mercoledì, marzo 17, 2010

LAVORO: ACLI, QUELLO 'NERO' VALE QUANTO IL PIL DEL MEZZOGIORNO


(ASCA) - Roma, 17 mar - Il Pil dell'intero Mezzogiorno: a tanto ammonta il valore aggiunto prodotto dell'economia sommersa italiana, secondo un raffronto realizzato sulla base degli ultimi dati Istat disponibili dalle Acli, che saranno in piazza il 19 e 20 marzo per denunciare ''l'emergenza legalita''' nel mondo del lavoro e per dire ''basta alla cultura e alla pratica del lavoro nero''.

Secondo gli ultimi dati Istat citati dalle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, il valore economico del sommerso raggiunge i 250 miliardi di euro, il 17% del Pil nazionale. Una cifra che coincide con il valore complessivo del prodotto interno lordo di 6 Regioni: Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. In pratica, l'intero Pil del Mezzogiorno - 248 miliardi di euro - Sardegna esclusa. Sempre secondo l'Istat, i lavoratori irregolari sono circa 3 milioni, divisi tra coloro che hanno un rapporto esclusivo e continuativo senza alcun rispetto di quanto previsto dalla legge e dai contatti (circa 2 milioni) e coloro che svolgono saltuariamente un'attivita' irregolare (il ''secondo lavoro''). Il tasso di irregolarita' e' calcolato al 12% sul piano nazionale ma raggiunge il 20% al Sud. Riguardo all'evasione contributiva, solo nel 2009 l'Inps ha recuperato crediti per oltre 4 miliardi e mezzo. La stima di recupero prevista per il 2010 e' di 8 miliardi di euro.

''Anche per il lavoro - affermano le Acli - esiste un'emergenza legalita'. Il lavoro nero finisce per essere considerato un ammortizzatore dell'economia o un surrogato del welfare. La crisi economica diventa un alibi per tollerare l'illegalita'. Ma la mancanza di regole si traduce in mancanza di diritti esigibili per i lavoratori, rischi per la salute e la sicurezza, inquinamento del mercato e della concorrenza''. Per il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero, ''c'e' un problema di illegalita' diffusa e un problema di controlli, che debbono essere piu' incisivi e piu' severi. Bisogna assumersi la responsabilita' di far rispettare le regole''.

Venerdi' 19 e sabato 20 marzo le Acli saranno quindi presenti in piu' di 300 piazze per la campagna ''Diritti in piazza 2010'' dedicata al tema della ''legalita' nel lavoro''. 2700 tra operatori e volontari del Patronato Acli saranno impegnati ad informare i cittadini su diritti e doveri di lavoratori e datori di lavoro. Per l'occasione verra' distribuita una guida e un piccolo calendario con le istruzioni e le scadenze per mettere e mantenere in regola le lavoratrici domestiche. Si raccoglieranno quindi le firme per la petizione popolare finalizzata alla riforma del mercato del lavoro e delle politiche connesse di welfare. Convegni sui temi del lavoro irregolare si svolgeranno a Roma, Milano, Palermo, Napoli e Ferrara.

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