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sabato, ottobre 27, 2007

INTERVENTO DI WALTER VELTRONI alla Costituente del PD


“Siamo giunti fin qui, si è aperta una porta di speranza”. Sono parole che vengono dalla rivoluzione democratica inglese, e mi paiono particolarmente adatte a una giornata straordinaria come questa.

Siamo giunti fin qui: finalmente i democratici, i riformisti italiani, hanno un partito. Una casa comune, grande e nuova. Il sogno che insieme a Romano Prodi abbiamo coltivato per così tanto tempo è diventato realtà. Con lui abbiamo camminato a lungo. Sono stati anni di lavoro e di impegno, che hanno messo alla prova la nostra fiducia e la nostra tenacia.

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  • PD: SU INTERNET DIRETTA AUDIOVIDEO ASSEMBLEA COSTITUENTE


    Oggi, sabato 27 ottobre, a partire dalle ore 10.30, presso il padiglione 16 del Nuovo polo fieristico Rho-Pero (Milano) si terrà la prima riunione dell'Assemblea Costituente del Partito Democratico. La diretta dei lavori e i contributi audio video realizzati nel corso della giornata saranno disponibili su questo sito. La diretta sarà trasmessa inoltre su www.dsonline.tv e su www.margheritaonline.it.


    PD, I NUMERI DELL’ASSEMBLEA COSTITUENTE

    Sono 2.853 gli eletti all'Assemblea costituente nazionale del Partito Democratico che si insedierà domani a Milano, la metà dell'Assemblea è composta da donne. E' la prima volta che i rappresentanti di un partito sono scelti direttamente dal voto popolare. I dati definitivi parlano di 3.554.169 voti validi. L'età media degli eletti è di 46 anni. Il 24% ha meno di 40 anni, il 10% meno di 30. I minorenni sono 5. Nel voto del 14 ottobre, Walter Veltroni ha ottenuto complessivamente il 75,82% dei voti, Rosy Bindi il 12,93%, Enrico Letta l'11,02, Mario Adinolfi lo 0,17% e Piergiorgio Gawronski lo 0,07%. Entrano nell'assemblea costituente 2321 eletti nelle liste collegate a Walter Veltroni, pari all'81,33% del totale, 312 gli eletti nelle liste di Rosy Bindi (il 10,93%) e 220 i seggi delle liste di Enrico Letta (il 7,71%). Entrano di diritto nell'Assemblea Costituente i cinque candidati alla segreteria nazionale, Mario Adinolfi, Rosy Bindi, Piergiorgio Gawronski, Enrico Letta e Walter Veltroni. Il voto del 14 ottobre è così suddiviso: 1.285.700 gli elettori del Nord, pari al 36,2%, 839.660 i votanti del Centro, il 23,6%, 1.115.884 i voti espressi al Sud, il 31,4% , 295.193 gli elettori delle Isole, pari all'8,3%, 17.732 i votanti nella circoscrizione estero, lo 0,5% del totale.

    martedì, ottobre 23, 2007

    Partito Democratico Campania: Ricorsi e sospetti, a pochi giorni dall’Assemblea nazionale di Milano nessuna certezza sui nomi dei delegati

