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domenica, febbraio 07, 2010

Elezioni regionali 2010: si vota il 28 e il 29 marzo

Con decreto n. 15 del presidente Bassolino, pubblicato sul BURC n. 11 del 3 febbraio, sono state fissate le date relative alleelezioni regionali 2010. Si voterà il 28 marzo, dalle 8.00 alle 22.00 e il 29 marzo, dalle 7.00 alle 15.00.

Sullo stesso BURC è stato pubblicato, altresì, il decreto presidenziale n. 16 con il riparto dei seggi per ciascuna delle 5 circoscrizioni della Campania.

In particolare, i 60 seggi sono così assegnati:

  • Avellino 5;
  • Benevento 3;
  • Caserta 9;
  • Napoli 32;
  • Salerno: 11.

Visualizza il decreto n. 15

Visualizza il decreto n. 16

martedì, ottobre 23, 2007

Partito Democratico: UFFICIO DI PRESIDENZA PROCLAMA RISULTATI CAMPANIA


L’Ufficio di Presidenza, in seguito al Commissariamento dell’Utar della Campania dovuto alle difficoltà ad ottenere in tempi ragionevoli i risultati delle elezioni primarie del Partito Democratico nonostante le difficoltà registrate nel reperire i materiali elettorali, visti i dati, proclama i risultati per l’Assemblea Costituente nazionale e regionale per le circoscrizioni di Campania1 e Campania2.

Contestualmente in ragione di quanto premesso, l’Ufficio di Presidenza acquisisce tutto il materiale elettorale di Campania1 e Campania2 a partire dalle schede elettorali.

In base ai citati risultati sono eletti all’Assemblea Costituente nazionale e regionale come da tabella pubblicata sul sito www.partitodemocratico.it.

Si ricorda che avverso a questa decisione è possibile ricorrere al Collegio dei Garanti.

Ecco la tabella premendo voti, seggi ed eletti si aprono altre schede con numeri e nomi, ma in Campania no.

IN ATTESA DELL'APPROVAZIONE DA PARTE DEGLI UTAR APPROVATI DAGLI UTAR
Circoscrizione Voti definitivi Seggi assegnati Voti Seggi assegnati Eletti
PIEMONTE 1 Voti Seggi Eletti
PIEMONTE 2 Voti Seggi Eletti
LOMBARDIA 1 Voti Seggi Eletti
LOMBARDIA 2 Voti Seggi Eletti
LOMBARDIA 3 Voti Seggi Eletti
TRENTINO ALTO ADIGE Voti Seggi Eletti
VENETO 1 Voti Seggi Eletti
VENETO 2 Voti Seggi Eletti
FRIULI VENEZIA GIULIA Voti Seggi Eletti
LIGURIA Voti Seggi Eletti
EMILIA ROMAGNA Voti Seggi Eletti
TOSCANA Voti Seggi Eletti
UMBRIA Voti Seggi Eletti
MARCHE Voti Seggi Eletti
LAZIO 1 Voti Seggi Eletti
LAZIO 2 Voti Seggi Eletti
ABRUZZO Voti Seggi Eletti
MOLISE Voti Seggi Eletti
CAMPANIA 1 Voti Seggi comunque ancora non c'è scritto eletti alle 23,02
CAMPANIA 2 Voti Seggi comunque ancora non c'è scritto eletti alle 23,02
PUGLIA Voti Seggi Eletti
BASILICATA Voti Seggi Eletti
CALABRIA Voti Seggi Eletti
SICILIA 1 Voti Seggi Eletti
SICILIA 2 Voti Seggi Eletti
SARDEGNA Voti Seggi Eletti
VALLE D'AOSTA Voti Seggi Eletti
CIRCOSCRIZIONE ESTERO Voti Seggi Eletti

domenica, ottobre 14, 2007

pd: dove votare in città e provincia di Napoli alle primarie



clicca il titolo e finalmente, in zona Cesarini, scoprirai il seggio dove potrai andare a votare, forse...

