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lunedì, aprile 07, 2008

I costi della guerra: il papa e gli italiani avevano ragione. (perciò meglio Obama)

Leonardo Becchetti - 28/03/2008 da BENECOMUNE.NET

Quando più di cinque anni fa, di fronte ai primi concreti rischi di guerra all’Iraq, si levarono le voci contrarie di moltissime democrazie europee, di quasi tutti gli italiani, e quella di Giovanni Paolo II sentimmo i commenti più vari...

eccesso di buonismo, incapacità di comprendere la gravità e novità dello scenario, carattere “imbelle” degli europei più propensi a Venere che a Marte, buonismo cattolico e paura per l’incolumità dei cattolici e dei missionari nei paesi islamici (col senno di poi tutt’altro che infondata), popolo della pace senza attributi, ecc.

Le valutazioni che si sono susseguite in questi giorni a cinque anni dall’intervento ci consentono di tornare oggi sul tema. Abbandoniamo per un attimo le nostre posizioni di principio (la guerra è la più grossa “arma di distruzione di relazioni di massa”, ha costi sociali ed umani spaventosi e crea delle ferite che si risanano soltanto dopo moltissimi anni) e utilizziamo il “cinico” approccio dell’analisi costi-benefici.

Immaginiamo cosa sarebbe successo se cinque anni fa i fautori della guerra avessero presentato la seguente analisi costi-benefici.

Dal lato dei costi una perdita di vite umane ingente: 4,000 soldati americani, un numero simile di soldati iracheni, almeno 80,000 morti tra i civili iracheni (addirittura 650,000 secondo le stime apparse nell’ottobre 2006 sulla rivista medica Lancet). Qui ci sarebbe da precisare che i morti purtroppo non sono tutti uguali ma pesano di meno al crescere della distanza geografica. E’ un problema di sensibilità dell’opinione pubblica, dei politici, dei media ma non possiamo negare che sia di fatto così.

Ci sono poi i costi umani, sociali ed economici di circa 2,2 milioni di profughi che hanno abbandonato l’Iraq per rifugiarsi in Iran (circa 100.000), in Giordania (circa 600.000) e, in piccola parte, in Libano, Egitto e Turchia. Il dilemma era restare sotto le bombe, e sopportare un rischio elevatissimo di essere ammazzati, oppure azzerare questo tipo di rischio ma scegliere la vita misera dell’espatriato. Ad essi si aggiungono circa 2,4 milioni di profughi interni.

Per non parlare dei costi economici diretti degli Stati Uniti. Un lavoro recente di Joseph Stiglitz, premio nobel per l’economia, ricorda che il Congressional Budget Office stima in 500 miliardi di dollari i costi totali diretti della guerra. Stiglitz calcola che, includendo come costi indiretti le spese sanitarie per i soldati rientrati, la ricostituzione delle risorse militari e i costi maggiori di reclutamento, la spesa complessiva dovrebbe arrivare al doppio (1.000 miliardi di dollari). Inutile dire quante cose migliori si sarebbero potute fare con queste risorse.
Questa la lista (parziale) dei costi che gli ipotetici presentatori del progetto guerra in Iraq dovrebbero allegare.
E i benefici ?

Eliminazione del rischio di armi di distruzione di massa (che non esistevano)? Duro colpo alla minaccia del terrorismo islamico? Pare sia accaduto proprio il contrario perché il terrorismo islamico ha trovato una nuova profonda ragione di vita e di aggregazione.

Eliminazione di un dittatore feroce? Lo si poteva neutralizzare e controllare anche con il sistema delle pressioni, sanzioni, ispezioni e minacce d’intervento come alla vigilia della guerra stessa. Miglioramento della qualità della vita degli iracheni? Dopo cinque anni non se ne vede ancora l’ombra. Gli indicatori rozzi ma misurabili che abbiamo, sottolineano che il consumo di corrente elettrica è ancora leggermente inferiore ai costi di prima della guerra. Se potessimo fare un’indagine con i nostri metodi per calcolare la soddisfazione di vita non credo troveremmo risultati lusinghieri.

