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sabato, marzo 09, 2013

Ammessi i rapporti di “Cocopro” per le Onlus



L’attività di un collaboratore riconducibile ad un progetto mirato al raggiungimento di un risultato autonomo, conseguito mediante un’azione che presenti evidenti spazi di autodeterminazione da parte del lavoratore, legittima un rapporto di collaborazione coordinata “a progetto” nell’ambito di una Ong-Onlus.

La precisazione è contenuta nella Circolare n. 7 del 20 febbraio 2013, emanata dal Ministero del Lavoro, che individua in particolare nella determinatezza dell’oggetto della prestazione, e nella predeterminazione dell’arco temporale per lo svolgimento della medesima, due elementi discriminanti per verificare la genuinità di rapporto di “cocopro”.


Ministero del Lavoro, Circolare n. 7 del 20/02/2013

domenica, settembre 20, 2009

www.cittadellagioia.eu


I nostri obiettivi di "Viandanti della Gioia"

    Nel costruire questa Città inclusiva, promuovendo la Pace e la Giustizia, ci sentiamo un po' "viandanti della Gioia", sui sentieri del nostro tempo, al servizio della dignità umana. C'impegnamo perchè i nostri passi, calpestando la nostra Terra da amare e da difendere, siano traccia di rispetto, di dialogo, di accoglienza, di promozione umana, di difesa dell'ambiente. Per consegnare i nostri sforzi per la dignità della Vita anche alla cura delle future generazioni.

    Facciamo riferimento all'orizzonte ampio dei diritti/doveri garantiti dalla nostra Carta costituzionale, dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e dai Trattati europei e internazionali. Ma desideriamo concentrarci, con un'azione "dal basso", su alcune priorità sociali e sulle relative azioni: promuovere e accompagnare la formazione di bambini/ragazzi altrimenti esclusi dal circuito scolastico e universitario napoletano e, quindi, disattrezzati per l'accesso nel mondo del lavoro, entrare nel cuore dell'esperienza dei "senza fissa dimora" a Napoli, tenere aperto il "ponte" con lo Sri Lanka per il sostegno a distanza di bambini e famiglie (già in atto dallo Szunami in poi). Infine, continuare ad essere piccolo, ma efficace riferimento per quanti bussano a Napoli, in Italia e all'Estero alla nostra porta per emergenze diverse. Ereditiamo queste linee di impegno dal Fondo di Solidarietà "Città della Gioia" nato a Napoli nel 2002.

    Verificheremo nel percorso associativo questi progetti, per rimodularli, se necessario, anche in rete con altre realtà istituzionali e non, pubbliche e private, o con singoli cittadini.

    domenica, settembre 30, 2007

    Cinque per mille, Bobba e Ferrante: "Che fine hanno fatto i pagamenti?"

    'Che fine ha fatto il contributo destinato alle Ong e alle associazioni dai cittadini attraverso il 5 per mille dell'imposta sul reddito e incassati dallo Stato oltre un anno fa? Quanto tempo ancora dovranno aspettare le associazioni creditrici per ottenere quei fondi? Che iter avra' il contributo del 2007"? Sono queste le domande che i senatori della Margherita Francesco Ferrante e Luigi Bobba hanno rivolto oggi in una interrogazione al ministro dell'Economia e delle Finanze, per sapere quando e come verra' risolta l'assurda situazione che vede le associazioni e le fondazioni, le Onlus e le Ong creditrici nei confronti dello Stato che, a distanza di oltre un anno, non ha ancora provveduto a distribuire i contributi ottenuti attraverso il meccanismo del 5 per mille dell'imposta sul reddito del 2006. ''Questo assurdo ritardo -si legge nell'interrogazione- rischia di produrre un effetto negativo sulle future donazioni. Quasi 16 milioni di cittadini hanno scelto di destinare quella quota alle organizzazioni che si occupano di ricerca, di volontariato, di assistenza e che, grazie a quel contributo, possono incentivare le proprie attivita' indispensabili per tutti''. Moltissimi cittadini infatti, hanno scelto di destinare quella percentuale alla ricerca contro il cancro (700mila preferenze), molti alle Onlus, dall'Unicef (235.311), alle Acli (228.829), da Emergency alla Croce Rossa fino alla lotta alla sclerosi multipla o alla Lega del filo d'oro come ad altre organizzazioni di volontariato o di protezione ambientale. ''Bisogna risolvere al piu' presto questa situazione -concludono Ferrante e Bobba- quindi chiediamo al ministro di conoscere i motivi di questo gravissimo ritardo e se non ritenga utile mettere in atto provvedimenti che in futuro evitino di riproporre una situazione paradossale quale quella alla quale stiamo assistendo oggi''.

    domenica, luglio 15, 2007

    Nasce lo Sportello informatico dedicato allo sviluppo delle iniziative di agricoltura sociale.

