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lunedì, giugno 13, 2011

D'Angelo Assessore: un bene per la città!



L'imminente nomina di Sergio D'Angelo come Assessore alle Politiche Sociale del Comune di Napoli è un fatto positivo.



D'Angelo viene dal terzo settore e dalla cooperazione sociale ed in questi ambiti ha maturato una lunghissima esperienza ed una particolare competenza.



In questi giorni si è parlato di un eventuale conflitto d'interessi ed è giusto discuterne. D'Angelo però non è il padrone del Consorzio Gesco che a sua volta non è una ditta di famiglia ma una impresa cooperativa dove vale il principio "una testa un voto". Dimessosi dall'incarico di Presidente non conserva alcun potere nè tantomeno interesse personale. Piuttosto confido che continui a rappresentare con competenza gli utenti, le famiglie, gli operatori del sociale in una complessiva ottica di bene comune cittadino.



E' bello che il sociale organizzato vada al governo!



sabato, giugno 11, 2011

Salute mentale…senza pregiudizi. Esperienze a confronto

Salute mentale…senza pregiudizi.
Esperienze a confronto

Giovedì 30 giugno 2011 ore 9.30/18.00

Istituto per non vedenti Paolo Colosimo

Via S. Teresa degli Scalzi 36, Napoli

Il convegno è organizzato dal gruppo di imprese sociali Gesco, insieme all’Associazione Familiari Sofferenti Psichici (AFASP) e all’Associazione Italiana Residenze Salute Mentale (AIRSAM), in collaborazione con Psichiatria Democraticae Società Italiana Psichiatria.

L’incontro intende fare il punto della situazione sugli interventi nel campo della salute mentale realizzati negli ultimi 30 anni a Napoli e in Campania, con particolare attenzione sia ai processi di integrazione socio-sanitaria tra pubblico e privato sociale che ai percorsi di inclusione sociale dei sofferenti psichici, realizzati dalle politiche di promozione e tutela della salute mentale.

Al termine dei lavori, verrà rilasciato un attestato di partecipazione.

Seguirà nei prossimi giorni il programma completo della giornata.

Per informazioni:

tel. 0817872037 int. 242

info@gescosociale.it

domenica, dicembre 26, 2010

Napoli: Appello “Il welfare non è un lusso”



Sotto la montagna di rifiuti che sta sommergendo – nuovamente – la città di Napoli e la Campania vengono seppellite molte altre drammatiche emergenze sociali.

Da mesi assistiamo alla chiusura di decine di case-famiglia, di centri diurni e di strutture residenziali, luoghi accoglienti e percorsi per persone, bambini e adulti, segnate dall’abbandono, dall’abuso e dal maltrattamento, dalla povertà, dall’emarginazione, dal fallimento. Persone che soffrono di disagi mentali e fisici. Persone la cui assistenza, nella migliore delle ipotesi, ricadrà sulle famiglie o spingerà unicamente al ricorso a nuove e vecchie istituzioni totali: non solo carceri, manicomi e istituti per bambini ma anche risposte inappropriate come ospedali e cronicari. Di fatto, a Napoli sono stati tagliati oltre cento servizi territoriali e quasi mille posti di lavoro per operatori sociali.

Per noi uno Stato è civile quando è in grado di garantire i diritti inviolabili dei cittadini; assicura pari dignità sociale ad ogni persona; tutela la salute come diritto fondamentale; assicura cure gratuite a tutti; garantisce l’esercizio degli stessi diritti civili e sociali su tutti i territori del paese; promuove coesione e solidarietà sociale, rimuove gli squilibri e le ingiustizie sociali; è in grado di garantire ai lavoratori il diritto ad una retribuzione certa ed adeguata. Questi principi sono enunciati nella nostra Costituzione.

Questo non è uno Stato giusto, perché al Sud più di una famiglia su quattro vive in condizioni di povertà, perché i disoccupati sono il doppio rispetto al resto del paese, perché la spesa sociale è cinque volte più bassa della media nazionale, perché essere anziani, bambini, disabili o semplicemente cittadini al Sud significa vivere in una condizione di difficoltà, peggiore di quella del resto del Paese.