Se voti a Cercola, Massa di Somma, Pollena Trocchia, San Giorgio a Cremano, San Sebastiano al Vesuvio, Volla puoi scegliere la LISTA Democratici con Enrico LETTA in cui sono candidato.

martedì, ottobre 09, 2007

napoli: Pd, ancora tensioni. De Nigris (area Letta): subito gli indirizzi o vado in Procura. Piccolo: temo prevaricazioni

di CORRADO CASTIGLIONE
La mappa dei seggi è chiusa in Campania per le primarie del Pd, anche se con ritardo e qualche contestazione come a Caserta dove l’accusa rivolta al presidente dell’Utap (ufficio tecnico amministrativo provinciale) è quella di avere designato i siti senza convocare l’intero organismo. Se poi ci si aggiunge il fatto che l’elenco completo suddiviso per province viene aggiornato da Roma ogni due giorni sul sito web (www.ulivo.it) ecco che si ricava che, nell’eventualità migliore, probabilmente soltanto da domani tutti gli elettori campani del Pd sapranno dove potranno votare domenica. A quattro giorni dal 14 ottobre: non è proprio un gran risultato per chi si prefigge di portare alle urne tra i 150mila e i 200mila elettori. E soprattutto, come segnala qualche candidato alla segreteria regionale da Sandro De Franciscis a Eugenio Mazzarella, può equivalere a favorire la mobilitazione soltanto degli apparati, a discapito dell’elettore meno aggiornato. Non a caso Marinella De Nigris, candidata per l’area Letta, invita il presidente dell’Utap Napoli Raffaele Dobellini a pubblicizzare subito gli indirizzi dei seggi: «Sono pronta a sporgere denuncia alla Procura, perché così si finisce per influenzare il voto». Ma i nodi organizzativi non finiscono qui. C’è da identificare le platee elettorali. E qui nasce un nuovo intoppo: suddividere le varie sezioni comunali per ogni seggio serve non solo a garantire la regolarità del voto, ma anche a scongiurare code alle urne. Intanto c’è da completare la stampa delle schede, secondo alcuni previste in numero non adeguato. Poi c’è da risolvere la grana degli scrutatori. Mentre ogni lista si mobilita per avere in ogni seggio un rappresentante: cosa che non riuscirà a tutti gli schieramenti. D’altro canto il clima resta teso. Anche Rosy Bindi domenica ha ribadito l’allarme, che oggi tutti i candidati alla segreteria regionale condividono. A partire da Tino Iannuzzi: «Capisco la preoccupazione: nelle ultime settimane ci sono stati troppi veleni, non certi diffusi da me, visto che ne sono stato proprio io il destinatario. Bisogna assolutamente sdrammatizzare, altrimenti rischiamo di portare la litigiosità anche nei seggi. Niente di più sbagliato, perché il 14 ottobre deve essere una festa per tutti. Quanto alla partecipazione è difficile azzardare previsioni, ma auspico che sia più la ampia possibile e motivata». Azzarda un numero invece il demitiano Bruno Cesario: «Almeno 150mila: sarebbe un buon risultato». Stessi toni con Salvatore Piccolo: «Siamo molto preoccupati, alla luce dei segnali che ci sono stati finora sia nella compilazione delle liste sia nell’individuazione dei seggi. Ci auguriamo che non ci siano episodi di prevaricazione, ma li temiamo. Perciò faccio un appello ai candidati perché tutto si svolga in tranquillità. Ai rappresentanti di lista che in queste ore si stanno mobilitando chiedo di operare con pacatezza e buon senso, anche di fronte ai disguidi che probabilmente ci saranno. Spero che gli elettori siano almeno 200mila». Preoccupato per la regolarità è anche Sandro De Franciscis, che però invita a spostare l’attenzione sui ritardi e le imprecisioni che rischiano di limitare la partecipazione del voto: «Pur non volendo restare vittima della cultura del sospetto, devo evidenziare che in Campania siamo molto indietro nell’attuazione dei meccanismi che avrebbero dovuto favorire una larga partecipazione dell’elettorato del Pd». E solleva il nodo delle schede: «Bisogna predisporne un adeguato numero rispetto alle previsioni di partecipazione». E azzarda una previsione: all’incirca il 10-12 per cento dell’elettorato che Ds, Dl e una quota dello Sdi raccolsero alle ultime regionali (un milione di preferenze). Sulla trasparenza del voto insiste Eugenio Mazzarella: «Spero che a nessuno interessi vincere barando, ma sarà opportuna la massima vigilanza domenica ai seggi. Confidiamo in una larga partecipazione: se gli elettori saranno solo 100mila, come sento dire in giro, sarebbe davvero un flop. Un successo sarebbe portarne alle urne 200mila».

