NAPOLI - "Adesso che stiamo cercando di lasciare alle nostre spalle il momento più duro della crisi, lavoreremo e ci impegneremo affinché si possa delineare un futuro produttivo, un programma industriale per il Paese e per la grande realtà di Pomigliano". Lo ha detto il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino, a margine dell´inaugurazione della nuova sede della Acli a Napoli, in merito all´incontro di domani Palazzo Chigi per discutere la situazione della Fiat.
"Un incontro importante che riguarda la Fiat che rappresenta tanta parte dell´industria italiana e per quello che ci riguarda una larga parte della presenza industriale in Campania - ha affermato - da Pomigliano all´indotto ad altre realtà significative. Saremo lì, come è nostro dovere assieme alle organizzazioni sindacali. Ero stato io stesso insieme ad altri presidenti di Regione, a segnalare questa necessità che al tavolo del confronto ci siano la Fiat, le organizzazioni sindacali, il Governo nazionale e quelli regionali delle realtà più interessate".
"I lavoratori hanno saputo accettare la giusta sfida che Marchionne lanciò nello stabilimento Fiat di Pomigliano - ha aggiunto - hanno dimostrato professionalità e voglia di fare. Penso che sia importante per il Paese nel suo insieme, per il Mezzogiorno e per Pomigliano riuscire sempre di più a delineare un futuro produttivo che sappia dare risposta ai lavoratori e a tanti giovani".
"Oltre la Fiat, bisognerà nelle prossime settimane guardare ad altre situazioni di crisi - ha sottolineato Bassolino -sapere che per tanti lavoratori c´é un problema di nuove decisioni per gli ammortizzatori sociali. Nessun nessun lavoratore può essere lasciato a se stesso".
"Noi come Regione abbiamo fatto un grande sforzo attraverso la formazione per integrare il reddito - ha proseguito - e siamo pronti a continuare insieme al Governo nazionale che deve
stanziare risorse importanti".
"Queste due gambe devono camminare insieme - ha concluso -Protezione sociale per i lavoratori e al tempo stesso futuro produttivo perché la produzione sociale può e deve essere momentanea ma il futuro dell´Italia si costruisce con il lavoro e il rilancio della produzione".
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