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domenica, marzo 30, 2008

Famiglia Cristiana: «Il capo del Pdl vuole ammaliarci ma è di cattivo gusto»

L’intervista \ Il direttore di «Famiglia cristiana»
Don Sciortino: non si usa il cardinale Ruini
«Il capo del Pdl vuole ammaliarci ma è di cattivo gusto»

ROMA — «E’ una strumentalizzazione. Un espediente per ammaliare i cattolici e portarli dalla propria parte ». E’ duro don Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana, nei confronti delle parole di Silvio Berlusconi sul cardinal Ruini (sa «che i voti dati a partiti diversi dal pdl sono persi»).

Perché?
«E’ stata un’uscita fuori luogo e fuori posto»

Non crede che Berlusconi abbia davvero riferito le parole di Ruini?
«Per quel che ne so io il cardinal Ruini non ha mai detto cose del genere. Quindi quando Berlusconi riporta il suo pensiero ne fa un uso indebito ai fini della campagna politica».

Un equivoco in buona fede?
«La buona fede in politica è tutta da dimostrare. Non si dice nulla se non c’è un interesse a riguardo. Questo però in generale».

E in questo caso specifico?
«Credo sia stato fatto un uso improprio della figura del cardinale. Nessuno ha autorizzato Berlusconi a farsene portavoce».

Nel bene o nel male Ruini è molto presente nelle dichiarazioni dei politici in questa campagna elettorale.
«In alcuni casi ci si lamenta che la Chiesa fa ingerenze. Quando fa comodo però la si tira in ballo».

E stavolta?
«E’ stata proprio tirata per i capelli».

Sorpreso?
«No. In campagna elettorale tutti usano tutti i mezzi a propria disposizione per avere consenso. Quanto questo serva al bene comune è tutto da dimostrare».

Ma la Chiesa appoggia o no Casini?
«Come ha detto monsignor Betori, segretario generale della Cei: la Chiesa non si schiera».

Però che Ruini sia lo sponsor di Casini è stato scritto.
«E’ una forzatura».

Ma è meglio Berlusconi o Veltroni?
«Questo lo decideranno gli elettori liberamente sulla base dei programmi presentati. Ben sapendo che a promettere sono tutti bravi, ma raramente le promesse vengono mantenute».

Questa è antipolitica?
«No. Ai miei lettori io ho dato il consiglio di esercitare comunque, al di là delle delusioni, il diritto di voto. Ma pensiamo alle promesse di tutela della famiglia: le hanno fatte tutti e abbiamo tasse scandinave e servizi da sud del mondo ».

Ma, sotto sotto, la Chiesa per chi tifa?
«Monsignor Betori l’ha detto: un po’ in tutti i partiti ci sono esponenti cattolici. Quello che sta a cuore alla Chiesa è che i politici cattolici dovranno tenere conto dopo le elezioni, della difesa della vita, della famiglia e della dottrina sociale».

Pensa che davvero ne terranno conto?
«La coerenza è un lusso per una politica ottusa e avida che continua ad aumentare i propri privilegi senza rendersi conto che le famiglie sono diventate davvero molto più povere e se non si farà qualcosa ci sarà una reazione molto forte».

Lei ha già deciso per chi voterà?
«Un’idea ce l’ho. C’è sempre il principio del minor male possibile».

Casini?
«Il voto è segreto. Doppiamente per me che oltre agli elettori devo pensare ai miei lettori».
Virginia Piccolillo

sabato, maggio 26, 2007

RIFIUTI: IERVOLINO QUERELA CASINI PER ACCUSA 'SUBALTERNITA' A CAMORRA'


(ASCA) - Napoli, 25 mag - Come aveva annunciato nei giorni scorsi, il Sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, ha esposto querela nei confronti di Pier Ferdinando Casini che, intervenendo sull'emergenza rifiuti a Napoli, aveva parlato di una classe politica paralizzata da una ''subalternita' almeno psicologica, nei confronti della camorra''. Alle parole di Casini Iervolino aveva replicato sostenendo: ''L'accusa di essere 'psicologicamente subalterna' alla camorra, che spaccia droga e uccide, e' davvero troppo grande'' ed aveva annunciato che non avrebbe esitato a sporgere querela se non fosse arrivata un'immediata smentita da parte del leader dell'Udc. La smentita non e' arrivata e il primo cittadino ha sporto querela. tmn/mcc/ss