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sabato, marzo 15, 2008

Rosy Bindi: Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl

Il programma del Pdl sulla famiglia è un caso di vera e propria appropriazione indebita. L’elenco delle proposte è in realtà la brutta copia di leggi o misure adottate dal governo Prodi.
Dichiarazioni di Rosy Bindi a margine del convegno Acli Campania sul Patto Campano per la famiglia.
Il programma del Pdl sulla famiglia è un caso di vera e propria appropriazione indebita. L’elenco delle proposte è in realtà la brutta copia di leggi o misure adottate dal governo Prodi. Il grande piano per gli asili? E’ già stato finanziato nei mesi scorsi con quasi 800 milioni di euro. Risorse vere, mai viste prima d’ora, trasferite alle regioni che potranno così realizzare 70 mila nuovi posti in nidi pubblici, privati e aziendali e nelle sezioni primavera, una nuova opportunità per i bambini dai 2 ai 3 anni introdotta in questo anno scolastico.

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ACLI Mezzogiorno. Vita sociale.: Rosy Bindi: Sulla famiglia appropriazione indebita del Pdl

lunedì, settembre 03, 2007

PD/ LETTA ALLE IENE: NON PARLI MALE DI BINDI E NON TOCCHI VELTRONI

Siparietto comico con Enrico Lucci a Napoli
postato 5 ore fa da APCOM


Napoli, 3 set. (Apcom) - Siparietto comico tra Enrico Letta, candidato alla guida del Pd, ed Enrico Lucci, de Le Iene. L'inviato della trasmissione di Italia 1 ha accolto Letta fuori un noto albergo del lungomare di Napoli dove si è svolto un incontro con i giornalisti. Baci, abbracci e tanti sorrisi dinanzi alle telecamere. "Io voto per te... Sei la speranza mia... Tu sei il vero candidato... Solo con un candidato come te si può vincere... Sei l'unico candidato vincente...", ha detto Lucci ad un sorridente Letta. "E io che devo fare? - ha risposto il politico - se la metti così ti ringrazio...".

Lucci ha poi snocciolato difetti fisici e caratteristiche degli avversari, alla guida del Pd, di Enrico Letta. "Che vogliamo votare per Rosy Bindi? Che vuole fare la prima donna segretario di partito... E poi che diciamo che è una donna! Lo sanno tutti che è bruttarella...". E a queste affermazioni, Letta ha risposto: "Non mi parlare male di Rosy... Non è vero che fa sempre polemiche: sorride sempre...".

E di Veltroni? "Non mi toccare Walter", dice sorridendo Letta. E a Lucci che commentava la pappagorgia del sindaco di Roma, Letta con fair play ha concluso: "Ma perchè io son bello?...".

martedì, giugno 26, 2007

Energia. "Rivedere tariffe bollette per famiglie numerose"

"Ormai prossimi alla liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica è necessario e urgente rivedere il sistema dei costi delle bollette che penalizza gravemente e in modo immotivato le famiglie più numerose". A rilevarlo è il senatore dell'Ulivo Luigi Bobba.
"In Italia - spiega Bobba - è in vigore un sistema di pagamento dell'energia elettrica giustamente mirato a contenere e a punire gli sprechi, pensato a seguito alla guerra dei sei giorni. Il problema è che il calcolo degli sprechi viene fatto sul contatore e non su quanti vi sono dietro. Ne deriva che le famiglie numerose, pur avendo un consumo pro- capite inferiore al singolo, pagano di più, molto di più. Recenti stime indicano un sovrapprezzo pro- capite tra il 35 e il 40 per cento. E, con l'attuale sistema - continua Bobba -, se una famiglia con quattro figli avesse sei contatori in casa pagherebbe energia, gas e acqua meno della metà, in alcuni casi anche un quarto".
"L'Autorità per l'energia ha recentemente diffuso alcune proposte di nuove tariffe in cui però non compare alcuna previsione specifica sulla composizione del nucleo familiare. Eppure questo governo e la sua maggioranza potrebbero dare un effettivo, sostanzioso aiuto alle famiglie più numerose senza che esso gravi pesantemente sulle casse dello Stato. In questo senso - spiega il senatore dell'Ulivo - si colloca la proposta del Ministro per la famiglia Rosy Bindi di dare alle Regioni un fondo di trenta milioni di euro per poter sperimentare tariffe meno onerose per le famiglie numerose. Ma - prosegue Bobba - serve una soluzione più incisiva e lungimirante. Rivedere l'attuale sistema, individuando una tariffa in cui la parte fissa del prezzo del kilowatt sia aumentata e quella variabile, legata cioè al consumo, sia diminuita. La famiglia numerosa vedrebbe così la quota fissa spalmata su più kilowatt e la quota legata al consumo inciderebbe molto meno sulla bolletta. Così, inoltre, non verrebbero penalizzati neppure i singoli o famiglie meno numerose".

mercoledì, maggio 09, 2007

Bindi: "Accuse sbagliate e strumentali" sulla Conferenza sulla famiglia di Firenze


INTERVISTA – Bindi: "Accuse sbagliate e strumentali" - Giovanna Casadio - LA REPUBBLICA

ROMA - Chiamano dal Quirinale. Il presidente Giorgio Napolitano sarà all'inaugurazione della Conferenza sulla famiglia di Firenze e bisogna accordarsi con il cerimoniale. Rosy Bindi dimentica per un attimo la bufera politica scatenata dal suo "no" alle associazioni gay. «Che bufera? Qualcuno ha le idee confuse, o è in malafede - contrattacca il ministro della Famiglia - Abbiamo sempre sostenuto il riconoscimento dei diritti delle persone conviventi anche omosessuali, ma altresì abbiamo affermato che i Dico non erano matrimoni di serie B, non rappresentavano un altro tipo di famiglia. Ora non si può pretendere che nella Conferenza nazionale del governo sulla famiglia ci sia confusione. La famiglia è quella dell'articolo 29 della Costituzione».

