SEMINARIO LA RABBIA ED IL CORAGGIO
I laici cattolici e la democrazia in Italia.
Roma, 24/25 settembre 2009
"La speranza ha due bei figli:la rabbia e il coraggio. La rabbia nel vedere come vanno le cose,il coraggio di vedere come potrebbero andare".
La frase di S'Agostino ci ha ispirato nel pensare e nel realizzare questo seminario. Rabbia, coraggio e speranza: ecco le tre parole chiave che fanno da filo conduttore a queste due giornate di dialogo, confronto e proposta.
La rabbia ,perchè dei laici cattolici impegnati nell'agorà,nello spazio pubblico non possono assistere indifferenti alla evidente corrosione di un'etica pubblica,alla crescente delegittimazione delle istituzioni democratiche,all'impoverimento dei processi di partecipazione popolare.
Restare alla finestra e' farsi corresponsabili di questo stato di cose; è accettare silenziosamente che i laici cattolici siano o confinati in spazi marginali nelle decisioni rilevanti per il Paese; o catalogati -il che è ancora peggio- come " longa manus" della Chiesa. Vogliamo invece esserci con la nostra identità, la nostra cultura, la nostra autonomia, con l'intelligenza di cittadini credenti intendono contribuire alla costruzione del bene comune della Nazione.
Ma per uscire da questa duplice prigione, occorre coraggio,"il coraggio di vedere come potrebbero andare le cose", cioè una visione per il domani,un respiro più lungo e più profondo per l'azione sociale e politica.
Prendiamo ispirazione per cercare di delineare questo cammino da alcune formidabili intuizioni della recente enciclica "Caritas in veritate". Dopo aver cercato di capire - attraverso la ricerca condotta da Ipsos -come si dispongono oggi i cattolici nel nostro paese, il seminario si concentrerà su tre focus che rinviano a tre fattori decisivi per il domani:il ruolo delle religioni nella vita pubblica;il rilievo della scienza nella formazione delle convinzioni e degli stili di vita del nostro tempo;il nesso tra produzione,distribuzione della ricchezza e felicità. Economia,scienza e religione:tre punti di vista per interrogarsi su quale società si vuole costruire e che ruolo la politica può svolgere.
Ad incastro, tra il commento ai risultati della ricerca Ipsos e i tre focus, una singolare intervista a due protagonisti della TV in Italia:Ettore Bernabei ed Enrico Mentana. Un 'intervista per capire come e quanto la comunicazione e l'informazione sono ormai parte essenziale della formazione del costume ,delle opinioni e delle convinzioni.
Infine l'ultima tappa:un'agenda della speranza. Poeti e scittori,politici e responsabili di reti associative dei cattolici,imprenditori e professori proveranno a scrivere ognuno un breve capitolo di questa agenda della speranza. Un modo per dire parole di senso per l'oggi ,senza farsi soffocare dalle scadenze di un'agenda sociale e politica troppo affollata. Un modo anche per portare un contributo a quell'agenda della speranza che è al centro delle prossime Settimane dei cattolici italiani per il 2010.
Nello scrivere questa agenda della speranza, non possiamo non partire da una critica radicale al relativismo che è divenuto ormai un tarlo che corrode,giorno dopo giorno,reti familiari, tessuti associativi,corpi intermedi e vocazioni al dono e alla solidarietà.
Bisogna "tornare a sperare di essere felici", come presupposto per agire insieme con la parola e la cultura e con l'azione sociale e politica ,per promuovere una vita buona per tutti.
Luigi Bobba
2 commenti:
Ma noi cattolici abbiamo ancora la rabbia necessaria e il coraggio di darci da fare? Mi sembra a volte che in questa nebbia di opportunismo, di materialismo e di nullismo, abbiamo imparato a starci bene. E' una mia impressione, legata ad un momento di personale scoramento?
Comunque un bell'intervento, quanto mai necessario...
La ringrazio per Blog intiresny
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