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venerdì, novembre 19, 2010

APPELLO PER RIPRISTINARE IL 5X1000: FIRMA LA PETIZIONE!

promossa da VITA non profit

Ripristinate subito il 5 per mille!

Ripristinate subito il 5 per mille!

Il governo riduce da 400 a 100 milioni la copertura della norma. Fai sentire la tua voce!

Il 5 per mille è ridotto in briciole. E le attività di milioni di italiani e migliaia di associazioni sono a rischio. Per la prossima edizione del 5 per mille il governo ha infatti predisposto una copertura finanziaria di soli 100 milioni di euro rispetto ai 400 milioni attesi. Fai sentire le tua voce. Firma la petizione e lascia un tuo commento!

Ad oltre 5 anni, infatti, il 5 per mille non solo non è diventato una legge fiscale dello Stato italiano (a differenza di quanto è successo in altri 12 Paesi europei), ma nella Legge di Stabilità ora all’esame della Camera dei deputati, la copertura per la misura sperimentale (da 5 anni!) è stata drasticamente decurtata da 400 milioni a 100. Ovvero, il 5 per mille dalla sera alla mattina si trasforma così nell’1,25 per mille, forse. Alla faccia degli impegni presi con la platea dei contribuenti (oltre 15 milioni di cittadini hanno usufruito ogni anno dell’opportunità) e con quella organizzazioni del non profit impegnate nell’assistenza, nella promozione culturale, nella ricerca scientifica (circa 30mila).

Il 5 per mille che, davvero, poteva e doveva essere il caposaldo sussidiario della più volte invocata riforma fiscale, si spegne quindi nelle spire della disponibilità di bilancio. Come sono lontani i tempi in cui Tremonti parlava della restituzione di valore e di risorse al Terzo settore come forma d’investimento per lo Stato e non come voce di costo!

C’è una sola possibilità per questo Governo di dimostrare di non aver parlato a vanvera nel corso di questa legislatura: che presenti subito un emendamento per reintegrare la copertura di almeno 400 milioni per il 5 per mille 2011. Fai sentire la tua voce, firma la petizione e lascia un tuo commento!

APPELLO PER RIPRISTINARE IL 5X1000: FIRMA LA PETIZIONE!

ADERISCI ANCHE TU!

Il 5 per mille non è diventato una legge fiscale dello Stato italiano (a differenza di quanto è successo in altri 12 Paesi europei). E nella Legge di Stabilita ora all’esame della Camera dei deputati, la copertura per la misura, sperimentale da 5 anni, è stata drasticamente decurtata da 400 milioni a 100. Le attivita di milioni di italiani e migliaia di associazioni sono a rischio. Fai sentire le tua voce. Firma la petizione!

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1) NEWS

Per seguire tutte le novità puoi consultare questa pagina . Qui potrai creare un tuo VITA Alert (solo se sei registrato al sito VITA.it e autenticato). In questo modo, ogni volta che verrà pubblicata una nuova notizia sulla campagna, verrai avvisato via email. Nel frattempo ti segnaliamo alcune notizie a riguardo:

Il fallimento di Silvio e Giulio
Febbraio 2005: Giulio Tremonti presenta la «rivoluzione fiscale», l’introduzione del 5 per mille. Novembre 2010: il 5 per mille si trasforma così nell’1,25 per mille

La via Crucis del 5 per mille
Solo 100 milioni quest’anno, e l’ennesimo provvedimento in extremis che penalizza le devoluzioni

Questa settimana in edicola: Haiti. Che fine hanno fatto i vostri aiuti
Haiti: 2,5 miliardi sono i fondi raccolti a livello mondiale per il terremoto. Messi alla prova dall'emergenza colera. Ascoltiamo le voci dal campo.


Scopri il nuovo VITA su www.faiunpassoavanti.it


2) FAI FIRMARE!
Ci sono molti modi per diffondere la petizione:

- Spedisci questa email a un amico!

- Copia-incolla il codice che trovi alla pagina dell'appello nel tuo sito per segnalare la petizione. Lo trovi alla voce "Promuovi la petizione".

