lunedì, dicembre 15, 2008

decreto flussi 2008

Il 3.12.2008 il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato il Decreto Flussi 2008 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 10.12.2008.
Il decreto in questione prevede una quota complessiva di 150.000 persone per motivi di lavoro subordinato non stagionale, da ripartire tra le regioni e le province autonome a cura del Ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche sociali, in base ai dati forniti dal Ministero dell’Interno sulle richieste inviate agli sportelli unici entro il 31 maggio 2008.
La quota è così ripartita:
  • 44600 cittadini dei 14 Paesi non comunitari che hanno stipulato accordi con l'Italia.
  • 105400 cittadini stranieri non comunitari residenti all’estero provenienti dai paesi diversi da quelli che hanno sottoscritto accordi con l’Italia, di cui sopra, ma soltanto per motivi di lavoro domestico o di assistenza alla persona. La volontà dichiarata è dare riscontro in via prioritaria ai bisogni delle famiglie, consentendo in prevalenza gli ingressi per lavoro domestico e assistenza alla persona.
La quota di 44.600, come specificato nella circolare del Ministero dell’Interno del 5/12/2008, è da intendersi per tutte le tipologie di lavoratori (sia ogni tipo di lavoro dipendente sia lavoro domestico) provenienti dai Paesi elencati mentre quella di 105.400 lo è solo per i lavoratori domestici provenienti da tutti gli altri Paesi.
Trascorsi sessanta giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, qualora vi siano quote significative non utilizzate, si procederà ad una nuova ripartizione sulla base delle effettive necessità riscontrate dal mercato del lavoro.
Il Decreto decorre dal 15 dicembre e prevede il ripescaggio di una parte delle domande di assunzione presentate entro il 31 maggio 2008 in seguito al Decreto Flussi 2007 e non rientrate nella quota dei 170000; le domande saranno trattate sulla base del rispettivo ordine cronologico di presentazione.
Per i soli datori di lavoro di origine straniera non comunitari, persone fisiche, sono richiesti i seguenti requisiti:
• l’essere in possesso o aver fatto richiesta entro la data del 10.12.2008:
- carta di soggiorno (cartacea o elettronica)
- permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo
- carta di soggiorno rilasciata al cittadino straniero familiare di cittadino comunitario.
• confermare a partire dal 15 dicembre e entro il termine perentorio di 20 giorni (3 gennaio 2009), l’interesse all’assunzione a pena di esclusione. Non è richiesta nessuna conferma ai datori di lavoro italiani.
È previsto un ruolo per i Patronati, vista la sottoscrizione dei protocolli d'intesa.
Ai Patronati che hanno inoltrato pratiche di datori di lavoro di origine straniera non comunitari, verrà richiesto o di rilasciare il codice identificativo domanda e il codice di verifica presente nella ricevuta dell’avvenuta ricezione dell’istanza da parte del Ministero dell’Interno, così da permettere al soggetto di poter gestire eventualmente da solo la procedura collegandosi al sito dello stesso Ministero dell’Interno, oppure di rispondere, su richiesta del datore di lavoro, direttamente tramite via telematica.
Il Patronato Acli invierà in questi giorni a tutti i datori di lavoro di origine straniera, non comunitaria che, per il Decreto Flussi 2007 si sono rivolti alle proprie sedi, una lettera con cui li avvisa della novità emersa dal Decreto Flussi invitandoli a recarsi negli uffici ove è stata lavorata l’istanza, per dare la conferma di cui sopra.

1 commento:

Fede ha detto...

Fatemi capire una cosa...un extra-comunitario che è arrivato dopo il 31 maggio 2008, e ha 1 datore di lavoro che vuole assumerlo (lavoro subordinato) nella legalità, non ha modo di regolarizzarsi e ottenere il permesso di soggiorno per lavoro subordinato?
Cioè, se il datore di lavoro comunitario non può presentare alcuna nuova domanda..tutti quelli arrivati dal 1 giugno 2008 in poi sono per forza clandestini..no? Come risolvere la situazione?