lunedì, dicembre 15, 2008

Progetto Bonelli: comunicazione ed editoria sociale




IV EDIZIONE

PROGETTO FORMATIVO-CULTURALE PER COMUNICATORI SOCIALI
“GIORGIO BONELLI”

IL FORUM DEL TERZO SETTORE

con
la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università La Sapienza di Roma,
il contributo di Arca-Enel

il sostegno di Agenda del Giornalista, ASR - Associazione Stampa Romana, FNSI - Federazione Nazionale Stampa Italiana, Inpgi - Istituto Nazionale Previdenza Giornalisti Italiani, UCSI - Unione Stampa Cattolica Italiana, Usigrai e
il supporto operativo di Enaip - Ente Nazionale Acli Istruzione Professionale

dà il via alla quarta edizione del "Progetto Bonelli”.

Premessa
La comunicazione sociale e l’editoria del Terzo settore rappresentano realtà di interesse crescente.
Contemporaneamente nei media si sta facendo strada una maggiore sensibilità verso i temi e le problematiche sociali. Sono nuove frontiere nelle quali tanti giovani si stanno sperimentando.

Pensando a queste nuove sfide il Forum Permanente del Terzo Settore, parte sociale riconosciuta cui aderiscono le principali realtà del mondo del Volontariato, dell’Associazionismo, della Cooperazione Sociale, della Solidarietà Internazionale, della Finanza Etica e del Commercio Equo e Solidale, si è fatto promotore di un progetto dedicato alla formazione dei giovani che vogliono intraprendere la professione di “comunicatori sociali”.

Il Progetto è intitolato a Giorgio Bonelli, per 40 anni capo ufficio stampa delle Acli, decano del giornalismo associativo, membro della Giunta esecutiva dell’Associazione Stampa Romana e tra i promotori della riforma dell’accesso alla professione giornalistica, scomparso nel dicembre 2003.

Con questo Progetto formativo, il Forum Permanente del Terzo Settore intende valorizzare il patrimonio culturale e professionale di cui Giorgio Bonelli era portatore.

Obiettivi e ambiti di attività
Il progetto è finalizzato a favorire concrete occasioni formative a persone fortemente motivate ad una formazione specifica nel settore non profit e all’apprendimento di tecniche e di metodologie di lavoro nell’ambito della Comunicazione e Informazione del Terzo Settore. Gli ambiti di attività interessati sono:
  1. Uffici stampa e strutture di comunicazione ed editoria di organizzazioni aderenti al Forum del Terzo Settore o coinvolte nel progetto;
  2. Redazioni di testate di informazione sociale di organizzazioni aderenti al Forum del Terzo Settore o coinvolte nel progetto.
Destinatari
La IV edizione del Progetto “Giorgio Bonelli” prevede tre profili:

A. 2 stage di “aggiornamento sociale” per giornalisti pubblicisti o professionisti

B.
8 stage formativi per giovani neo laureati (laurea di base, magistrale o vecchio ordinamento) di cui:
  • tre aperti a tutti i laureati;
  • cinque riservati ai laureati associati Arca-Enel;


C. 10 stage per studenti iscritti al corso di laurea magistrale che daranno diritto a crediti formativi, di cui:

  • cinque aperti unicamente agli studenti iscritti alle Facoltà e Corsi di Laurea di Scienze della Comunicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma, e delle Università degli studi di Bologna, Padova, Pisa e Sassari e dei Corsi di Laurea in Comunicazione pubblica e d'impresa e in Comunicazione politica e sociale dell’Università di Milano
  • cinque riservati agli studenti associati Arca-Enel, iscritti a qualunque Corso di Laurea, purchè con i requisiti previsti al capitolo Requisiti per il profilo


Requisiti
Sono condizioni necessarie di partecipazione:

Per il profilo A
essere iscritto all’Ordine dei giornalisti alla data di pubblicazione del bando (10 dicembre 2009), senza limiti di età;

Per il profilo B
essere laureato (laurea di base, magistrale o vecchio ordinamento) alla data di pubblicazione del bando (9 dicembre 2009), avere meno di 28 anni alla data indicata del termine di partecipazione ed essere in possesso di una conoscenza informatica di base.

