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sabato, marzo 28, 2009

ACLI: Politiche del lavoro e della formazione per lo sviluppo del mezzogiorno

La crisi che l’economia mondiale sta attraversando, e che riguarda drammaticamente anche l’Italia, ci mostra come il permanere di un sistema economico duale, con un Nord forte ed un Sud accusato di essere l’anello debole del Paese, sia uno dei principali ostacoli alla crescita.

L’Italia potrà uscire dalla crisi solo se sarà capace di superare questo storico divario. Oggi diventa cruciale non solo superare la diversa velocità fra Nord e Sud ma anche valorizzare pienamente le tante possibilità di crescita che risiedono nel nostro meridione.


L’Italia può progredire solo trasformando il mezzogiorno in una grande realtà produttiva e di servizi che valorizzi le immense opportunità offerte dal suo territorio.
In questa prospettiva crediamo sia necessario mettere in campo politiche della formazione e del lavoro più innovative capaci di dare alle giovani generazioni maggiori e migliori possibilità occupazionali.

Benevento, venerdì 3 aprile 2009, ore 9.30 - 13.30
Biblioteca Provinciale - Corso Giuseppe Garibaldi, 47

Presidenza Nazionale ACLI - Dipartimento Lavoro

ENAIP

ACLI Campania

ACLI Benevento

programma

giovedì, novembre 13, 2008

Bruxelles: diritti formativi riconosciuti per legge


Il presidente delle Acli Olivero al seminario su lavoro e formazione
«Il riconoscimento dei diritti individuali di formazione è il miglior strumento di sostegno e promozione delle persone, dentro e fuori il lavoro». Lo ha detto il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, a Bruxelles, nel corso del seminario organizzato dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani sul tema: 'Conoscenza, lavoro e cittadinanza: condizioni dello sviluppo economico e sociale europeo'. Con il contributo dell'Unione europea e dell'Eza, il Centro europeo per le questioni dei lavoratori.«La formazione permanente - o Life long learning - rappresenta un diritto sociale e di cittadinanza» ha spiegato Olivero. «Ma da fattore di inclusione sociale rischia oggi di tradursi in ulteriore fattore di disuguaglianza. C'è infatti un problema di redistribuzione delle opportunità anche in riferimento alla formazione. Chi oggi riesce ad accedere alle attività di formazione sono i segmenti meno deboli della popolazione, spesso già in possesso di titoli di studi secondari. E' tempo di adottare in Italia una legislazione che riconosca la formazione permanente come diritto civico, realmente esigibile lungo tutto l'arco della vita»
Con il contributo dell’Unione europea e dell’Eza, il Centro europeo per le questioni dei lavoratori
Roma, 12 novembre 2008 –
‘Conoscenza, lavoro e cittadinanza: condizioni dello sviluppo economico e sociale europeo’: è questo il titolo del seminario organizzato dall’Enaip, dalle Acli e dalla Fai a Bruxelles, in corso da ieri fino a domani, giovedì 13 novembre.Realizzato con il contributo dell’Unione europea e dell’Eza, il Centro europeo per le questioni dei lavoratori, l’incontro affronterà il tema della formazione permanente da intendersi come risorsa personale e collettiva contro l’esclusione sociale. La formazione permanente, detta anche 'Life long learning', implica infatti sviluppo e condivisione di conoscenza, crescita, integrazione e valorizzazione di competenze professionali, sociali e civili e accesso alla cittadinanza attiva. Così intesa, la formazione permanente è l’elemento chiave della qualificazione dell’occupazione e della coesione sociale, condizioni imprescindibili di uno sviluppo sostenibile e di un’economia basata sulla conoscenza, sull’innovazione e sul valore del lavoro.

sabato, aprile 21, 2007

ACLI

Le Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, sono un'associazione di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni specifiche, contribuisce da più di 60 anni a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia.

Giuridicamente, le Acli si presentano come una "associazione di promozione sociale": un sistema diffuso e organizzato sul territorio che promuove il lavoro e i lavoratori, educa ed incoraggia alla cittadinanza attiva, difende, aiuta e sostiene i cittadini, in particolare quanti si trovano in condizione di emarginazione o a rischio di esclusione sociale. Come soggetto autorevole della società civile organizzata, le Acli sono protagoniste nel mondo del cosiddetto "terzo settore": il volontariato, il non profit, l'impresa sociale.

L' Associazione conta oggi in Italia circa 950.000 iscritti e 8000 strutture territoriali, tra cui 4.000 circoli, 105 sedi provinciali e 21 regionali. Gli utenti raggiunti dai diversi servizi sono ogni anno più di 3 milioni e mezzo.

Tra i principali settori di intervento delle Acli: la tutela e la promozione dei diritti sociali e l'educazione alla cittadinanza attiva; l'assistenza previdenziale (Patronato) e fiscale (Caf); la difesa dell'ambiente (Anni Verdi) e del consumatore (Lega consumatori Acli); il sostegno agli agricoltori (Acli Terra); la formazione professionale (Enaip), la creazione e promozione di cooperative e, più in generale, di lavoro associato (Solaris); l'animazione culturale (Unasp) e sportiva (Us Acli); il turismo sociale (Cta); la promozione della donna (Coordinamento Donne), degli anziani (Fap) e della condizione giovanile (Ga); l'impegno per la pace, lo sviluppo, la solidarietà internazionale (Ipsia); l'impegno con gli immigrati (Acli Colf e Progetto Immigrati).

L'impegno associativo e di servizio delle Acli, dalla loro costituzione (1945) ad oggi, si è andato diffondendo anche fuori dai confini nazionali. Attualmente, l'Associazione è presente in quasi 40 Paesi nel mondo, con esperienze antiche ed iniziative nuove. Dalla tradizionale e sempre viva presenza lungo le strade dell'emigrazione italiana alle numerose e ormai consolidate esperienze di gemellaggio, cooperazione e promozione sociale lungo le frontiere dell'Europa dell' Est, nei Balcani, nelle ex repubbliche sovietiche, in Grecia. E ancora in America del Sud, in Messico e in Africa.