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venerdì, settembre 03, 2010

Acli Benevento solidale con i precari della scuola.

Il presidente delle ACLI sannite TANGA: Rilanciare il tema del Mezzogiorno è un’urgenza e una necessità del Paese.
La mancanza di lavoro causa malessere sociale. Solidali con Daniela Basile e Monica Sateriale del Comitato dei precari


Rilanciare il tema del Mezzogiorno è un’urgenza e una necessità del Paese, e “una questione etica” che implica la responsabilità di tutto il Paese. E’ sempre più evidente dichiara Sergio Tanga, presidente delle ACLI che la globalizzazione dei mercati e della finanza sta profondamente modificando ogni vecchia visione del divario Nord-Sud, e non possono più reggere le analisi in termini di arretratezza o di modernizzazione di fronte ai processi di trasformazione che la globalizzazione sta introducendo.
La situazione è più grave di quanto ci viene descritta, continua il presidente Tanga - il Pil non cresce, gli investimenti calano, la competitività si sta perdendo, il Mezzogiorno sta fermandosi, cresce il malessere sociale, la gente non ce la fa più. Questa è la realtà! Oggi si deve iniziare a considerare seriamente il Mezzogiorno non più come Sud d’Italia, ma come frontiera/cerniera con gli altri Paesi del mediterraneo. Occorre avere la capacità di indicare obiettivi oggettivamente raggiungibili, come quello che si propone di fare del Sud la piattaforma europea delle energie rinnovabili. Il rilancio della competitività dell’Italia si potrà avere soltanto tentando di riallineare le performance delle regioni meridionali alla media europea. È una strategia obbligata che serve al Sud e al Paese intero.
Occorre, infine, il coraggio di guardare in faccia la realtà e soprattutto la responsabilità di assumere decisioni in grado di cambiarla.
Chiediamo alla Politica di assumere queste decisioni e di mettere in agenda il “Buon lavoro”, per non rassegnarci ad una flessibilità illimitata, a lavoratori consumati come chewing-gum.
Esprimo la mia solidarietà a Daniela Basile e Monica Sateriale del Comitato dei precari di Benevento, ed a tutti i precari che si trovano in questo momento in situazioni analoghe.

TAVOLA DELLA PACE SANNITA
Rinviata a maggio 2011 la marcia della Pace Benevento- Pietrelcina

Ci pare importante, in questo tempo di crisi, ha dichiarato, Antonio Meola - portavoce della Tavola della Riconciliazione e Pace sannita- fermarci per quest’ ottavo anno per la consueta marcia della Pace Benevento - Pietrelcina prevista per settembre. Da anni gli appelli che abbiamo lanciato per convocare nel 2003, nel 2004 e nel 2005"Mai più guerre", "La povertà non è un destino, "I poveri non possono aspettare": pensati ed organizzati per i Sud del Mondo, sono diventanti oggi appelli per il mezzogiorno d’ Italia. Migliaia di persone hanno camminato per il Lavoro e la legalità per promuovere Giustizia e Pace ma non è bastato, ci fermiamo per aspettare tempi migliori. Rinviamo a maggio 2011. Auspichiamo un colpo di ala della politica, - conclude Meola- che sappia tentare di proiettare sul presente, l’ombra del futuro atti a sviluppare la crescita della persona per il bene comune.

venerdì, gennaio 08, 2010

Pienamente operativi gli strumenti di sostegno per i precari della scuola

A seguito della Convenzione tra Miur, Inps e Ministero del lavoro e del Decreto Legge n. 134 del 2009, l’Istituto ha emanato la circolare che definisce gli aspetti operativi che consentono di erogare i benefici a favore degli insegnanti e del personale precario della scuola. I soggetti interessati sono docenti, amministrativi, tecnici e ausiliari delle Istituzioni scolastiche, già titolari di un contratto di supplenza annuale o sino al termine delle attività didattiche nell’anno scolastico 2008/2009, che non otterranno un analogo nuovo contratto nell’anno scolastico 2009/2010.

La novità più importante consiste nel pagamento agli interessati dell’indennità di disoccupazione ordinaria anziché di quella con i requisiti ridotti. L’indennità viene corrisposta per un massimo di 8 mesi al lavoratore disoccupato con età inferiore ai 50 anni; per il disoccupato ultracinquantenne, l’indennità può essere corrisposta fino a 12 mesi, ed in entrambe le ipotesi spetta nelle seguenti percentuali:

• per i primi 6 mesi, il 60% della retribuzione media degli ultimi tre mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
• per i 2 mesi successivi, il 50% della retribuzione media degli ultimi tre mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione;
• per i restanti mesi, il 40% della retribuzione media degli ultimi tre mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione.


Per beneficiare della prestazione, il lavoratore della scuola deve sottoscrivere la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale (D.I.D.), utilizzando l’apposito campo del modello di domanda (modello DS21, scaricabile dal sito internet dell’Inps nella sezione dedicata alla modulistica).
Tutte le modalità operative che coinvolgono direttamente anche le singole Istituzioni scolastiche sono contenute nella circolare n. 125 del 16 dicembre 2009.

domenica, settembre 13, 2009

Benevento, precarie occupano asilo: 'diventerà scuola alternativa'


Dopo aver protestato sui tetti del provveditorato della città sannita alcune insegnanti precarie hanno preso possesso dell'edificio per restituirlo alla comunità. 'Sarà uno spazio di autoformazione aperto soprattutto ai giovani'
Per giorni hanno protestato contro i tagli alla scuola salendo sul tetto del provveditorato agli studi di Benevento, oggi hanno deciso di occupare simbolicamente i locali dell'asilo di via Firenze, nel rione Libertà della città sannita. Autori del gesto gli insegnanti del Comitato di insegnanti precari di Benevento.