- Condividi sul tuo social network


3) REGISTRATI O COMPLETA IL TUO PROFILO!
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venerdì, marzo 19, 2010

5 PER MILLE.Tutti i dati del 2008 su Vita.it

di Riccardo Bagnato da Vita.it

415,6 milioni euro l’importo. Il 28% delle scelte con Unico, il 77 con 730. Il valore medio 28,3 euro. Sono oltre 7mila gli enti esclusi fra le Onlus

Eccoli finalmente. Sono gli elenchi di ammessi e non al 5 per mille 2008. Quest'anno una novità: insieme al numero di scelte è possibile verificare da subito l'ammontare dei contributi. Poche le soprese, invece, sulle prime organizzazioni non profit (primo elenco) che hanno raccolto il maggior numero di preferenze. Ecco le prime cinque: Medici senza frontiere (229.275 scelte per 9.201.601 euro); Emergency (262.461, 9.111.565), Unicef (237.318, 7.654.163), Airc (204.802, 5.972.402), Ail (157.596, 4.892.048).

Pubblicati gli elenchi come di consueto sul sito delle Agenzie delle Entrate: quello riguardante le Onlus e Volontariato (di cui abbiamo citato le prime cinque), ma anche Ricerca Scientifica, Ricerca Sanitaria e Associazioni sportive dilettantistiche. Si possono inoltre scaricare in allegato qui a fianco.

I big della ricerca sanitaria
Se fra le Onlus e il Volontariato primeggiano le associaizoni di emergenza internazionale, nella ricerca sanitaria è ancora una volta l'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc) a stravincere (251.039, scelte, 15.995.186 euro). Seguono la Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor (133.673, 9.781.907), l'Istituto europeo di Oncologia Srl (75.359, 5.872.728), l'Istituto Giannina Gaslini (80.906, 5.028.860) e la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro - Onlus (60.391, 3.878.977).

Airc, di nuovo numero uno
Ma all'associazione milanese già prima nelle passate edizioni vanno inoltre ben 38.356.314 euro come ricerca scientifica (818.978 scelte). A seguire, a distanza, la Fondazione Italiana Sclerosi Multipla Onlus (91.017, 4.355.603 euro), la Fondazione Umberto Veronesi (47.430, 2.743.039), la Fondazione Telethon (49.499, 2.454.919), e la Fondazione Centro S. Raffaele del Monte Tabor (22.629, 1.229.116)

Gli esclusi oltre 7mila
Sono invece 7.227 enti esclusi dal primo elenco (Onlus e Volontariato). Rappresentano il 27,2%, in aumento rispetto ai primi due anni. Per questi è urgente procedere con le eventuali misure per la riammissione entro il 30 aprile. Per cui il centro servio per il volontariato di Milano ha già pronto un instant book scaricabile online. Erano 33.823 gli iscritti, 26.596 risultano avere diritto al beneficio, mentre 7.227 - appunto - sono stati esclusi per mancata o tardiva presentazione della documentazione ovvero per carenza dei presupposti. Nel caso della Ricerca Scientifica 333 hanno ottenuto il diritto al beneficio 28 sono stati esclusi; record negativo infine per le associazioni sportive dilettantistiche: sono state ammesse in 1.152 su 41.589, ovvero esclusione del 97,3% degli enti che erano stati iscritti di imperio dallo stesso Coni.

Un italiano su due ha aderito al 5 per mille
Da notare, infine, il numero di scelte espresse nella terza edizione, quella del 2008. Sono 14.652.659 contro le 13.543.564 dell'anno precedente, pari al 58,6 per cento dei contribuenti. Per un ammonmtare totale di 415.615.826 euro che i cittadini italiani hanno voluto dare a Onlus, ricerca scientifica, ricerca sanitaria e associazioni sportive dilettantistiche.



venerdì, aprile 17, 2009

5xMille: Rassicurazioni di Tremonti non ci rassicurano


'Sbagliato il principio di fondo: non si può mettere in concorrenza l’associazionismo, il volontariato e l’Abruzzo

Roma, 16 aprile 2009 – ‘Le rassicurazioni fornite ieri dal ministro Tremonti sul 5 per mille non ci rassicurano affatto’. Così il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero sulle dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri dal ministro dell’economia Giulio Tremonti circa l’ipotesi di destinare al terremoto il 5 per mille dell’Irpef.

‘È sbagliato il principio di fondo – spiega Olivero – Non si può mettere in concorrenza l’associazionismo, il volontariato e l’Abruzzo, quasi fossero cose opposte o alternative. Quando invece tutti sanno, l’hanno visto in queste settimane, che è proprio il volto dell’associazionismo e del volontariato il primo che hanno potuto vedere i terremotati colpiti da questa sciagura’.

