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sabato, aprile 02, 2011

VIGNETTE E DISEGNI per RI-DIRE la pace.


Carissimi AMICI TUTTI

durante lo scorso anno scolastico abbiamo avuto tante significative adesioni a SEGNIDIPACE

che è un’iniziativa del nostro Istituto finalizzata araccogliere VIGNETTE E DISEGNI per RI-DIRE la pace.

Ora ci permettiamo di condividere con voi un file riassuntivo con i 20 migliori lavori

capaci di condensare la forza delle idee e l'ansia di giustizia, insieme all'insofferenza di chi è stanco

di sopportare banalità, violenza, discriminazione e intolleranza.

Chi desiderasse vedere e scaricare un PDF con i 20 lavori può collegarsi al sito dell' IISS "FANTONI" di Clusone


http://sviluppo.istitutofantoni.it/index.php?option=com_content&view=article&id=226:segnidipace-raccolta-opere-e-mostra&catid=8:progetto-pace&Itemid=65

VI INVITIAMO

ad una MOSTRA nella quale verranno esposti

  • i 20 lavori selezionati tra i pervenuti
per essere pubblicati nella MOSTRA ESPORTABILE in 200 copie

composta da una serie di 20 poster di cm 50 x 70

  • altri 20 lavori segnalati;
  • una serie di 10 pannelli dal titolo:

“Se fosse per me, farei la pace!” conoscerci meglio per non avere paura

con vignette selezionate di Quino e del suo famoso personaggio Mafalda

g.c. da Ivan Giovannucci www.caminito.it ;

  • una serie di 16 pannelli che presentano personaggi significativi per una cultura della pace;
  • il disegno appositamente creato dal pittore Franco Travi per la manifestazione e per l’attestato di partecipazione;
  • alcuni montaggi multimediali sui lavori stessi e sul materiale esposto
  • e su alcuni concerti per la pace degli ultimi anni.

La mostra sarà aperta dal 1° al 16 aprile 2011,

in orario scolastico, presso la Sala Convegni dell’

Istituto d’Istruzione Superiore Statale

“ANDREA FANTONI”

Via Barbarigo, 27 a CLUSONE (Bergamo) Italia.

Una semplice cerimonia si terrà VENERDI’ 8 APRILE alla sede della mostra:

ore 9.30 accoglienza e visita privata della mostra

ore 10.00 saluto della Dirigenza, delle Autorità, del rappresentante della Consulta Studentesca

ore 10.15 intervento del pittore Franco Travi

ore 10.30 consegna attestati di partecipazione ai presenti

ore 10.45 proiezione del video sui lavori pervenuti

Durante il periodo della mostra i 20 manifesti selezionati saranno esposti in 4000 copie

in tutti gli Istituti Superiori della bergamasca da parte della Consulta Studentesca;

nelle vetrine di Clusone BG; in tanti Oratori e nei paesi/nelle sedi/nei gruppi che ne facessero richiesta (fino ad esaurimento poster)

Shalom

prof. Umberto Gamba

mobile 3478402622

segnidipace@istitutofantoni.it

referente del PROGETTO PACE e di SEGNIDIPACE

dell’ Istituto d’Istruzione Superiore Statale

“Andrea Fantoni”

di CLUSONE (Bergamo)

www.istitutofantoni.it

segreteria “Fantoni” 0346 21033




lunedì, maggio 04, 2009

Camorristi, una risata vi seppellirà: tutto il ridicolo degli uomini d'onore


I camorristi? Meritano più di una barzelletta. «Se la paura fa 90, la dignità fa 180» è il gagliardo titolo della mostra di fumetti, elaborati e disegni contro la camorra allestita dall’associazione Vodisca nella «no–mafia zone» di Scampia – è così che giovani artisti locali etichettano, con la graphic-art, le isole di aggregazione in pieno mercato di «Gomorra», prendendo spunto da un social network siciliano ­ dal 5 al 12 maggio all’Auditorium della 167, viale della Resistenza.

Illustratori, vignettisti e fumettisti richiamati dal Web (www.liberavoce.135.it) e dall’associazione Libera si rivolgono principalmente ai bambini del quartiere, che «gratuitamente avranno la possibilità di confrontarsi con illustrazioni, vignette e fumetti che screditano, contrastano, si oppongono, prendono in giro e sfatano i miti del Sistema camorristico». Patrocinata dalla Comix di Napoli e da Libera contro le Mafie, la mostra ospita anche il progetto «CamorraComix – barzellette e vignette contro la camorra» realizzate dalle scolaresche partenopee e le tavole di «Max & Stella» di Paolo Piccione della Questura di Napoli.

L’associazione Vodisca è attiva a Scampia da qualche anno in memoria di Antonio Landieri, «vittima innocente di camorra», un disabile che non riuscì a sfuggire ad un agguato con sparatoria nel mucchio in pubblica piazza; e cugino del giovane scrittore di Scampia, fondatore di Vodisca, Rosario Esposito La Rossa (“Al di là della neve”, Marotta e Cafiero) sul quale anche Saviano e Maurizio Braucci (lo sceneggiatore di Gomorra) hanno espresso qualche parola di apprezzamento. La mostra è visitabile dal 5 al 9 maggio dalle 11 alle 17.

