domenica, dicembre 30, 2007

Palmese: "I botti proibiti sono insulto a Dio e un aiuto alla camorra"


NAPOLI - Le strade del suo quartiere, a Napoli, sono invase dalle bancarelle con i botti proibiti: e mentre scintillano i primi fuochi lo sguardo di don Tonino Palmese s´incupisce. Il sacerdote e´ responsabile campano dell´associazione Libera. Da anni e´ in prima linea nella lotta contro la camorra. E non si rassegna.

´´Gran parte del mercato dei fuochi di artificio e´ gestito dalla criminalita´ organizzata´´, sottolinea. Nel giorno della vigilia di Capodanno, don Tonino lancia un messaggio forte contro il business illegale: ´´Sparare fuochi d´artificio pericolosi e´ peccato´´. ´´Chi acquista i botti illegali - invita a riflettere - finanzia le mafie che hanno come finalita´ il benessere di pochi e la schiavitu´ di tanti. Inoltre chi spara i fuochi d´artificio pericolosi mette a rischio la propria vita e quella degli altri´´.

Non solo: per i credenti c´e´ un preciso divieto morale. Il quinto comandamento, ´´Non uccidere´´, ma anche il Catechismo della Chiesa cattolica che condanna chiunque metta a rischio, anche per imprudenza, la vita propria o quella altrui. Una vita, insiste don Tonino, ´´sacra perche´, fin dal suo inizio, comporta l´azione creatrice di Dio´´. Senso religioso, principi etici, pericoli seri per se´ e per gli altri. Eppure, ´´il mercato della malavita, che e´ alternativo a quello della legalita´, sta diventando sempre piu´ ricco´´.

I fuochi proibiti ne sono un´immagine feroce. ´´Per molte persone - spiega il sacerdote - che acquistano i botti il divertimento sta proprio nell´alto rischio dell´esplosione, gli effetti luminosi e sonori non hanno importanza´´. La conseguenza e´ che le tragedie continuano a ripetersi nella notte di San Silvestro.

´´Purtroppo sono una costante. Ho visto tanti bambini feriti dai petardi - racconta - quando frequentavo l´istituto don Bosco. Ogni 7 gennaio, al momento della riapertura della scuola, gia´ sapevamo che ne avremmo incontrati molti colpiti dai fuochi. Questa e´ l´immagine di quanto male noi facciamo all´innocenza. I bambini si feriscono soprattutto raccogliendo da terra i petardi inesplosi´´.

Don Tonino Palmese si rivolge anche alle forze dell´ordine: ´´I sequestri di botti vanno intensificati proprio in queste ore. La camorra, infatti, ha la grande astuzia di uscire allo scoperto all´ultimo minuto, mettendo in vendita proprio ora i petardi piu´ pericolosi e colpevoli di stragi e disastri´´. Per il responsabile campano di Libera c´e´ poi da sfatare un luogo comune, che sparare i fuochi d´artificio porti fortuna.

"E´ la forza dello stare insieme che puo´ determinare un buon auspicio per l´anno nuovo, non l´esplosione dei botti´´. ´´I petardi non hanno nulla di innocente - ribadisce il sacerdote - provengono spesso dal mercato criminale e hanno come prospettiva soltanto quella di farsi male´´. Palmese conclude ricordando una frase di don Tonino Bello. ´´Lui diceva: ´Mi raccomando, trattati bene´. Un invito non all´egoismo, ma alla consapevolezza che cio´ che abbiamo ci e´ stato consegnato per il bene comune, non per alimentare violenza e morte´´.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Certamente è come tu dici Don Tonino. Un abitudine barbara che anche quest'anno fa piangere una famiglia per la morte di un giovane meccanico di 30 anni.
Bisogna cambiare, bisogna cambiare, apriamo le coscienze , ensibilizziamoci tutti per avere una società civile.
enzo acquisto Piedimonte Matese

Anonimo ha detto...

Mi sembra proprio che nessuno voglia far niente in tal senso è vero sono stati sequestrati (così dicono i media) tantissimi botti "fuori legge" ma come mai nei giorni del 30 e 31 ho visto centinaia di bancarelle abusive che vendevano fuochi d'artificio apparentemente innocenti... Già per il fatto che erano abusive si potevano far "chiudere" e poi tutti i napoletani sanno fin troppo bene che espongono bengala e stelline e poi basta chiedere e... Sembra un po' il periodo di quando avevami il contrabbando di sigarette a Napoli in ogni angolo avevamo un venditore tranquillo che nessuno disturbava. UGUALE è per le bancarelle abusive di fuochi MAI VISTA UNA MACCHINA DELLA POLIZIA CHE SE NE OCCUPASSE. QUESTA E' NAPOLI purtoppo!!! STRAFOTTENZA e poi piangiamo per i feriti!! Loredana C.