    ACLITERRA, AIAB, ALPA, CIA di Roma, CNCA Lazio, Rete Fattorie Sociali, con la collaborazione dell’Università degli Studi della Tuscia, hanno deciso di dar vita ad uno Sportello informatico per accompagnare gli agricoltori, gli operatori sociosanitari e gli animatori dello sviluppo locale nella creazione di iniziative di agricoltura sociale.
    L’indirizzo web dello Sportello è www.fattoriesociali.com
    L’agricoltura sociale comprende tutte le attività agricole o a queste connesse in grado di generare benessere nei confronti di persone deboli, in particolare di minori che vivono in condizione di disagio, donne che hanno subito violenze, portatori di handicap, tossicodipendenti, detenuti ed anziani non autosufficienti. Si tratta di una specifica declinazione della multifunzionalità dell’azienda agricola, che permette di creare reddito aggiuntivo a vantaggio dell’agricoltore e di diffondere servizi alle persone a beneficio del territorio.
    Lo Sportello fornisce informazioni e indicazioni operative sull’agricoltura sociale avvalendosi di un gruppo di esperti in diverse discipline.
    Particolare cura è riservata alle notizie riguardanti le politiche pubbliche e le normative di riferimento, nonché i partenariati pubblico-privati e le “buone pratiche” di agricoltura sociale.
    Una sezione specifica del sito è dedicata al “Come fare per…” ed alle attività formative, che in seguito potranno essere svolte anche a distanza.
    Sono inoltre previsti rinvii ad altri siti nazionali e internazionali che si occupano della materia, specie nel campo della ricerca e della sperimentazione.
    Sono infine fornite notizie e recapiti delle “fattorie sociali” che aderiscono all’iniziativa e si intende dare conto di tutte le attività di animazione promosse dalle Organizzazioni che danno vita allo Sportello informatico, le quali sono accomunate dall’impegno a:
    - riprodurre i valori di solidarietà, reciprocità e mutuo aiuto e il patrimonio storico, architettonico, culturale e creativo che rendono tipica la ruralità;
    - favorire nuove forme di welfare territoriale che valorizzino le specificità e le risorse produttive, ambientali, culturali e sociali delle aree rurali;
    - ampliare la collaborazione tra imprese agricole, istituzioni pubbliche e soggetti del terzo settore e dell’economia civile per migliorare la qualità della vita e l’integrazione sociale dei soggetti svantaggiati;
    - costruire legami forti con il mondo del consumo critico e dei gruppi di acquisto solidale mediante la gestione e la diffusione di marchi etici che valorizzino prodotti e servizi aziendali.
    In Italia le esperienze di agricoltura sociale sono quasi 2000 ed è prevedibile che in futuro diventino più numerose. Di esse 470 vedono protagoniste le cooperative sociali, circa 500 sono comunità, fondazioni, associazioni onlus. Le aziende agricole vere e proprie sono oltre un migliaio, condotte da donne e da giovani.
    Nella maggior parte dei casi si praticano l’agricoltura biologica e la vendita diretta nelle aziende, nei mercatini o rifornendo i gruppi di acquisto.
    Le produzioni più diffuse sono quelle orticole, in serra e a cielo aperto, accanto a vigneti, oliveti e frutteti. Quasi ovunque ci sono piccoli allevamenti di galline, conigli, anatre e alveari. Si va, inoltre, diffondendo la presenza di asinelli, per la particolare attitudine di questi animali a porsi in relazione con persone svantaggiate.
    Nelle “fattorie sociali” trovano accoglienza persone per le quali la conduzione dell’attività agricola è occasione di riabilitazione e di inserimento lavorativo, temporaneo o stabile. Una pianta o un animale non discrimina e con essi chiunque è in grado di stabilire una relazione e trovare una ragione per continuare a vivere in modo dignitoso.