'audaci e impegnative' che il manifesto delle associazioni cattoliche chiede con grande forza e chiarezza”.

Non sfuggono certo, in questo contesto, le differenze di valutazione sul disegno di legge 'sui diritti e i doveri delle persone stabilmente conviventi' proposto dal Governo al Parlamento e contestato dalle Acli e dalle associazioni promotrici del Family Day. “Ma la questione diventa secondaria dal momento che sarà il Parlamento a lavorare per trovare una soluzione ci auguriamo ampiamente condivisa, mentre la Conferenza nazionale di Firenze porrà come centrale - stando alle dichiarazioni ufficiali - il tema di 'una grande alleanza per la famiglia tra governo, enti locali, sindacati e associazionismo'”. “Finalmente in questo Paese - conclude il presidente delle Acli - il tema famiglia inizia ad essere declinato al futuro, perché è evidente a tutti che se non c'è futuro per la famiglia non c'è futuro neanche per il Paese”. (Inform)ACLI :: Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
Acli - Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani - Via G. Marcora, 18/20 - 00153 Roma - tel.06.58401 - www.acli.it - acli@acli.it.

venerdì, febbraio 09, 2007

FAMIGLIA: BINDI, ORA CI IMPEGNIAMO SU PIANO NAZIONALE

All'indomani dall'approvazione in consiglio dei ministri del ddl sui Dico, il ministro Rosy Bindi annuncia che il suo impegno sara' d'ora in poi tutto per la famiglia. Durante il suo intervento alla conferenza nazionale organizzata dalla Margherita e intitolata 'Prima le donne e i bambini. Per un welfare generazionale e familiare', il ministro ha anticipato che il 24 e il 25 maggio si terra' a Firenze una conferenza nazionale dell'esecutivo per discutere le linee di base del 'piano nazionale per la famiglia', previsto anche in finanziaria. Chiudendo la conferenza di oggi, la Bindi ha ricordato che una seria politica sulla famiglia deve tener conto di alcuni grandi temi: l'occupazione giovanile, le famiglie con figli, gli anziani non autosufficienti, il ruolo della donna nella societa' e nella famiglia e l'integrazione degli immigrati, che, ha detto il ministro, costituiscono una grande risorsa per il paese. Su tutto domina l'istituzione familiare che va tutelata ad ogni costo se davvero, ha sottolineato Bindi, il paese tiene alla propria crescita. Dello stesso tono anche l'intervento del sottosegretario alla Solidarieta' sociale Cristina De Luca, che ha individuato quattro linee guida sulle quali lavorare per il welfare della famiglia: i servizi di cura, le politiche del lavoro, le politiche fiscali e i ruoli di genere. Al termine della conferenza anche Luigi Bobba, coordinatore nazionale del dipartimento welfare Dl-Margherita, ha ricordato che serve una nuova prospettiva per migliorare lo stato delle famiglie italiane e riavviare la crescita del paese: rimettere al centro la famiglia.

giovedì, febbraio 08, 2007

Coppie di fatto, ecco le novità dei 'Dico'

La legge vale per i conviventi legati da rapporti affettivi ma anche di parentela
In arrivo diritti e doveri, come quello della tutela del più debole nel caso di interruzione dopo tre anni della relazione

Adnkronos/Ign) - Sono diverse le novità che i Dico introducono nell'ordinamento italiano, molte delle quali anticipate da Rosy Bindi e Barbara Pollastrini. Per ammissione delle stesse ministre, il testo è stato limato fino all'ultimo minuto. I Dico regolamentano le convivenze omosessuali e eterossessuali, prevedendo dei diritti 'ex novo', senza introdurre nuovi istituti giuridici o strumenti amministrativi che ledono i diritti della famiglia o prefigurino realtà "paramatrimoniali".
A parte la dichiarazione 'contestuale' di convivenza, anticipata già nel pomeriggio, tra le novità ci sono i diritti riconosciuti dai Dico: assistenza in caso di malattia e ricovero, decisioni in materia di cure, salute e in caso di morte, permesso di soggiorno, assegnazione alloggiativa nell'edilizia pubblica, riduzione dell'imposizione fiscale in caso di successione testamentaria, successione e locazione, agevolazioni nel trattamento pensionistico. Ma i Dico prevedono anche doveri, come quello della tutela del convivente più debole nel caso di interruzione dopo tre anni della relazione.
La legge vale per i conviventi legati da rapporti affettivi, ma anche da rapporti di parentela. La Bindi ha fatto l'esempio di un nipote cha assiste una vecchia zia. Il Ddl, ovviamente, riguarda le persone maggiorenni e capaci, e i diritti introdotti non sostituiscono quelli già esistenti. Le disposizioni sulle convivenze more uxorio, quindi, restano valide.
Per quel che riguarda le pensioni, come anticipato, non si parla di un diritto alla reversibilità. Il Ddl impegna invece il legislatore a varare una nuova norma nell'ambito dell'annunciata riforma delle pensioni. Come ha spiegato il ministro dell'Interno, Giuliano Amato, i diritti che non hanno un contenuto economico-patrimoniale (come ad esempio l'assistenza ospedaliera o le visite in carcere) possono essere concessi fin da subito. Per quelli che invece hanno requisiti economici (come la successione legittima, agevolazioni in materia di lavoro, la possibilità di subentro nel contratto di locazione in caso di morte o di cessazione della convivenza) ci sarà bisogno di un certo numero di anni (tre o nove) di convivenza per maturarli.
La legge non disciplina la poligamia, perché parla esplicitamente di "due persone" come parti essenziali di una convivenza di fatto. Del Ddl non possono usufruire le persone che convivono per motivi lavorativi. "La perpetua - ha ironizzato Amato - rimane fuori dalla legge". Tutto quello che riguarda la legislazione sui figli, sui minori in generale e sulle adozioni, non viene toccata dalla legge.
E' prevista, come ha spiegato il ministro Pollastrini, una "sorta di retroattività" per il riconoscimento delle convivenze che sono in essere da diversi anni e che vengono 'coperte' dalla nuova normativa. Come? Chi convive potrà entro nove mesi dall'entrata in vigore della legge dimostrare che la convivenza è iniziata prima. Sono previsti anche accertamenti sull'effettiva convivenza e sanzioni in caso di dichiarazione di convivenza mendace.