Il Comitato «Il Welfare non è un lusso», insieme agli operatori e alle operatrici sociali in sciopero della fame e ai 300 che occupano l’ex Manicomio Leonardo Bianchi di Napoli, simbolo di questa lotta di civiltà, chiede al Governo, alle Regioni e ai Comuni di evitare ogni genere di taglio alla spesa sociale in Campania, al Sud ed in tutto il Paese, di ritornare ad investire seriamente sullo stato sociale, di valorizzare il lavoro sociale, di definire con la massima urgenza un piano per il superamento dell’emergenza in Campania e l’immediata riapertura dei servizi.

Il welfare non è un lusso: le politiche sociali garantiscono il benessere delle persone, più legalità e più sicurezza nei territori. Senza il lavoro di chi tutela la salute, l’assistenza, il benessere, la socialità e la legalità, le città saranno più povere, meno sicure e più violente.

Per sottoscrivere l’appello: comunicazionegesco@libero.it

lunedì, ottobre 19, 2009

I problemi di accesso al credito delle imprese sociali al sud


Mercoledi 21 Ottobre 2009 ore 9.30/13.00

Camera di Commercio di Napoli

Via S.Aspreno, 2

Mercoledì 21 ottobre 2009 (ore 9.30/13.00) presso la Camera di Commercio di Napoli (Via S. Aspreno, 2) il gruppo di imprese socialiGesco, in collaborazione con la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Federico II di Napoli, promuove il convegno nazionale

“I problemi di accesso al credito delle imprese sociali al sud”.

L’impresa sociale in Italia vive un momento di estrema vitalità eppure il successo delle esperienze di cooperazione sociale appare fortemente ostacolato dall’atteggiamento del sistema creditizio soprattutto nelle regioni meridionali: ne parleranno esperti di cooperazione, responsabili istituzionali e referenti dei sistemi bancari.

Interventi di:

Giuliano Poletti – Presidente Legacoop Nazionale

Riccardo Marone Assessore alle Attività Produttive della Regione Campania

Mario Crosta Direttore Generale Banca Etica

Marco Morganti Amministratore Delegato Banca Prossima

Alfonsina De Felice Assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania

Antonio Oddati Coordinatore area 18 – Politiche Sociali - Regione Campania

Mauro Gori Resp. Attività Economica Finanziaria di Legacoop Nazionale

Roberta Troisi Docente di Economia delle organizzazioni presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Universitàdegli Studi di Salerno

Conclude

Sergio D’Angelo Presidente di Gesco gruppo di imprese sociali

Saranno presenti i professori Marina Albanese e Salvatore D’Acunto economisti della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università Federico II di Napoli, autori del libro "I problemi di accesso al credito delle Cooperative Sociali" (Gesco Edizioni).

N.B.

Sarà rilasciato l’attestato di partecipazione

La partecipazione al convegno, unitamente alla discussione di un elaborato (minimo tre pagine) inerente agli argomenti affrontati nel corso del convegno, potrà costituire titolo per il riconoscimento dei tre CFU relativi al sostenimento dell’esame di Economia Applicata per gli studenti della Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Federico II di Napoli.

Per Info:

Teresa Attademo

081/7872037 int. 218










giovedì, giugno 04, 2009

La relazione come strumento di lavoro nei servizi all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie

Venerdì 12 giugno 2009 ore 9,00- 17,00

PICO - Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza

Biblioteca digitale della Regione Campania

Via Terracina, 230 Napoli

In occasione del suo decimo anniversario, la Cooperativa sociale E.t.i.c.a., impegnata nei servizi all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie, in collaborazione con Gesco gruppo di imprese sociali, propone una giornata dedicata al tema della relazione come strumento privilegiato nell’ambito sociale.

La prima parte della giornata sarà dedicata agli interventi istituzionali fra i quali Alfonsina De Felice, Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità della Regione Campania, Giulio Riccio, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli e Giovanni Attademo, Dirigente del Servizio per i Minori, l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune di Napoli, e alle relazioni degli esperti fra i quali Federica Zagari, responsabilile CSR Gruppo Augustea e Emilia Genta, Psicoterapeuta - coordinatrice pedagogica asilo nido Dindolò di Scandicci (Firenze).

Nella seconda parte della giornata si svolgeranno tre Workshop tematici:

  • L'importanza della relazione all'interno dei gruppi di lavoro nei servizi alla persona
  • La relazione adulto-bambino nei servizi alla prima infanzia
  • La relazione educativa come strumento di cura e trattamento nei servizi di accoglienza per minori
(In allegato il programma completo).

