sabato, agosto 02, 2008

creatività istituzionale: vignette su http://www.innovazionepa.gov.it



Sul sito del ministero le vignette sui fannulloni. Reazioni articolate tendenti al negativo. (lavoratori arrabbiati, giustamente).
piccola rassegna:
da l'Unità:
Un dipendente pubblico che ha bisogno di informazioni sul suo contratto, sulle circolari che lo riguardano, sulle persone al ministero che potrebbero dargli una mano, rimarrà un po´ basito. Sull´home page del sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, infatti, più che informazioni troverà vignette e minacce.Il ministro Brunetta ha deciso di rompere con la linea ingessata dei siti istituzionali e ha pensato bene di buttarla sul ridere. Forse si è fatto prendere un po´ la mano: al di là delle manie di protagonismo (Brunetta raccoglie e pubblica quotidianamente le vignette che lo riguardano), colpisce lo stile tra l´ilare e il minaccioso: una foto scattata sui muri delle Poste di Milano dove qualcuno con lo spray ha scritto «Via i fannulloni», una sezione intitolata «Licenziare il dipendente pubblico? Si può!», con tanto di punteggiatura a sottolineare l´enfasi della conquista. E li dentro, una sfilza di episodi, raccolti da maggio ad oggi, che metterebbero paura anche al lavoratore più indefesso: licenziamenti, arresti, tagli di stipendi, foto segnaletiche, imputazioni per truffa.Insieme a vignette e minacce, il sito punta tutto sull´«operazione trasparenza» e pubblica gli stipendi di tutti i dipendenti, dal ministro all´ultimo consulente. Peccato la serietà non si misuri in euro. E la scelta di trasformare il sito di un ministero in un campionario di boutade, non aiuta a convincere del contrario.
dal Corrierone:
A un ministro non capita mai di pensare di poter avere nella satira un alleato. Di solito i membri del governo sono tra i bersagli preferiti delle vignette. E invece al titolare della Pubblica amministrazione è capitato di avere dalla sua parte grandi matite, da Giannelli a Vincino.
UNDICI VIGNETTE - E così Renato Brunetta ha pensato bene di mettere undici vignette che celebrano la sua campagna antifannulloni sul sito del ministero. L’idea, per la precisione, è stata del suo portavoce, Vittorio Pezzuto, che spiega: «A volte una vignetta vale più di un editoriale e quindi ci è sembrato giusto metterle sul sito, senza contare che contribuiscono ad alleggerire la materia». Difficile dargli torto. Basta guardare quella dove si vedono due personaggi, con uno che dice: «Grazie all’effetto Brunetta, a maggio e giugno gli statali si sono "ammalati" il 15% in meno». E l’altro: «E ora chi fronteggerà le proteste degli... albergatori?».
BOOM DI CONTATTI - Che, aggiungono, ha visto un boom di contatti. Erano in media 2 mila al giorno prima dell’arrivo del vulcanico ministro, sono circa 20 mila ora, con punte di 200mila nei giorni in cui (come ieri) sono stati messi on line i dati sulle retribuzioni e le assenze dei dipendenti pubblici. A Torino, intanto, il city manager Cesare Vaciago, seguendo le nuove norme volute dal governo, ha mandato le prime 131 lettere di pensionamento ad altrettanti dipendenti che hanno raggiunto 40 anni di servizio o 65 anni d’età: una misura per svecchiare la burocrazia e tagliare le spese.
La reazione del Ministro su La Nazione:
Sereno il ministro Brunetta che replica "Il sito del ministero raccoglie tutto il materiale che viene pubblicato sulle nostre iniziative. Articoli e anche vignette, perché no?". Oggi possono sembrare particolarmente favorevoli ma Brunetta assicura che il sito "ne ha pubblicate anche di sgradevoli e lo faremo ancora in futuro, quando arriveranno senza alcun filtro o censura".

3 commenti:

edit ha detto...

Alcune ciose che dice e fa Brunetta non mi trovano contrario. Altre decisamente mi sembrano ridicole. Come le vignette sul suo sito: si vuole "sbeffeggiare" chi cerca informazioni istituzionali? Brunetta carissimo... fatti un blog che è meglio...

Pasquale Orlando ha detto...

bella idea quella del blog!

Pasquale Orlando ha detto...

c'è il sito personale http://www.renatobrunetta.it/ ma si è fermato quando è diventato ministro. da allora tutto su www.innovazionepa.gov.it