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martedì, giugno 15, 2010

ACLI Napoli: In Famiglia con le ACLI al Parco Troisi

Anche nella zona orientale della città di Napoli partono i punto famiglia delle ACLI.
Grande successo ha riscosso la manifestazione organizzata dalle ACLI Partenopee, domenica 13 Giugno, presso il Parco Troisi di Barra.
È stata una giornata all’insegna della famiglia, del sano divertimento e del “fare comunità”.
Tantissima la partecipazione delle famiglie venute anche oltre il popoloso quartiere, che con i propri figli, si sono divertiti con l’animazione e lo spettacolo danzante organizzati dai ragazzi del servizio civile nazionale delle Acli di Napoli.
Presente il vicepresidente delle Acli di Napoli, Vincenzo Cirillo, che ha evidenziato come la famiglia, per le Acli, rappresenti un fattore coesivo particolarmente efficace e nel contempo una risorsa sociale da valorizzare.
Oltre ai dirigenti e ai simpatizzanti delle Acli della zona Napoli est, ha partecipato all’ iniziativa anche la consigliera Provinciale Patrizia Sannino.
"La famiglia con il lavoro resta la nostra priorità associativa- ha dichiarato Pasquale Orlando, presidente delle ACLI napoletane- temi che metteremo al primo posto nel rapporto con le tante reti sociali con cui collaboriamo e soprattutto con le istituzioni"

lunedì, maggio 17, 2010

SOMMA VESUVIANA. INAUGURATO IL PUNTO FAMIGLIA ACLI







ACLI e servi sociali territoriale insieme per offrire nuovi spazi alle famiglie e renderle protagoniste di cittadinanza.

"Grazie ad un interessante progetto delle Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, arrivano a Somma Vesuviana i Punti Famiglia, ovvero una grande opportunità per un nuovo welfare". È così che Antonio Granato, consigliere comunale da anni impegnato nelle politiche sociali, ha aperto i lavori della tavola rotonda tenutasi venerdì nella sala consiliare e che ha visto la presenza massiccia del mondo dell’associazionismo, del cooperativismo, della scuola, della sanità e di tanti volontari che operano nell’ Ambito territoriale 10.

Una considerazione iniziale sul tema famiglia arriva dal sindaco Allocca, secondo il quale "la famiglia è e resta la struttura fondante della società. Se vogliamo assicurare un futuro ai nostri figli, dobbiamo ritrovare il senso e i valori autentici della famiglia di una volta". Una considerazione tanto semplice quanto importante che offre ai relatori spunti di riflessione sui nuovi bisogni e sui problemi che assillano la famiglia di oggi.

"Rispetto alle leggi che cambiano, ai finanziamenti che vengono continuamente decurtati - spiega Pasquale Orlando, presidente Acli di Napoli - occorre continuare a guardare al sociale con gli occhi della sensibilità. Sulle emergenze sociali si evidenziano diversi tipi di atteggiamenti: c’è chi ha le mani conserte, chi mette le mani in tasca per offrire contributi in particolari occasioni; c’è poi chi alza le mani in segno di protesta. In realtà nelle emergenze sociali servono le mani in pasta al problema, bisogna cioè impegnarsi in prima persona e noi delle Acli siamo per le mani unite, siamo per la rete. La solitudine nel sociale porta ad una non incidenza negli interventi. Le mani vanno unite per fare rete, per creare partecipazione e condivisione degli interventi, e gli interventi vanno programmati e ogni volta bisogna essere pronti a confrontarsi, a riflettere, a verificare gli effetti ottenuti, a mettersi in discussione".

A tracciare una puntuale analisi sociologica e sociale della realtà vesuviana è Nicola Anaclerio, coordinatore dell’ambito territoriale 10. Dati, leggi e decreti alla mano, Anaclerio elenca le difficoltà burocratiche e, soprattutto, finanziarie che rallentano ed ostacolano l’attivazione dei servizi sociali.

"Le risorse sociali sono diventate risorse appetibili per la sanità e noi abbiamo iniziato una battaglia quotidiana, per capire se possiamo recuperare i fondi per assicurare almeno i servizi essenziali. Oggi ci viene chiesta una compartecipazione che, rispetto ai bisogni territoriali, svuota letteralmente la cassa comunale riservata alle politiche sociali. Intanto- continua Anaclerio- la comunità sta cambiando, siamo passati da una società che si auto-curava ad una società che delega, con l’inevitabile aumento dei costi. E dobbiamo ammettere che siamo sempre meno in grado di fare un’analisi dei bisogni, e che ci ritroviamo a programmare gli interventi in base alle istanze che ci arrivano e che sono davvero tante".

