Il Consiglio Regionale della Campania, presieduto dal Vice presidente Salvatore Ronghi, haripreso l’esame del Piano-casa, dall’emendamento all’art. 2 proposto dal consigliere del Partito Democratico Luigi Anzalone, sub emendamento dal capogruppo del Pd Pietro Ciarlo, finalizzato a stabilire una data certa per la determinazione della volumetria esistente in riferimento agli interventi di incremento volumetrico previsti dalla normativa.
Sul tema è intervenuto nuovamente il consigliere Anzalone per ribadire che “si tratta di una norma di buon senso già adottata da altre regioni per avere certezza normativa per la applicazione della legge” e si è detto contrario a qualunque ipotesi di accantonamento della questione “che – ha sottolineato Anzalone – va sciolta subito per procedere ordinatamente e con buon senso nella approvazione della legge”. Il consigliere del Pd Mario Sena ha sollecitato tutte le forze politiche a procedere con spirito costruttivo per la approvazione del piano-casa, ipotizzando di rinviare la questione alle norme transitorie del testo. Si è detto d’accordo il capogruppo Ciarlo, sottolineando che il testo dell’emendamento è stato riformulato dall’assessore Forlenza riconducendolo alla volumetria già edificata ai sensi delle normative vigenti alla data di entrata in vigore della legge.
Per il consigliere del PdL Pasquale Marrazzo “è necessario armonizzare questa previsione con le altre norme della legge nella parte in cui esse prevedono che gli interventi di incremento volumetrico possono riguardare anche gli immobili per i quali sono in corso le procedure di condono, che i Comuni devono concludere entro un termine certo”, pertanto, per Marrazzo, sarebbe necessario prevedere una norma transitoria e differenziata per i fabbricati legittimamente autorizzati, per i quali varrebbe la data di entrata in vigore della legge, e per i fabbricati per i quali, invece, le procedure di condono sono ancora in corso. “Nessun comune della Campania, nemmeno il più virtuoso, ha concluso le operazioni di condono edilizio – ha osservato il consigliere del Pd Ugo Carpinelli – ; non si può non tenerne conto soprattutto perché il Piano-casa è una legge speciale caratterizzata dallo snellimento delle procedure. Per cui – ha proseguito Carpinelli – se un cittadino non ha visto concludere la propria pratica di condono, finirà con l’essere escluso dai benefici del Piano-casa”. Per questi motivi, per l’esponente del Pd, “la data andrebbe fissata in avanti per evitare si colpiscano i diritti dei cittadini già penalizzati dai ritardi dei Comuni”.
Il consigliere de La Sinistra Angelo Giusto ha evidenziato che “tutte le altre regioni hanno fissato una data antecedente alla entrata in vigore della legge facendo riferimento alla data della sottoscrizione dell’accordo Stato-Regioni, ovvero marzo 2009”. Il Presidente della IV Commissione Pasquale Sommese si è detto a favore dell’emendamento- Forlenza approvandolo a maggioranza (con il voto contrario dei consiglieri Cammardella, Ragosta e Chessa). Pertanto la volumetria esistente quale punto di riferimento per gli interventi del Piano-casa è stata fissata alla volumetria lorda già edificata ai sensi della normativa vigente alla data di entrata in vigore della legge
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