Otto carri allegorici e ventidue canzoni inedite. La festa di Piedigrotta è già partita ufficialmente giovedì scorso, con l´inaugurazione a mezzogiorno al Trianon della mostra "Partono ‘e bastimente" e l´accensione alle 21 delle luminarie sul sagrato del santuario di Santa Maria di Piedigrotta. Ma la vera festa è entrata nel vivo, con la sfilata dei carri allegorici di ieri (sabato), mentre questa sera è previsto il concerto di Josè Carreras in piazza Plebiscito, che vedrà anche la partecipazione di Giancarlo Giannini.
Da lunedì 8 a giovedì 11 si svolgeranno le "audizioni" in tre diverse piazza della città: gran finale sabato 13 con il concerto di Nino D´Angelo, direttore artistico delle manifestazioni musicali, in piazza Plebiscito. Già annunciata la partecipazione di Sofia Loren. «Ma vorrei anche Raiz e Maria Nazionale», dice D´Angelo. «Così come piacerebbe che ci fosse Pippo Baudo a presentare e che al concerto assistesse il cardinale Crescenzio Sepe. Ma finora non ho inoltrato alcun invito ufficiale». L´unica uscita ufficiale di Sepe per ora è prevista venerdì 19 alla concelebrazione della messa nel Santuario di Piedigrotta. Ma D´Angelo nutre qualche speranza. «Sono andato a trovarlo, siamo rimasti a parlare per ore. Una visita di cortesia: l´anno scorso c´era stata qualche polemica... «. Il cardinale aveva accusato gli organizzatori della Piedigrotta per il carattere un po´ troppo laico impresso alla manifestazione. «Ma questa - spiega D´Angelo - è una festa popolare, ha un versante religioso e un versante che potremmo definire pagano. Io sono un cattolico di sinistra, si può dire? E noi cattolici dobbiamo rispettare i laici come i laici devono rispettare noi. Non so se sarà possibile, ma vorrei che il cardinale venisse in piazza la sera del mio concerto e benedicesse tutti i credenti come me: magari potrei andarlo a prendere io stesso con la macchina. E mi piacerebbe che quel concerto avesse come titolo "´A maronna c´accumpagna". Perché da quella sera vorrei che per Napoli cominciasse una nuova vita».
Ma prima delle canzoni, hanno sfilato i carri, partiti ieri sera dal palazzo reale di piazza Plebiscito, alle 19,15. Otto carri allegorici, il doppio dell´anno scorso: realizzati dai cartapestai di Nola, vincitori del bando di gara indetto dall´Ept per un budget di 200 mila euro. Otto carri a tema vario, come da tradizione. Non mancano tarantelle e mandolini, ma ci sono anche immagini di cigni e riproduzioni di monumenti cittadini. Su ciascun carro, un set di animazione musicale composto da Tony Esposito, Karl Potter, Marcello Colasurdo e i Bottari di Portico.
Lunedì 8 a Porta Capuana e mercoledi 10 sul piazzale San Martino si ascolteranno le ventidue canzoni inedite scelte da Nino D´Angelo: gran finale il 13 alla Rotonda Diaz, con la scelta della canzone vincitrice. «Ho ascoltato - confessa D´Angelo - brani che davvero non mi aspettavo. Non le solite cose: te voglio bene, si´ a vita mia, Napule è bella. No, tutt´altro: testi che parlano di razzismo di stanchezza. La stanchezza di aspettare che passi la nottata».
Tra gli artisti scelti, Francesco Di Bella dei 24 Grana, autore e interprete di "Ccà nisciuno po´ ascì". Franco Ricciardi firma ed esegue l´autobiografica "´Na vita ‘e musica". Marco Francini è presente con due brani, "Sulagna è ‘a libertà" cantata da lui stesso e "Nisciuno" cantata da Daniela Fiorentino. Due brani ciascuno anche per Bruno Lanza, Enzo Rossi e la coppia Rino Giglio-Leonardo Barbareschi. Sal Da Vinci ha scritto per il padre Mario "Io e te", Federico Salvatore firma "I´ ‘nce credo" per Enzo Esposito e il maestro Enzo Di Domenico è l´autore di "Freve d´ammore" per Giovanna De Sio.