Il 5 per mille non è una tassa di scopo ad uso dello Stato – insiste il presidente delle Acli – e ci dispiace che il ministro voglia farla diventare tale. Il cittadino non sceglie semplicemente tra causali diverse, ma esprime un rapporto di fiducia con l’associazione cui decide di donare il proprio contributo, in una logica virtuosa di sussidiarietà, che era stata accolta favorevolmente da noi quando il 5 per mille fu inventato proprio da Tremonti’.

Le Acli, nella prospettiva di un ripensamento da parte del ministro dell’Economia, aderiscono petizione del settimanale del non profit Vita, ‘Caro Tremonti, così distruggi il 5 per mille’.

Per aderire alla petizione di Vita: clicca qui

mercoledì, aprile 16, 2008

Elezioni: 'Attendiamo nuovo governo su quoziente e 5 per mille'

Prima analisi del voto da parte delle Acli: «L'esecutivo uscente ha pagato i suoi errori»

Roma, 15 aprile 2008 - «Ha vinto la logica dell'alternanza. Chi ha governato ha pagato i suoi errori. I cittadini hanno indicato un esecutivo forte per superare la crisi». Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani commentano i risultati elettorali all'indomani del voto per il rinnovo del Parlamento. Per il presidente nazionale Andrea Olivero «emerge con chiarezza l'intento bipolare dell'elettorato italiano. I cittadini hanno optato per una semplificazione del quadro politico finalizzata soprattutto alla governabilità. E hanno scelto evidentemente spinti da una situazione di insicurezza che richiedeva un governo forte per il Paese. I numeri per questo ci sono. Toccherà ora a chi ha avuto questa larga maggioranza fare le cose che sono state dette in campagna elettorale».

Sul versante degli sconfitti, il presidente delle Acli concede le attenuanti al Partito Democratico di Walter Veltroni, «che non può essere messo sul banco degli imputati, avendo superato probabilmente i voti presi alle scorse elezioni da Ds e Margherita». «L'elettorato - spiega Olivero - ha espresso chiaramente la sua insoddisfazione per il governo uscente, che ha pagato tutti i suoi errori. A cominciare dalla rissosità al suo interno, che ne ha impedito l'efficacia oltre che danneggiato gravemente l'immagine. Il protagonismo esasperato delle piccole forze politiche alla fine è stato punito severamente dall'elettorato italiano. Lo dimostra la sorte capitata alla Sinistra Arcobaleno, ma anche, per altri versi, all'Udeur di Clemente Mastella»

«Ma la scomparsa della Sinistra più radicale dalla rappresentanza parlamentare - aggiunge il presidente Olivero - impoverisce il quadro politico generale. E chiama le forze politiche ad una maggiore assunzione di responsabilità. Maggioranza ed opposizione - nei loro ruoli distinti - dovranno sempre tener presente nel loro agire che c'è una parte del Paese che non sarà rappresentata in questo Parlamento. E dovranno pertanto mostrare un rispetto ancora più alto delle Istituzioni, che sono davvero il bene di tutti e debbono garantire anche quei cittadini che non sono direttamente rappresentati». In questo senso appare importante, per le Acli, il risultato dell'Unione di Centro, «che assicura rappresentanza a quella parte d'elettorato che si è battuta contro il bipolarismo muscolare».

«Le Acli - conclude Olivero - guarderanno certamente con attenzione quanto il nuovo governo si avvierà a fare. Su due promesse, in particolare, del programma del Popolo della Libertà avevamo espresso la nostra soddisfazione. L'introduzione del quoziente familiare, proposta che le Acli hanno presentato per prime alla politica italiana, e che riteniamo essere lo strumento migliore per invertire la rotta sulle politiche familiari. Quindi il tema del 5 per mille e della sua stabilizzazione, cioè l'avvio di una nuova sussidiarietà orizzontale che possa davvero andare a dare protagonismo ai soggetti sociali. Vedremo come si muoverà su questo il nuovo esecutivo».

domenica, aprile 06, 2008

Veltroni a Bari, renderemo istituzionale il 5 per mille

BARI - Il leader del Partito democratico Walter Veltroni da Bari oggi ha detto di voler istituzionalizzare il 5 per mille, rendendolo una misura strutturale e dando la possibilità ai contribuenti di destinarlo ad associazioni di volontariato e no-profit.

"Voglio istituzionalizzare il 5 per mille sul Welfare", ha detto Veltroni partecipando al Forum nazionale del Terzo settore.

Attualmente la misura del 5 per mille si programma di anno in anno all'interno della Legge Finanziaria, decidendo di volta in volta i fondi a disposizione e a chi destinarli, secondo quanto spiegato da un collaboratore di Veltroni.

