giovedì, settembre 17, 2009

TERZO SETTORE: BOBBA, NO A CONTROLLI FISCALI VESSATORI E INDISCRIMINATI


(ASCA) - Roma, 17 set - No a controlli fiscali vessatori e indiscriminati a danno delle associazioni di volontariato del Terzo settore: e' questa la richiesta di Luigi Bobba, ex presidente delle Acli ora deputato del Pd e vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, che ha presentato in proposito un'interpellanza urgente al ministro Tremonti.

L'interpellanza sara' discussa la prossima settimana alla Camera dei Deputati. Interpellanza, spiega Bobba, relativa ai problemi posti dall'invio telematico all'Agenzia delle entrate del modello (emanato con provvedimento del 2 settembre 2009), contenente dati rilevanti ai fini fiscali da parte degli enti associativi.

Infatti, spiega ancora Bobba ''l'obbligo dell'invio del modello grava indistintamente sulle associazioni senza distinzione di ragione e scopo sociale, comprendendo anche partiti e sindacati, accomunando grossolanamente tipologie di associazioni molto diverse tra loro anche per struttura e disciplina, gran parte delle quali regolamentate da specifiche leggi settoriali. E' quindi evidente che non si tiene conto delle numerose, articolate e sostanziali differenze esistenti nel terzo settore''.

Inoltra la normativa (decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185) consente ''gli opportuni controlli'', con la conseguenza che saranno oggetto di verifica le associazioni grandi o piccole che sono dotate di un codice fiscale identificativo e che effettueranno l'invio telematico, mentre, quelle che non hanno un codice fiscale e che non faranno l'invio del modello rimarranno sommerse ed eviteranno il controllo diretto dell'Agenzia delle entrate.

''Il modello fa sorgere dubbi di legittimita' -aggiunge Bobba- e non ottempera nemmeno ai principi di eguaglianza formale e sostanziale, di cui all'articolo 3 della Costituzione. Appare quanto meno anomalo che alcune tipologie di associazioni siano state sollevate dall'obbligo della trasmissione del modello, mentre su altre di natura e finalita' del tutto analoghe si dispone un meccanismo di controllo eccessivo e vessatorio''.

Per queste ragioni nell'interpellanza si e' chiesto ai ministri competenti ''se non ritengano di assumere iniziative normative volte a modificare l'articolo 30 del decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185; come si spieghi la differenza di trattamento giuridico tra associazioni con natura e finalita' del tutto analoghe; se intendano assumere le necessarie iniziative affinche' il modello dell'Agenzia delle entrate sia riformulato, dato che appare altamente lesivo della dignita' e della ratio ispiratrice delle associazioni non lucrative del Terzo settore''.

Il primo di ottobre il Forum del Terzo settore manifestera' contro il provvedimento davanti a Montecitorio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La ringrazio per Blog intiresny