Un’economia e una società bloccate in un equilibrio di basso livello. È il quadro del Sud che emerge dagli scritti raccolti in «Il Mezzogiorno. Dall’intervento straordinario alla politica regionale europea», quarto volume dei Quaderni di Economia italiana, curato da Mariano D’Antonio, economista e assessore al Bilancio della Regione Campania. Il Quaderno sarà presentato oggi pomeriggio all’Università Suor Orsola Benincasa, con la partecipazione, tra gli altri, della neovicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno Cristiana Coppola, degli economisti Paolo Savona, Piero Barucci e Raffaele Cercola, e dello stesso curatore. Il volume offre una visione d’insieme dei modi in cui è stata declinata nel corso degli anni la questione meridionale e delle politiche messe in atto dallo Stato per cercare di risolverla, sia con l’intervento straordinario che con quello ordinario. Ci si sofferma in particolare sulla necessità di sostituire l’economia del sussidio con quella della crescita, i cui presupposti risiedono nel rispetto della legalità e nell’uso efficiente dei fondi nazionali e comunitari, perché, come avverte Mariano D’Antonio nell’introduzione, «lo sviluppo endogeno rimarrà una chimera, se non si porrà mano alla restaurazione dello Stato di diritto, all’offerta dei beni pubblici essenziali della sicurezza e della giustizia». Nel Quaderno, suddiviso in tre capitoli, sono raccolti articoli di Piero Bevilacqua, Marcello Clarich, Francesco D’Antonio, Massimo Lo Cicero, Luca Meldolesi e Andrea Pisaneschi, pubblicati dalla rivista Economia italiana negli ultimi quindici anni, dopo che, con la legge 488 del dicembre 1992, furono soppressi gli organi dell’intervento straordinario.
Confronto su sviluppo e Sud con Sepe, Barucci e Lo Bello
«Gli aspetti etico-morali della questione meridionale» e «Fare impresa nel Mezzogiorno oggi» sono i temi al centro dell’incontro che si svolgerà questa mattina, alle 10, all’Istituto italiano per gli studi filosofici, relatori il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ed il presidente della Confindustria siciliana, Ivanhoe Lo Bello. Introduce i lavori della seconda giornata dedicata al Mezzogiorno, l'economista Piero Barucci. Al centro del dibattito, il Sud, con le sue luci ed ombre, e le sue popolazioni che - come ha detto il cardinale Sepe - «sono ricche di valori quali l’etica del lavoro, il valore indiscusso della famiglia, l’apertura all’accoglienza e alla diversità, risorse umane e grande agilità mentale che, se ben coltivati, possono contribuire ad uno sviluppo autonomo e alla crescita morale e civile del Mezzogiorno».
Confronto su sviluppo e Sud con Sepe, Barucci e Lo Bello
«Gli aspetti etico-morali della questione meridionale» e «Fare impresa nel Mezzogiorno oggi» sono i temi al centro dell’incontro che si svolgerà questa mattina, alle 10, all’Istituto italiano per gli studi filosofici, relatori il cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ed il presidente della Confindustria siciliana, Ivanhoe Lo Bello. Introduce i lavori della seconda giornata dedicata al Mezzogiorno, l'economista Piero Barucci. Al centro del dibattito, il Sud, con le sue luci ed ombre, e le sue popolazioni che - come ha detto il cardinale Sepe - «sono ricche di valori quali l’etica del lavoro, il valore indiscusso della famiglia, l’apertura all’accoglienza e alla diversità, risorse umane e grande agilità mentale che, se ben coltivati, possono contribuire ad uno sviluppo autonomo e alla crescita morale e civile del Mezzogiorno».
3 commenti:
imparato molto
quello che stavo cercando, grazie
necessita di verificare:)
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