    CORRADO CASTIGLIONE Mancano quattro giorni all’assemblea nazionale del Pd e da Roma c’è ancora un rinvio sulla soluzione del caso Campania, per le primarie. Slitta la proclamazione del segretario regionale e degli eletti alle assemblee nazionale e regionale. Troppe ombre sul risultato elettorale: l’ufficio di presidenza del Comitato 14 ottobre (composto dai tre coordinatori Mario Barbi, Maurizio Migliavacca e Antonello Soro, e da Vittoria Franco, Lella Massari, Patrizia Toia) ha deciso di convocare per stamane i componenti dell’ufficio tecnico amministrativo nazionale «per un supplemento di informazioni». E per il momento non scioglie il nodo. Hanno pesato, dunque, i ricorsi presentati da ben 5 membri (su 9) dell’Utan in rappresentanza delle aree di Enrico Letta, Rosy Bindi, Francesco Rutelli e Marco Follini. Le motivazioni: irregolarità nel voto e discrasie fra i dati regionali parziali raccolti dagli schieramenti e quelli ufficiali diffusi dall’Utan. In particolare dall’area Letta era giunta la richiesta di Gianni Dal Moro per sospendere la proclamazione degli eletti, al fine di andare ad una verifica delle schede e, in subordine, a nuove elezioni. Il riconteggio è stato sollecitato anche dall’area Bindi, con Margherita Miotto e Fausto Recchia, che mettono in discussione anche il dato nazionale. «Dalle prime verifiche effettuate - scrivono Miotto e Recchia - sono stati riscontrati scostamenti macroscopici e ingiustificati fra i votanti all’assemblea nazionale e quelli all’assemblea regionale. Tali discrasie si sommano alle gravi irregolarità che già erano state evidenziate in sede locale e che avevano indotto l’ufficio di presidenza ad affiancare all’ufficio tecnico regionale quello nazionale. Le verifiche già effettuate a campione appaiono insufficienti per poter proclamare gli eletti con assoluta trasparenza e linearità». Utilizzano le stesse affermazioni i rappresentanti di Rutelli e di Follini Pino Bicchielli e Stefano Graziano, i quali pure chiedono il riconteggio delle schede, nel rispetto delle regole e della trasparenza. Ricorsi erano arrivati anche dallo schieramento di Sandro De Franciscis: in particolare dal collegio di Ariano Irpino, dove la differenza delle schede scrutinate fra la competizione nazionale (circa 10mila) e quella regionale (circa 5mila) fa sorgere qualche interrogativo. Stessa musica sul fronte di Salvatore Piccolo: il rappresentante di lista aveva presentato un ricorso per la vicenda dei dati relativi alle 20 sezioni mancanti, sottolineando che il mancato computo sottrae allo schieramento un numero consistente di voti e finisce per incidere sull’assegnazione al primo turno della segreteria regionale. Inoltre, dai centri della provincia arrivano altri ricorsi: la lista Democratici flegrei con Piccolo a Pozzuoli e quella denominata Territori protagonisti per Piccolo, in campo a Gragnano, a Torre Annunziata e a Pompei, sollevano il caso di centinaia di voti che possono consentire alle liste di vedere riconosciuto il quoziente pieno e dunque un seggio all’assemblea regionale. A proposito di Piccolo. L’ex coordinatore provinciale Dl replica a Ciriaco De Mita: «È priva di fondamento la sua dichiarazione: non è vero che il sindaco di Salerno Enzo De Luca mi abbia scaricato. Quanto poi all’analisi del voto, l’ex premier finge di non cogliere che il dato elettorale descrive un partito diviso in due: ignorare questa situazione significa voler lasciare le cose come stanno, senza voltare pagina. Ma siamo tutti all’interno dello stesso partito e ora il dialogo fra aree diverse diventa fondamentale».

    martedì, settembre 25, 2007

    Partito Democratico: domande e risposte

    Le domande:

    1 – Cosa succede il 14 ottobre 2007?
    2 – Quando e come il Partito Democratico si costituirà a livello nazionale?
    3 - Quando e come il Partito Democratico si articolerà sul territorio?
    4 - Chi potrà votare il 14 ottobre?
    5 – Come fare per votare?