E' gradita la scheda di iscrizione (in allegato) che potete restituire, entro e non oltre il giorno 8 giugno 2009,

via mail a:

comunicazione@gescosociale.it

Via Fax allo 081/7871074

Sarà rilasciato un attestato di partecipazione

Per informazioni:

Gesco gruppo di imprese sociali

Via Vicinale S. Maria del Pianto, 61 Napoli

Complesso polifunzionale Torre 1, 9° Piano;

tel. 081/7872037 int. 206-242-229 Fax 081/7871074

comunicazione@gescosociale.it

E.T.I.C.A. Cooperativa Sociale

Viale Villa Santa Maria, 16

Tel /fax 081/2470126

coop-etica@libero.it


    Venerdì 12 giugno 2009 ore 9,00- 17,00

    PICO - Palazzo dell’Innovazione e della Conoscenza

    Biblioteca digitale della Regione Campania

    Via Terracina, 230 Napoli

In occasione del suo decimo anniversario, la Cooperativa sociale E.t.i.c.a., impegnata nei servizi all’infanzia, all’adolescenza e alle famiglie, propone una giornata dedicata al tema della relazione, strumento privilegiato nell’ambito sociale.

Relazione intesa come momento del processo di prevenzione e cura volto al miglioramento della qualità della vita, alla valorizzazione e alla ri-costruzione dei talenti personali.

Relazione come spazio di parola, condivisione e scambio, luogo di proposta, confronto e ri-elaborazione.

La relazione come strumento e obiettivo nella costruzione di una rete che tenga insieme tutte le risorse per attivare sinergie fra pubblico e privato.

La giornata è rivolta agli operatori del settore, sia pubblici sia privati, e ai rappresentanti istituzionali.

    Ore 9,00

    Registrazione dei partecipanti

    Ore 9,30

    Apertura dei lavori

Introduce

  • Roberta Gaeta - Presidente Cooperativa sociale E.T.I.C.A.

Interventi

  • Alfonsina De Felice - Assessore alle Politiche Sociali e alle Pari Opportunità della Regione Campania
  • Giulio Riccio - Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli
  • Gianni Attademo - Dirigente del Servizio Politiche per i Minori, l’Infanzia e l’Adolescenza del Comune di Napoli
  • Federica Zagari - Responsabile CSR Gruppo Augustea
  • Vittoria Musella - Presidente Cooperativa sociale Studio Erresse
  • Marianna Giordano - Assistente sociale - referente CISMAI per la regione Campania
  • Consorzio Pan – Servizi per l’infanzia di qualità

Conclude la prima parte della giornata

  • Sergio D’Angelo – Presidente Gesco gruppo di imprese Sociali

Modera

    Maria Rosaria Ciotola

    Ore 13,00

    Pausa pranzo

    Ore 14,30

Workshop tematici

  1. L’importanza della relazione all’interno dei gruppi di lavoro nei servizi alla persona

    conduce Marisa Mancini Psicologa - Presidente Associazione Donna & Sviluppo

  1. La relazione adulto-bambino nei servizi alla prima infanzia

conducono Ida Mazzarella Coordinatrice pedagogica centro per l’infanzia Gli anni in tasca – Napoli e Loredana Genta Responsabile psico-didattica servizi all’infanzia per la Cooperativa sociale E.t.i.c.a

  1. La relazione educativa come strumento di cura e trattamento nei servizi di accoglienza per minori

    conduce Gennaro Petruzziello Psicologo – supervisore per la comunità alloggio per minori Imparando a volare – socio CISMAI

    Ore 16,00

Restituzione dei workshop e chiusura dei lavori

    Si rilascia attestato di partecipazione

lunedì, febbraio 09, 2009

Chiedo Asilo


La conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e il Piano straordinario regionale per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia

mercoledì 18 febbraio 2009 ore 9.30/13.30

Stazione Marittima di Napoli Sala Dione

La tavola rotonda è organizzata da Legacoopsociali all’indomani della pubblicazione delle Linee di indirizzo della Regione Campania che danno attuazione al Piano straordinario per lo sviluppo dei servizi socio-educativi per la prima infanzia.

L’incontro vuole essere occasione di riflessione sullo stato delle politiche per l’infanzia e per le pari opportunità, alla luce del documento che, inevitabilmente, crea aspettative di cambiamento nella nostra regione.