Veltroni oggi ha anche detto di condividere la posizione della Chiesa che ha parlato di "emergenza educativa".

"La chiesa ha ragione quando parla di emergenza educativa nel nostro Paese, ma l'arco di tempo educativo non finisce con la laurea. Allora il moderno Stato sociale è la formazione. La formazione permanente è un luogo che può sostituirsi agli ammortizzatori sociali", ha aggiunto Veltroni.

venerdì, dicembre 14, 2007

ENRICO LETTA (SOLE 24 ORE) : "COERENTI SUL 5 PER MILLE".



Il maxi emendamento presentato ieri dal Governo costituisce una risposta chiara e definitiva alla discussione intorno al 5 per mille. In molti ne hanno sottolineato in queste settimane l’importanza, da quest’ultimo Gianfranco Fabi ieri sul Sole 24 Ore. Il Governo ha dunque mantenuto l’impegno preso sin dall’inizio di questa legislatura- ribadito su questo giornale il 20 ottobre scorso- e ha stanziato ingenti risorse per garantire stabilità e sostenibilità a questa modalità per finanziare la ricerca e il terzo settore.


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  • martedì, novembre 13, 2007

    5 per mille. Benvenuto, Bobba, Ferrante: "Subito dalle parole ai fatti"

    dichiarazione dei senatori dell'Ulivo Giorgio Benvenuto, Luigi Bobba e Francesco Ferrante
    "Bene, ma adesso il governo passi in fretta dalle parole ai fatti". Così i senatori dell'Ulivo Giorgio Benvenuto, Luigi Bobba e Francesco Ferrante commentano l'accoglimento da parte del Governo dell'Ordine del giorno sul cinque per mille che "impegna il governo a rendere stabile e senza limiti l'utilizzo del 5 per mille e a considerare 'tecnico' il tetto di 100 milioni predisposto nella Finanziaria 2008 in modo da integrarlo nel corso del 2008 per il 2009".
    "Ci aspettiamo che il governo rispetti l'impegno preso ed emani al più presto un provvedimento per rendere strutturale la misura del 5 per mille, abolendo il tetto e trovando la copertura finanziaria ad una norma di grandissima utilità sociale che - concludono Benvenuto, Bobba e Ferrante - negli anni passati, più di 15 milioni di contribuenti hanno sottoscritto dimostrando di apprezzarne le finalità".

    domenica, settembre 30, 2007

    Cinque per mille, Bobba e Ferrante: "Che fine hanno fatto i pagamenti?"

    'Che fine ha fatto il contributo destinato alle Ong e alle associazioni dai cittadini attraverso il 5 per mille dell'imposta sul reddito e incassati dallo Stato oltre un anno fa? Quanto tempo ancora dovranno aspettare le associazioni creditrici per ottenere quei fondi? Che iter avra' il contributo del 2007"? Sono queste le domande che i senatori della Margherita Francesco Ferrante e Luigi Bobba hanno rivolto oggi in una interrogazione al ministro dell'Economia e delle Finanze, per sapere quando e come verra' risolta l'assurda situazione che vede le associazioni e le fondazioni, le Onlus e le Ong creditrici nei confronti dello Stato che, a distanza di oltre un anno, non ha ancora provveduto a distribuire i contributi ottenuti attraverso il meccanismo del 5 per mille dell'imposta sul reddito del 2006. ''Questo assurdo ritardo -si legge nell'interrogazione- rischia di produrre un effetto negativo sulle future donazioni. Quasi 16 milioni di cittadini hanno scelto di destinare quella quota alle organizzazioni che si occupano di ricerca, di volontariato, di assistenza e che, grazie a quel contributo, possono incentivare le proprie attivita' indispensabili per tutti''. Moltissimi cittadini infatti, hanno scelto di destinare quella percentuale alla ricerca contro il cancro (700mila preferenze), molti alle Onlus, dall'Unicef (235.311), alle Acli (228.829), da Emergency alla Croce Rossa fino alla lotta alla sclerosi multipla o alla Lega del filo d'oro come ad altre organizzazioni di volontariato o di protezione ambientale. ''Bisogna risolvere al piu' presto questa situazione -concludono Ferrante e Bobba- quindi chiediamo al ministro di conoscere i motivi di questo gravissimo ritardo e se non ritenga utile mettere in atto provvedimenti che in futuro evitino di riproporre una situazione paradossale quale quella alla quale stiamo assistendo oggi''.