giovedì, ottobre 18, 2007

Premiato l'impegno degli aclisti candidati in Campania per le Costituenti del Partito Democratico. Dichiarazioni di Tanga e Zannini

Per questo motivo è stato colto con favore l’impegno in prima persona di molti dirigenti aclisti che si sono candidati per le primarie del Partito Democratico, un evento che «nonostante i limiti pure evidenti, sarebbe sciocco non guardare con interesse». Tanto più che una parte importante dei cattolici impegnati in politica nel nostro Paese vi sono coinvolti, «chiamati a ridisegnare la propria partecipazione ed il proprio ruolo senza cadere in logiche correntizie e senza al contempo, annacquare la propria identità».

Ha scritto così il presidente nazionale delle ACLI Andrea Olivero e così hanno agito, nel rispetto dell'autonomia e del pluralismo della associazione numerosi quadri campani. Alcuni di loro a partire dai presidenti provinciali di Benevento Sergio Tanga e di Caserta Michele Zannini sono stati eletti all'Assemblea Nazionale come Salvatore Graziuso di Casoria (napoli), Rosanna Repole all'Assemblea Regionale, altri come il sottoscritto e Carmine Raimo hanno partecipato con impegno testimoniando la partecipazione della società civile campana. Insieme lavoreremo per Il bene comune come bussola dell’agire sociale e politico, da laici cristiani: «Il compito che i cattolici impegnati nel sociale devono sentire prima di ogni altra cosa è di aiutare la politica italiana a riscoprire il vero senso del bene comune», che è «ricerca del vantaggio dell’intera comunità, a cominciare dai più deboli per età, povertà, salute, discriminazioni inveterate».


La dichiarazione di Sergio Tanga, presidente delle ACLI di Benevento:


Le primarie per l'elezione dell’Assemblea Costituente del Partito Democratico hanno avuto il compito di ridare entusiasmo a molti elettori desiderosi di premiare uno stile d'impegno politico sobrio ed essenziale, al di fuori degli apparati di partito.
Ringrazio i 2.150 elettori del collegio 10 che hanno espresso il loro voto alla lista “I Democratici per Enrico Letta” e che hanno consentito la mia elezione all’Assemblea Costituente Nazionale e di Carmine Grasso e Adele Iacoviello all’Assemblea Costituente Regionale.
Sono convinto che molti elettori abbiano inteso premiare la voglia di rinnovamento che veniva rappresentata dalla nostra lista in un momento della vita politica italiana che tutti hanno colto ad un punto di svolta.
In tale contesto abbiamo ritenuto di contribuire a questa fase costituente del partito democratico con le nostre idee e con la nostra partecipazione diretta. Siamo davvero lieti di essere stati capiti e apprezzati dal popolo delle primarie. Un successo elettorale francamente insperato, tenuto conto che la gran parte di noi si affacciava per la prima volta alla vita politica attiva e che solo agli inizi di Settembre abbiamo cominciato a pensare seriamente di scendere in campo direttamente.
Vogliamo praticare uno stile aperto, collaborativo che affermandosi servirà soprattutto per costruire un partito NUOVO non solo un nuovo partito.
E' un impegno importante che propongo anche a tutti agli amici che sono stati impegnati nelle altre liste. Mi auguro che lavoreremo fianco a fianco alla costruzione del nuovo soggetto politico e al rinnovo delle amministrazioni locali nel pieno rispetto reciproco anche in considerazione della nostra significativa affermazione elettorale.
Oggi è necessario valorizzare le esperienze di partecipazione sociale e civile, valori che io rivendico come chiave del successo della mia candidatura, ma che sono altrettanto capaci di introdurre elementi di programma e riflessione in grado di evitare la sola fusione fredda di Ds e Margherita con la riproposizione dei vecchi argomenti.
Sul tronco solido dei partiti che abbiamo conosciuto va fatta germogliare una nuova opportunità di dialogo e di confronto.
Nessuno può sottovalutare il ruolo del sociale, dell'associazionismo, della cooperazione sociale, del volontariato, nelle dinamiche di coesione e tenuta democratica delle nostre zone e dell'intero paese.
Il sociale non è figlio di un dio minore, concetto che come Presidente provinciale delle ACLI ho sempre ritenuto ispiratore del mio mandato.
Abbiamo le competenze, il consenso e soprattutto la passione e la voglia per costruire insieme alla nostra gente una fase nuova della vita politica con un contributo originale e significativo per tornare finalmente a fare ciò che i cittadini ci chiedono: una buona politica.


Soddisfazione del presidente delle ACLI di Caserta Michele Zannini:

Una straordinaria partecipazione di cittadini ha caratterizzato la giornata di consultazione elettorale per i Costituenti nazionali e regionali del Partito Democratico a Mondragone. Una organizzazione logistica del seggio elettorale più efficiente avrebbe favorito il contributo di molti altri elettori oltre i 1529 che sono riusciti ad esprimere le proprie preferenze in un locale affollatissimo, mentre molti hanno dovuto rinunciarvi. Ha registrato un notevole successo la candidatura del presidente provinciale delle ACLI di Caserta prof. Michele Zannini, che ha raccolto oltre il 70% delle preferenze, con 1061 voti. Grande soddisfazione hanno espresso le dirigenze de La Margherita e dei DS di Mondragone, innanzitutto per la considerevole partecipazione di elettori e poi per il risultato elettorale lusinghiero conseguito dal prof. Michele Zannini che guiderà il prossimo 27 ottobre, a Milano, la delegazione dei Costituenti nazionali del Collegio Sessa Aurunca-Mondragone. Il dato, particolarmente significativo per il futuro assetto del nuovo partito a Mondragone, si è incastonato in un successo generale e diffuso in tutto il Collegio n. 6, a conferma del consistente radicamento territoriale dei due partiti principali promotori del progetto del P.D.
Il presidente ACLI Zannini commenta in questo modo: “L’enorme partecipazione popolare ha testimoniato che, oltre l’antipolitica, c’è anche voglia di politica buona. Il Partito Democratico dovrà farsene carico assumendo le domande nuove di democrazia e di sviluppo che provengono da tanti uomini e donne e giovani che hanno voglia di incarnare l’idea di una nuova classe dirigente e contrastare ogni concezione aristocratica ed oligarchica della politica. Il Partito dovrà costituirsi come luogo di ascolto dei bisogni della gente per tradurli in progetti ed in istituzioni adeguati ad ogni livello territoriale.”

1 commento:

Anonimo ha detto...

dite cose buone ma state con queti animali selvaggi che ancora non fammo gli spogli perchè fanno gli imbrogli dopo aver ammesso liste taroccate. che schifo!!!