domenica, ottobre 07, 2007

Napoli e Partito Democratico: No a seggi in case e uffici, giallo sulle schede

dal Mattino. Corrado Castiglione.
Fuori le case private e gli studi professionali: così prosegue il lavoro dell’Utap di Napoli (l’ufficio tecnico amministrativo provinciale), che taglia dall’elenco di oltre 350 seggi una decina di postazioni considerate assolutamente da scartare per garantire assoluta imparzialità al voto delle primarie del Pd in programma il 14 ottobre. Restano in elenco, dunque, soltanto sedi acclarate di sezioni di partito, di associazioni, di patronati. La conclusione del lavoro però slitta ad oggi e avviene nel pieno di una spaccatura, con l’area Letta che sceglie di disertare la riunione decisiva. Il rappresentante dello schieramento, il consigliere comunale Ds Carmine Simeone, chiede chiaro e tondo: «Intervengano i livelli nazionali». D’altro canto i nodi sono sempre quelli: qualcuno chiede un supplemento di seggi anche in centri molto piccoli (come a Camposano), qualcun altro solleva il problema di coperture da assicurare in città del tutto prive di seggi, come per Melito e per Frattamaggiore, qualcun altro ancora muove rilievi semplicemente per ottenere più cabine sotto casa, per un puro ma malinteso senso di campanilismo oppure per «controllare» meglio le operazioni di voto. E la riunione dell’Utap va avanti anche con toni anche accesi per la dislocazione dei seggi, come avviene tra diessini separati in casa, il consigliere provinciale Ciro Cacciola (che sostiene Salvatore Piccolo) e l’assessore al Comune di Napoli Gennaro Mola (che sostiene Tino Iannuzzi). Le rimostranze sono diffuse, in tanti schieramenti. Non solo nell’area Letta. Anche il candidato alla segreteria regionale Salvatore Piccolo lancia accuse: «Non è tollerabile questa situazione in cui alcuni ritengono che il voto sia una cosa propria. È semplicemente assurdo». Ma i problemi non finiscono qui. Perché il ritardo con cui si procede per l’individuazione e per la composizione dei seggi elettorali a Napoli può determinare ulteriori difficoltà alla macchina organizzativa delle primarie in tutta la regione. Infatti, il passo successivo dovrebbe essere la determinazione delle platee elettorali, un lavoro ancora più complesso e in ogni caso indispensabile per assicurare l’assoluta regolarità delle operazioni alle urne. Ancora: si dovrà provvedere all’individuazione degli scrutatori e dei presidenti di seggio, vale a dire di un popolo di militanti che sarà composto almeno da 3mila persone. Il calcolo è presto fatto: c’è bisogno di almeno 4 scrutatori (uno per ogni schieramento nel regionale) per seggio. Il numero delle postazioni, per difetto, è di 700, ma nel Pd campano c’è ancora chi sogna di arrivare a 800. Ci sono poi da aggiungere i presidenti. Infine, il nodo schede: ne serviranno due per ogni elettore, visto che il 14 ottobre si vota sia per l’assemble regionale che per quella nazionale. E data la stima prevista, di circa 100mila elettori, si calcola che ne serviranno almeno 200mila. E già circolano le indiscrezioni che le schede stampate siano in misura largamente inferiore. Imprecisioni che in sette giorni si possono tranquillamente superare. Ma con le polemiche che impazzano tra gli schieramenti anche le più banali difficoltà organizzative possono rischiare di diventare insormontabili.