mercoledì, novembre 05, 2008

Famiglie povere: urge misura straordinaria . Diciamolo chiaro: reddito di cittadinanza subito!

Non bisognava aspettare l'Istat per scoprire che la povertà aumenta nel Paese. C'erano i rapporti della Caritas e le indagini realizzate per l'ISEE dai Caf italiani che sono in possesso dell'Inps.
Oggi bisogna solo decidere un intevento di sostegno al reddito delle famiglie povere. Non solo per i lavoratori e soprattutto non solo con le deduzioni fiscali. Serve un reddito di cittadinanza per tutti!




Famiglie povere: urge misura straordinaria

Il commento delle Acli ai dati Istat sulla povertà in Italia

Roma, 4 novembre 2008 - «Occorre trovare oggi il coraggio di misure straordinarie in favore delle famiglie. Rimandare ancora significa preparare il declino». Il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero torna a chiedere al Governo «un intervento straordinario» per sostenere gli oltre due milioni e mezzo di famiglie 'povere', secondo i dati Istat resi noti oggi, e le 884mila famiglie 'non povere' che secondo l'Istituto di ricerca rischiano però di diventarlo.

«Siamo di fronte ad un processo di impoverimento che va intercettato e fermato - spiega Olivero - prima che si trasformi in povertà assoluta e in una emergenza sociale che mette a rischio la stessa tenuta della convivenza». Come hanno già scritto al ministro Sacconi nel contributo sul Libro Verde del Welfare, le Acli chiedono misure importanti di sostegno al reddito delle famiglie, agendo contemporaneamente sulla leva fiscale con l'introduzione graduale del quoziente familiare, applicando il nuovo sistema al di sotto di un tetto massimo di 30-40mila euro di reddito familiare, favorendo così i nuclei meno agiati.

A chi dal Governo obietta che non ci sono le risorse per questi interventi, che occorre aspettare tempi migliori, il presidente delle Acli replica: «Non è più possibile rimandare ancora. Nelle fasi di crisi, se non si investe non cambia nulla, se non si investe si prepara il declino. E' in queste situazioni che si vede il coraggio di una classe dirigente e la sua lungimiranza».

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono daccordo all'introduzione del reddito di cittadinanza, ma cerchiamo di tener fuori i liberi professionisti, lavoratori autonomi e i finti disoccupati. Queste tre categorie hanno un reddito davvero alto solo che non risulta da nessuna parte, e noi poveri lavoratori/pensionati siamo danneggiati sotto tutti i fronti.

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

molto intiresno, grazie

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)