L’aspetto positivo, su cui tutti i relatori concordano, è che la presenza di numerose associazioni e di tanti gruppi dimostra il forte attaccamento di Somma al territorio, per cui il punto famiglia, messo a disposizione dalle Acli, rappresenta un’importante opportunità per ritrovare e recuperare l’essenza della famiglia, vero pilastro di una società civile. Ad illustrare nei dettagli il progetto è il vice presidente delle Acli di Napoli, Vincenzo Cirillo, che chiarisce ed elenca gli obiettivi essenziale del punto famiglia, "il cui scopo è quello di rendere le famiglie protagoniste di cittadinanza, di dare una risposta alla frammentazione sociale e di favorirne la coesione".

"Nell’inaugurare un Punto famiglia a Somma - ha aggiunto Cirillo- che va ad integrarsi ai servizi già esistenti sul territorio, le Acli vogliono offrire spazi in cui le famiglie possono sentirsi tutelate e protagoniste, scambiandosi, in un’ottica di mutuo aiuto, talenti e competenze, non solo per sostenersi vicendevolmente nei vari ambiti della vita quotidiana, ma soprattutto per fare comunità."

"Da domani –ha concluso Antonio Granato- ci avviamo, insieme alle Acli e al terzo settore locale, a fare i primi ma importanti passi per ri-trovare il senso e i valori della famiglia, per costruire una comunità salda e sicura. Noi ci siamo e ci saremo per fare rete, per stare insieme, per fare comunità".

Autore: Carmela D’Avino

sabato, maggio 15, 2010

Grande partecipazione allla presentazione del punto famiglia ACLI a Somma Vesuviana



Posted by Picasa


Venerdì 14 maggio presso la Sala Consiliare della Municipalità Sommese subito dopo la significativa processione della Madonna del Castello si è svolta una affollata Tavola Rotonda sul tema: I Punti Famiglia delle ACLI / Opportunità per un nuovo welfare promossa dalle ACLI napoletane. All'incontro tanti cittadini e amministratori e soprattutto i rappresentanti di tutto l'associazionismo, del volontariato e della cooperazione sociale della città di Somma Vesuviana.
Nuovi servizi e soprattutto una grande rete per mettere la famiglia al centro delle politiche sociali.

SALUTI
Raffaele Allocca - Sindaco di Somma Vesuviana
Antonio Granato - Consigliere Comunale
INTRODUZIONE
Vincenzo Cirillo - Vice Presidente ACLI di Napoli - Resp. Punti Famiglia ACLI
INTERVENTI
Francesco Pinto - Assessore Politiche Sociali Provincia di Napoli
Anna Cuomo - Assessore Politiche Sociali Comune di Somma Vesuviana
Nicola Anaclerio - Responsabile Ufficio Piano di Zona NA 10
PRESIEDE
Pasquale Orlando - Presidente ACLI di Napoli

Le Acli, Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, sono associazioni di laici cristiani che, attraverso una rete di circoli, servizi, imprese, progetti ed associazioni specifiche, contribuiscono da più di 60 anni a tessere i legami della società, favorendo forme di partecipazione e di democrazia (da www.acli.it).
Tra i principali settori di intervento delle Acli: la tutela e la promozione dei diritti sociali e l’educazione alla cittadinanza attiva; l’assistenza previdenziale (Patronato) e fiscale (Caf); la difesa dell’ambiente (Anni Verdi) e del consumatore (Lega consumatori Acli); il sostegno agli agricoltori (Acli Terra); la formazione professionale (Enaip), la creazione e promozione di cooperative e, più in generale, di lavoro associato (Solaris); l’animazione culturale (Unasp) e sportiva (Us Acli); il turismo sociale (Cta); la promozione della donna (Coordinamento Donne), degli anziani (Fap) e della condizione giovanile (Ga); l’impegno per la pace, lo sviluppo, la solidarietà internazionale (Ipsia); l’impegno con gli immigrati (Acli Colf e Progetto Immigrati).

giovedì, maggio 13, 2010

Somma Vesuviana: I punti famiglia delle ACLI, opportunità per un nuovo welfare. venerdi 14 maggio ore 18


pasquale orlando news sociali: Somma Vesuviana: I punti famiglia delle ACLI, opportunit�per un nuovo welfare