Per il profilo C
essere iscritti alla data di pubblicazione del bando (10 dicembre 2009) a uno dei corsi di laurea previsti al capitolo Destinatari, avere meno di 28 anni alla data indicata del termine di partecipazione ed essere in possesso di una conoscenza informatica di base.Non sono ammesse candidature di studenti iscritti al Vecchio Ordinamento. Nel caso in cui un candidato, iscrivendosi al profilo C, si laurei nel periodo precedente all’attivazione dello stage, non passerà di profilo.

Beneficiari ARCA (solo per i profili B e C)
Sono ammessi a concorrere al bando i figli a carico e quelli non a carico (purché conviventi) dei soci ordinari, gli equiparati ai figli ai sensi di legge, gli orfani dei soci ordinari deceduti per cause di servizio, i figli dei soci ordinari cessati dal servizio per infortunio sul lavoro o malattia professionale, riconosciuti totalmente inabili a proficuo lavoro da parte del Fondo di Previdenza Elettrici, dell'INPDAP o INAIL.

Domande di partecipazione
Per partecipare occorre:
- compilare il modulo pubblicato sul sito www.forumterzosettore.it/progettobonelli/ allegando un file con un dettagliato curriculum vitae ed eventualmente un file con una breve lettera di motivazione.
E’ possibile presentare domanda per uno solo dei profili, pena la esclusione.
Il candidato riceverà a mezzo posta elettronica conferma dell’avvenuta ricezione della domanda di partecipazione.
In caso di mancata ricezione entro 48 h. dalla compilazione del modulo sul sito si prega di contattare la Segreteria Organizzativa del Progetto (cfr. riferimenti in fondo al Bando).
Tutti i dati che verranno raccolti saranno utilizzati esclusivamente per le finalità previste dal presente Bando e con le modalità previste dal Dlgs 196/2003.

Durata e modalità
Gli stage prevedono un monte di 310 ore da svolgersi in tre mesi.
Lo stage comprende una borsa di studio di 1.000,00 (mille) euro lordi per ciascun candidato ammesso per il profilo A e B; gli studenti del profilo C acquisiranno crediti formativi (per gli associati Arca-Enel è prevista l’erogazione della borsa di studio anche per il profilo C e crediti formativi a discrezione delle Università frequentate).
L’erogazione della borsa di studio e dei crediti formativi avverrà al termine dello stage.
Gli stage potranno prendere avvio a partire dal mese di aprile 2009. Tempi e modalità saranno stabiliti dall’organizzazione ospitante, l’inadempimento di questi termini comporterà l’interruzione dello stage e la perdita della borsa di studio e dei crediti formativi.
I candidati selezionati, oltre a seguire la pratica quotidiana dell’attività degli uffici stampa e Comunicazione della Redazione in cui sono inseriti, saranno invitati a seguire le iniziative culturali attivate dal progetto stesso.

A tutti i vincitori sarà anche consegnata una copia della nuova edizione completa dell’Agenda del Giornalista.


Ammissione
Una apposita commissione valuterà domande e curricula dei candidati.
I candidati idonei potranno essere successivamente chiamati per un colloquio motivazionale per completare le informazioni relative alla selezione.
I vincitori del bando saranno informati a mezzo telefonico e/o posta elettronica.


Termini di partecipazione
Le domande di partecipazione dovranno essere compilate entro e non oltre il 13 marzo 2009 secondo la modalità indicata nel sito www.forumterzosettore.it/progettobonelli
Rinuncia
Al candidato selezionato sarà proposta una sola sede dove svolgere lo stage, e qualora vi rinunciasse perderà, salvo seri e documentati motivi, il diritto allo stage e di conseguenza la borsa di studio e tutti i premi annessi.

Luogo svolgimento stage
Nei limiti delle possibilità gli stage si svolgeranno nella regione di residenza o di domicilio indicata dai candidati all’interno della domanda o segnalata nel corso dei colloqui orientativi.

Domande
Si ricorda a tutti i candidati di avere a disposizione il file del curriculum e della lettera di motivazioni (facoltativa).
Di seguito riportiamo i link dei tre profili:
Profilo A
Profilo B
Profilo C

Per informazioni
Segreteria Organizzativa "Progetto Bonelli”
tel 06 68.13.68.44 fax 06 68.59.522 (lunedì-venerdì h. 10-13)
e-mail: progettobonelli@forumterzosettore.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

"BUON ANNO A TUTTI... meno che a uno, anzi mezzo"!

