Rassicuranti i dati del Ministero. Zannini: «Il sistema di controllo ha funzionato»
Roma, 27 marzo 2008 - «L'allarmismo esagerato per il pericolo di diossina nelle mozzarelle campane, che si è sviluppato anche per eccesso di iniziative mediatiche, ha prodotto e continua a produrre danni gravissimi e incalcolabili alla produzione casearia della Campania e, indirettamente, all'economia complessiva della Regione». Lo afferma il presidente nazionale di Acliterra Michele Zannini, che dopo l'intervento del Ministero delle Politiche agricole invita a valorizzare «l'efficacia del sistema di controllo italiano che ha funzionato in maniera eccellente, dimostrando la capacità di individuare ed isolare i comportamenti scorretti denunciandone pubblicamente l'entità e la dimensione».
Per Acliterra, l'organizzazione professionale agricola che fa riferimento alle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, i dati resi noti dal ministero «possono indurre elementi di tranquillità che si spera la stessa Comunità Europea ed internazionale assumerà come rassicuranti». Secondo Zannini, «è fondamentale in ogni caso aumentare le iniziative di controllo e di vigilanza per dimostrare che in Campania ed in Italia, il comparto lattiero-caseario, risorsa essenziale del sistema agroalimentare, è in grado di isolare i comportamenti scorretti e di certificare la capacità di stare sul mercato con il massimo rispetto dei consumatori».
Roma, 27 marzo 2008 - «L'allarmismo esagerato per il pericolo di diossina nelle mozzarelle campane, che si è sviluppato anche per eccesso di iniziative mediatiche, ha prodotto e continua a produrre danni gravissimi e incalcolabili alla produzione casearia della Campania e, indirettamente, all'economia complessiva della Regione». Lo afferma il presidente nazionale di Acliterra Michele Zannini, che dopo l'intervento del Ministero delle Politiche agricole invita a valorizzare «l'efficacia del sistema di controllo italiano che ha funzionato in maniera eccellente, dimostrando la capacità di individuare ed isolare i comportamenti scorretti denunciandone pubblicamente l'entità e la dimensione».
Per Acliterra, l'organizzazione professionale agricola che fa riferimento alle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, i dati resi noti dal ministero «possono indurre elementi di tranquillità che si spera la stessa Comunità Europea ed internazionale assumerà come rassicuranti». Secondo Zannini, «è fondamentale in ogni caso aumentare le iniziative di controllo e di vigilanza per dimostrare che in Campania ed in Italia, il comparto lattiero-caseario, risorsa essenziale del sistema agroalimentare, è in grado di isolare i comportamenti scorretti e di certificare la capacità di stare sul mercato con il massimo rispetto dei consumatori».
1 commento:
Le aziende campane rispondono all’allarme diossina ed agli effetti negativi dell’emergenza rifiuti.
La paura diffusasi tra i consumatori per i rischi connessi al recente allarme diossina riscontrato nella mozzarella di bufala nonché al rischio contaminazione dei terreni agricoli da parte di rifiuti tossci con la conseguente crisi nelle vendite del settore agroalimentare ha spinto alcuni imprenditori ad agire tempestivamente per scongiurare gli effetti di un ingiustificato boicottaggio nei confronti dei tanti prodotti tipici che rappresentano la vera ricchezza della regione.
E’ questo il caso di un’azienda del settore lattiero-caseareo che produce e commercializza BUFALAT, latte di bufala campana da bere, noto ai più accaniti salutisti per il suo elevato apporto di elementi nutritivi e per la sua elevata digeribilità. La “Fattori Garassi”, questo è il nome dell’azienda ha infatti deciso di rispondere in maniera decisa alla grave situazione venutasi a creare in seguito agli scandali emersi nell’ambito della cattiva gestione dei rifiuti in campania ed al più recente allarme diossina. L’azienda in questione, come molte altre del medesimo settore, ha accusato i colpi di un grave rallentamento nelle vendite del proprio latte, che viene distribuito in tutta Italia ed in alcuni paesi Europei a causa della paure diffusesi tra i consumatori. L’amministrazione della Fattoria Garassi ha così deciso di correre ai ripari lanciando una campagna di comunicazione a supporto dei propri prodotti. L’obiettivo, dice l’azienda, è dimostrare ai nostri clienti l’infondatezza delle loro paure, dovute principalmente alla campagna mediatica che in questi mesi, ha compromesso seriamente la nostra immagine e quella di una interia filiera produttiva. Per queste ragioni ci siamo rivolti ad un’agenzia di comunicazione per definire una strategia di risposta ad una situazione che se continuasse a perdurare avrebbe effetti devastanti anche sul piano occupazionale. La campagna pubblicitaria messa in atto dalla Fattoria Garassi sottolinea non solo la genuinità del proprio latte, BUFALAT, ma anche l’impegno che l’azienda agricola ha sempre profuso nella difesa dell’ambiente. L’azienda infatti ha ottenuto importanti certificazioni che attestano il rispetto di precisi standard nella produzione e trattamento dei rifiuti provenienti dal ciclo produttivo, come ad esempio l’impiego delle biomasse per la generazione di energia che poi viene impiegata per alimentare gli impianti, l’ottimizzazione del volume e della quantità degli imballaggi, l’uso di brick totalmente riciclabili e biodegradabili per la conservazione del latte di bufala.
E’ importante, ribadisce l’azienda, che siano innanzitutto gli imprenditori locali a dare dei chiari ed inequivocabili segnali del loro impegno e senso di responsabilità verso l’ambiente. Solo in questo modo, conclude, possiamo garantire ai nostri prodotti il rispetto e l’immagine che meritano.
Per chi volesse approfondire vi rinviamo al sito dell’azienda:
fattoriagarassi.com
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