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mercoledì, luglio 16, 2008

XIV Meeting Internazionale Antirazzista

Le culture, le loro svariate forme di espressione, i processi di mutamento, gli intrecci e le reciproche influenze, in una parola i loro mutui incroci rappresenteranno il filo conduttore della XIV edizione del Meeting Antirazzista che ha preso il via il 12 luglio scorso a Livorno, con il convegno “Città da Paura”, realizzato dall’Arci in collaborazione con la Fondazione Michelucci, il primo degli appuntamenti in calendario che ha visto la partecipazione delle Acli nella persona del presidente nazionale Andrea Olivero.
Quest'anno – è scritto nella presentazione dell’iniziativa che si svolgerà dal 12 al 20 luglio a Cecina “vogliamo affrontare proprio il tema delle relazioni tra culture - che sono relazioni, generalmente ineguali, fra individui e gruppi - dei modi con i quali le culture entrano in relazione con il contesto, lo modificano e ne sono modificate, di come spesso vengano richiamate ambiguamente per etichettare gruppi diversi dal ‘noi' e per giustificare scelte discriminatorie e rappresentazioni distorte”.
Fittissimo di incontri, iniziative e presenze il calendario della manifestazione, da cui già il 13 luglio è partita una netta presa di posizione di Filippo Miraglia, responsabile immigrazione Arci, per la notizia che i Prefetti, su disposizione del ministero dell'Interno, pretendono che i dirigenti delle scuole inviino l'elenco degli alunni frequentanti, o nuovo iscritti, stranieri e rom. Con un comunicato stampa diffuso il giorno stesso, Miraglia si è rivolto ai dirigenti scolastici perché boicottino “questa misura, disubbidendo all'imposizione dei Prefetti in nome del diritto universale alla formazione scolastica, così come previsto anche dalla nostra Costituzione”.
Dopo la partecipazione di Andrea Olivero al convegno di apertura del meeting internazionale, le Acli seguiranno i lavori portando il loro contributo in altri appuntamenti in programma, tra i quali:

Domenica 13
Cecina
h 10:30 - 16:00
Assemblea nazionale associazioni: Il razzismo ci rende insicuri.
Interverranno: ACLI, Africa Insieme, Amnesty International, ANOLF, Antigone, ASGI, Cantieri Sociali, Caritas Italiana, Centro Astalli, CGIL, CIR, CISL, CNCA, Comunità di Sant'Egidio, COSPE, CSA Ex Canapificio Caserta, FCEI, Federazione Rom e Sinti Insieme, G2, Lunaria, Libera, Migrantes, MSF, Nosotras, Save the Children, Senza Confine, UIL Nazionale, associazioni, coordinamenti e reti territoriali.
Giovedì 17 luglio
Cecina
h 16:30 – 19:30
Ripartire dai territori per una nuova cultura antirazzista. Per un sistema nazionale di monitoraggio contro le discriminazioni: esperienze a confronto - in collaborazione con UNAR, IMED, ACLI, ANOLF, CGIL e CISL.
Intervengono: Carla Scaramella (IMED), Emanuele Galossi (IRES – Cgil), Fabio Sturani (Sindaco di Ancona e vice-Presidente nazionale delegato sulle politiche di immigrazione ANCI), Lucia Re (Università di Firenze), Marco Buemi (UNAR), Mercedes Frias (Punto di Partenza), Piero Soldini (Responsabile Ufficio Politiche per l’immigrazione CGIL Nazionale), Pino Gulia (responsabile ufficio immigrazione ACLI), Udo Enwereuzor (COSPE), Daniela Consoli (ASGI), Walter Massa (Presidenza Nazionale Arci), Fiamma Nesi (Ass. Comune di Rosignano M.mo), Francesca Betto (Ass. Comune di Bibbona)
Durante il convegno saranno presentati il V Rapporto IRES ‘Discriminazione, precarietà, sicurezza’, il rapporto finale del progetto LEADER e la pubblicazione "Quale parità per i migranti? Norme, prassi e modelli di intervento contro le discriminazioni".

Venerdì 18 luglio
Cecina
h 11:00 – 16:00
Seminario: Migranti per lo sviluppo e la cooperazione internazionale - con la partecipazione di Fairtrade, ACLI, ARCS, banca Etica, CESPI, ETIMOS, IPSIA, UCODEP, WWF.

h 14:30 - 16:30
Il ruolo delle comunità e delle associazioni di migranti nella solidarietà internazionale e nella cooperazione decentrata allo sviluppo.
Coordina: Gianluca Mengozzi (Arci Toscana)
Intervengono: Alessandro Celoni (Banca Etica), Divina Kapalad (Presidente Consiglio degli Stranieri Comune di Firenze), Ghani Adam (Nosotras), Lorenzo Garibaldi (Assessore Sanità e Cooperazione Comune di Siena), Luigi Lusenti (Arci Milano), Marco Baldini (Acli Padova), Michele Consiglio (vice-Presidente nazionale ACLI), Sebastiano Ceschi (CESPI), Andrea Barbieri (Direttore area internazionale UCODEP), Massimo Marini (Comune Cecina).

Per leggere il programma completo dell’iniziativa

martedì, maggio 15, 2007

OUT OF CONTROL .Un party a sostegno di CONTROL ARMS


Il Gruppo Italia 005 - Napoli di Amnesty International, in collaborazione con l'Hemingway Cafè, è lieto di invitarvi ad una serata di musica e divertimento all'insegna dei Diritti Umani:
Venerdì 18 maggio 2007 - h. 22:00
Hemingway Cafè - Via Partenope, 6

OUT OF CONTROL

Un party a sostegno di CONTROL ARMS, campagna mondiale promossa da Amnesty International, in collaborazione con Oxfam e Iansa, per fermare il traffico illegale delle armi leggere attraverso la ratifica di un Trattato sul Commercio delle Armi (ATT) vincolante ed in grado di prevenire i trasferimenti internazionali di armi qualora queste vengano utilizzate per commettere violazioni dei Diritti Umani.

