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venerdì, novembre 07, 2008

Ecco il Novello, piacere low cost

Ecco il Novello, piacere low cost

di Eleonora Cozzella

Non è più il vino un tempo snobbato dagli intenditori: il Novello sta vivendo la sua rivincita, iniziata tra le mura domestiche e proseguita grazie a un sempre maggiore pubblico di giovani enoappassionati.
Freschezza e prezzo contenuto
sono la formula magica. E per esaltarlo adesso ha anche un bicchiere disegnato ad hoc. Un calice di vetro ‘sonoro superiore’ soffiato e lavorato a mano, realizzato da Zafferano su progetto del designer veneziano Federico de Majo, che ha avuto l’ok da una commissione di esperti del mondo enologico.

Prezzi
4,71 euro il prezzo medio di una bottiglia, 8,50 euro la più cara, 2,10 la più economica
Produzione
11.150.295 bottiglie prodotte in Italia, per un fatturato stimato di 52,5 milioni di euro
Abbinamenti
Castagne, carni bianche, crostate, dolci con cioccolato e frutti di bosco, piatti speziati

Dal 6 novembre, dunque lo si può acquistare nelle enoteche e attraverso i canali della grande distribuzione.
Mentre il fratello maggiore Beaujolais Nouveau arriverà nelle brasserie d’Oltralpe il 20 novembre, cioè, come da tradizione, il terzo giovedì del mese. Ma se in Francia è prodotto in un’unica regione con un unico tipo di uva (Gamay), nella Penisola da nord a sud, è un susseguirsi di diverse possibilità di scelta: le oltre 80 etichette monovitigno rendono il panorama estremamente variegato, dal Merlot al Barbera, dal Primitivo al Nero D’Avola, e poi ancora Aglianico, Corvina, Refosco, Cannonau, Marzemino, Montepulciano, Cabernet, Teroldego ecc. per un totale di circa 11 milioni di bottiglie che saranno stappate tra novembre e dicembre a mo’ di atteso rito di passaggio tra l’autunno e l’inverno.

brindisi al NovelloSi tratta solo dello 0,18 per cento della produzione vinicola made in Italy, quindi in un certo senso una produzione di nicchia, eppure a prezzi alla portata di tutti: il costo medio è di 4,70 euro a bottiglia. Non stupisce quindi che sia la scelta specie dei giovani e delle famiglie. Ma anche gli intenditori lo gradiscono.

Fabio Rizzari, curatore con Ernesto Gentili della Guida dei Vini de L’espresso, lo apprezza fin da tempi non sospetti, quando invece molti non lo consideravano nemmeno un vino vero e proprio. “Invece lo è a tutti gli effetti”, dice Rizzari.
“I novelli sono semplici, elementari ma molto piacevoli e di grande bevibilità. Certo non possono regalare la complessità e ricchezza di un vino prestigioso ma nella loro prevedibilità sta il pregio. Soprattutto qualche anno fa, quando andavano di moda a tutti i costi i vini ‘muscolari’, i novelli erano un’alternativa leggera di godibilità e ancora oggi preferisco un bel novello fatto bene a un vino pretenzioso e pesante. E poi quelli attuali – dopo tanti anni di ‘allenamenti’ – sono vini di tutto rispetto, assai migliori dei primi tempi”.

Il Novello in Italia è apparso nel 1975, quando Giacomo Tachis, enologo dei Marchesi Antinori, decise di provare il sistema della macerazione carbonica dopo un viaggio in Francia. Qui infatti era già nato negli anni Trenta, risultato quasi casuale di ricerche sulla conservazione dell’uva da tavola. Uno dei diversi esperimenti consisteva nel lasciare l’uva a una temperatura di 0° C sotto uno strato di anidride carbonica: gli acini erano diventati piacevolmente frizzanti, ma non adatti alla vendita. Allora provarono a spremerli e i primi vignaioli a produrlo erano appunto nella regione del Beaujolais.

bicchiere per Novello creato da Zafferano Dal 1975 a oggi, il Novello ha fatto molta strada e per gustarlo presto si potrà trovare probabilmente anche il bicchiere ad hoc, prodotto per ora in edizione limitata per Anteprima Novello di Verona Fiere. La forma è studiata per esaltare il gusto fruttato e morbido e valorizzarne il bouquet aromatico: il bicchiere è rotondo e richiama la forma di un acino, lo stelo – lungo e solido – poggia su una base dal diametro leggermente più stretto del calice e permette un’impugnatura comoda. Una linea molto raffinata, insomma, quasi ad affermare che anche un vino giovane, vivace, da servire fresco può essere elegante.