L’obiettivo è capire quali risultati si possono concretamente attendere dalle Linee di indirizzo per i servizi all’infanzia, contribuendo a rilanciare, da un lato, il valore delle politiche delle pari opportunità e, dall’altro, la collaborazione tra le istituzioni e l’impresa sociale per generare risposte sempre più utili a tutti i cittadini.

Introduce Sergio D’Angelo Vicepresidente nazionale di Legacoopsociali, parteciperanno: Silvia Pasqua Docente di Economia del lavoro - Facoltà di Economia, Università di Torino; Michele De Angelis Consigliere di amministrazione Gesco; Roberta Gaeta Presidente cooperativa sociale Etica; Alfonsina De Felice Assessore alle Politiche sociali e alle Pari opportunità della Regione Campania; Antonio Oddati Dirigente Area Assistenza sociale e programmazione della Regione Campania; Andrea Cozzolino Assessore alle Attività produttive della Regione Campania. Modera Elena Scarici corrispondente per la Campania di Redattore Sociale.


si rilascia attestato di partecipazione

Segreteria organizzativa scrivi per chiedere schede e dettagli)

Gesco tel 081 787 2037 int 229/218

e.mail comunicazione@gescosociale.it



martedì, giugno 10, 2008

Il 16 giugno il terzo settore è costretto a sospendere i servizi sociali della città di Napoli

Il welfare non è un lusso

    LUNEDI 16 GIUGNO

    P.ZZA MUNICIPIO ORE 9.30

Il 16 giugno il terzo settore è costretto a sospendere

i servizi sociali della città di Napoli

I servizi sociali realizzati dal terzo settore a favore dei cittadini per conto del Comune di Napoli e della Asl Na 1 sono di nuovo a rischio perché, dopo le nostre proteste culminate nelle manifestazioni di aprile e novembre scorso, l’incertezza nel presente e nel futuro è ancora massima, visto che i vari Enti non hanno rispettato tutti gli accordi presi.

Diverse attività stanno per terminare e non si sa se riprenderanno.

Buona parte delle organizzazioni del terzo settore che lavorano per i servizi socio assistenziali e sanitari sono in seria difficoltà e non sono più in grado di sopportare i ritardi di pagamento che superano i dieci mesi, cofinanziando così i progetti e i servizi.

Inoltre non c’è trasparenza: come cittadini, come imprese e come terzo settore abbiamo diritto alla trasparenza e ad avere informazioni sulle scelte politiche e sui bilanci economici.

      Le Amministrazioni devono fare chiarezza

      sui debiti, sulle prospettive reali di risanamento e

assicurare condizioni minime di condivisione

dei programmi rispetto delle regole e della legalità

    Chiediamo:

  • l’ immediato sblocco dei pagamenti arretrati;
  • assicurazioni, assunte ai massimi vertici istituzionali, sul rispetto dei tempi di pagamento;
  • di prevedere un incremento delle risorse per l’aggiornamento delle tariffe in modo da permettere alle organizzazioni del terzo settore la piena applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro;
  • di conoscere tempi, modi e contenuti del rinnovo dei capitolati e delle forme di esternalizzazione dei servizi;
  • di inserire i servizi sociali tra quelli “indispensabili” (elenco del decreto legislativo n. 504 del 1992), affinché non siano più sottoposti al meccanismo del cosiddetto cronologico, e sia garantita così una priorità nei pagamenti;
  • la definizione di un quadro chiaro e trasparente sulle prospettive a breve e medio termine.

    Per tutti questi motivi vi diamo appuntamento per

    LUNEDI 16 GIUGNO

    P.ZZA MUNICIPIO ALLE ORE 9.30.

Il Comitato il welfare non è un lusso

Forum del terzo settore Campania

lunedì, giugno 09, 2008

Dalla periferia del welfare al centro della solidarietà

Mercoledì 11 giugno 2008 alle ore 11.00 presso la Sala Giunta del Comune di Napoli sarà presentato il libro Dalla periferia del welfare al centro della solidarietà a cura di Fabio Corbisiero e Elisabetta Perone - Prefazione a cura di Enrica Morlicchio (Gescoedizioni, Napoli).

