DIANA CATALDO Si possono incontrare nelle stazioni ferroviarie, agli angoli delle strade. Accucciati sotto un ponte sotto cataste di cartoni umidi, ammassati in baraccopoli cadenti o sulle panchine nascoste nei parchi pubblici. Sono etichettati come «senza fissa dimora», fanno parte del popolo degli «invisibili». A loro è dedicata la guida «Dove mangiare, lavarsi, dormire 2008», che alle undici di stamattina sarà presentata presso palazzo Armieri da Giuseppe Brancaccio e Benedetta Ferone, responsabili della comunità di Sant’Egidio che cura e promuove il progetto ormai da tre anni. Un vademecum per i senza tetto e le centinaia di immigrati che ogni anno approdano nel capoluogo campano, in cui sono indicati i numeri utili, i centri di accoglienza, le mense e le parrocchie in cui trovare ricovero. Ancora: gli ambulatori e i centri in cui è possibile essere curati, gli indirizzi di tutte le Asl e in più le norme che regolano la presenza degli stranieri in Italia. Quest’anno la parte sulla sanità è stata ampliata e aggiornata con le nuove disposizioni per gli stranieri: tutto viene spiegato con parole semplici e tradotto anche in francese e in inglese. Un nuovo capitolo sarà dedicato ai centri di impiego e al lavoro. Cento pagine compongono quella che è stata definita la «Michelin dei poveri». Una guida in formato tascabile, stampata con il contributo dell’assessorato alle politiche sociali della Regione e distribuita dai volontari della comunità di Sant’Egidio nei punti più disparati della città: dalla stazione centrale alla periferia orientale, da Scampia al centro storico, nelle mense e nelle associazioni religiose. «Rispetto al passato il popolo dei senza dimora è aumentato - spiega Giuseppe Brancaccio - non si tratta più solo di tossicodipendenti o adolescenti scappati di casa. Troviamo anche persone anziane che vivono in bassi senza luce e senza acqua per esempio». Rispetto ad un anno fa si registra un incremento del 20% circa dei pasti distribuiti a settimana in città, indice dell’incremento di bisognosi. E i senza tetto sono centinaia. Numeri che fotografano la realtà dei «nuovi poveri».
2 commenti:
ma secondo te, come farà la guida ad arrivare nelle loro mani?
diamo tutti una mano a distribuire..
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