Gli unici “vincitori” di questa guerra sono state le imprese che si occupano di ricostruzione e di logistica il cui valore di borsa è aumentato notevolmente in questi anni.

Non c’è altro da dire su quella che probabilmente è stata la pagina più oscura e il punto più basso toccato dall’amministrazione americana del dopoguerra. Se un candidato alla presidenza (Obama) sta conducendo una campagna elettorale di successo nelle primarie sostenendo orgogliosamente di essere stato l’unico ad opporsi sin da principio alla guerra, evidentemente l’opinione pubblica americana ha capito.

domenica, dicembre 30, 2007

Associazioni cattoliche: Italia libera da armi nucleari

I presidenti firmano un appello che riprende il messaggio del Papa per il 1° gennaio e rilancia la raccolta di firme per 'un futuro senza atomiche'

Roma, 29 dicembre 2007 – Le associazioni italiane di ispirazione cristiana che promuovono e che aderiscono alla campagna Un futuro senza atomiche riprendono, in un appello firmato da tutti i presidenti, il messaggio di Papa Benedetto XVI per il 1° gennaio, ricordando che «in Italia ci sono armi nucleari che non dovrebbero esserci». Per questo, nel periodo dal Natale alla Giornata mondiale della Pace e per l'intero mese di gennaio, chiedono a tutti di aderire alla raccolte di firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare per dichiarare l'Italia paese libero da armi nucleari.

«Un'azione tesa a liberare il territorio nazionale dalle armi nucleari di proprietà altrui, potrebbe rappresentare quel gesto di buona volontà che permetta di instaurare un circolo virtuoso, rilanciando così i negoziati internazionali volti allo smantellamento progressivo e concordato delle armi nucleari esistenti». Così scrivono le associazioni cattoliche citando il messaggio del Papa, che invita espressamente, 'in tempi tanto difficili', alla 'mobilitazione di tutte le persone di buona volontà per trovare concreti accordi in vista di un'efficace smilitarizzazione, soprattutto nel campo delle armi nucleari'.

Firmano l'appello i presidenti e direttori di numerose associazioni cattoliche che sostengono la campagna 'Un futuro senza atomiche': Luigi Alici per l’Azione Cattolica, Andrea Olivero per le Acli, Paola Stroppiana e Marco Sala per l’Agesci, Sergio Marelli e Umberto Dal Maso per la Focsiv, don Albino Bizzotto per Beati i costruttori di pace, mons. Tommaso Valentinetti per Pax Christi, padre Giovanni Scudiero per la Commissione Giustizia e Pace della Conferenza Istituti Missionari in Italia (Cimi), Ilaria Cariaci per il Mir (Movimento Internazionale di Riconciliazione). Firmano anche i direttori delle riviste Missione Oggi, padre Nicola Colasuonno, Mosaico di Pace, padre Alex Zanotelli, e Nigrizia, padre Franco Moretti.

«Un mondo libero da armi nucleari – scrivono i firmatari – è un'aspirazione condivisa dall'umanità». E sulla scia del messaggio papale, denunciano «le molte responsabilità del funesto commercio delle armi convenzionali, dal quale i Paesi del mondo industrialmente sviluppato, come l'Italia, traggono lauti guadagni». «Come in tutte le cose importanti della vita di relazioni – aggiungono –, l'insegnamento evangelico anche in tema di disarmo ci indica la via: ed è quella di agire per primi, perché è giusto farlo, e non semplicemente di accettare di essere nel torto perché anche altri lo sono».