Firmano tavole e foto Marilina Ricciardi, Rosaria Iorio, Paolo Domeniconi, Lorenzo Ruggiero, Fabrizio Fiorentino, Alfonso De Negri, Paolo Piccione, Maria Villone, Lilia Migliorisi, Febe Sillani, Nicoletta Costa, Tiziano Squillace e Giovanna Pignataro, Barbara Jelenkovich, Gaia Monti, Daria Petrilli, Alice Vitagliano, Alessandra Vitelli, Rosaria Battiloro, Andrea Musso, Paolo Marengo, Raffaele Marra, Claudio Parentela, Il Vignettificio e Anel. La inaugurano Maria De Marco (assessore alla Cultura della municipalità), Paolo Piccione (Questura di Napoli), Marilina Ricciardi (Comix), Raffaele Marra (di No-mafia Zone, un social network siculo realizzato con lo scopo di “fondere l’impegno di creativi in un laboratorio per la legalità e contro il diffondersi del pensiero mafioso”), Domenico Foscolo (curatore del progetto Camorracomix) e il Presidio Libera Scampia.

Luca Marconi
04 maggio 2009

Altro che carabinieri: stavolta gli studenti ironizzano sulla brutalità dei delinquenti con pungenti barzellette

NAPOLI - L'arma dell'ironia contro l'arroganza della camorra. La risata come strumento per demolire una serie di falsi miti diffusi tra i giovani (e i meno giovani). Il «camorrista» non è più il furbo, il vincente, quello che gode di ricchezza e rispetto, ma diventa un personaggio «da barzelletta», che dispensa stupidità e rozzezza di spirito ad ogni battuta. Il progetto Camorracomix, curato dal docente Domenico Foscolo, nasce dalla collaborazione tra l'istituto statale d'arte «Giorgio De Chirico» di Torre Annunziata, diretto da Felicio Izzo, e il liceo artistico statale del centro storico di Napoli.

Negli sketch, la figura del camorrista prende il posto dei protagonisti delle barzellette «classiche» (e spesso razziste), e cioè l'ebreo, il cornuto, il carabiniere, il terrone, ed esprime la somma delle qualità negative attribuite, nei racconti umoristici, a quelle categorie: ignoranza, avidità, stupidità, volgarità, violenza, superbia. «Proponiamo una specie di razzismo educativo, perché non colpisce un essere, ma un modo di essere», spiega il professor Foscolo, che insegna «disegno dal vero» e che già due anni fa, all'istituto «Europa» di Pomigliano d'Arco, aveva curato un progetto analogo.

Perché la barzelletta? «Perché sfrutta un linguaggio immediato, vicino a quello degli studenti, e permette di affrontare temi delicati come la cultura antimafia senza annoiarli, coinvolgendoli ». Scrivere uno sketch, inoltre, significa esplorare ambiti disciplinari diversi: lingua, in questo caso anche il dialetto, struttura del testo, storia, sociologia, e addirittura, se pensiamo a una barzelletta sull'uso delle droghe o sui mercati illegali, scienze ed economia. Diciassette vignette e centosettanta barzellette, con l'obiettivo dichiarato (e raggiunto) di mostrare il ridicolo che si cela dietro al malcostume e ai comportamenti antisociali. Trentaquattro in tutto gli studenti che si sono cimentati nella scrittura (consulente per il dialetto, Pasquale Russo) e nel disegno creativo (coordinati dalla docente Mara Ferro).
Ecco, qui di seguito, un florilegio di questo loro lavoro.

Mio zio è un genio
Intercettazione ambientale (Un camorrista parla con un suo amico)
– Uà… zitemo è nu genïe: ha pigliato 'a garrozzeria 'e na mercedès, 'o mudore 'e na ferrari, 'e rote 'e na fort, 'e siggiuline 'e na gadillàccheta...
– E che ha fatto? Na machena nova?
– No: duje anni 'e calera!

Il rombo
Fiammetta Di Peto, figlia di un boss, a trentasei anni riesce ad arrivare all'esame di terza media. Dopo la prova di Geometria esce sconsolata. La sua amica del cuore, che l'aveva accompagnata, s'informa:
– Comm'è juto?
– Songo stada bucciata.
– E pecché?
– Nun 'o saccio, m'hannu ritto: 'e fá nu rombo… e ie aggiu fatto: “BRRRUUUMMMM... BRRRUUUMMM…”
– E chille appirciò t'hannu abbucciata! T'hannu circato nu rombo… E tu n'e fatto ruje!

Il pesce palla
Due camorristi sono in visita all'acquario. Uno dice all'altro:
– Guadda 'a là: 'o pisce palla!
Allora l'altro senza esitare un attimo prende la pistola e spara uccidendo il pesce!
Visto, poi, lo sguardo interrogativo del primo,sentenzia:
– Muto s'eva stà!

