
A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
martedì, maggio 03, 2011
MAI PIÙ LA GUERRA!

domenica, maggio 02, 2010
sabato, maggio 01, 2010
Napolitano: Primo Maggio, Rispettare il lavoro, no agli abusi
Nel giorno della festa del lavoro, Napolitano torna con la memoria a Rosarno. Le immagini dei disordini provocati dai lavoratori stranieri dopo l'ennesimo sopruso sono ancora vive. Così come l'inchiesta che ha fatto luce sulla rete degli sfruttatori. Napolitano è chiaro: "I fenomeni di sfruttamento schiavistico del lavoro degli immigrati, di ostentata e violenta illegalità a fini di manipolazione del mercato del lavoro sono intollerabili in un paese civile, intollerabili nell'italia democratica, e vanno stroncati con ogni energia. Nessuna situazione, di difficile controllo dell'immigrazione nella sua componente irregolare e anche in quella regolare, può giustificare violazioni evidenti delle leggi e dei diritti dei lavoratori. Tantomeno può giustificarle anche la più critica delle congiunture economiche".
Lavoro e precariato. Anche in questo caso Napolitano usa parole chiare. E cita quello che ormai è diventato un simbolo: il call center. "Ho sempre in mente - confessa Napolitano - le condizioni e le ansie di questi lavoratori. Sono vicino a loro, penso a loro quando, nell'ambito del mio ruolo che non è di governo, mi esprimo sui temi della politica economica e sociale".
Davanti a questo, continua Napolitano, c'è il rischio di una ripresa economica "senza occupazione". Un rischio ancor più evidente dai "fenomeni di instabilità finanziaria che stanno scuotendo l'Euro e l'Unione europea" e dalla "mancata soluzione dei problemi di assetto del sistema finanziario mondiale".
Infine un accenno al ddl sul lavoro in materia di arbitrato nella nuova versione approvata delle Camere. Dopo aver rinviato il provvedimento in Aula con messaggio motivato, il capo dello Stato attende la conclusione del riesame parlamentare in corso: "Lo promulgherò, come la Costituzione tassativamente prescrive, anche se qualcuno mostra di ignorarlo".
venerdì, aprile 30, 2010
Le Acli di Napoli celebrano il Primo Maggio avviando dieci punti famiglia
Una celebrazione del primo maggio dedicata a chi il lavoro non ce l’ha, a chi rischia di perderlo, a chi per esso ha perso la propria vita. E’ questo il pensiero delle ACLI napoletane mentre si avvicina la ricorrenza della festa dei lavoratori.
“Saremo con i nostri circoli a fianco di quanti rischiano il licenziamento, con un pensiero speciale a tutte le vittime di incidenti sul lavoro. La solitudine dei lavoratori soprattutto quelli precari e irregolari, la maggior parte giovani e immigrati, rappresenta un ostacolo alla diffusione della cultura della sicurezza e della responsabilità, facilitando al contrario il prodursi di situazioni rischiose. Ma è una solitudine che riguarda oggi tutti i lavoratori, vittime di una deriva individualistica che ha intaccato il lavoro e i lavoratori così come la società intera. Bisogna allora recuperare e ricostruire quella radice di socialità del lavoro, che nella storia ha significato diritti di cittadinanza, giustizia sociale e solidarietà. È questa la ragione per cui riteniamo importante rilanciare e promuovere anche in futuro i valori della mutualità, della cooperazione e della solidarietà, che da sempre si collegano alla cultura dei lavoratori.”
