mercoledì, novembre 29, 2006

Benedetto XVI: Come Giovanni XXIII. «Voglio bene ai turchi»

Ankara - «La religione è forza di pace e riconciliazione». Sono state queste le prima parole pronunciate da Benedetto XVI nell’atteso colloquio con il Gran Mufti Ali Bardakoglu, presidente del direttorato degli Affari religiosi della Turchia e massima autorità musulmana del Paese. «Noi, ha detto il Papa, vogliamo andare avanti sulla scia del Concilio Vaticano II che, con la dichiarazione sulle religioni del mondo, ha aperto una nuova pagina nella storia della nostra sede». Il Papa ha anche sottolineato «Il comune impegno per la pace delle religioni di fronte al tanto sangue umano versato ogni giorno». «Nella Sua persona, Signor Presidente, ha aggiunto ancora il Pontefice, saluto tutti i musulmani della Turchia con particolare stima ed affettuosa considerazione. Il Suo Paese, ha detto ancora Ratzinger, è molto caro ai cristiani: molte delle primitive comunità della Chiesa furono fondate qui e vi raggiunsero la maturità, ispirate dalla predicazione degli Apostoli, particolarmente di san Paolo e di san Giovanni. E’ questa la base del nostro reciproco rispetto e stima, questa è la base per la collaborazione al servizio della pace fra nazioni e popoli. Mi sono preparato a questa visita in Turchia, ha detto ancora Benedetto XVI, con i medesimi sentimenti espressi dal mio Predecessore, il Beato Giovanni XXIII, quando giunse qui come Arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, per adempiere l’incarico di Rappresentante Pontificio ad Istanbul: Io sento di voler bene al Popolo turco, presso il quale il Signore mi ha mandato. Io amo i Turchi». Da parte sua, il Gran Muftì ha dichiarato: «L’umanità ha bisogno di pace e tranquillità e questa visita aprirà nuovi orizzonti di pace all’umanità. Gli uomini devono imparare a rispettare differenti religioni e modi di vita. Io credo, e ci crediamo tutti, che l’Islam e non solo l’Islam, ha concluso, possa contribuire alla pace». Durante l’intervento pronunciato nella sede della nunziatura davanti ai capi missione del corpo diplomatico ad Ankara, Benedetto XVI ha parlato della Turchia,come di «un grande Paese moderno e laico. Le religioni per parte loro, ha affermato, non cerchino di esercitare direttamente un potere politico, poiché a questo non sono chiamate. Rinuncino assolutamente a giustificare il ricorso alla violenza come espressione legittima della pratica religiosa. Saluto a questo proposito, ha detto il Papa, la comunità cattolica di questo Paese, poco numerosa ma molto desiderosa di partecipare nel modo migliore allo suo sviluppo». Benedetto XVI era arrivato all’aeroporto di Ankara questa mattina. alle 12. Una stretta di mano con il premier turco Erdogan ha iniziato ufficialmente il viaggio di Ratzinger nel paese islamico, tra ingenti misure di sicurezza. Nell’atteso faccia a faccia, il premier turco si è rivolto al Papa con queste parole: «Sono lieto di ricevere Sua Santità». Il Santo Padre ha risposto: «La mia visita per approfondire l’amicizia tra Turchia e Santa Sede». Venticinque minuti di incontro, dieci più del previsto, poi il leader di Ankara ha lasciato la sala per partire per il vertice Nato di Riga. A fare da interprete Serra Yilmaz, un’attrice turca nota anche in Italia per avere recitato nei film di Ferzan Ozpetek e nella fiction ’Carabinieri’. Erdogan, spiegando il contenuto del colloquio con Ratzinger, ha detto: «Il Papa è venuto in Turchia per il dialogo cattolici-ortodossi, è questo lo scopo del viaggio». Dopo l’incontro con Erdogan, il Papa si è recato al mausoleo di Ataturk, il padre dei turchi, ad Ankara. Qui Benedetto XVI ha firmato il Libro d’Oro e ha scritto un messaggio copiato da un foglietto. «La Turchia -ha scritto in inglese- è punto di incontro e crocevia di religioni e culture diverse, cerniera tra Asia ed Europa. Volentieri faccio mie le parole del fondatore della Repubblica turca per esprimere l’augurio, pace in patria e pace nel mondo». Poco prima Benedetto XVI aveva deposto un cuscino di fiori davanti alla tomba di Kemal Ataturk. La prima giornata del Papa in Turchia è proseguita con l’incontro con il presidente della Repubblica Ahmet Necdet Sezer. Domani il Pontefice arriverà ad Efeso per presiedere la messa e pronunciare l’omelia, mentre giovedì visiterà la Moschea blu di Istanbul. Quindi la visita a Santa Sofia, ex basilica bizantina ed ex moschea. Infine, nella basilica di Santo Spirito, il Papa celebrerà il primo dicembre la messa per la giornata conclusiva del suo viaggio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)