Social card: a Napoli è corsa all'Isee ai Caf Acli
In 24  ore agli sportelli del Caf Acli il 40% di pratiche in più rispetto al giorno  prima. Solo 1 su 5 ha i requisiti. La delusione degli  anziani, la rassegnazione degli stranieri
Napoli, 29 novembre 2008 - A poche ore dall'annuncio 'ufficiale' da parte del governo dei requisiti per l'assegnazione della social card, con l'arrivo nelle case degli italiani delle prime lettere dei ministeri dell'Economia e del Lavoro, è partita la corsa all'Isee, l'indicatore della situazione economica familiare, che deve attestare un reddito complessivo inferiore ai 6000 euro come primo requisito per l'accesso alla 'carta acquisti'.
Agli sportelli del Caf Acli della provincia di Napoli, oltre  quaranta, tantissime telefonate e decine di pratiche Isee nella sola giornata di  giovedì, con un aumento del 40% rispetto ai numeri del giorno precedente. Il 60%  dei moduli Isee compilati soddisfa il requisito del reddito (rimane cioè sotto  la soglia dei 6000 euro) ma oltre la metà di questi (52%) resta comunque fuori  dalla partita della social card perché non soddisfa i requisiti dell'età: o i  richiedenti hanno meno di 65 anni o hanno figli con più di tre anni.  Complessivamente, meno di una dichiarazione Isee su 5, tra quelle compilate ieri  nei Caf Acli, riconosceva i requisiti di reddito e di età necessari per  'tentare' di ottenere la carta acquisti del governo.
Gli operatori di sportello dei Caf Acli, in particolare nelle  sedi più periferiche, raccontano la «delusione» degli anziani che erano convinti  di potere accedere al sussidio e la «rassegnazione» degli stranieri regolarmente  residenti che scoprono di non poter chiedere la 'carta' perché non  italiani.
«Da parte nostra - afferma il  presidente delle Acli di Napoli Pasquale Orlando - assicuriamo come sempre  la massima disponibilità e assistenza alle persone che verranno a chiedere in  questi giorni la compilazione del modello Isee e di tutta la modulistica  necessaria per inoltrare correttamente la pratica agli uffici postali».  
2 commenti:
CRISI: SOCIAL CARD; BOBBA, UN PALLIATIVO.
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('La Social Card e' un palliativo': cosi' Luigi Bobba (Pd), vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera, ai microfoni di Econews. 'La misura di fondo che avrebbe dato un segnale di svolta era la detassazione delle tredicesime, che andasse ad incidere significativamente sul reddito delle famiglie. Avevamo poi sollecitato una ulteriore di detrazione di 100 euro per ogni figlio a carico. In terzo luogo, avevamo chiesto un sistema di detrazione delle spese per baby sitter o assistenti per anziani autosufficienti che sgravasse le famiglie da quei costi crescenti'.
'Il problema - prosegue Bobba - e' che il governo ha buttato via i soldi estendendo in modo universalistico l'abolizione dell'Ici, anche a chi ha un appartamento a piazza Navona, e ora non ha piu' soldi per rimettere in moto la domanda interna. Se poi non si buttavano via i soldi con la misura sugli straordinari, che oggi appare ridicola davanti all'esplodere della cassa integrazione, e con Alitalia, oggi avremmo avuto quei quattro o cinque miliardi per fare un intervento che poteva dare fiducia e reddito alle tasche dei lavoratori dipendenti e dei pensionati'. (ANSA).
E' VERGOGNOSO da una settimana sto telefonando alla sede ACLI del Vomero ma nessuno risponde. Io vivo in Toscana ed ho urgente bisogno di conmunicare con loro a proposito di mia madre che è impossibilitata di presentarsi alla sede suddetta.
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