A partire dall'esperienza associativa vissuta nelle ACLI e da quella amministrativa a Napoli e Castellammare di Stabia utilizzo questo spazio per affrontare i temi del dialogo tra le generazioni, del lavoro, della formazione, del welfare, della partecipazione e della loro necessaria innovazione.
sabato, giugno 26, 2010
TERREMOTO: ACLI, SOSTENIAMO PROTESTA DEGLI AQUILANI
martedì, aprile 06, 2010
TERREMOTO - L'Aquila, un anno dopo: vite ancora da ricostruire
TERREMOTO -
venerdì, maggio 08, 2009
L’agricoltura di qualità per il rilancio dell’Abruzzo”

domenica, aprile 26, 2009
Con L'Aquila, fedeli al futuro
(da Aesse 4 2009)
Sentirsi comunità è difficile, lo sappiamo. Eppure è in momenti come questo, di fronte a tragedie come quella che ha colpito L’Aquila e l’Abruzzo, che ci rendiamo tutti conto che abbiamo bisogno l’uno dell’altro, dei beni materiali e insieme dell’affetto, della simpatia o anche solo della presenza di persone amiche.
La perdita di persone care, della propria casa e degli oggetti personali non può essere risanata dagli aiuti che pur copiosi (ma tanto ancora c’è da fare, e va fatto!) stanno giungendo alle popolazioni. Né sono sufficienti le polemiche che già si stanno levando per denunciare le tante, troppe, negligenze o colpe nella gestione della sicurezza delle nostre città. Tanto gli aiuti quanto l’accertamento delle responsabilità sono un dovere di civiltà e una responsabilità nei confronti di chi ha perso la vita sotto le macerie, ma da soli non bastano. C’è bisogno di solidarietà, nel senso più alto e vero del termine: ciascuno di noi è chiamato a farsi vicino agli amici dell’Abruzzo, a garantire aiuto e amicizia non solo nell’emergenza, ma a partire da oggi anche nei mesi e negli anni a venire, fino a che la ferita non sarà risanata.
Le Acli non sono un’associazione di protezione civile, pronta ad attivarsi, come altre hanno fatto con professionalità e abnegazione, per venire incontro alle prime necessità, ma hanno un compito ugualmente importante da assolvere: ricostruire vita sociale, ripristinare la normalità dello stare insieme, dell’affrontare la quotidianità, del fare festa. Non solo le case sono necessarie per riprendere a vivere in modo degno, ma servono anche i circoli, i luoghi di ritrovo, le sedi dei servizi di prossimità cui rivolgersi per le piccole o grandi necessità che nascono con la ripresa del ritmo abituale del lavoro, della famiglia, della vita parrocchiale e comunitaria. Qui le Acli debbono esserci, per mettersi al servizio di chi ha più bisogno e per manifestare concretamente la forza dei valori che le sostengono.
Tanti nostri soci e dirigenti sono stati colpiti nei loro affetti e nei loro beni e ci chiedono di non abbandonarli, di stare loro vicini e di scommettere con loro sulla ripresa di una terra magnifica, per quanto oggi provata. Non possiamo non rispondere al loro appello: attiviamoci tutti, ciascuno secondo le proprie forze, con donazioni, gemellaggi, animazione nei campi e le mille idee che l’associazionismo sa inventare per dare corpo alla solidarietà. L’importante è non stare fermi, non delegare a qualcun altro, non chiuderci nell’egoismo. È questo il momento per testimoniare nel concreto agli amici dell’Aquila e dei tanti paesi terremotati, animati dalla speranza cristiana, la nostra fedeltà al futuro. Da costruire insieme.
domenica, aprile 19, 2009
TERREMOTO: LE ACLI DI NAPOLI ESPRIMONO SOLIDARIETÁ ALLA POPOLAZIONE ABRUZZESE E INVITANO GLI ACLISTI A VERSARE UN CONTRIBUTO
Le ACLI di Napoli sono anche in contatto con circoli ACLI Abbruzzesi per valutare forme di intervento diretto a sostegno dell'associazionismo e della società civile della regione colpita.
martedì, aprile 14, 2009
La guerra tra poveri. Il 5 per mille?
dal blog di Andrea Sarubbi
http://andreasarubbi.wordpress.com/2009/04/14/5-per-mille-terremoto-abruzzo-tremonti/
venerdì, aprile 10, 2009
ERMETE REALACCI: "DETASSIAMO L'ANTISISMICO".