Ma per accompagnare quali piatti? “L’abbinamento classico – dice Fabio Rizzari – è con le castagne o le carni bianche, ma il suo frutto morbido e i pochi tannini lo rendono ideale anche con crostate, dolci con cioccolato e frutti di bosco e magari piatti etnici. Si sposa bene infatti con cibi speziati come il pollo al curry o il pollo thai”.

sabato, settembre 13, 2008

Solopaca: DOMANI LA SFILATA DEI CARRI ALLEGORICI DELLA XXXI FESTA DELL'UVA







Per il programma collaterale le esibizioni de 'A Paranza r'ò Lione e Mediterranea Sound

Domani è il giorno più atteso della XXXI Festa dell'Uva, appuntamento in corso di svolgimento a Solopaca, borgo del Sannio beneventano da sempre sinonimo di vino. E che, come per le altre edizioni, si prepara a ricevere migliaia di spettatori che non vogliono perdersi una kermesse di certo fra le più singolari del panorama delle rassegne enologiche non solo campane. L'evento è promosso ed organizzato dalla Pro Loco, in collaborazione con: l'Amministrazione Comunale, l'Associazione Maestri Carraioli, la Cantina Sociale di Solopaca e le aziende Masseria Vigne Vecchie, Masseria del Procaccia e Terre di Don Mennato.

Per i maestri carraioli è il momento degli ultimi ritocchi agli allestimenti realizzati tutti con chicchi d'uva bianca e rossa, quest'anno sul tema "Il Galà della Pubblicità". Superfluo rilevare che ci si trova di fronte ad esecuzioni d'autore, frutto di tanta passione, fantasia e ingegno. Si tratta di una sana competizione tesa ad individuare l'addobbo più bello attraverso una lotteria, il cui esito sarà comunicato giovedì 18 settembre, nell'ambito della "Serata in Cantina".

Domani dalle ore 10 è prevista la sfilata, con a capo, sindaci e gonfaloni dei comuni della Solopaca doc, che precedono gli undici carri allegorici ed i sei pannelli, insieme ai quaranta figuranti del corteo storico (che rappresenta la Corte dei Ceva Grimaldi, già Duchi di Solopaca), il gruppo Popolani, gli sbandieratori, i gruppi folkloristici, i bottari e gli artisti di strada.

Questi i numeri, le botteghe ed i titoli dei carri: n°1) I Figli di Bacco - A Botte... altro che Caffè; n°2) Capriglia - Magico Mulino Tarallucci al Vino; n°3) Arciulo - Solopaca DOC Sapore Vero; n°4) Taglia e Cuci - Solopaca DOC Vin Mostruoso; n°5) A Perula - Il Colpaccio di Croco; n°6) Cieuzo - Solopaca DOC Vino della Vita; n°7) La Compagnia del Brevetto - Pat & Stanley e il Bottino DOC; n°8) La Nuova Piro Puezio - Il Thè Rosso Superiore; n°9) Fonzi - In Campania con Festoso Rosè; n°10) Fonzi 2 - Vinarius; n°11) Impiano - Rosso DOC Mette le Ali.

I pannelli sono stati eseguiti da: Giulio Canelli (stemma Comune di Solopaca); Martino D'Onofrio (stemma Provincia di Benevento); cooperativa l'Aquilone (logo pro loco); Martino Mancini (logo Cantina Sociale); Non solo Anziani (logo maestri carraioli) e Dolores Tazza (statua della Madonna Addolorata).

Per il programma collaterale, invece, domani è prevista l'esibizione dei Bottari della Compagnia de "I punto esclamativo" (in Largo Castel San Martino ore 18); mentre, in Piazza Belvedere dalle ore 21, per il Kantharos Solopaca Festival, i concerti de 'A Paranza r'ò Lione e dei Mediterranea Sound.

