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mercoledì, febbraio 03, 2010

GLI IMMIGRATI CI STANNO GIA' PAGANDO LA PENSIONE.

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Osservando i dati riguardanti la previdenza obbligatoria si vede che il processo di integrazione dei lavoratori stranieri non è un obiettivo da realizzare, ma un processo in atto da tempo. Basta considerare il fenomeno dal lato delle entrate e da quello delle uscite osservando, cioè, quanti sono i lavoratori extra comunitari che versano i loro contributi all’Inps e quanti, invece, percepiscono un trattamento pensionistico a vario titolo.

martedì, ottobre 30, 2007

Servizio civile riconosciuto ai fini previdenziali

Il periodo di servizio civile può essere riconosciuto valido - ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato – nei limiti e con le modalità con le quali la legge riconosce il servizio militare obbligatorio.
L’Inps, con una nota pubblicata il 23 ottobre, chiarisce che il riconoscimento è effettuato con modalità diverse in relazione alla collocazione temporale del servizio prestato. Per i periodi di servizio successivi al 1° gennaio 2006, l’obbligo dei versamenti contributivi è a totale carico del Fondo Nazionale per il Servizio Civile, per cui il riconoscimento avviene con la costituzione di una posizione assicurativa (legge 322/1958). Per i periodi precedenti, invece, il servizio civile è accreditato come contribuzione figurativa, nei limiti e con le modalità previste per il servizio di leva.

domenica, febbraio 25, 2007

www.tfr.gov.it

il governo ha dedicato un sito al tema della previdenza complementare e dell'uso del tfr (trattamento di fine rapporto). E' un argomento importante ed attuale che conviene continuare ad approfondire.

Entro giugno molti sono chiamati ad una scelta difficile: liquidazione o pensione integrativa?

La decisione del Governo di anticipare la riforma della previdenza complementare al 2007, trova una più appropriata chiave di lettura se collocata nel quadro dell’intero sistema pensionistico, di cui la previdenza complementare è da considerarsi ormai parte integrante.
L’elemento più rilevante della riforma consiste nel tentativo di “sbloccare” il Tfr dei lavoratori dipendenti e di destinarlo ad un fondo pensione: se è vero che l’adesione alla previdenza complementare avviene su base volontaria, è pur vero che il lavoratore sarà chiamato a scegliere, entro sei mesi, in merito al destino del suo Tfr, e se non opererà alcuna scelta la normativa prevede che il Tfr venga comunque destinato, nel silenzio del lavoratore, ad un fondo pensione, secondo precise modalità.
È dunque una scelta libera, o si tratta di una scelta forzata? per approfondire