Il volume propone una riflessione, teorica ed empirica, sul processo di costruzione del nuovo modello di welfare municipale a Napoli. Un'area critica, ma recentemente vivificata dal fermento di numerose iniziative ad opera di enti del Terzo settore e delle reti sociali locali che costituiscono alcune delle più significative sperimentazioni di politica sociale, esempio virtuoso di advocacy e capitale sociale.
Intervengono alla presentazione, con gli autori: Enrica Morlicchio, Professore Associato della Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli, Sergio D’Angelo, Presidente di Gesco, Ciro Froncillo – Direttore Generale dell’Associazione A.Vo.G., Carmine Malinconico – Presidente della VIII Municipalità, Enrico Martinelli – Architetto Dirigente del Servizio Valorizzazione Periferie Urbane – Comune di Napoli, Fabrizio Valletti – Direttore Generale del Centro Hurtado.

Interverrà il Sindaco di Napoli Rosa Iervolino Russo.

Breve presentazione del libro
Il volume ripercorre le linee fondamentali del processo di trasformazione del welfare state che sta interessando la città di Napoli, nel quadro del più ampio cambiamento che investe il nostro Paese. Particolare attenzione è dedicata alle politiche sociali ed educative, con riferimento specifico al contrasto alla povertà e alla dispersione scolastica e a politiche virtuose come il progetto “Reddito Minimo di Inserimento” o il progetto “I Care”.

I dati della ricerca condotta dagli Autori, illustrati nella seconda parte del volume, smentiscono la tesi di chi sostiene che l’Area Nord di Napoli, ed in particolare Scampìa, sia solo un luogo di degrado urbano, spaccio e regia di traffici illegali sul piano internazionale e dimostrano che, al di là dei problemi economici e strutturali, l’Area è ricca di capitale sociale.

Osservatorio privilegiato per le riflessioni proposte è l’associazionismo e, più in particolare, la rete virtuosa creata da un’associazione del Terzo settore come l’A.Vo.G. su cui si concentra lo studio di caso specifico.

Gli autori
Fabio Corbisiero insegna discipline sociologiche all'Università degli Studi di Napoli. Attualmente è Assegnista di Ricerca presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche e Visiting Research Scholar presso la City University of New York. Ha scritto diversi saggi in materia di welfare state, mercato del lavoro e Terzo settore. Nel 2005 ha pubblicato il volume: Le trame della povertà. L'esperienza del reddito minimo di inserimento nei reticoli di impoverimento sociale (Franco Angeli).

Elisabetta Perone, è Dottore di Ricerca in Sociologia e Ricerca Sociale presso l'Università degli studi di Napoli Federico II. Si occupa di dispersione scolastica, di politiche sociali e del lavoro, su cui ha scritto diversi articoli. Nel 2006 ha pubblicato, per l'editore Franco Angeli, il volume: Una dispersione al plurale. Storie di vita di giovani che abbandonano la scuola nella tarda modernità

martedì, giugno 05, 2007

Senza Padrone/Sin patron - Storie di fabbriche recuperate dai lavoratori

Mercoledì 6 giugno 2007 alle ore 11.30 presso la sede della Uil Campania a Napoli (Piazzale Immacolatella Nuova, 5 - interno Porto Varco Duomo), si terrà la tavola rotonda L’impresa diversa e autogestita. L’incontro è organizzato da Gesco in occasione della presentazione in anteprima a Napoli del libro Senza Padrone/Sin patron - Storie di fabbriche recuperate dai lavoratori (Gesco edizioni, maggio 2007).
Interverranno alla tavola rotonda: Pietro Cerrito, segretario regionale Cisl; Anna Rea, segretario regionale Uil; Michele Gravano, segretario regionale Cgil; Corrado Gabriele, assessore al Lavoro Regione Campania; Sergio D’Angelo, presidente di Gesco; Oreste Ventrone, sociologo, curatore del libro Senza padrone / Sin patrón; Guido Piccoli, giornalista e scrittore, autore delle storie italiane di Senza padrone / Sin patrón.