Quando sarà superata l’emergenza e avviato il processo di ricostruzione, però, la priorità sarà un’altra. Sarà non dimenticare, come purtroppo è sempre accaduto in passato, che il nostro è un paese fragile, costantemente a grave rischio sismico e con gran parte del patrimonio edilizio di qualità scadente. Una condizione che richiederebbe la massima attenzione quando si costruisce e che invece viene costantemente disattesa quando si da il via libera alla deregulation edilizia, alla cementificazione senza qualità, a costruzioni lontane dagli standard antisismici indispensabili in un paese dove la terra trema. Voglio ricordare che dal mese di dicembre giace senza risposta un’interrogazione parlamentare da me presentata in occasione del centenario del terremoto di Messina in cui, prendendo il caso di quell’area, che fra l’altro è la zona a maggior rischio sismico del Mediterraneo, si fa presente che se oggi si verificasse un nuovo evento sismico di magnitudo pari a quello del 1908, gran parte del patrimonio edilizio esistente nelle città di Messina e Reggio Calabria, perlopiù di qualità scadente e non rispondente ai necessari requisiti antisismici, risulterebbe gravemente danneggiato. Le conseguenze sarebbero perciò drammatiche sia per il presumibile alto numero di vittime, sia per le moltissime persone che rimarrebbero senza casa, senza contare i danni economici alla popolazione, al territorio e allo stato. Purtroppo una situazione analoga è riscontrabile in molte altre aree del paese. Se si avviasse immediatamente un piano straordinario di consolidamento e miglioramento sismico degli edifici pubblici e privati, non solo si potrebbe mettere in sicurezza gran parte della popolazione, ma si potrebbe rilanciare un’economia legata all’edilizia di qualità, in grado di produrre anche un rilevante effetto sul terreno occupazionale. È proprio in questa tragica occasione che avanziamo la richiesta di una misura concreta attivabile da subito; quella di stendere il beneficio fiscale del 55%, non solo a chi ristruttura la proprio abitazione nel segno dell’efficienza energetica, ma anche a chi vuole intervenire con requisiti antisismici. E in questa direzione può essere utile la proposta di buon senso avanzata nei giorni scorsi dal ministro dello sviluppo economico Scajola di adeguare il nuovo piano per l’edilizia varato dal governo anche a misure per il miglioramento sismico degli edifici. Per inciso, tra ieri e l’altro ieri, sono da registrare due fatti positivi. Il primo riguarda il tanto discusso piano per l’edilizia di Berlusconi che è stato ulteriormente modificato in corso d’opera, introducendo un articolo “misure urgenti in materia antisismica” in sostituzione di precedente articolo “semplificazioni in materia antisismica”. Il secondo riguarda l’approvazione all’unanimità in Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della camera della risoluzione per l’entrata in vigore delle nuove norme tecniche in materia di costruzione per rendere obbligatoria l’applicazione del decreto ministriale del 14 gennaio 2008 e abrogare le successive proroghe. Convince molto meno, invece, l’idea del presidente del consiglio Berlusconi di costruire a l’Aquila delle “new town”, perché un conto è ricostruire la città con criteri di sicurezza, efficienza, qualità, un’altra immaginare insediamenti senza anima e identità che contrastano con le caratteristiche di quel territorio e con la sua storia. E non credo che neanche l’orgoglio e la dignità degli abruzzesi apprezzerebbe una “L’Aquila due”. | ||
martedì, aprile 07, 2009
TERREMOTO - Centinaia di volontari da tutta Italia
TERREMOTO - Centinaia di volontari da tutta Italia Supereranno forse il migliaio i volontari che dal Trentino alla Sicilia si stanno muovendo verso l'Abruzzo: una risposta simile a quella avvenuta nel '76 per il terremoto in Friuli Venezia Giulia e nell'80 per quello dell'Irpinia.-
La Toscana: "Nostra la prima colonna partita per L'Aquila". Da Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia partono 240 volontari in totale. La protezione civile del Lazio ne manda 200.
Dalle Marche arriva un ospedale da campo con 100 persone tra medici e volontari della protezione civile; la regione allerta i suoi nosocomi. Dalla Sicilia pronti a partire tecnici con mezzi di trasporto e cucine da campo. Dall'Emilia-Romagna partono 120 volontari, mezzi e attrezzature, con una task force logistica, due moduli cucine, geometri e ingegneri. Allertata struttura mobile per anziani non autosufficienti. La protezione civile di Milano invia 50 uomini. L'Ordine dell'Abruzzo prepara una "task force" di psicologi per supportare la popolazione abruzzese. A rischio in particolare i bambini. - "Quegli anni in Friuli e in Irpinia".Nel '76 e nell'80 ci fu una grandissima mobilitazione da parte dell’Agesci. L’amarcord di Edo Patriarca (ex portavoce del Forum III settore), che ha trascorso quasi un’intera vita negli scout: "Partivamo con le nostre strutture e i nostri viveri: non volevamo pesare sulle strutture che lavoravano per la popolazione colpita. E per l’Irpinia lasciammo a casa tanti volontari che avevano chiesto di partire, erano troppi. Allora coprivamo dei buchi, oggi la struttura della protezione civile è più efficiente".
