martedì, maggio 13, 2008

Stranieri: Acli, no al reato di immigrazione clandestina

Le anticipazioni sul Pacchetto Sicurezza allo studio del nuovo governo

Roma, 13 maggio 2008 - Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani esprimono «forti preoccupazioni» per le anticipazioni sui contenuti del Pacchetto Sicurezza che il Governo si preparerebbe a varare. «I reati commessi da cittadini stranieri vanno certamente perseguiti - afferma il presidente delle Acli Andrea Olivero - ma non vanno demonizzati gli stranieri presenti sul territorio, come se fossero gli unici responsabili di una percezione di insicurezza che sembra ormai pervadere i cittadini italiani e gli stessi immigrati».

Non servono, secondo le Acli «proclami e annunci che criminalizzano indistintamente una realtà», come l'ipotesi del ricorso all'esercito, ma «politiche certe ed efficaci di sicurezza, destinate tuttavia ad essere inefficaci se non affiancate da seri interventi di riqualificazione urbana, di mediazione, di accompagnamento». Viene giudicata «buona» la logica dei patti territoriali, ma non limitati alla questione dell'ordine pubblico: «Costruiamo invece dei tavoli locali sulla sicurezza e l'integrazione. Per costruire una società sicura, infatti, servono iniziative che incidano sulla qualità della vita delle persone, italiani e stranieri, che si sviluppa nei vari spazi di socializzazione: la scuola, il quartiere, il lavoro, il tempo libero».

«Assolutamente contrarie» le Acli all'introduzione del reato di immigrazione clandestina, una «misura demagogica - la definisce Olivero - tanto inutile quanto pericolosa per le ricadute sul piano sociale e culturale. Come è possibile mettere insieme senza distinzioni il disagio e spesso la disperazione delle persone che lasciano le proprie case e i propri affetti con le attività illecite e criminali di chi sfrutta il fenomeno migratorio? Perché non introdurre, a questo punto, il reato di povertà?».

Sì, invece, all'emersione dei lavoratori immigrati irregolari. «L'irregolarità di molti stranieri - aggiunge Olivero - è dovuta soprattutto a un sistema legislativo limitato e poco lungimirante, che rende angusto l'accesso regolare e addirittura provoca una fin troppo facile caduta nella illegalità di coloro che sono riusciti ad entrare in Italia nel rispetto delle norme. Si pensi alle migliaia di famiglie che hanno alle proprie dipendenze altrettante donne straniere, spesso in condizione di irregolarità, a cui però affidano i propri anziani, figli e abitazioni. L'irregolarità o clandestinità è spesso dovuta alle lungaggini burocratiche e agli immensi ritardi con cui lo Stato risponde alle esigenze di queste famiglie e delle imprese. Cosa avverrebbe in Italia se anche qui si ripetesse, come avvenuto in Francia, lo sciopero dei 'senza documenti'? Imprese e famiglie sarebbero fortemente penalizzate. Il governo, le amministrazioni locali sarebbero capaci di rispondere alle richieste di welfare che ne deriverebbero? Oggi il welfare di queste famiglie è 'fatto in casa' senza il supporto dello Stato, grazie anche a questi lavoratori e lavoratrici. Sarebbe allora più logico, in ordine alla sicurezza di tutti, permettere l'emersione di questi lavoratori»

3 commenti:

Pasquale Orlando ha detto...

IMMIGRAZIONE - La battaglia sui clandestini
Accanto ai 650 mila clandestini censiti dalla ricerca dell'Università di Milano Bicocca, ce ne sono altri 200-300 mila", sostiene l'esperto Fulvio Vassallo Paleologo (Università di Palermo). "50 mila sono donne vittime di tratta, gli altri sono persone che sono state regolari e hanno perduto il permesso di soggiorno perché licenziate".

- Intanto il neo ministro dell'interno Maroni si dice "favorevole al reato di immigrazione clandestina". Contrarie le Acli: "Punirebbe le famiglie italiane. I reati commessi dai cittadini stranieri vanno perseguiti, ma non vanno demonizzate le persone. Sì all'emersione dei lavoratori immigrati irregolari". No anche da Minniti (Pd) e Cancrini (Pdci).

- I Cpt costano già 90 milioni all'anno. 30 milioni per pasti, personale, e assistenza sanitaria; 60 sono per la sorveglianza
da Redattore Sociale

Kingamba Mwenho ha detto...

Il "NUOVO SISTEMA POLITICO" che la DESTRA vuole imporre in Italia trascinerà tutti verso un "non so cosa e/o non so dove".

Attenti al pesce cane.

Mi rattristisce l'assenza degli uomini e donne di cultura, l'assenza dei cristiani, l'assenza della gente con buon senso. Ormai sembra che la gente si sia rassegnata e vada verso la perdizione, perché non ha più niente da fare.

Ma!
http://4mfnews.blogspot.com
Attenti al pesce cane...
Crediamo che il futuro riservi all'Italia BRUTTISSIME sorprese.

Immigrati Clandestini ha detto...

Ricordiamoci del nostro colonialismo (inteso come occidentali). E' soprattutto grazie a quei nostri crimini se quelle popolazioni versano in queste condizioni.