Uno scalone unico, che farà risparmiare 1,45 miliardi, per le dipendenti pubbliche che subiranno l'innalzamento secco dell'età di pensionamento a 65 anni, a partire dal 2012. Ma anche una clausola di salvaguardia per chi potrà andare in pensione a fine 2011. Lo prevede il testo che approderà giovedì in cdm per far adeguare l'Italia alla richiesta della Ue di equiparare in anticipo l'età della pensione delle lavoratrici pubbliche ai colleghi uomini.
La norma ha lo scopo di evitare una massiccia uscita anticipata dal lavoro, consentendo alle statali che hanno maturato l'età pensionabile al 31 dicembre 2011 di potersi ritirare a 61 anni anche negli anni successivi al 2011, quando per tutte le altre scatta l'innalzamento a 65 anni di età, come richiesto dalla Commissione europea.
Nessun commento:
Posta un commento