Il matrimonio impossibile
Intercettazione ambientale (Il fidanzato della figlia di un boss alla ragazza)
– Tesò, ma tu nu juorne me spusarraje?
– Amó, penze proprito che nun è pussippila! Dint'a fameglia nosta ce sta l'appitutina 'e ce spusà fra nuje: 'a zia se spusaje cu 'o zio, 'a nonna se spusaje cu 'o nonno, mammà se spusaje cu papà...

Giorno di paga
Giorno di paga nel clan dei Capavota. Il cassiere della banda chiama gli affiliati uno per volta seguendo l'elenco:
– “Capa 'e puorco”: 1.800.000 èvero. “Funa n'ganna”:1 1.800.000 èvero. “Muorto arletto”: 1.800.000 èvero… E continua così fino alla fine della lista. Dopo aver pagato tutti, il contabile esclama:
– Ma guarda nu pogo stu scemo 'e “Totale”: è chillo ca ha d'avé chiú assaje ‘e tutte quante…Ma nun si apprisenta maje!

Attento a come parli
Qual è la cosa che non devi assolutamente dire ad un camorrista che ti chiede se la sai l'ultima?
“Dai: spara!”

Le tute mimetiche
Intercettazione ambientale (Un camorrista parla con l'affiliato che sorveglia l'arsenale del clan) – 'E tiene 'e tute mimetighe?
– Sí ma 'un 'e riuscimme chiú alle truvà!

Chiara Marasca
18 marzo 2009

sabato, agosto 02, 2008

creatività istituzionale: vignette su http://www.innovazionepa.gov.it



Sul sito del ministero le vignette sui fannulloni. Reazioni articolate tendenti al negativo. (lavoratori arrabbiati, giustamente).
piccola rassegna:
da l'Unità:
Un dipendente pubblico che ha bisogno di informazioni sul suo contratto, sulle circolari che lo riguardano, sulle persone al ministero che potrebbero dargli una mano, rimarrà un po´ basito. Sull´home page del sito del Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione, infatti, più che informazioni troverà vignette e minacce.Il ministro Brunetta ha deciso di rompere con la linea ingessata dei siti istituzionali e ha pensato bene di buttarla sul ridere. Forse si è fatto prendere un po´ la mano: al di là delle manie di protagonismo (Brunetta raccoglie e pubblica quotidianamente le vignette che lo riguardano), colpisce lo stile tra l´ilare e il minaccioso: una foto scattata sui muri delle Poste di Milano dove qualcuno con lo spray ha scritto «Via i fannulloni», una sezione intitolata «Licenziare il dipendente pubblico? Si può!», con tanto di punteggiatura a sottolineare l´enfasi della conquista. E li dentro, una sfilza di episodi, raccolti da maggio ad oggi, che metterebbero paura anche al lavoratore più indefesso: licenziamenti, arresti, tagli di stipendi, foto segnaletiche, imputazioni per truffa.Insieme a vignette e minacce, il sito punta tutto sull´«operazione trasparenza» e pubblica gli stipendi di tutti i dipendenti, dal ministro all´ultimo consulente. Peccato la serietà non si misuri in euro. E la scelta di trasformare il sito di un ministero in un campionario di boutade, non aiuta a convincere del contrario.
dal Corrierone:
A un ministro non capita mai di pensare di poter avere nella satira un alleato. Di solito i membri del governo sono tra i bersagli preferiti delle vignette. E invece al titolare della Pubblica amministrazione è capitato di avere dalla sua parte grandi matite, da Giannelli a Vincino.
UNDICI VIGNETTE - E così Renato Brunetta ha pensato bene di mettere undici vignette che celebrano la sua campagna antifannulloni sul sito del ministero. L’idea, per la precisione, è stata del suo portavoce, Vittorio Pezzuto, che spiega: «A volte una vignetta vale più di un editoriale e quindi ci è sembrato giusto metterle sul sito, senza contare che contribuiscono ad alleggerire la materia». Difficile dargli torto. Basta guardare quella dove si vedono due personaggi, con uno che dice: «Grazie all’effetto Brunetta, a maggio e giugno gli statali si sono "ammalati" il 15% in meno». E l’altro: «E ora chi fronteggerà le proteste degli... albergatori?».
BOOM DI CONTATTI - Che, aggiungono, ha visto un boom di contatti. Erano in media 2 mila al giorno prima dell’arrivo del vulcanico ministro, sono circa 20 mila ora, con punte di 200mila nei giorni in cui (come ieri) sono stati messi on line i dati sulle retribuzioni e le assenze dei dipendenti pubblici. A Torino, intanto, il city manager Cesare Vaciago, seguendo le nuove norme volute dal governo, ha mandato le prime 131 lettere di pensionamento ad altrettanti dipendenti che hanno raggiunto 40 anni di servizio o 65 anni d’età: una misura per svecchiare la burocrazia e tagliare le spese.
La reazione del Ministro su La Nazione:
Sereno il ministro Brunetta che replica "Il sito del ministero raccoglie tutto il materiale che viene pubblicato sulle nostre iniziative. Articoli e anche vignette, perché no?". Oggi possono sembrare particolarmente favorevoli ma Brunetta assicura che il sito "ne ha pubblicate anche di sgradevoli e lo faremo ancora in futuro, quando arriveranno senza alcun filtro o censura".