La campagna, 'Un futuro senza atomiche', è promossa da 54 associazioni pacifiste che sono attivate su tutto il territorio nazionale per la raccolta delle firme necessarie alla presentazione di una legge di iniziativa popolare, già depositata presso la Corte di Cassazione di Roma, che chiede l’eliminazione delle testate atomiche dal territorio nazionale. In ottemperanza al Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) ratificato nel 1975 dall’Italia, con cui il nostro Paese si impegnò a non produrre e a non acquisire armi atomiche. L’impegno è stato fino ad oggi disatteso: nel territorio nazionale sono infatti custodire 90 testate atomiche fra la base Usaf di Aviano e l’aeroporto militare di Ghedi (Bs).

In allegato l'appello firmato dai presidenti
appello presidenti.doc
[Clicca sul link per il download]: (23 Kbytes)

sabato, dicembre 29, 2007

“PACE … NEL NOME DI DON TONINO BELLO”


Mercoledì 2 gennaio 2008, alle ore 18.00, c/o l’Aula Consiliare del Comune di San Pancrazio Salentino (Br) si terrà la Terza Edizione della manifestazione
“PACE … NEL NOME DI DON TONINO BELLO”.

L’iniziativa promossa dall’Associazione “Retinopera Salento” e patrocinata dalla Provincia di Brindisi e dalla Regione Puglia - Assessorato alla Cittadinanza Attiva, intende rilanciare ed incarnare un concetto molto caro a Don Tonino Bello:

“LA FERIALITA’ DELLA PACE”.

Perché al di là delle Veglie e delle Feste della Pace, dovremmo prendere atto che la pace si costruisce nel quotidiano: in politica come nello sport,

in famiglia come nella scuola.
Si costruisce cioè “nei sonnolenti meandri della storia e cresce anche nelle pieghe sotterranee dell’esistenza”, così come amava ripetere con toni poetici l’indimenticabile Vescovo di Molfetta scomparso 15 anni fa.
Ecco perché ogni anno il 2 gennaio, all’indomani della celebrazione della Giornata Mondiale della Pace, Retinopera dedica un incontro “feriale” nel quale far convergere artisti, testimoni e scrittori che hanno particolarmente a cuore l’insegnamento di Don Tonino Bello.
Quest’anno, inoltre, la manifestazione del 2 gennaio acquisirà un alto valore simbolico, essendo stata comunicata in questi giorni l’apertura del processo di beatificazione di Don Tonino Bello.
Il Vescovo che volle celebrare il Natale a Sarajevo mentre erano in corso i bombardamenti.
Apostolo di pace e testimone credibile del Vangelo della carità per la sua attenzione concreta e costante ai più poveri, ai più sfortunati.
La sua è stata la Chiesa del grembiule: una Chiesa del servizio che rinunciava ai “segni del potere” per realizzare “il potere dei segni”.
La sua breve ma intensa vita terrena si è fermata il 20/04/1993 quando, nei disegni di Dio, la malattia lo ha portato via dagli uomini per consegnarlo nelle braccia di quel Cristo che aveva amato e seguito nei volti e nelle storie dell’umanità.

PARTECIPERANNO ALLA MANIFESTAZIONE DEL 2 GENNAIO 2008:
- AGNESE GINOCCHIO (Cantautrice della pace e Testimonial Unicef - Premio "Paolo Borsellino" per la cultura della legalità);
- PADRE KAROL MILEWSKI (Parroco Basilica di San Pancrazio in Roma);
- MARCELLO BELLO (Fratello di Don Tonino);
- la CORALE della Chiesa Madre diretta da PANCRAZIO SCAZZI.
Sarà presentato un mosaico dell’artista SALVATORE ASTORE raffigurante il volto di Don Tonino Bello.
Le donne e gli uomini di buona volontà e tutti gli operatori di pace sono invitati a partecipare.
E’ un modo molto significativo per iniziare il nuovo anno all’insegna della pace e della solidarietà, sulle orme di Don Tonino Bello.