Corso Educazione familiare e sostegno alla genitorialità


L’Ambito territoriale N10 – Comune Capofila SoAggiungi immaginemma Vesuviana

Progetto Myricae e ACLI Napoli

Promuovono

Corso Educazione familiare e sostegno alla genitorialità

Il Corso si terrà, a partire dal 19 maggio 2010, presso il Centro Paolino Avella del Comune di Pollena sito in Via Cavour, 14 ed è completamente gratuito

Le iscrizioni vanno inviate all’Ufficio di Piano dell’Ambito territoriale N10 – Comune di Somma Vesuviana ai seguenti indirizzi: ambito10@libero.it – Fax 081-8994669
Per info:
tel.081/8994669

venerdì, aprile 30, 2010

Le Acli di Napoli celebrano il Primo Maggio avviando dieci punti famiglia


Una celebrazione del primo maggio dedicata a chi il lavoro non ce l’ha, a chi rischia di perderlo, a chi per esso ha perso la propria vita. E’ questo il pensiero delle ACLI napoletane mentre si avvicina la ricorrenza della festa dei lavoratori.
“Saremo con i nostri circoli a fianco di quanti rischiano il licenziamento, con un pensiero speciale a tutte le vittime di incidenti sul lavoro. La solitudine dei lavoratori soprattutto quelli precari e irregolari, la maggior parte giovani e immigrati, rappresenta un ostacolo alla diffusione della cultura della sicurezza e della responsabilità, facilitando al contrario il prodursi di situazioni rischiose. Ma è una solitudine che riguarda oggi tutti i lavoratori, vittime di una deriva individualistica che ha intaccato il lavoro e i lavoratori così come la società intera. Bisogna allora recuperare e ricostruire quella radice di socialità del lavoro, che nella storia ha significato diritti di cittadinanza, giustizia sociale e solidarietà. È questa la ragione per cui riteniamo importante rilanciare e promuovere anche in futuro i valori della mutualità, della cooperazione e della solidarietà, che da sempre si collegano alla cultura dei lavoratori.”

Una società solidale non può reggere senza il protagonismo familiare che rappresenta una risposta alla frammentazione del tessuto sociale in quanto consente di generare benessere non solo per le famiglie stesse, ma per l’intera comunità favorendo la crescita della coesione sociale.
Per le ACLI di Napoli la famiglia rappresenta un fattore coesivo particolarmente efficace; infatti non è solo un soggetto da assistere, ma una risorsa sociale da valorizzare sviluppando la sua capacità di autotutela e autopromozione”. Da qui l'intuizione di lavorare con le famiglie in una fase caratterizzata da una grave crisi economica e morale. Dieci nuovi punti famiglia con attività a tutto raggio a partire dal 1 Maggio che per i cattolici è anche la festa di S.Giuseppe Artigiano, uomo del lavoro e massimo protettore della famiglia.
Furono proprio le Acli, poco più di 50 anni fa, a chiedere che la Chiesa ‘battezzasse’ il primo maggio come festa cristiana dei lavoratori. E fu Papa Pio XII, il 1° maggio 1955, davanti ad una folla sterminata di aclisti convenuti a Roma da ogni parte d’Italia per il primo decennale dell’associazione, ad annunciare in Piazza San Pietro l’istituzione della festa liturgica di ‘S. Giuseppe Artigiano’, per dare un protettore ai lavoratori e un senso cristiano alla festa del lavoro. ‘L’Osservatore Romano’ ne dava così notizia: ‘La presenza di Cristo e della Chiesa nel mondo operaio. Il 1° Maggio solennità cristiana’.


sabato, marzo 27, 2010

ACLI Napoli: il progetto Punto Famiglia si concretizza sul territorio





Le attività che si stanno realizzando sono in linea con uno degli obiettivi principali che le ACLI provinciali di Napoli stanno perseguendo dal 2009 e che si raccordano e si intrecciano con le attività dei volontari del Servizio Civile Nazionale per il progetto “Comunità famiglia di Famiglie”, progetto che ha visto l’assegnazione alle ACLI Provinciali di 10 volontari attivi da gennaio 2010.

Il protagonismo familiare rappresenta una risposta alla frammentazione del tessuto sociale in quanto consente di generare benessere non solo per le famiglie stesse, ma per l’intera comunità favorendo la crescita della coesione sociale.