Per maggiori informazioni: http://www.amnesty.it/campagne/controlarms/index.html
Info e contatti per la serata: www.amnestycampania.it , gr005@amnesty.it

mercoledì, maggio 02, 2007

La forza della LIBERTA' contro ogni TORTURA. Incontro/dibattito con PALDEN GYATSO

" La forza della LIBERTA' contro ogni TORTURA"

Incontro/dibattito con
PALDEN GYATSO

4 MAGGIO 2007 ore 17.00

Università degli Studi di Napoli "L'Orientale" - Palazzo Giusso - aula Matteo Ripa

Il Gruppo Italia 005 - Napoli della Sezione italiana di Amnesty International è orgogliso di realizzare un incontro-dibattito alla presenza del monaco tibetano ex prigioniero di coscienza.
La toccante testimonianza di un uomo detenuto per oltre 33 anni nelle carceri cinesi : dalla sofferenza alla resistenza, dalla denuncia alla sensibilizzazione.
La purezza di un'energia che diventa emblema della battaglia per la difesa dei Diritti Umani.

Per maggiori info :
www.amnestycampania.it
gr005@amnesty.it

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Alessia Piccirillo Amnesty International - Sezione italiana Gruppo Italia 005 - Napoli Responsabile 320.5308736 a.piccirillo@amnesty.it

martedì, febbraio 27, 2007

Darfur: l'Aia indica primi due sospetti

Amnesty International giudica positivamente le accuse formulate dalla Corte penale internazionale contro due personalità del regime sudanese per crimini di guerra in Darfur

Ahmed Harun (ex ministro degli Interni) e Ali Muhammad Ali Abderahman (conosciuto anche come Ali Kushayb, uno dei leader delle formazioni paramilitari janjaweed) sono le due prime pesonalità sudanesi messe sotto accusa dal Procuratore capo della della Corte penale internazionale dell'Aia (Cpi), Luis Moreno Ocampo. Entrambi sono accusati di omicidio, distruzione di proprieta', saccheggio, trasferimento forzato di popolazione, stupro, privazione della liberta', tortura, oltraggio alla dignita' personale e ulteriori atti inumani.

Il Sudan ha immediatamente respinto l'incriminazione dei suoi cittadini per crimini di guerra nel Darfur, affermando che la Corte penale internazionale non ha nessuna giurisdizione in proposito. "La Corte non ha la giurisdizione per giudicare nessun sudanese per nessun presunto crimine", ha commentato il ministro della Giustizia Mohammed Ali al-Mardi.

Amnesty International ha giudicato un ‘piccolo ma significativo passo avanti' la richiesta formulata oggi dal Procuratore del Tribunale penale internazionale (Icc) ai giudici di questo organismo di emettere mandati di
comparizione nei confronti di due persone sospettate di aver commesso crimini di guerra e crimini contro l'umanita' nella regione sudanese del Darfur. L'organizzazione per i diritti umani ha invitato il Procuratore a presentare ulteriori richieste di mandato di comparizione o di arresto nel piu' breve tempo possibile.

Amnesty International ha sollecitato inoltre il Consiglio di Sicurezza dell'Onu a chiedere al governo del Sudan non solo di arrestare e consegnare all'Icc i due indiziati, se non si presentassero volontariamente, ma anche di introdurre e applicare le leggi necessarie per portare di fronte alla giustizia tutti i responsabili di crimini di guerra e crimini contro l'umanita' commessi nel Darfur.

Il mandato di comparizione per Ahmed Harun e', secondo Amnesty International, particolarmente significativo perche' si tratta del primo caso in cui l'Icc cerca di avviare un processo nei confronti di un ex esponente di governo e anche perche' conferma i legami tra il governo sudanese e le milizie janjawid, nonostante le smentite di Khartoum.

Gli scontri armati che oppongono l'esercito sudanese (affiancato dai miliziani Janjaweed) e i movimenti ribelli del Darfur hanno fatto oltre 400mila vittime e sfollato tre milioni di persone.

venerdì, febbraio 02, 2007

Chiudere Guantanamo ora (e per davvero)!

dall'ottimo blog di Claudio
  • il blog di claudio
  • copio questo post che invita a firmare l'appello di Amnesty per la chiusura di Guantanamo.

    Vi invito a firmare l'appello per la chiudura di Guantanamo che potete trovare sul sito di Amnesty International. (clicca il titolo).
    Sapete che io sono un volontario di Emergency e la nostra organizzazione ha costruito anche ospedali in Afghanistan. Fonti del luogo hanno segnalato che da qualche tempo i prigionieri di Guantanamo di origine afgana stanno ritornando nel loro Paese...dove però sono imprigionati in una condizione molto simile, se non peggiore. Gli USA stano costruendo un carcere uguale a Guantanamo in un monte nei pressi dell'aeroporto di Kabul. E' quindi probabile che il carcere di Guantanamo sarà chiusa, per fare bella figura di fronte alla comunità internazionale...ma tutti dovrebbero sapere che se ne stanno creando delle copie, che però sono meno visibili. Questo è un ulteriore passo indietro per il rispetto dei diritti umani nei confronti dei detenuti.