sabato, dicembre 15, 2007

Immigrati: scatta il clic day

da nord a sud ferve l'attività relativa al decreto flussi. Nell'ora x delle 8 di stamattina si è cliccato sul portale del ministero degli interni per inviare le domande. Non sono bastati cinque o sei minuti..... Le line intasate stanno provocando qualche problema.
Le ansie della vigilia le raccogliamo dal racconto del responsabile del patronato Acli di Mestre, alla presa con le file. (E' una storia comune a tutto il Paese).

I primi giorni l’impatto è stato «drammatico». Così lo definisce Fabio Pedron responsabile del patronato Acli di Mestre, uno degli enti che hanno prestato assistenza - rigorosamente gratuita - nella compilazione dei moduli per la regolarizzazione di 170mila lavoratori stranieri. E' questo il numero di ingressi previsto dal nuovo decreto flussi, anche se in realtà le domande saranno almeno il doppio. La prima “ora x” scatta sabato: alle 8 in punto i datori di lavoro (o gli enti ai quali si sono appoggiati, patronati, sindacati, associazioni di categoria) cliccheranno sul portale del ministero degli Interni per inviare le domande precompilate. Sarà una corsa contro il tempo, perché ancora una volta, le richieste saranno accolte sulla base del loro ricevimento: chi prima arriva può avere buone chances di entrare nelle quote. Si prevede che nel giro di 5, 6 minuti i posti si esauriranno. Sabato toccherà alle quote riservate a lavoratori delle 14 nazioni che hanno sottoscritto specifici accordi, il 18 dicembre sarà la volta dei lavoratori domestici, il 21 (l'ora x è sempre fissata alle 8) è invece riservato ai restanti lavoratori.

Ma in queste due settimane, da quando il decreto è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale, si è verificato un vero e proprio assalto ai moduli on line. Se due anni fa era stato il kit da ritirare e poi presentare alle Poste che aveva provocato i bivacchi davanti agli sportelli (notti intere in coda per non perdere i primi posti e dunque sperare di rientrare nelle quote), stavolta tutto è affidato al computer. Così, dopo i primi tentativi fatti in proprio da parte dei datori di lavoro, quasi tutti si sono rivolti ad associazioni ed enti: «Non è semplice compilare quei moduli - spiega Pedron - ci vuole una certa accortezza ed è meglio che a farli siano persone esperte». Ecco il perché dei giorni «drammatici» appena trascorsi: dopo i tentativi di compilare i moduli "faidatè" i datori di lavoro si sono tutti riversati sulle associazioni convenzionate con il Ministero per farsi aiutare. Ed è stato l'assalto agli uffici. «Noi abbiamo lavorato su appuntamento, ma non era facile, senza aver mai sperimentato la modalità di compilazione, prevedere i tempi necessari per ogni appuntamento», racconta ancora il responsabile del patronato Acli. Le modalità del nuovo decreto flussi prevedevano infatti che i datori di lavoro (sono loro che devono presentare la domanda per assumere lavoratori stranieri) si registrassero al sito e poi scaricassero il modulo da compilare "off line", cioè non in linea. Oltre al modulo, però, andava scaricato anche un software apposito che rendeva possibile l'accesso. Il giorno “x”, cioè sabato, i moduli compilati vanno poi inviati al sito del Ministero, che ha approntato un super service per non rischiare intasamenti e blocchi. E' stato anche previsto un sistema di emergenza, nel caso vi fossero dei problemi.

Di sicuro, a fronte dei 170mila posti disponibili è probabile che le richieste saranno circa il doppio: nei giorni scorsi ne erano già stati scaricati 247.256.
Come già avvenuto con lo scorso decreto flussi, quando in coda a presentare il kit erano gli stessi lavoratori stranieri che, per la legge, avrebbero dovuto trovarsi al loro paese ed essere chiamati in quel momento dal datore di lavoro, anche questa volta non mancano gli stranieri che si presentano direttamente a compilare i moduli. «Sono soprattutto le badanti, il cui datore di lavoro è una persona anziana e non sempre le famiglie sono in grado di seguire le procedure. Per cui la lavoratrice - conclude Pedron - anche se teoricamente dovrebbe trovarsi al suo paese, si presenta di persona a portare la domanda».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"Non è semplice compilare quei moduli - spiega Pedron - ci vuole una certa accortezza ed è meglio che a farli siano persone esperte"

Infatti lui, l'illuminato, ha messo allo sportello gente che per la prima volta si trovava ad affrontare la materia costringendoli a cercare per conto proprio e con i propri mezzi le soluzioni.

Anonimo ha detto...

Perche non:)