“Per le ACLI di Napoli – afferma Vincenzo Cirillo, Vice Presidente Provinciale ACLI e Responsabile dei Punti Famiglia napoletani - la famiglia rappresenta un fattore coesivo particolarmente efficace; infatti non è solo un soggetto da assistere, ma una risorsa sociale da valorizzare sviluppando la sua capacità di autotutela e autopromozione”.

Attraverso le attività progettuali del Punto Famiglia le ACLI si prefiggono di promuovere nuove prassi nello stare insieme dei diversi circoli e realtà aggregative del territorio, sviluppando uno stare insieme partecipato e incisivo sui territori dove i diversi circoli sono allocati e promuovendo un bene comune frutto di azioni condivise.

“Inoltre grazie alle attività - sottolinea ancora il vice presidente Cirillo - che si verranno a sviluppare, sotto molti aspetti totalmente differenti da quelle che le ACLI sono abituate a fare e per le quali spesso sono conosciute, la sigla ACLI verrà strappata all’idea comune che la identifica quasi esclusivamente, almeno nel territorio napoletano, come fornitore di servizi di segretariato sociale per acquisire una più ampia connotazione di Associazione e quindi di realtà aggregativa capace di farsi fucina di idee, nonché agente propulsivo, nella costruzione del benessere comune”

In questa prospettiva, le attività del Punto Famiglia sono finalizzate ad innescare un circolo virtuoso tra famiglie e comunità perché intendono promuovere l’aggregazione intra ed interfamiliare in modo da rivalutare il valore della prosocialità familiare.

“Nel processo che conduce alla cittadinanza attiva della famiglia, anche l’informazione è un elemento fondamentale – dice Pasquale Orlando Presidente Provinciale ACLI di Napoli - perché consente di accedere alle risorse e alle opportunità presenti sul territorio, favorisce l’acquisizione di una maggiore consapevolezza riguardo ai propri diritti/doveri e quindi alla possibilità di incidere sugli eventi e permette, pertanto, la partecipazione attiva alla vita della comunità. Per tali ragioni, le iniziative del progetto sono finalizzate anche a promuovere nelle famiglie una maggiore conoscenza dei servizi del territorio.”

Attraverso tale proposta non si vuole operare per le famiglie, bensì con le famiglie, ovvero assieme ai membri, siano essi bambini, giovani, anziani, immigrati, disabili, persone sole, in modo che le stesse possano avere possibilità di prendere parte in maniera attiva (e non solo come beneficiari passivi) alle attività di progetto ed essere i principali protagonisti del proprio benessere

La mission dell’idea progettuale si muove per rispondere in modo concreto, efficace ed efficiente alle domande/bisogno delle famiglie emergenti dai territori sui quali le azioni si andranno a sviluppare.

“Nello specifico le azioni si muovono – ci dice Maria Anna, psicologa - su varie linee di intervento rivolte ad ogni singolo componente del nucleo familiare tipo e saranno così suddivise:

a) Spazio famiglia, ovvero una serie di servizi integrati operanti non solo per la famiglia, ma con la famiglia, sostenendola nei difficili compiti di crescita dei figli e di armonizzazione dei tempi di vita, del lavoro e dell’impegno civico.

All’interno dello spazio famiglia sono attivi i seguenti servizi:

counselling psicopedagocico per le famiglie;
servizio di mediazione familiare;
percorsi di sostegno alla genitorialità;
attivazione di gruppi di auto-muto-aiuto per le famiglie;
percorsi di in-formazione sull’affido e sull’adozione;
consulenza previdenziale,
consulenza fiscale,
consulenza giuridica.
b) Spazio ludoteca/centro di aggregazione minorile destinata a bambini tra i 6 e gli 11, e ad adolescenti tra gli 11 e i 14 anni, che funziona per tutto il pomeriggio.

“Lo spazio ludoteca si presenta - sottolinea Mara, educatrice - come "offerta di spazio", uno spazio dove incontrarsi, giocare e dove trovare un "sano divertimento". Un luogo d'incontro in cui proporre attività che favoriscano l'accrescimento delle potenzialità creative e lo sviluppo fisico e psichico del bambino”.