Senza padrone / Sin patrón - Storie di fabbriche e imprese recuperate dai lavoratori, a cura di Oreste Ventrone (Gesco Edizioni, maggio 2007) racconta le storie di alcune imprese recuperate dai lavoratori argentini, dopo la crisi finanziaria dei primi anni di questo nuovo millennio. A queste, raccolte dal collettivo dei giornalisti della Editorial LaVaca, sono affiancate le storie di imprese rimesse in funzione ancora prima della crisi argentina, in Italia, grazie ad una legislazione più sensibile, con meno clamore, ma con altrettanta tenacia. Il libro propone anche un’intervista a Naomi Klein e Avi Lewis sul movimento argentino, e diverse riflessioni sulle questioni del diritto al lavoro e della proprietà dei mezzi di produzione, ancora più attuali nell’era della globalizzazione.
Il libro contiene scritti di Sergio D’Angelo, Marco Musella e Salvatore D’Acunto, di Patricio Narodowski e Maria Victoria Deux. La traduzione delle storie argentine e la redazione di quelle italiane sono curate da Guido Piccoli.
Per informazioni: Teresa Attademo 081 7877516 interno 243 Ida Palisi interno 218

domenica, maggio 06, 2007

Welfare: così si muore di burn out. anche per chi lavora nel sociale il lavoro mette a rischio la vita.

Emergenza lavoro. Lina era un'assistente sociale, stroncata dal troppo stress. «Basta poco e questo lavoro ti manda in tilt», denuncia oggi il marito.

Ugo Esposito ne è convinto: sua moglie è morta sul lavoro, di lavoro. Come quelli che sono volati giù da un'impalcatura a Brescia, o come i carabinieri in Iraq. Solo che lei, Lina Maddaloni, faceva l'assistente sociale a Benevento. «Morire di welfare» a 45 anni, dopo 20 di precariato è possibile. Di più, è comune, secondo Ugo Esposito. Per questo ha scritto al Presidente della Repubblica, per chiedere che il primo maggio, nelle manifestazioni di Napoli, Roma e Benevento anche Lina fosse ricordata tra le vittime del lavoro.
Stress e burn out: questi i rischi maggiori per chi lavora nel sociale. Il lavoro sembra non finire mai: si spinge oltre, non solo in termini di orari, e coinvolge tutta una vita. Racconta Esposito, anche lui impegnato nel sociale come medico del lavoro: «Per il lavoro di mia moglie abbiamo avuto una macchina incendiata, telefonate notturne e minacce di ogni genere». «Quando entri nella vita della gente, nelle loro case», aggiunge, «poi vengono sempre a cercare te, non il sindaco o il ministro ». Spendersi come persone, essere punti di riferimento significa anche questo, oltre che non timbrare cartellini e non avere orari. Nemmeno Lina ne aveva. «La notte in cui è morta di infarto era stata in piedi fino all'una per discutere con una mamma tossicodipendente che chiedeva alle suore che avevano in custodia la figlia un incontro per Natale ». Lina in mezzo, come sempre, tra due fuochi: il desiderio legittimo di una madre e la preoccupazione per la serenità di una bambina. «Quando poi abbiamo deciso di “staccare la spina sociale” e andare a dormire», racconta il medico, «si è addormentata serena, accanto a me». Poche ore dopo, l'infarto e la morte, pochi mesi fa. Lina lavorava più di 10 ore al giorno. Sempre in macchina, su un territorio grande come tre province. Per poco più di 600 euro al mese. Ogni sei mesi, un nuovo contratto. Inesistente per la legge 626: non aveva diritto a nessuna visita medica, nessun tipo di prevenzione.

È il dramma di chi lavora nel sociale, spiega Esposito: «In tutti gli altri settori, il rischio è quantificabile. Per noi, invece, il rischio è totale proprio perché non si conosce». Quantificare il rischio non si può, ma farlo conoscere sì. Per questo lo scorso 22 aprile alla manifestazione per la regolarizzazione dei contratti nel sociale di Napoli, ha distribuito 1.500 cartoline con il testo della lettera inviata a Napolitano. Per questo, ha deciso di organizzare assieme alle Acli e Gesco Campania per il 22 maggio una giornata di riflessionne dal titolo «Di welfare si muore».

di Daniela Verlicchi (verlicchia@hotmail.com)da Vita non profit online

mercoledì, aprile 11, 2007

Il welfare non è un lusso

Il welfare non è un lusso
Mobilitazione degli operatori sociali e
sociosanitari, degli utenti e dei familiari

Insieme per chiedere
L’ALLARGAMENTO DEL SISTEMA DEI DIRITTI
IL RAFFORZAMENTO DELLA RETE DEI SERVIZI
SOCIALI

attraverso:
- Un più forte investimento di risorse e servizi per il sistema sociale locale
- Un’efficace programmazione per il reale sviluppo di un sistema integrato di servizi e prestazioni sociali
- Condizioni economiche più adeguate a garantire la qualità nei servizi e nel lavoro
- Certezza nei tempi e nelle modalità di pagamento
- Approvazione della legge sulla dignità sociale
Comitato organizzativo
c/o Gesco promozione sociale e sviluppo