Rino Spedicato Presidente Associazione “Retinopera Salento”
Responsabile Scuola di Formazione Socio-Politica “Don Tonino Bello”
Info: www.retinoperasalento.it Cell. 340/6640269

sabato, dicembre 22, 2007

Campania: Agenda della Pace, torna San Gennaro accordo tra l’assessore e il cardinale

DANIELA DE CRESCENZO da Il Mattino
San Gennaro torna nell'agenda della Pace, realizzata dall'assessorato regionale alla formazione, che l'anno scorso scatenò la polemica in consiglio regionale. Forza Italia criticò il mancato ricordo dei caduti di Nassiriya e il fatto che i morti italiani fossero stati ignorati dal Consiglio regionale campano. Poi sulla vicenda intervenne anche il cardinale Sepe, che disse: «L'ho letta. Non è tanto la mancanza di alcune cose, quanto l'interpretazione di altre cose che mi preoccupa». Quest'anno per evitare errori o omissioni il cardinale e l'assessore alla formazioe Corrado Gabriele, sponsor dell'iniziativa, si sono incontrati per definire alcuni criteri. «E certamente questa volta San Gennaro ci sarà», spiega l'assessore. L'agenda, infatti, sarà frutto della cooperazione tra l'asserato e la curia. La «brutta copia» è già stata inviata al cardinale che sta lavorando con la sua equipe per inserire quelle festività e quelle date da ricordare care alla tradizione cristiana. Anche l'agenda del 2008 sarà, in ogni caso, uno strumento utile ad accompagnare studenti e docenti durante tutto l'anno scolastico e ricordarne le date, i luoghi e le vittime di tutte le violenze. Al progetto hanno lavorato l'archivio per la pace e i diritti umani e il settore scuola dell'assessorato regionale alla formazione, e le associazioni impegnate nell'educazione alla legalità. L'iniziativa, infatti, nasce nell'ambito della diffusione della cultura della legalità e vuole essere uno strumento per la lotta alle mafie e in difesa del diritto alla pace.

venerdì, dicembre 14, 2007

“I Marcia della Pace Capua - Caserta”

Domani Sabato 15 alle ore 20.30 grande concerto per la Pace nella Chiesa dell’Annunziata eccezionalmente concessa per salutare l’arrivo a Capua LUCE DELLA PACE DI BETLEMME. Al concerto parteciperanno il Vescovo di Capua, Mons. Bruno Schettino e Don Germini, presente in città per un convegno sul disagio giovanile. L’importante evento si ripete da qualche anno grazie all’opera dell’AGESCI e del MASCI di Capua. La Luce della Pace non ha solo un significato religioso, ma traduce in sé molti valori civili, etici, morali accettati anche da chi non pensa di condividere una fede. Essa viene prelevata dalla Chiesa della Natività a Betlemme dove vi è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli, alimentata dall'olio donato a turno da tutte le Nazioni cristiane della Terra. Nel 1996 c'è stata in Italia la prima distribuzione a livello nazionale della Luce della Pace, similare a quanto avviene in Austria, utilizzando il mezzo ferroviario per una staffetta di stazione in stazione: la Luce in quell'anno ha toccato oltre 100.000 persone, 5000 scout, 48 città e paesi.

Quest’anno la Luce di Betlemme acquista un significato particolare perché verrà consegnata dagli organizzatori ai partecipanti alla “I Marcia della Pace Capua - Caserta” che si terrà Domenica 16 con partenza alle ore 14.45 da Piazza San Pietro a S.Maria C.V. alla presenza di Mons. Shettino, Arcivescovo di Capua, che lancerà un forte messaggio di impegno morale e civile.

La sera del sabato tutti i partecipanti alla Marcia si raduneranno nell’Annunziata per assistere al concerto tenuto dal “Gruppo Immagini” di Bitonto.

Conosciuto ormai in tutta Italia il gruppo musicale si è specializzato nel comunicare la grande forza della Pace, della Non Violenza e della Solidarietà attraverso i Canti e le musiche non solo della tradizione scout ma anche di quella più squisitamente religiosa ispirata all’esperienza ed allo stile del Gen Rosso.