"E' un edificio ristrutturato - spiegano i docenti - e mai restituito alla comunità, uno spazio chiuso che abbiamo deciso di aprire al territorio, ai giovani e ai bambini del quartiere e della città - spiegano - Abbiamo deciso di scendere da quel tetto per invadere la città, per dare vita a mobilitazioni generalizzate al fianco di lavoratori, precari, senza casa e di tutti quelli che rivendicano i propri diritti e la propria dignità.

Abbiamo deciso, con questa occupazione, di riprenderci uno spazio per l'autoformazione, un luogo di socialità, aperto alla città e, soprattutto, ai giovani". "Dall'inizio dell'anno scolastico - annunciano le precarie sannite - nascerà, infatti, la Scuola Popolare Alternativa, unica risposta possibile allo scempio Gelmini, dove gli insegnanti precari metteranno a disposizione della città la loro esperienza per tenere corsi di doposcuola gratuito e lezioni di approfondimento per ogni materia di insegnamento"."Se la Gelmini vuol promuovere la scuola dell'ignoranza e della scarsa qualità - concludono - vuol dire che porteremo la cultura in ogni strada e in ogni piazza della città '

sabato, settembre 05, 2009

SCUOLA: REGIONE CAMPANIA STANZIA 20 MILIONI PER I PRECARI


20 milioni di euro in favore dei precari della scuola. E’ questa la cifra stanziata dalla Regione Campania, per il prossimo biennio, affinché venga garantita l’indennità di disoccupazione a docenti e personale Ata che da giorni protestano contro i tagli al comparto. Il provvedimento è stato comunicato ieri durante un incontro convocato dal presidente della giunta regionale, Antonio Bassolino e dall’assessore al Lavoro e alla Scuola, Corrado Gabriele. D’intesa con il governo nazionale, ha precisato Bassolino, i finanziamenti, attinti dal Fondo sociale europeo, serviranno ad integrare il reddito degli insegnanti che si ritroveranno in cassa integrazione. I docenti però potranno seguire anche corsi di aggiornamento ed essere impegnati in progetti contro la dispersione scolastica.
L’intervento è stato predisposto dall’ assessorato retto da Corrado Gabriele, che nelle prossime settimane istituirà una cabina di regia per il monitoraggio della crisi dell’ occupazione nel mondo della scuola.
Sui tagli alla scuola e i provvedimenti da adottare questa mattina è in programma al consiglio regionale una riunione dei capigruppo.

mercoledì, settembre 02, 2009

Scuola, ancora proteste a Benevento Franceschini sul tetto con i precari


FotoGallery

«Da Benevento parte la protesta dei precari del mondo della scuola che si è estesa in tutta in Italia. Come è nella cultura di ogni insegnante è una protesta civile, pacifica, e così resterà sicuramente: è un modo di far accendere i riflettori su una cosa che non si doveva vedere e sapere. Lo Stato sta mettendo in atto il più grande licenziamento di massa della storia italiana».


Lo ha detto il segretario del Pd, Dario Franceschini, prima di lasciare Benevento dove si è recato per portare solidarietà ai precari che stanno manifestando da giorni sul terrazzo dell'ufficio scolastico provinciale.

A suo giudizio «è bene che il Governo accetti quello che noi gli chiediamo da mesi, cioè revochi quelle misure e rinunci al licenziamento e alla espulsione di così tanti insegnanti e personale amministrativo del mondo della scuola».

«Siamo contente della visita di Franceschini, contente che la classe politica ci stia vicina». Le sei insegnanti beneventane da sabato scorso sul terrazzo di copertura dell'edificio che ospita l'ufficio scolastico provinciale commentano così la visita del segretario del Partito democratico.

«Franceschini è salito sul tetto da solo, accompagnato soltanto dall'onorevole Boffa, suo compagno di partito, nonostante giù ci fosse una ressa pazzesca, tutte persone che volevano salire, compresi molti giornalisti».

Il segretario del Pd ha assicurato «sostegno e vicinanza» alle precarie, ha promesso «che sosterrà la causa dei precari di tutta Italia, facendo opposizione al piano del governo», racconta Daniela Basile, una delle insegnanti. La docente beneventana confessa di essere particolarmente stanca dopo cinque giorni vissuti sul tetto, al caldo e senza servizi igienici, ma conferma di essere «determinata ad andare avanti insieme con le colleghe finchè gli attestati di solidarietà, anche se numerosi, non si trasformeranno in atti concreti».

Timore di essere strumentalizzate dalla politica?
«No, questo no. Ma diciamo che non vogliamo propaganda da chi, qualunque sia la sua appartenenza, dice di essere dalla nostra parte». «Voglio ringraziare Rifondazione comunista - conclude Daniela - l'unica in questo momento che ci aiuta concretamente: i volonatri sono qui sotto da cinque giorni, come noi, e ci forniscono acqua e cibo».