"Due anni e sei mesi fa, il 30 aprile 2006, una serie di frane sul versante
quelle zone che continuano ad essere fortemente a rischio per chi vi risiede".
È quanto dichiara in una nota Andrea Sarubbi, deputato del Pd eletto in
Campania, che su questa situazione ha presentato oggi un'interrogazione
parlamentare al Presidente del Consiglio. "C'è un'urgenza estrema di sbloccare
i fondi che sono stati più volte promessi; stiamo andando incontro ad una
stagione invernale ad alto rischio dal punto di vista meteorologico. Di fronte
alle tragedie - conclude Sarubbi - le autorità sono solite nascondere le
proprie responsabilità dietro all'imprevisto; questa scusa, se accadesse un
nuovo disastro ad Ischia, non sarebbe più disponibile: le colpe diverrebbero
chiare, gravi ed imperdonabili."
settentrionale del monte Vezzi, nel comune di Ischia, causarono la morte di 4
persone e lo sfollamento di centinaia di abitanti dell'isola. Il Governo
dichiarò immediatamente lo Stato d'emergenza, prorogato il 4 luglio di
quest'anno, ma fino ad ora poco o nulla è stato fatto per mettere in sicurezzapersone e lo sfollamento di centinaia di abitanti dell'isola. Il Governo
dichiarò immediatamente lo Stato d'emergenza, prorogato il 4 luglio di
quelle zone che continuano ad essere fortemente a rischio per chi vi risiede".
È quanto dichiara in una nota Andrea Sarubbi, deputato del Pd eletto in
Campania, che su questa situazione ha presentato oggi un'interrogazione
parlamentare al Presidente del Consiglio. "C'è un'urgenza estrema di sbloccare
i fondi che sono stati più volte promessi; stiamo andando incontro ad una
stagione invernale ad alto rischio dal punto di vista meteorologico. Di fronte
alle tragedie - conclude Sarubbi - le autorità sono solite nascondere le
proprie responsabilità dietro all'imprevisto; questa scusa, se accadesse un
nuovo disastro ad Ischia, non sarebbe più disponibile: le colpe diverrebbero
chiare, gravi ed imperdonabili."
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