Il welfare non è un lusso.
Obiettivi della mobilitazione


I tagli della finanza locale stanno comportando già da qualche tempo la tendenza a scaricare sul sistema locale di protezione sociale la riduzione delle risorse, con la compressione dei costi e l’ulteriore allungamento dei tempi dei pagamenti.
Il risultato è stato quello di abbassare la qualità dei servizi per i cittadini, di peggiorare le condizioni professionali e retributive delle persone che vi lavorano, di riaprire - specie nel nostro territorio - una stagione di incertezza sia sul piano della programmazione dei servizi che sulle condizioni generali del settore.
Le organizzazioni sociali del terzo settore ricoprono un ruolo rilevante nel welfare locale, nell’ambito dei servizi socio-sanitari ed educativi e nelle politiche di inclusione lavorativa delle persone svantaggiate, ma occorre rivedere le forme e le modalità con cui il welfare deve portare avanti le funzioni di tutela e promozione sociale, in una situazione dove sono cresciute le esigenze ma sono destinati a crescere fattori ed elementi di rischio e di incertezza.
È necessario che il sistema pubblico assicuri un quadro normativo adeguato, per garantire innanzitutto la dignità dei cittadini e la qualità dei servizi, le risorse economiche da impegnare e le competenze da attivare, come anche la dignità dei lavoratori e la qualità del lavoro.
Le organizzazioni promotrici della manifestazione chiedono a Governo, Regione Campania e Comune di Napoli di riconoscere innanzitutto la crisi dell’intero sistema dei servizi di welfare, attraverso: un più forte investimento di risorse e servizi per il sistema sociale; condizioni economiche più adeguate a garantire la qualità nei servizi e maggiori tutele per i lavoratori sociali e sociosanitari; una più puntuale ed efficace programmazione per il reale sviluppo di un sistema integrato di servizi e prestazioni sociali; continuità dei progetti per una presa in carico delle persone disagiate non limitata alle scadenze dei finanziamenti; certezza nei tempi e nelle modalità di pagamento.
In particolare, le organizzazioni chiedono:
- Al Governo nazionale di: prevedere, anche alla luce delle maggiori entrate fiscali, un più forte investimento per il sistema dei servizi sociali del Meridione, correggendo le gravi sperequazioni presenti tra Nord e Sud del Paese e valorizzando il significato del lavoro sociale nei processi di sviluppo.
- Alla Regione Campania di: approvare rapidamente la legge sulla dignità sociale, con l’introduzione del tariffario delle prestazioni; pianificare in tempi brevi il rientro del credito vantato dalle Asl; destinare almeno il 50% delle rivenienze dei fondi strutturali 2000/2006 alla spesa sociale, per affrontare le situazioni più urgenti; innalzare ad almeno 120 euro la spesa sociale pro-capite annua; aggiornare le condizioni economiche delle convenzioni e delle gare d’appalto per l’affidamento dei servizi; adeguare le rette per le comunità di accoglienza; prevedere la riduzione dell’Irap per le onlus; costruire un’anagrafe regionale sulla disabilità e istituire un organo preposto al monitoraggio dei bisogni dei disabili.
- Al Comune di Napoli di: evitare qualsiasi taglio alla spesa sociale; ripristinare i servizi già interrotti, come quelli per l’infanzia e la genitorialità; approvare, in consiglio comunale, la modifica dell’articolo 28, comma 10 del regolamento, per inserire i servizi sociali tra quelli “indispensabili” (di cui all’elenco del decreto legislativo n. 504 del 1992), affinché non siano più sottoposti al meccanismo del cosiddetto cronologico, e sia garantita così una priorità nei pagamenti.