Nata come associazione di volontariato la Band conserva lo spirito e la freschezza di un gruppo amatoriale. Senza bisogno del palco, a stretto contato con la gente, i musicisti, trasmetteranno il loro messaggio con semplicità ed immediatezza rendendo il pubblico protagonista di una serata indimenticabile.

sabato, maggio 19, 2007

il destino dei figli di Abramo: dialogo possibile?

Settimana della PACE 19/26 maggio Benevento Pietrelcina

La regione Campania STAP 08/17 Servizio Istruzione organizzerà il 21 maggio nell’ ambito della settimana della Pace, organizzata dalla Tavola di Riconciliazione e Pace, dalle ore 10,00 alle ore 12.00 presso l’ istituto Tecnico G.Alberti sito a Benevento in piazza Risorgimento un convegno dal Tema: “ il destino dei figli di Abramo: dialogo possibile?”. L’ iniziativa avrà come relatore il professore Ottavio Di Grazia docente di storia delle religioni del mediterraneo c/o l’ Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e di Storia delle religioni ebraiche c/o l’ Università di Trieste.
Il confronto e lo scontro tra le grandi religioni dichiara Ugo Chiavelli dirigente STAP 08/17 Regione Campania, monoteistiche hanno attraversato i secoli e segnato la storia Ebrei, cristiani, mussulmani discendono, secondo la tradizione biblica da Abramo, il primo credente . Il loro destino doveva essere quello del dialogo. Non sempre è stato ed è cosi, durante il convegno saranno illustrati grazie al professore Di Grazia elementi importanti per un discussione con i docenti e gli alluni dell’ istituto Alberti, grazie al dirigente scolastico Giovanni Antonio Paolucci e gli insegnanti che hanno voluto approfondire queste tematiche attuali ed importante per la nostra società globalizzata.
Interverrà al convegno il vicepresidente delle ACLI e del direttivo della Tavola della Riconciliazione e Pace Filiberto Parente che si è complimentato con gli organizzatori che hanno aderito alla settimana della Pace, in preparazione al Cammino, ma oltremodo ha detto che la riconciliazione presuppone il dialogo tra popoli e persone, per riannodare il fili spezzati nelle relazioni individuali e collettive.: ““Il fine del dialogo è la comprensione. continua Parente, non è vincere l’uno sull’altro, oppure arrivare a un accordo totale o a una religione universale. L’ideale è la comunicazione che permette di gettare dei ponti sugli abissi di mutua ignoranza e di malintesi fra le differenti culture del mondo, facendo in modo che si possano parlare e dire ad alta voce i loro punti di vista nelle proprie lingue. Alcuni possono anche desiderare di raggiungere la comunione, ma questo non implica affatto che il fine ricercato sia un’unità uniforme o una riduzione di tutta la varietà pluralistica dell’uomo ad una sola religione, a un solo sistema, a una sola ideologia, a una sola tradizione… È nelle polarità in atto della nostra esistenza umana che noi troveremo il nostro vero essere.”

SCEGLIERE LA LEGALITÀ PER COSTRUIRE RICONCILIAZIONE E PACE
far vincere la legalità per aiutare il sud del mondo.
CAMMINARE INSIEME PER LA LEGALITA’ 14 km da Benevento a Pietrelcina
SABATO 26 MAGGIO PIAZZA RISORGIMENTO ORE 9.30

venerdì, febbraio 23, 2007

Il governo Prodi vada avanti. Appello di molte associazioni

Non c'è nessun motivo per trasformare il voto al Senato in una crisi politica generale.