venerdì, maggio 01, 2009
Il Primo maggio: storia e significato di una ricorrenza
Origini del Primo maggio
- Tra Ottocento e Novecento
- Il Ventennio fascista
- Dal dopoguerra a oggi
Origini del Primo maggio |
Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese : |
Tra Ottocento e Novecento |
Inizia così la tradizione del 1 maggio, un appuntamento al quale il movimento dei lavoratori si prepara con sempre minore improvvisazione e maggiore consapevolezza. L'obiettivo originario delle otto ore viene messo da parte e lascia il posto ad altre rivendicazioni politiche e sociali considerate più impellenti. La protesta per le condizioni di miseria delle masse lavoratrici anima le manifestazioni di fine Ottocento. |
Il ventennio fascista |
Nel volgere di due anni però la situazione muta radicalmente: Mussolini arriva al potere e proibisce la celebrazione del 1 maggio. |
Dal dopoguerra a oggi |
All'indomani della Liberazione, il 1 maggio 1945, partigiani e lavoratori, anziani militanti e giovani che non hanno memoria della festa del lavoro, si ritrovano insieme nelle piazze d'Italia in un clima di entusiasmo. Le trasformazioni sociali, il mutamento delle abitudini ed anche il fatto che al movimento dei lavoratori si offrono altre occasioni per far sentire la propria presenza, hanno portato al progressivo abbandono delle tradizionali forme di celebrazione del 1 maggio. Oggi un'unica grande manifestazione unitaria esaurisce il momento politico, mentre il concerto rock che da qualche anno Cgil, Cisl e Uil organizzano per i giovani sembra aderire perfettamente allo spirito del 1 maggio, come lo aveva colto nel lontano 1903 Ettore Ciccotti: "Un giorno di riposo diventa naturalmente un giorno di festa, l'interruzione volontaria del lavoro cerca la sua corrispondenza in una festa de'sensi; e un'accolta di gente, chiamata ad acquistare la coscienza delle proprie forze, a gioire delle prospettive dell'avvenire, naturalmente è portata a quell'esuberanza di sentimento e a quel bisogno di gioire, che è causa ed effetto al tempo stesso di una festa".
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giovedì, aprile 30, 2009
Le Acli di Napoli celebrano il Primo Maggio con il pensiero rivolto a chi non ha lavoro
Napoli, 30 aprile 2009 – Una celebrazione del primo maggio dedicata a chi il lavoro non ce l’ha, a chi rischia di perderlo, a chi per esso ha perso la propria vita. E’ questo il pensiero del presidente provinciale delle Acli Pasquale Orlando mentre si avvicina la ricorrenza della festa dei lavoratori.
“Saremo a Pomigliano d’Arco – afferma Orlando – a fianco di quanti rischiano il licenziamento, con un pensiero speciale a tutte le vittime di incidenti sul lavoro. Le Acli chiedono che il tema della sicurezza sul lavoro diventi concretamente una priorità nell’agenda politica del Paese, che significa essenzialmente tre cose: tempi certi per l’approvazione del disegno di legge in materia approvato dal consiglio dei ministri; garanzie, anche economiche, per la reale efficacia delle ispezioni sul lavoro; promozione da parte di imprese, sindacati e associazioni di una cultura della sicurezza tra i lavoratori stessi, superando ignoranza, pigrizia e resistenze diffuse.”
“La solitudine dei lavoratori – spiega il presidente Orlando – soprattutto quelli precari e irregolari, la maggior parte giovani e immigrati, rappresenta un ostacolo alla diffusione della cultura della sicurezza e della responsabilità, facilitando al contrario il prodursi di situazioni rischiose. Ma è una solitudine che riguarda oggi tutti i lavoratori, vittime di una deriva individualistica che ha intaccato il lavoro e i lavoratori così come la società intera. Bisogna allora recuperare e ricostruire quella radice di socialità del lavoro, che nella storia ha significato diritti di cittadinanza, giustizia sociale e solidarietà. È questa la ragione per cui riteniamo importante rilanciare e promuovere anche in futuro i valori della mutualità, della cooperazione e della solidarietà, che da sempre si collegano alla cultura dei lavoratori.”
sabato, aprile 26, 2008
1 maggio: 1260 elmetti esposti ricorderanno le vittime di incidenti sul lavoro nel 2007
Giovedì 1° maggio, in Galleria Alberto Sordi (vicino Piazza Colonna), dalle 10.30 alle 12.30, le Acli con Giovanni Muciaccia, il popolare conduttore di Art Attack, coinvolgeranno i bambini e i loro genitori in animazioni, disegni e lavori sul tema della sicurezza applicata alla vita di tutti i giorni, dal gioco al luogo di lavoro.