Ministro Bindi, non potrebbe ripensarci? «Perché dovrei? Allora va ripensato il programma di governo».

Il ministro della Solidarietà, il comunista Paolo Ferrerò non sarà a Firenze per protesta. Ne ci sarà Emma Bonino. L'Unione è divisa persino sugli Stati generali della famiglia? «Il ministro Ferrerò non può permettersi di non venire, il suo mi sembra un atteggiamento strumentale. Ha un dovere istituzionale come responsabile della Solidarietà sociale, molte delle richieste che saranno rivolte al governo interessano in particolare il suo ministero, quindi non deve sottrarsi».

Barbara Pollastrini, autrice con lei della legge sui Dico, afferma che le porte vanno aperte, non chiuse. Cominciate a litigare anche voi due? «Barbara convochi, come ministro dei Diritti e delle Pari opportunità, una Conferenza sui diritti degli omosessuali. Ma io sono ministro della Famiglia. Fare politiche familiari non è in contrapposizione con i diritti delle persone, però le carte non si possono mischiare. Sono critica nei confronti di chi ha convocato il Family day, e li ci si accusa di avere confuso tra convivenze e famiglia. Non è così e sono coerente».

Come risponde alle associazioni gay che l'accusano di discriminazione e le dicono: «Cara Bindi, fartene una ragione, noi siamo famiglie»? «Da un punto di vista sociologico, affettivo, saranno pure famiglie, ma giuridicamente non lo sono. Dopodiché, il governo fa una politica che non discrimina. Inoltre, le associazioni dei genitori omosessuali sono state invitate, anche se adesso annunciano che non verranno».

Lei vuole conquistare la benevolenza dei cattolici? «Casomai quello che sta accadendo mette in evidenza la contraddizione di chi si ostina a fare del Family day, sabato prossimo, solo una manifestazione contro i Dico».

È un nuovo braccio di ferro tra laici e cattolici? «Questa non è distinzione tra cattolici e laici, bensì tra chi legge la Costituzione e chi non la legge. Io non sto sostenendo queste cose perché sono cattolica, ma perché così c'è scritto nella Carta»

Il Partito democratico nasce con fibrillazioni sui diritti civili.«Non credo. In questo paese si va avanti per fazioni: da un lato, ci sono le tentazioni neoclericali, che vedono nel riconoscimento dei diritti delle persone un attentato alla famiglia; dall'altro c'è chi, anche nella mia coalizione, ritiene il riconoscimento dei diritti sia l'equiparazione alla famiglia. No. Chi sta scatenando questa bufera forse ha nascosto prima la realtà a se stesso».

Fatto sta che si trova sotto un fuoco incrociato di critiche.«Vuoi vedere che ho ragione? Qui c'è qualcuno che è stato in malafede, ha giocato sull'equivoco dei Dico: sbaglia chi li legge contro la famiglia come chi li ritiene una forma di famiglia surrettizia. Paradossalmente rischiano di darsi ragione a vicenda. Se avessero ragione gli organizzatori della giornata del 12 maggio, dovrei invitare gli omosessuali alla Conferenza e chi mi critica perché non li invito da ragione alla piazza del Family day secondo cui i Dico sono un attentato alla famiglia».

Perché ritiene che i ministri non debbano manifestare al raduno cattolico? «I ministri non devono andare. È buffo che alcuni non vengano alla conferenza del governo e altri vadano alla manifestazione contro il governo o comunque contro un atto del governo. Mastella, che da ministro della Giustizia ha firmato il provvedimento sulle unioni civili, evidentemente si dissocia da quella parte di sé che fa il Guardasigilli. Fioroni è in contraddizione con se stesso, dal momento che non ha mai criticato i Dico. Dal Family day mi aspetto serie proposte per la politica della famiglia, e quella è la parte della manifestazione che ascolterò e con cui entrerò in sintonia, ma dal mio posto di ministro».

9 maggio 2007

sabato, aprile 14, 2007

NEL RICORDO DI ADONE ZOLI UN PREMIO ALLA COERENZA

Rosy Bindi, Paola Gaiotti de Biase, Domenico Rosati, sono i destinatari delle Targhe “Coerenza” 2007, promosse dalla Fondazione “Adone Zoli”, presieduta da Maria Frunzio. I riconoscimenti verranno consegnati sabato 14 aprile, alle ore 10,45, presso l’Istituto Italiano per gli studi filosofici, in via Monte di Dio, 14. L’iniziativa, sorta nel 1964, intende segnalare personalità del mondo politico, scientifico e culturale che hanno interpretato la virtù della coerenza nei vari ambiti pubblici e professionali. Nell’occasione verrà anche consegnato il Premio”Adone Zoli” 2006, giunto alla 28 edizione, alla cooperativa sociale “L’Orsa Maggiore”di Napoli per la ricerca “Percorsi di sostegno alla genitorialità”. Alla manifestazione - presieduta da Francesco Paolo Casavola - interverranno il sindaco di Napoli, Rosa Russo Jervolino e l’assessore alla Ricerca e all’Università, Teresa Armato.