Le Attività inerenti quest’azione sono così strutturate :

Laboratori di: pittura, attività manuale, recitazione, ballo, musica, attività motoria.
Attività didattiche e sostegno scolastico, anche durante le pause dell’anno scolastico, intrattenendo costanti rapporti di collaborazione con gli insegnanti e l’equipe socio-psico-pedagogica delle scuole.
Creazione di spazi permanenti per motivare alla lettura, alla scrittura e allo studio, per ridurre le difficoltà di apprendimento e il fenomeno della dispersione scolastica;
Informatica, ricamo, attività culinarie, ecc…;
Attività ludiche, per garantire il diritto al gioco, inteso come momento essenziale per poter esprimere i propri potenziali creativi;
Attività ludiche all’aperto (Villa comunale, piazze, strade, giardini), per consentire ai minori di avere un contatto maggiore con la natura e di conoscere meglio il territorio in cui vivono;
Escursioni, gite organizzate e visite guidate;
Campi estivi d’integrazione per ragazzi dai 6 ai 14 anni, come centro ludico-pedagogico da supporto alle famiglie durante la chiusura delle scuole.
c) Spazio di aggregazione giovanile: questa linea di intervento progettuale è rivolto ad adolescenti e giovanissimi, tra i 14 e i 25 anni in forma singola o associata. Particolare attenzione è rivolta ai gruppi informali: cioè ai gruppi che si trovano agli angoli delle strade, sulle panchine, nei parchi e in altri luoghi di libera frequentazione e ai giovani che frequentano le scuole secondarie e le università.

“I servizi offerti dallo spazio di aggregazione – intervengono Daniela, Martina ed Antonio, volontari del Servizio Civile - toccano le tematiche più svariate e lo fanno in linea con le direttive Europee in materia giovanile attraverso metodologie di apprendimento non formale e informale, attraverso il dialogo non solo interculturale, ma anche intergenerazionale in quanto le azioni proposte ai giovani inevitabilmente si rivolgono e ricadono anche sugli adulti che vivono quotidianamente a contatto con loro, siano essi genitori, insegnanti, allenatori, volontari, ecc.”

d) Spazio di aggregazione sociale per adulti e anziani: questo servizio si propone di promuovere iniziative di animazione e di incontro per adulti ed per anziani, valorizzando il patrimonio di "memoria" e favorendo l'incontro tra generazioni. All'interno di questo spazio saranno programmate varie iniziative quali:

corsi di ginnastica,
laboratori,
incontri con medici,
giochi collettivi;
tornei di carte;
tornei di bocce;
gite ecc…
In conclusione, il Punto Famiglia ACLI si presenta come innovativo secondo innumerevoli aspetti tra cui l’integrazione con i servizi presenti sul territorio nell’intento di instaurare un vero e proprio lavoro di rete di cui spessissimo si parla, ma che è sempre meno presente, a discapito dei destinatari dei vari interventi, sballottati da un servizio all’altro.

Pertanto le attività del Punto Famiglia ACLI, favoriranno l’autoconsapevolezza negli operatori e negli utenti, sia a livello del singolo individuo, sia al livello dell’appartenenza alla comunità, promuovendo un “modo di essere comune” e una reciprocità di legami che stanno alla base di una “comunità” e del “Benessere Comune”.

domenica, febbraio 21, 2010

Le Acli di Napoli lanciano i "punti famiglia"


L’inaugurazione del primo questa domenica a San Giovanni a Teduccio.

Napoli, 18 febbraio 2010 - Si rivolge alle fasce sociali più deboli ed offre assistenza ai lavoratori, servizio di regolarizzazione per colf e badanti, supporto per il disbrigo di pratiche amministrative, sostegno psicologico alle famiglie. E ancora, avrà al suo interno un Caf e un Patronato per l’assistenza fiscale e previdenziale. È il nuovo Punto Famiglia delle Acli, che sarà inaugurato domenica 21 febbraio a San Giovanni a Teduccio e che si aggiunge alle decine di sedi Acli già esistenti in tutta la provincia partenopea. Nelle prossime settimane seguiranno le inaugurazioni di altri tre “punti famiglia” nella municipalità che comprende Barra, Ponticelli e San Giovanni a Teduccio, una zona ad alta incidenza di disagio socio-economico.
Il nuovo circolo delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani, con sede in una storica ex sezione di partito, sarà a disposizione di lavoratori, pensionati e quanti abbiano bisogno di aiuto e supporto nei diversi momento della vita quotidiana e si propone come punto di aggregazione e riferimento per i cittadini della zona.
All’inaugurazione della sede al corso San Giovanni saranno presenti, tra gli altri, il presidente provinciale delle Acli Pasquale Orlando, la presidente del circolo Acli “Napoli Est”, la consigliera provinciale Patrizia Sannino e il consigliere comunale di Napoli Antonio Borriello.