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Il mistero resta. Evidentemente. La leggenda non vuol restare solo leggenda. C’è qualcosa di misterioso che sarà per sempre ricercato per rendere attuale anche i miti. Così per le streghe di Benevento. Non a caso, nonostante abbia prodotto nei secoli più di qualcosa di buono (oltre alle tante nefandezze), la città viene universalmente riconosciuta per essere quella delle streghe. Una troupe del programma di Rai Due «Voyager», condotto da Roberto Giacobbo, ha girato per due giorni in città e in alcune località dela provincia. Sono state riprese altamente suggestive, immagini che saranno inserite in un lungo servizio che sarà poi messo in onda nelle prossime settimane. Fonte: Il Mattino Il regista Filippo De Masi e l’autore dell’inchiesta Marco Zamparelli, accompagnati dall’organizzatore Daniele Brandimarte, dal direttore della fotografia Lenni Bianchini e dallo specializzato di ripresa Mauro Luicareli, hanno voluto ripercorrere gli scenari leggendari, i luoghi del sabba e quelli della storia infinita della lotta tra bene e male. La magia e la supersizione lì si sposavano con la paura del presente. Lo stretto di Barba, in territorio di Ceppaloni, è il luogo che la leggenda destina a depositario dei segreti più intriganti legati al noce di Benevento e alle streghe. Guida e consulente della troupe lo scrittore Alberto Abbuonandi, autore del libro «Le streghe di Benevento e il simbolo dell’albero», giunto alla sua quarta edizione. L’opera di Abbuonandi, un punto di riferimento internazionale sul tema specifico, è stato lo spunto che la Rai ha colto per approfondire un tema così suggestivo. Lo stesso autore sannita ha accompagnato e illustrato molti passaggi della ripresa televisiva, facilitando così il compito degli ideatori del programma. Scene sono state gfirate anche in città, ai reperti egizi del tempio di Iside e altri luoghi che raccontano di un passato che torna a vivere. |
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