Per lunedì 15, inoltre, il cartellone presenta, alle ore 17 nella sala conferenze della Cantina Sociale di Solopaca, il convegno "Il Vino e la Vita... connubio di Piacere e Benessere"; alle ore 19,30 al Meg il Laboratorio del Gusto "Il territorio sannita raccontato da fior di Cacio e Vini Rossi", a cura di Slow Food Taburno e Valle Telesina.

Per il Kantharos Solopaca Festival, infine, sempre lunedì 15 dalle ore 21 in Piazza Belvedere, tocca a The Storm ed ai Folkabbestia.

Per maggiori informazioni si può telefonare alla Pro Loco di Solopaca (0824 977659)

Castelpagano (bn): 12° SAGRA DEL FUNGO PORCINO - 19 - 20 - 21 SETTEMBRE 2008

Nel Terzo fine settimana di settembre (19-20-21 settembre 2008) ha luogo la 12° Sagra del Fungo Porcino. Questa festa viene collocata nel terzo venerdì, sabato e domenica del mese di settembre; considerato il momento propizio del raccolto del fungo porcino nel bosco comunale, esteso circa 350 ettari, nonchè nei numerosi boschi privati. L'appuntamento diventato ormai una consuetidine richiama a Castelpagano numerosi visitatori, nella 11° edizione sono stati circa 10.000.
Contatti: Rag. Mario ZEOLI
Tel. 0824-935205 - 0824-935004 - 328-4208191
e-mail: tributi.castelpagano@tiscali.it

giovedì, agosto 07, 2008

"ANTICAmente a Molinara". "Mercato, cortei e briganti, la vita del Borgo nel 1861" 9 e 10 agosto


Ritorna "ANTICAmente a Molinara". "Mercato, cortei e briganti, la vita del Borgo nel 1861" è il tema di questa seconda edizione della rievocazione storica che, nei giorni del 9 e 10 agosto ,ridarà vita al borgo medievale del centro fortorino. Il visitatore, varcando la soglia della "Porta Ranna" (la porta grande), si ritroverà immerso nelle atmosfere e nella vita di una tipica giornata del 1861.

E' l'anno successivo dell'Unità d'Italia e nel meridione le vessazioni del nuovo regime e la fedeltà ai borboni creano il fenomeno del brigantaggio. Ed è proprio nell'agro di Molinara che viene catturanto uno dei più noti briganti dell'epoca, il brigante Caruso. Correva l'anno 1861, appunto.

Nella due giorni della manifestazione il visitatore potrà "vivere" momenti di vita quotidiana che si intrecciano con accadimenti storici, il tutto rappresentato da oltre 150 tra attori e figuranti.

La manifestazione, organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria dei Greci di Molinara, rivive nella suggestiva cornice del Borgo antico del comune fortorino, di recente ristrutturazione. I visitatori potranno così ammirare le vestigia della chiesa di Santa Maria dei Greci (X o XI secolo) seguendo l'itinerario culturale; potranno intrattenersi tra botteghe e vicoli o, seguendo l'itinerario enogastronomico, degustare o fare acquisti di prodotti tipici locali.

ANTICA mente a MOLINARA” non è semplicemente una rievocazione storica – dichiara infatti don Sergio Ingegno, parrocco di Santa Maria dei Greci di Molinara – “ma ci riporta indietro nel tempo per essere immersi nelle atmosfere e nella vita vissuta di oltre un secolo fa”.

Per dar corpo alla manifestazione sono al lavoro già da settimane i valenti artigiani molinaresi. Falegnami, sarti e calzolai stanno approntando allestimenti e costumi. Oltre 150 tra attori e figuranti; circa 400 le persone complessivamente coinvolte per dar vita a questo salto all'indietro nel tempo.

Per raggiungere Molinara: dall'Autostrada Napoli Bari uscita al casello di Benevento; sulla Tangenziale uscita Nord, direzione Pietrelcina, proseguendo per Pago Veiano.

Molinara è collegata al capoluogo mediante 4 corse giornaliere di autobus di autolinee private.

Molinara dista 27 km dal Capoluogo, 18 km da Pietrelcina e 15 da Piana Romana, luogo ove sorge la cappella dove pregava Padre Pio.