Una lettera per annunciare l'evento - aperto a tutti - è stata inviata alle scuole e le parrocchie di Roma, per i invitare i ragazzi a partecipare portando un messaggio scritto o un disegno sul tema della giornata, dopo averne parlato e discusso a casa con i propri genitori. Alcuni di questi messaggi verranno letti da Giovanni Muciaccia e dal presidente delle Acli Andrea Olivero, mentre 1260 elmetti esposti ricorderanno le vittime di incidenti sul lavoro nel 2007. I bambini realizzeranno quindi - in segno di speranza - il proprio 'capolavoro di sicurezza' lavorando e decorando un vero elmetto antinfortunistico che ciascun partecipante potrà portare a casa, per ricordare sempre che la vita è il bene più prezioso. Un modo diverso, 'leggero' e positivo per festeggiare il 1° maggio dei bambini.
lunedì, aprile 30, 2007
Acli Napoli: un primo maggio dedicato a chi il lavoro non ce l’ha, a chi rischia di perderlo, a chi per esso ha perso la propria vita
“Saremo a Pomigliano d’Arco – afferma Orlando – a fianco di quanti rischiano il licenziamento, con un pensiero speciale a tutte le vittime di incidenti sul lavoro. Le Acli chiedono che il tema della sicurezza sul lavoro diventi concretamente una priorità nell’agenda politica del Paese, che significa essenzialmente tre cose: tempi certi per l’approvazione del disegno di legge in materia approvato dal consiglio dei ministri; garanzie, anche economiche, per la reale efficacia delle ispezioni sul lavoro; promozione da parte di imprese, sindacati e associazioni di una cultura della sicurezza tra i lavoratori stessi, superando ignoranza, pigrizia e resistenze diffuse.”
“La solitudine dei lavoratori – spiega il presidente Orlando – soprattutto quelli precari e irregolari, la maggior parte giovani e immigrati, rappresenta un ostacolo alla diffusione della cultura della sicurezza e della responsabilità, facilitando al contrario il prodursi di situazioni rischiose. Ma è una solitudine che riguarda oggi tutti i lavoratori, vittime di una deriva individualistica che ha intaccato il lavoro e i lavoratori così come la società intera. Bisogna allora recuperare e ricostruire quella radice di socialità del lavoro, che nella storia ha significato diritti di cittadinanza, giustizia sociale e solidarietà. È questa la ragione per cui riteniamo importante rilanciare e promuovere anche in futuro i valori della mutualità, della cooperazione e della solidarietà, che da sempre si collegano alla cultura dei lavoratori.”
domenica, aprile 29, 2007
Napoli: 1 Maggio a Pomigliano per ripartire dal lavoro.
Tale scelta racchiude l'esempio più profondo di quella lotta che il Sindacato non ha mai interrotto per la legalità, lo sviluppo, la coesione sociale, per il riscatto dei cittadini del Mezzogiorno che non si rassegnano bensì combattono per affermare i valori del Lavoro. Tra l’altro, quest’ultimo periodo, è stato caratterizzato da numerose morti sui luoghi di lavoro: segnale evidente di precarietà e mancanza di diritti.
In queste settimane, in particolare, i Sindacati Confederali hanno avviato un percorso di assemblee in tutti i luoghi di lavoro su alcuni punti programmatici che sono oggi oggetto di confronto con il Governo e sui quali, dati i Temi (Sviluppo, Welfare, Lavoro), occorre esercitare democrazia attraverso la partecipazione.
Per tali ragioni la scelta di Pomigliano, si configura come il rafforzamento delle parole d’ordine con le quali si indice la Manifestazione Nazionale “ Ripartire dal Lavoro”.
Data l'importanza di tale evento, nella riconferma della condivisione dei valori della Festa dei Lavoratori che ormai da anni vedono la comune partecipare alla manifestazione, vi informiamo che il corteo partirà dalla stazione della Circumvesuviana di Pomigliano e si concluderà con un concerto nella Villa Comunale.
Si invitano, intanto, tutti gli iscritti a partecipare al corteo ed a estendere l'invito a colleghi, amici e simpatizzanti, per rappresentare degnamente il nostro impegno quotidiano sul territorio anche in occasione di questa data così importante dal rilievo storico ed internazionale.
domenica, aprile 15, 2007
Trenitalia: treni e orari aggiuntivi per i ponti di primavera su www. trenitalia.com
Attesi quasi due milioni di passeggeri in più
Per fronteggiare il maggior traffico passeggeri previsto nei ponti di primavera (sono attesi circa due milioni di viaggiatori) tra il 24 aprile e il 1° giugno le Ferrovie dello Stato incrementano il servizio, in particolare sull'asse Nord-Sud, con 23 convogli speciali per un totale di oltre 12mila posti in più.
Ferrovie dello Stato ricorda che, per essere sicuri di viaggiare comodamente seduti, è necessario prenotare per tempo.
Per informazioni consultare questo sito o rivolgersi al Call Center 892021.