Come sarà il 2009? Non c’è nessuno - ma per chi ci crede ci sono i soliti oroscopi - che abbia le carte in regola per formulare previsioni attendibili circa il nostro futuro prossimo. Non sappiamo se ci sarà un collasso dell’economia. Non sappiamo se la crisi durerà uno o più anni. Non sappiamo se il prezzo del petrolio salirà o scenderà. Non sappiamo se ci sarà inflazione o deflazione, se l’euro si rafforzerà o si indebolirà. Non sappiamo se gli Usa del nuovo-Presidente saranno diversi da quelli del Presidente-guerrafondaio. Non sappiamo se Istraele e Palestina continueranno a scannarsi per tutta la vita. Non sappiamo nada de nada! La stampa, i politici, i sindacati, tacciono! Stra-parlano soltanto di federalismo, riforma della giustizia, cambiamento della forma dello Stato, grandi temi utopici che vengono quotidianamente gettati ad una stampa famelica di pseudo-notizie, mentre i veri cambiamenti si stanno preparando, silenziosamente, nelle segrete stanze. Comunque, anche se i prossimi anni non ci riservassero scenari drammatici, e la crisi dovesse riassorbirsi nel giro di un paio d’anni, non è detto che l’Italia cambierà davvero sotto la spinta delle tre riforme di cui, peraltro, si fa fino ad oggi solo un gran parlare. Del resto, non ci vuole certo la palla di vetro per intuire che alla fine la riforma presidenzialista non si farà (e se si farà, verrà abrogata dall'ennesimo referendario di turno), mentre per quanto riguarda le altre due riforme - federalismo e giustizia - se si faranno, sarà in modo così... all'italiana che porteranno più svantaggi che vantaggi: dal federalismo è purtroppo lecito aspettarsi solo un aumento della pressione fiscale, perché l’aumento della spesa pubblica appare il solo modo per ottenere il consnenso di tutta "la casta", e poi dalla riforma della giustizia verrà soltanto una "comoda" tutela della privacy al prezzo di un'ulteriore aumento della compra-vendita di politici, amministratori e colletti bianchi. Resta difficile capire, infatti, come la magistratura potrà perseguire i reati contro la pubblica amministrazione se "la casta" la priverà del "fastidioso" strumento delle intercettazioni telefoniche. Così, mentre federalismo, giustizia, presidenzialismo, occuperanno le prime pagine, è probabile che altre riforme e altri problemi, certamente più importanti per la gente comune, incidano assai di più sulla nostra vita. Si pensi alla riforma della scuola e dell’università, a quella degli ammortizzatori sociali, a quella della Pubblica Amministrazione. Si tratta di tre riforme di cui si parla poco, ma che, se andranno in porto, avranno effetti molto più importanti di quelli prodotti dalle riforme cosiddette maggiori. Forse non a caso già oggi istruzione, mercato del lavoro e pubblica amministrazione sono i terreni su cui, sia pure sottobanco, l’opposizione sta collaborando più costruttivamente con il governo. Ma il lato nascosto dei processi politici che ci attendono non si limita alle riforme ingiustamente percepite come minori. Ci sono anche temi oggi sottovalutati ma presumibilmente destinati ad esplodere: il controllo dei flussi migratori, il sovraffollamento delle carceri e l'emergenza salari. Sono problemi di cui si parla relativamente poco non perché siano secondari, ma perché nessuno ha interesse a farlo. Il governo non ha interesse a parlarne perché dovrebbe riconoscere un fallimento: gli sbarchi sono raddoppiati, le carceri stanno scoppiando esattamente come ai tempi dell’indulto e gli stipendi degli italiani sono i più bassi d'europa. L'opposizione non può parlarne perché ormai sa che le sue soluzioni-demagogiche - libertà, tolleranza, integrazione, solidarietà - riscuotono consensi solo nei salotti intellettuali. Eppure è molto probabile che con l’aumento estivo degli sbarchi, le carceri stipate di detenuti, i centri di accoglienza saturi, ed il mondo del lavoro dipendente duramente provato da un caro prezzi che non accenna a deflazionare, il governo si trovi ad affrontare una drammatica emergenza. Intanto, in Italia prosegue la propaganda dell'ottimismo a tutti i costi: stampa, sindacati e politica ci fanno sapere solo ciò che fa più comodo ai loro giochi, e "noi"- a forza di guardare solo dove la politica ci chiede di guardare - rischiamo di farci fottere. Buon Anno!