- Il "Ruggito della solidarietà".La popolare trasmissione di Radio 2 "Il ruggito del coniglio" dalle 8 del mattino stravolge la programmazione per dare voce ai cittadini. E va in onda la generosità della gente. ''I centralini sono impazziti''. - Universitari e commercianti solidali. L'Unione universitari offre posti letto agli studenti sfollati. Scatta la solidarietà dei commercianti abruzzesi: i panificatori Confesercenti riaprono i forni per produrre confezioni da 250 grammi, nei negozi a disposizione stock di acqua minerale.-
''Date un mano concreta''. Il Centro servizi per il volontariato di Pescara chiede a tutti di mettersi a disposizione per l'emergenza donando sangue e cibo. Il Banco Alimentare ha già iniziato ad inviare i prodotti nelle zone colpite.
TERREMOTO - Corsa di solidarietà per feriti e sfollatiAncora imprecisato il numero di vittime (diverse decine) del terremoto della scorsa notte in Abruzzo, così come quello degli sfollati che oscilla tra una stima di 50 mila e quella di 100 mila fatta dalla Caritas Italiana.
Berlusconi: "Requisiti gli alberghi della costa. Stasera in Consiglio dei ministri i primi provvedimenti economici". - Agli uffici nazionali della Caritas telefonate da tutte le diocesi italiane per mettersi a disposizione. La Caritas abruzzese: "Collaboriamo con la questura di Pescara per trovare alloggi a chi non potesse tornare nelle propria casa".
- Dalla Caritas di Roma un fondo di solidarietà specifico e una colletta per fronteggiare la prima fase di emergenza: "La donazione economica unico modo utile per esprimere solidarietà". La Caritas Ambrosiana si propone di coordinare gli aiuti al fine di "evitare iniziative individuali che potrebbero creare confusione o difficoltà all'opera dei soccorsi". Le Marche, regione confinante, tra le più attive: pronta la Caritas di Fermo, posti letto messi a disposizione da alberghi e istituzioni sulla costa picena.
TERREMOTO - Mobilitato il soccorso del non profitLe principali associazioni non profit di soccorso tutte mobilitate con interventi diretti e con l'apertura di conti correnti per la raccolta fondi.
- Macchina operativa Anpas. In moto la macchina operativa dei volontari della pubblice assistenze: attiva a Firenze la sala operativa nazionale. Partiti 40 mezzi da Toscana, Puglia, Lazio, Calabria e anche i gruppi cinofili. Per l'Anpas dell'Abruzzo al lavoro oltre 100 volontari e 20 ambulanze-
Avis: ''Una goccia tra le macerie''. L'associazione mobilitata per la raccolta di sangue in tutta Italia, con un appello pubblico, rilanciato anche su Facebook. Risposta immediata: nel pomeriggio il capo della Protezione civile Bertolaso dice "basta donazioni, c'è troppo sangue".-
Mobilitate le 700 Misericordie di tutta Italia. "Garantiranno tutto il loro sostegno, sala operativa nazionale a Firenze. - Croce Rossa: ''Arrivano cucine da campo e posti medici''. Inviate dalla Cri 10 mila coperte per le primissime esigenze, una cucina da campo in grado di fornire 10 mila pasti al giorno e 2 cucine da 200 pasti ciascuna per l'ospedale dell'Aquila. Dalla Cri appello per le donazioni.-
Zamberletti: "Edifici inadeguati a resistere". Una emergenza superiore a quella dell'Umbria, dice Giuseppe Zamberletti, ex ministro della Protezione civile e oggi presidente del Centro nazionale volontariato di Lucca: "Il disastro creato dall'inadeguatezza degli edifici, che non erano pronti a resistere a una scossa di tale portata".
TERREMOTO: ACLI, 'UN AIUTO PER L'AQUILA', ATTIVATI 2 CONTI CORRENTI |
(ASCA) - Roma, 7 apr - Per raccogliere fondi da destinare alle popolazioni vittime del terremoto in Abruzzo, le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani hanno attivato due conti correnti presso Poste Italiane e Banca Etica. Per gli iscritti delle sedi provinciali sparse in tutta Italia e per tutti i cittadini che intendono offrire un contributo economico. I fondi raccolti saranno destinati alla realizzazione di progetti mirati da attuare nella fase di ricostruzione, in accordo con le Acli territoriali, che in Abruzzo contano 110 circoli per oltre 12mila soci, di cui circa la meta' residenti nella provincia de L'Aquila. |