    Le risposte:


    1 – Cosa succede il 14 ottobre 2007?
    Inizia la costituzione del Partito Democratico. In circa 10.000 seggi sparsi su tutto il territorio italiano, si voterà per eleggere il Segretario politico nazionale, i 2.400 componenti dell’Assemblea Costituente nazionale, i Segretari politici regionali e i 4.800 componenti delle Assemblee Costituenti regionali. I componenti da eleggere saranno ripartiti fra i 475 collegi utilizzati per la quota maggioritaria della Camera dei Deputati nelle elezioni tra il 1994 e il 2001. La ripartizione avverrà in proporzione alla popolazione attualmente residente ed ai voti conseguiti dall’Ulivo alle elezioni Camera 2006, con un minimo per collegio di tre seggi nazionali e sei regionali. Ai collegi ove la partecipazione supererà il 20% dei voti ottenuti dall’Ulivo nel 2006, sarà attribuito un seggio aggiuntivo. Gli italiani all’estero voteranno, con modalità che saranno stabilite in un Regolamento apposito, per eleggere ulteriori 60 componenti dell’Assemblea nazionale.


    2 – Quando e come il Partito Democratico si costituirà a livello nazionale?
    Il 27 ottobre, convocata e presieduta da Romano Prodi, si riunirà per la prima volta l’Assemblea nazionale nella composizione eletta il 14 ottobre.
    Se il 14 ottobre un candidato a Segretario avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea Costituente nazionale, Romano Prodi lo proclamerà Segretario nazionale. Diversamente, indirà in quella stessa seduta un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati e proclamerà Segretario nazionale il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti validi da parte dell’Assemblea stessa.
    L’Assemblea approverà quindi il Manifesto e lo Statuto nazionale del Partito Democratico.


    3 - Quando e come il Partito Democratico si articolerà sul territorio?
    La prima seduta delle Assemblee Costituenti regionali è convocata da Romano Prodi entro 30 giorni dallo svolgimento delle elezioni ed è presieduta dal Presidente del Collegio regionale dei garanti. Come primo adempimento, le Assemblee regionali eleggeranno, a scrutinio segreto, il proprio Presidente. Qualora il 14 ottobre un candidato a Segretario avrà ottenuto la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea regionale, il Presidente lo proclamerà Segretario regionale. Diversamente, indirà in quella stessa seduta un ballottaggio a scrutinio segreto tra i due candidati più votati e proclamerà Segretario regionale il candidato che avrà ricevuto il maggior numero di voti validi da parte dell’Assemblea stessa.
    Nel rispetto dei princîpi stabiliti dallo Statuto nazionale, le Assemblee regionali approveranno quindi i rispettivi Statuti regionali.
    Le elezioni degli altri organismi, provinciali e comunali, si terranno entro il 31 dicembre 2007, nel rispetto dei principi stabiliti negli Statuti regionali.


    4 - Chi potrà votare il 14 ottobre?
    Tutti coloro che abbiano compiuto 16 anni alla data del 14 ottobre 2007 e che siano:
    - cittadini italiani;
    - cittadini dell’Unione Europea residenti in Italia;
    - cittadini di altri paesi purché in possesso di regolare carta o permesso di soggiorno o documento equiparato (es: ricevuta rilasciata dagli Uffici postali attestante la regolare presentazione della richiesta di permesso o di suo rinnovo).


    5 – Come fare per votare?
    Occorre presentarsi al seggio territoriale di competenza fra le ore 7 e le ore 20 di domenica 14 ottobre con la carta di identità o documento equipollente e con la tessera elettorale (non è richiesta ai minorenni ed ai cittadini stranieri), dichiarare di voler partecipare alla costituzione del Partito Democratico, versare almeno 1 euro a testa quale contributo alle spese. Gli studenti universitari e i lavoratori fuori sede potranno votare nella città dove studiano o lavorano.
    Agli elettori saranno consegnate due schede: una per l’elezione nazionale e una per quella regionale. Ogni scheda presenterà tanti riquadri quanti saranno le liste presentate nel collegio. Ogni riquadro conterrà nell’ordine: l nome o logo della lista, il nome del candidato Segretario nazionale o regionale sostenuto dalla lista, i nomi dei rispettivi candidati all’Assemblea Costituente nazionale o regionale.
    Il voto si esprime apponendo un unico segno in un qualsiasi punto di uno dei riquadri.
    La dislocazione territoriale dei seggi sarà adeguatamente pubblicizzata.