giovedì, novembre 22, 2007

Anziani e disabili al sit-in del terzo settore: ci hanno aggredito. Gli agenti: falso. Tensione, poi accordo sulla vertenza


ANNA MARIA ASPRONE Prima il sit-in in mattinata con un migliaio di operatori sociali sotto palazzo San Giacomo. Poi, qualche ora dopo, il blocco stradale in via Caracciolo. Traffico in tilt e animi esasperati. «Non ci muoveremo di qui fino a quando non ci ricevono alla Regione» hanno gridato in 400 e poi hanno occupato l’incrocio tra via Partenope e via Santa Lucia. Immediato l’intervento della polizia. Sono stati momenti di vera tensione, nei quali sono volate parole grosse, spintoni e, sostengono i manifestanti, qualche schiaffo. Un giornalista, collaboratore del quotidiano «Napolipiù», ha denunciato di essere stato aggredito da un poliziotto. Ma la polizia smentisce qualsiasi accusa di aggressione o di violenza ingiustificata. «Siamo intervenuti solo per ripristinare la viabilità e l’ordine pubblico - dicono dalla Questura - abbiamo notato che al gruppo dei manifestanti tranquilli, si sono aggiunte altre persone vicine ai centri sociali che cercavano di alimentare la protesta in modo più esagitato. Poi c’erano ambulanze che dovevano passare e una signora con un bimbo che stava male. Per questo abbiamo detto loro di liberare la strada». Una mattina davvero difficile, dunque, quella degli operatori che minacciavano di sospendere l’assistenza sociale a 40mila assistiti, tra disabili, minori e anziani, a causa del mancato pagamento dei 60 milioni di euro che l’amministrazione deve, dal maggio 2006, alle 150 cooperative e associazioni. Queste ultime hanno dovuto far ricorso al credito bancario per far fronte alle spese di gestione e al pagamento degli stipendi a tremila operatori. Ma, nonostante i disagi affrontati in questi mesi e le proteste di ieri mattina, almeno per uno dei punti della piattaforma rivendicativa, cioè il pagamento delle spettanze maturate, è stata trovata una soluzione. «Grazie a un’intesa con un istituto bancario che verrà approvata entro la prossima settimana - ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali Giulio Riccio, che ha ricevuto una delegazione degli operatori sociali - le organizzazioni del terzo settore che vantano crediti con il Comune potranno ottenere il pagamento delle spettanze già nei primi giorni di dicembre. Con questo atto l’amministrazione si accolla i debiti delle cooperative che finalmente, dopo 18 mesi, potranno pagare tutto il pregresso ai propri operatori. È un primo passo verso il rilancio di un settore fondamentale. Chi si occupa di welfare - ha concluso Riccio - deve essere rispettato come lavoratore e cittadino». Ma i consiglieri comunali di An Lamura, Nonno e Schifone chiedono le «immediate dimissioni» di Riccio: «Bisogna fare luce sull’allegra gestione dei fondi». Soddisfazione, invece, viene espressa dal sindaco: «Abbiamo scongiurato l’incubo di far passare un brutto Natale agli operatori ed agli assistiti» ha detto la Iervolino. In serata una delegazione è stata ricevuta dall’assessore alle politiche sociali Rosa D’Amelio per discutere sugli altri punti della piattaforma presentata dal Forum regionale del terzo settore. «Convocherò - ha detto la D’Amelio - subito un tavolo con i rappresentanti del Forum e del Comitato».

1 commento:

Pasquale Orlando ha detto...

propongo il link all'ottimo articolo di Fraba
sulla manifestazione: