lunedì, giugno 30, 2008

«Dove mangiare, lavarsi e dormire» Ecco la guida Michelin dei senzatetto

DIANA CATALDO Si possono incontrare nelle stazioni ferroviarie, agli angoli delle strade. Accucciati sotto un ponte sotto cataste di cartoni umidi, ammassati in baraccopoli cadenti o sulle panchine nascoste nei parchi pubblici. Sono etichettati come «senza fissa dimora», fanno parte del popolo degli «invisibili». A loro è dedicata la guida «Dove mangiare, lavarsi, dormire 2008», che alle undici di stamattina sarà presentata presso palazzo Armieri da Giuseppe Brancaccio e Benedetta Ferone, responsabili della comunità di Sant’Egidio che cura e promuove il progetto ormai da tre anni. Un vademecum per i senza tetto e le centinaia di immigrati che ogni anno approdano nel capoluogo campano, in cui sono indicati i numeri utili, i centri di accoglienza, le mense e le parrocchie in cui trovare ricovero. Ancora: gli ambulatori e i centri in cui è possibile essere curati, gli indirizzi di tutte le Asl e in più le norme che regolano la presenza degli stranieri in Italia. Quest’anno la parte sulla sanità è stata ampliata e aggiornata con le nuove disposizioni per gli stranieri: tutto viene spiegato con parole semplici e tradotto anche in francese e in inglese. Un nuovo capitolo sarà dedicato ai centri di impiego e al lavoro. Cento pagine compongono quella che è stata definita la «Michelin dei poveri». Una guida in formato tascabile, stampata con il contributo dell’assessorato alle politiche sociali della Regione e distribuita dai volontari della comunità di Sant’Egidio nei punti più disparati della città: dalla stazione centrale alla periferia orientale, da Scampia al centro storico, nelle mense e nelle associazioni religiose. «Rispetto al passato il popolo dei senza dimora è aumentato - spiega Giuseppe Brancaccio - non si tratta più solo di tossicodipendenti o adolescenti scappati di casa. Troviamo anche persone anziane che vivono in bassi senza luce e senza acqua per esempio». Rispetto ad un anno fa si registra un incremento del 20% circa dei pasti distribuiti a settimana in città, indice dell’incremento di bisognosi. E i senza tetto sono centinaia. Numeri che fotografano la realtà dei «nuovi poveri».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

ma secondo te, come farà la guida ad arrivare nelle loro mani?

Pasquale Orlando ha detto...

diamo tutti una mano a distribuire..