Intervenendo al Senato il Ministro degli Esteri D'Alema ha evidenziato gli elementi di discontinuità che caratterizzano la politica estera del nostro governo indicando alcuni importanti impegni e obiettivi che debbono essere portati avanti con ancora più determinazione insieme alle organizzazioni della società civile e agli enti locali che nel nostro paese operano in tanti per la pace, i diritti umani e la giustizia.
Grandi sfide sollecitano il nostro paese ad assumersi sempre maggiori responsabilità in Europa e nel mondo. Di questa nuova politica c'è bisogno per contribuire attivamente al superamento dell'unilateralismo e delle logiche di guerra, per ridare spazio alla politica, al diritto e alle istituzioni internazionali democratiche, alla lotta alla miseria, alla prevenzione e soluzione pacifica dei conflitti, alla giustizia e alla democrazia internazionale.
Chiediamo al Governo Prodi di mantenere aperto il dibattito e il confronto che oggi si è svolto al Senato e di estenderlo a tutto il paese perché sempre più grande sia la consapevolezza e la partecipazione diretta dei cittadini e delle loro organizzazioni.
Ci sono molti valori e obiettivi condivisi dalla stragrande maggioranza degli italiani. Ci sono anche scelte che debbono ancora essere dibattute e compiute in modo democratico e partecipato.
Il Governo Prodi vada avanti. Lo deve agli italiani che non sopporterebbero di tornare indietro. Lo deve ai tanti cittadini del mondo che confidano nella nuova politica estera dell'Italia.
Primi firmatari:
Arci, Associazione per la pace, Auser, Beati i costruttori di pace, Centro per la pace Forlì Cesena, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Consorzio Italiano di Solidarietà, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani, Forum Ambientalista, Gruppo Abele, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli, Libera, Lunaria, Rete Nuovo Municipio, Tavola della Pace, Uisp, Un ponte per...
Per adesioni: ufficiostampa@arci.it tavola@perlapace.it

mercoledì, gennaio 03, 2007

Casoria: Musica per la pace



PROGRAMMA DEL CONCERTO
domenica 7 GENNAIO ore 19.00
Concerto di brani tratti dal repertorio natalizio di tutto il mondo
G. F. Haendel
da “IL MESSIA”
Halleluja
C. Saint-Saëns
da “L’ORATORIO DE NOËL”
Domine, ego crediti
Tollite Hostias
J. Brahms
NINNA NANNA (*)
F. Schubert
AVE MARIA (*)
Anonimo
ADESTE FIDELES (**)
I. Berlin
WHITE CHRISTMAS (**)
F. Gruber
STILLE NACHT (**)
Anonimo
LA VIRGEN LAVA PAÑALES (*)
S. Alfonso Maria de’ Liguori
QUANNO NASCETTE NINNO (***)
H.W.Longfellows - J.Maks
I HEARD THE BELLS ON CHRISTMAS DAY (*)
Adolphe-Charles Adams
CANTIQUE DE NOËL (*)
Anonimo
THE FIRST NOWELL (*)
J.S. Strauss jr.
BUON NATAL (*)

sabato, dicembre 30, 2006

giovedì, dicembre 28, 2006

1 gennaio in Cattedrale con il Cardinale Sepe.

Il 1 gennaio del nuovo anno, l'Arcivescovo Cardinale Crescenzio Sepe, invita tutti i gruppi e le associazioni a partecipare alla celebrazione per la Festa della Madonna e per la giornata della Pace.
La giornata sarà caratterizzata dalla S. Messa alle 11.30 nel Duomo di Napoli.

La Comunità di Sant'Egidio promuove inoltre, la consueta marcia della pace a Napoli. Appuntamento alle ore 18,00 in Piazza del Gesù e marcia con fiaccole fino in Cattedrale dove dovrebbe esserci il Cardinale a salutare i partecipanti.