Da lunedì 8 a giovedì 11 si svolgeranno le "audizioni" in tre diverse piazza della città: gran finale sabato 13 con il concerto di Nino D´Angelo, direttore artistico delle manifestazioni musicali, in piazza Plebiscito. Già annunciata la partecipazione di Sofia Loren. «Ma vorrei anche Raiz e Maria Nazionale», dice D´Angelo. «Così come piacerebbe che ci fosse Pippo Baudo a presentare e che al concerto assistesse il cardinale Crescenzio Sepe. Ma finora non ho inoltrato alcun invito ufficiale». L´unica uscita ufficiale di Sepe per ora è prevista venerdì 19 alla concelebrazione della messa nel Santuario di Piedigrotta. Ma D´Angelo nutre qualche speranza. «Sono andato a trovarlo, siamo rimasti a parlare per ore. Una visita di cortesia: l´anno scorso c´era stata qualche polemica... «. Il cardinale aveva accusato gli organizzatori della Piedigrotta per il carattere un po´ troppo laico impresso alla manifestazione. «Ma questa - spiega D´Angelo - è una festa popolare, ha un versante religioso e un versante che potremmo definire pagano. Io sono un cattolico di sinistra, si può dire? E noi cattolici dobbiamo rispettare i laici come i laici devono rispettare noi. Non so se sarà possibile, ma vorrei che il cardinale venisse in piazza la sera del mio concerto e benedicesse tutti i credenti come me: magari potrei andarlo a prendere io stesso con la macchina. E mi piacerebbe che quel concerto avesse come titolo "´A maronna c´accumpagna". Perché da quella sera vorrei che per Napoli cominciasse una nuova vita».
Ma prima delle canzoni, hanno sfilato i carri, partiti ieri sera dal palazzo reale di piazza Plebiscito, alle 19,15. Otto carri allegorici, il doppio dell´anno scorso: realizzati dai cartapestai di Nola, vincitori del bando di gara indetto dall´Ept per un budget di 200 mila euro. Otto carri a tema vario, come da tradizione. Non mancano tarantelle e mandolini, ma ci sono anche immagini di cigni e riproduzioni di monumenti cittadini. Su ciascun carro, un set di animazione musicale composto da Tony Esposito, Karl Potter, Marcello Colasurdo e i Bottari di Portico.
Lunedì 8 a Porta Capuana e mercoledi 10 sul piazzale San Martino si ascolteranno le ventidue canzoni inedite scelte da Nino D´Angelo: gran finale il 13 alla Rotonda Diaz, con la scelta della canzone vincitrice. «Ho ascoltato - confessa D´Angelo - brani che davvero non mi aspettavo. Non le solite cose: te voglio bene, si´ a vita mia, Napule è bella. No, tutt´altro: testi che parlano di razzismo di stanchezza. La stanchezza di aspettare che passi la nottata».
Tra gli artisti scelti, Francesco Di Bella dei 24 Grana, autore e interprete di "Ccà nisciuno po´ ascì". Franco Ricciardi firma ed esegue l´autobiografica "´Na vita ‘e musica". Marco Francini è presente con due brani, "Sulagna è ‘a libertà" cantata da lui stesso e "Nisciuno" cantata da Daniela Fiorentino. Due brani ciascuno anche per Bruno Lanza, Enzo Rossi e la coppia Rino Giglio-Leonardo Barbareschi. Sal Da Vinci ha scritto per il padre Mario "Io e te", Federico Salvatore firma "I´ ‘nce credo" per Enzo Esposito e il maestro Enzo Di Domenico è l´autore di "Freve d´ammore" per Giovanna De Sio.
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