La Giunta provinciale di Benevento ha chiesto alla Regione di estendere anche alla Provincia di Benevento le misure anticrisi varate in favore dei lavoratori cassaintegrati delle più importanti aziende campane. Il provvedimento, proposto dal presidente Aniello Cimitile, richiede, si legge in una nota, una risposta immediata a causa della drammatica situazione occupazionale locale, in particolare per quanto concerne la crisi che ha colpito l’area del polo tessile di Airola.
Come si ricorderà, nei giorni scorsi, lo stesso presidente Cimitile, nel ricevere una delegazione di operai dell’insediamento della Valle Caudina che manifestavano per ottenere garanzie sul proprio posto di lavoro e, comunque, il riconoscimento dei cosiddetti “ammortizzatori sociali”, ebbe a dichiarare nella sala Consiliare della Rocca dei Rettori, dove ricevette anche gli amministratori comunali e i sindacalisti, di considerare “innovative ed importanti” le decisioni assunte dalla Regione a favore degli operai della FIAT di Pomigliano d’Arco.
In questi giorni, il presidente della Provincia ha avuto una intensa e diretta interlocuzione con la Regione al fine di delineare e rendere operative tutte le possibili soluzioni per rispondere alla pesantissima crisi abbattutasi sul Sannio, dove è ormai al collasso il più importante insediamento industriale e dove molte aziende, di più piccole dimensioni, spesso anche a carattere esclusivamente familiare, hanno le linee produttive ferme e versano in condizioni insostenibili dal punto di vista economico e finanziario.
Secondo il presidente Cimitile, la Regione Campania può estendere a tutto il Sannio il contenuto del piano anticrisi che l’esecutivo presieduto da Antonio Bassolino ha adottato nelle ultime ore, su proposta dell’assessore Corrado Gabriele.
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