venerdì, maggio 07, 2010

L'Economist: il Sud Italia? È un "Bordello" Il periodico stacca il Sud dalla Penisola e lo battezza «Bordello».

ma ce l'hanno tutti con noi???

Il periodico stacca il Sud dalla Penisola e lo battezza «Bordello». E aggiunge che «potrebbe formare una unione monetaria solo con la Grecia»

NAPOLI - I vicini sono un po' come i parenti, non te li scegli, capitano. Quelli di casa, ma anche i Paesi, ovvero le nazioni confinanti, ereditate da una divisione storico-politica cristallizzata. A partire da questo assunto «The Economist» riflette sull'Europa contemporanea che, così com'è, non rispecchierebbe la reale vicinanza, fatta di affinità di modelli e specularità di situazione economica. Per ovviare a questo dogma immutabile, il periodico economico propone una fanta-cartina del nostro continente, ridisegnandone i confini in base al new deal delle nazioni. E, sorpresa, il Sud Italia finisce con la Grecia e viene ribattezzato «Bordello».

LA PROPOSTA - «The Economist» scrive: «Se le persone trovano i loro vicini noiosi, per loro è possibile trasferirsi in un altro quartiere, mentre i Paesi non possono. Ma supponiamo che questo sia praticabile. Di certo una riorganizzazione della carta d'Europa renderebbe la vita degli Stati più logica e più "amichevole"». Nella fanta-cartina la prima ad essere spostata sarebbe la Gran Bretagna che ora si trova ad affrontare la terribile situazione delle finanze pubbliche. Per questa grave piaga, starebbe a suo agio con i Paesi sud-europei «che si trovano in una condizione analoga. Potrebbe, insomma, essere rimorchiata in una nuova posizione nei pressi delle Azzorre». E così via.

UNA CONFEDERAZIONE DEL NORD GUIDATA DA UN DOGE - Va meglio alla Germania e alla Francia che per il settimanale potrebbero rimanere dove sono. «Ma l'Austria dovrebbe spostarsi verso ovest, in posizione della Svizzera». Per l'Italia settentrionale, poi, «The Economist» si fa leghista e immagina «una nuova alleanza regionale». E aggiunge che l'ideale sarebbe che questa confederazione fosse guidata «da un Doge di Venezia».

IL SUD? UNIONE MONETARIA CON LA GRECIA - Il trattamento peggiore, però, spetta al Mezzogiorno. «Il resto d'Italia, da Roma in giù - scrive il settimanale economico - sarebbe separato dalla penisola e andrebbe riunito alla Sicilia, così da formare un nuovo Paese, chiamato ufficialmente il Regno delle Due Sicilie (ma soprannominato Bordello)». Bordello? Sì, proprio così. Non solo. La fanta-cartina immagina una sorta di ricreazione della grande Grecia classica, con tanto di Magna Grecia nell'Italia meridionale. Solo che a essere prese in considerazione non sono le nobili e salde radici culturali della terra di Pitagora e Parmenide, ma le analogie economiche tra il nostro Sud e la Grecia contemporanea, sprofondata nella crisi delle Borse. Così alla derisione onomastica si aggiunge un'analisi che è ancora più grave della beffa linguistica. L'Italia meridionale, infatti, «potrebbe formare una unione monetaria solo con la Grecia». Con buona pace di Archimede che a questo calcolo proprio non aveva pensato.

Natascia Festa

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/


LONDRA (6 maggio) - L'Inghilterra va a Sud, la Polonia si tuffa in mare, l'Italia si divide in due. È la mappa dell'Europa ridisegnata dall'Economist, una cartina dove gli Stati "traslocano", prendono i bagagli e si spostano vicino a quelli a loro più affini. L'importante testata inglese si lancia in un esperimento teorico che, a suo dire, renderebbe più tranquilla la vita dei cittadini.
L'articolo inizia con la Gran Bretagna: dopo le elezioni del 6 maggio sarà costretta a fronteggiare il problema dei conti pubblici e questo la sposterebbe un po' più a Sud, vicina a quei paesi che hanno le stesse difficoltà, ossia Francia, Spagna e isole Azzorre.

La Polonia prenderebbe il largo, lontana da Russia e Germania che in passato le hanno causato non poche tribolazioni. Ma i polacchi non si illudano, non resterebbero soli a lungo: Estonia, Lettonia e Lituania slitterebbero al suo fianco per allontanarsi dalla Russia e avvicinarsi agli Stati Uniti.

La Svizzera, sempre un po' confusa, starebbe molto meglio verso Nord, accanto a Finlandia, Norvegia e Svezia, paesi di vocazione "neutrale".

La Repubblica Ceca cambierebbe il posto con il Belgio, finendo vicina ai Paesi Bassi: le due nazioni, a maggioranza protestante, non avrebbero difficoltà ad interagire e andare d'accordo.

Per l'Italia la sorte è scontata: si dividerebbe in due. L'Italia del Nord, alleata di Slovenia e Croazia, e quella del Sud (Roma compresa) dove rinascerebbe il Regno delle Due Sicilie, per gli amici soprannominato il “Bordello”.

http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=100735&sez=ITALIA

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se questo fantomatico giornalista dell'economist conosce la
storia dal 1945 ad oggi e sé lui è nato nel SUD sembra a mio modesto parere che non solo non conosce la storia ma neanche il SUD e si arrocca il diritto di condannare senza nulla ferire e da licenziarlo e mandarlo nelle miniere di zolfo in SICILIA per fargli capire cosé il SUD e fino ad oggi cosa patisce nei confronti di quei scellerati governi siano essi precedenti che quelli attuali,all'amico dico prima
di giudicare sciacquati la bocca e vai in una biblioteca a studiare la storia del SUD dal 1945 ad oggi verifica lo status quo e poi con delicatezza inizi a parlare,ciao e auguri.

Anonimo ha detto...

Vorrei sapere se questo fantomatico giornalista dell'economist conosce la
storia dal 1945 ad oggi e sé lui è nato nel SUD sembra a mio modesto parere che non solo non conosce la storia ma neanche il SUD e si arrocca il diritto di condannare senza nulla ferire e da licenziarlo e mandarlo nelle miniere di zolfo in SICILIA per fargli capire cosé il SUD e fino ad oggi cosa patisce nei confronti di quei scellerati governi siano essi precedenti che quelli attuali,all'amico dico prima
di giudicare sciacquati la bocca e vai in una biblioteca a studiare la storia del SUD dal 1945 ad oggi verifica lo status quo e poi con delicatezza inizi a parlare,ciao e auguri.