Il comitato promotore
Per informazioni: 081 7877516
Per adesioni: info@gescosociale.it


Hanno aderito finora alla manifestazione del 13 aprile:

Gesco, Cisl Campania, Uil Campania, Cgil Campania, C.N.C.A Campania, Coordinamento degli Enti Ausiliari, Federazione Città Sociale, Arci Campania, Legacoop Campania, Associazione A.G.C.I, Cittadinanzattiva Campania, Confcooperative Campania, Federsolidarietà-Confcooperative, Legacoopsociali, Psichiatria Democratica, Le Acli Napoli, Le Acli Campania, Assise degli operatori socio sanitari, Associazione Jonathan, Associazione Tutti a scuola, Cooperativa L’Aquilone, Cooperativa L’Aquilone Service, Cooperativa Alisei, Cooperativa Alser, Cooperativa Il Calderone, Cooperativa Dedalus, Cooperativa Isvar, Cooperativa Terra e Libertà, Laboratorio Città Nuova, Associazione Asfodelo, Cooperativa Canto Libre, Consorzio SOL.CO. Napoli, Consorzio Icaro, Associazione Il Pioppo onlus, Cooperativa Con/tatto, Cooperativa Officine Grafiche Città Sociale, Cooperativa Ottavia, Cooperativa Leandra, Associazione Peppino Impastato, Associazione Giancarlo Siani, Associazione Mambo est contemporaneo, Associazione L’AVDA, Cooperativa Accaparlante, Cooperativa Aleph Service, Cooperativa Anchise, Cooperativa Arché, Associazione Saman, Cooperativa Il Quadrifoglio, Cooperativa Socialmedia, Associazione Avog, Cooperativa C.r.m., Cooperativa Casba, Cooperativa E.T.I.C.A., Cooperativa Europlan, Cooperativa E.V.A, Cooperativa Gea, Cooperativa Girasole, Cooperativa Tom, Cooperativa Mafalda, Associazione Cebeto, Arci Solidarietà Napoli, Cooperativa Equazione, Associazione. La Città Futura, Associazione Foris Cryptae, Ass. Lhasa, Ass. Tom Benetollo, Ass Mescolarci, Cooperativa Il Camper, Associazione Italiana Psichiatri, Ass. Afasp, Ass. Idea, Ass. Anida Onlus, Ass. Quartieri Spagnoli, Cooperativa Iskra, Cooperativa La Fabbrica dei Sogni, Cooperativa La Gioiosa, Cooperativa L’Isola che non c’è, Cooperativa L’uomo e il legno, Maccacaro, Cooperativa Novella Aurora, Cooperativa Ortopedica Ospedaliera, Cooperativa Oltre il lavoro, Cooperativa Pianeta Terra, Cooperativa Prisma, Cooperativa Progetto Nuova Impresa, Cooperativa Raggio di Sole, Cooperativa Studio ERReSSE,Ass. Tecnici della riabilitazione psichiatra e psicosociali, Associazione Ampis, Associazione La Casa dei Giochi onlus, Professione Educatore-piattaforma indipendente degli educatori professionali, Auser Campania, Cooperativa Altri orizzonti, Centro Don Bosco, Associazione Priscilla, Cooperativa Elios, Associazione Donne Somale, Associazione Salum Salum, Associazione dei Senegalesi di Napoli, Associazione Aiuto ai cittadini dell’ex Unione sovietica in Italia, Cooperativa La Maratona, Associazione Eva onlus, Associazione AIPSI-MED, Associazione Il Filo, Cooperativa Il Canguro, Cooperativa La Locomotiva, Sindacato Libero Europeo, Associazione I Ken, Cooperativa Forturella, Cooperativa Ambiente & Sicurezza, Cooperativa Anthea, Cooperativa FR.EM.PA. Murolo, Cooperativa Therapye, Cooperativa Liberi di Volare, Cooperativa Center, Cooperativa Maria Montessori, Cooperativa ApprossimAzione, Centro Don Bosco, Cidis-Alisei, Cooperativa Arcobaleno di Celle di Bulgheria (Salerno), Associazione Boomerang, Associazione CAU, Associazione C. S. Danza e ginnastica, Associazione Crescere Insieme, Associazione Figli in Famiglia, Associazione Gioco, immagine e parole, Associazione Kesed, Associazione N:e.a., Associazione Nuova proposta, Associazione Lo scoglio e il gabbiano, Mo.v.i. Napoli, Cooperativa Il tappeto di Iqbal, Cooperativa Passaggi, Cooperativa Assistance Point, Lega per i diritti degli handicappati, Comitato per la riabilitazione dei para-tetraplegici della Campania, Cooperativa Arte Musica e Caffè, Federhand-Onlus/FISH Campania, Cooperativa Assistenza e Territorio, Associazione Andromeda, Associazione Salam House, Community degli Educatori

Adesioni aggiornate a mercoledì 11 aprile 2007 ore 9.30