Sono due bei momenti per cominciare bene l'anno nuovo.

mercoledì, dicembre 13, 2006

PAPA/MESSAGGIO: APPELLO AI CATTOLICI PER UN IMPEGNO DI PACE

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 12 dic -
Proprio partendo dalla realta' che la Chiesa a tutela della trascendenza della persona umana, Benedetto XVI conclude il suo messaggio per la giornata mondiale della pace con un forte appello all'impegno costante dei cattolici, anche nel ricordo del quarantesimo anniversario della Populorum progressio e nei venti anni dalla Sollicitudo rei socialis, le due encicliche (una di Paolo VI e l'altra di Giovanni Paolo II) di grande importanza per la crescita della coscienza cristiana in favore della pace. ''Desidero, infine, - conclude il messaggio del pontefice - rivolgere un pressante appello al Popolo di Dio, perche' ogni cristiano si senta impegnato ad essere infaticabile operatore di pace e strenuo difensore della dignita' della persona umana e dei suoi inalienabili diritti. Grato al Signore per averlo chiamato ad appartenere alla sua Chiesa che, nel mondo, e' '' segno e tutela della trascendenza della persona umana '', il cristiano non si stanchera' di implorare da Lui il fondamentale bene della pace che tanta rilevanza ha nella vita di ciascuno. Egli inoltre sentira' la fierezza di servire con generosa dedizione la causa della pace, andando incontro ai fratelli, specialmente a coloro che, oltre a patire poverta' e privazioni, sono anche privi di tale prezioso bene. Gesu' ci ha rivelato che '' Dio e' amore '' (1 Gv 4,8) e che la vocazione piu' grande di ogni persona e' l'amore. In Cristo noi possiamo trovare le ragioni supreme per farci fermi paladini della dignita' umana e coraggiosi costruttori di pace. Non venga quindi mai meno il contributo di ogni credente alla promozione di un vero umanesimo integrale, secondo gli insegnamenti delle Lettere encicliche Populorum progressio e Sollicitudo rei socialis, delle quali ci apprestiamo a celebrare proprio quest'anno il 40o e il 20o anniversario. Alla Regina della Pace, Madre di Gesu' Cristo '' nostra pace '' (Ef 2,14), affido la mia insistente preghiera per l'intera umanita' all'inizio dell'anno 2007, a cui guardiamo - pur tra pericoli e problemi - con cuore colmo di speranza. Sia Maria a mostrarci nel Figlio suo la Via della pace, ed illumini i nostri occhi, perche' sappiano riconoscere il suo Volto nel volto di ogni persona umana, cuore della pace!''.
Red/

martedì, dicembre 12, 2006

Festa della Pace a Colle Sannita



Intensa e partecipata giornata della Pace a Colle Sannita caratteristico e importante comune dell'Alto sannio. L'iniziativa organizzata con la concertazione tra Regione Campania, Provincia di Benevento, comunità montana Alto tammaro, Università del Sannio, Associazioni, ha visto protagoniste soprattutto le scuole dell'area territoriale.
Centinaia di allievi e insegnanti hanno dato vita ad un appuntamento importante con tanti momenti speciali preparati con cura e motivazioni forti.
Hanno partecipato con le scuole anche i centri anziani, i parroci, le associazioni locali e tutte le istituzioni.
Con il Sindaco Innocenzo Pugliese c'erano il preside Davide Nava grande motore culturale, la dirigente Isabella Miele, la responsabile della Regione Campania Maria Rosaria Mandarino, l'assessore provinciale Giorgio Carlo Nista, Mons. Gaetano Luciano. Particolare valore la cerimonia di insediamento dei Sindaci junior che hanno dedicato alla pace il loro mandato. Straordinario l'apporto musicale garantito dalla sperimentazione di qualità dell'Ic di Colle Sannita. Ha coordinato i lavori il giornalista Achille Mottola, presidente del Conservatorio di Benevento.
"Il valore della pace non è scontato- ha affermato Pasquale Orlando della direzione nazionale delle ACLI- queste iniziative servono a ricordare le guerre dimenticate, la difficile condizione del sud del mondo e soprattutto per affermare comportamenti personali e collettivi che favoriscono la pace e la non violenza".
La giornata si è conclusa con la conferma delle tante adozioni a distanza che caratterizzano una comunità aperta e solidale.
(foto del giornalista Luigi Moffa)